Bene, mentre scattavo, mi arriva un tizio, senza salutarmi mi incita ad andarmene:"che nessuno si permetta di fare le fotografie, questa é una proprietà privata, senza l'autorizzazione...e via via..."
Or bene, dopo scambio di battute "eccitanti", andando via contrita mi sono messa a rimuginare
Il tizio spende migliaia di euro per pubblicizzare il suo campo sportivo, assedia il Comune con delle richieste di farlo ingaggiare in Quaiche impresa, distribuisce volantini, fa smerciare pubblicità ai ragazzi iscritti. Intanto a una che arriva per scrivere un articolo, nega l'avvicinamento, perché... la privacy, firme, autorizzazioni...e daccapo..
Mi é sorto un dubbio, fosse qualche anno addietro, quest'uomo non si accorgerebbe che qualcuno faccia fotografie a ragazzi che fanno partita di calcio sul suo campo, ma oggidì con le solfe di "privacy, polizza, accetta, contratto, clicca, assumi responsabilità" e altre imbecillità su internet, anche lui fa parte della branca e assolve i modi clichè, senza usare buon senso e "lascia vivere".
Scusatemi, come diceva Wilde, non c'é successo come in un eccesso o De Sade, senza la pubblicità scandalosa nulla é che attira l'attenzione /divagava su Voltaire/.
Ci si può imprigionare, come Paris Hilton per schiamazzare l'internet..insomma la gente fa a gara per essere su primi posti nei motori di ricerca...,credetemi, nessuno é rimasto fulminato o patito di fame se qualcun altro lo legge o guarda, allora cos'é l'idiozia di trincerarsi in un posto pubblico, diciamo, perché sul campo di quel tizio vengono ragazzi da tutt'intorno, con le famiglie, scorrazzano e giocano, fanno delle fotografie di ricordo per un gol, squadre di calcio, filmano le loro partite; una pubblicità gratuita. Ed é proprio lui che guadagna su afflusso.
Fotografia - il portone chiuso alle mie spalle
Beh, forse con la pubblicità negativa gli attiro altri clienti?!...mannaggia!
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