venerdì 18 aprile 2008

CERCASI UN SENSO

CERCASI UN SENSO...APPASSIONATAMENTE!
Ovvero lo studio come occasione di felicità

Sabato 5 aprile 2008 un piccolo gruppo di studenti (prevalentemente delle medie), tra cui anche alcuni di noi gatteesi su invito della Silvana, si è riunito nella sala Einaudi di Cesena per discutere con due docenti e uno studente universitario su un tema apparentemente scontato ma che in realtà ha colpito un po tutti noi presenti. Chi di noi infondo non cerca il senso della propria esistenza?Chi di noi non tenta di capire qual'è il suo posto nell'immenso mosaico che è la storia del mondo? Ognuno di noi ha un “talento” che influenza le proprie scelte di vita e che non è fine a se stesso ma può essere uno strumento per una sola o per altre migliaia di persone. Il problema è che molti di noi non sanno come cercarlo e si perdono nei piccoli piaceri temporanei senza dare una direzione al proprio cammino e senza impegnarsi fino in fondo in ciò che fanno. Solo con l'impegno e con una ricerca continua è possibile capire per cosa siamo fatti veramente e spesso l'aiuto di persone che hanno trovato ciò può incentivare la nostra ricerca che deve essere fatta di molteplici esperienze vissute con pienezza e con dedizione, poiché solo provando fino in fondo possiamo avere un giudizio completo e scegliere con maggiore consapevolezza la via da seguire. La scuola deve essere il primo luogo in cui questo deve avvenire e perciò viverla nella sua pienezza è importante, poiché le vie che essa apre sono innumerevoli ma sta a noi percorrerle e scegliere quella che ci porta all'apice delle nostre possibilità. Inoltre è indispensabile l'aiuto dei nostri compagni poiché anche essi possono comunicarci le loro esperienze con una sensibilità simile alla nostra.
Troviamo un riscontro della nostra esperienza anche nelle parole di Margaret Cho “Because we are all what we choose” (Noi siamo tutto ciò che scegliamo) ovvero la nostra vita è determinata quasi del tutto dalle nostre scelte.

Dennis Faedi

venerdì 11 aprile 2008

Biblioteche zona Cesena

Provincia di Forlì-Cesena, orari apertura delle biblioteche

MONTIANO
47020 - Piazza Maggiore, 3
Biblioteca comunale Tel. 0547/51032 - 51151- Fax 0547/51160
mail - scuola-cultura@comune.montiano.fc.il

LUNEDì, MERCOLEDì:
9.00-12.00
14.30-17.00

MARTEDì, GIOVEDì, VENERDì, SABATO:
9.00-12.00


PREMILCUORE
47020 - Via Roma, 32
Biblioteca comunale Tel. 0543/956945 Fax 0543/956557
mail comune - lombini.m@comune.premilcuore.fo.it
MERCOLEDì:
15.00 - 17.00
SABATO:
10.00 - 12.00


RONCOFREDDO
47020 - Via Romolo Comandini, 12
Fratelli Camacini TeI.0541/949355
SBN biblioteca@comune.roncofreddo.fc.it
LUNEDì:
17.00 -19.00
GIOVEDì:
20.30 - 22.00

SAN MAURO PASCOLI
47030 - Piazza Giuseppe Mazzini, 7
Giovanni Pascoli Tel. e Fax 0541/933656
SBN biblioteca@comune.sanmauropascoli.fc.it
patrono 25/10
LUNEDì, MERCOLEDì, VENERDì:
15.00-18.30
MARTEDì, GIOVEDì:
10.00-12.00
15.00-18.30
SABATO:
10.00-12.00

SANTA SOFIA
47018 - Piazza Giacomo Matleotti, 4
Biblioteca comunale c/o Ostello T el. 0543/974526 - Fax 0543/970345
SBN (I) fabbri.c@comune.santa-sofia.fo.it
patrono 13/12
LUNEDì, MERCOLEDì, VENERDì, SABATO:
9.00-13.00
MARTEDì, GIOVEDì:
9.00-13.00
14.30-17.30

SARSINA
47027 - Via Roma, 24
Biblioteca Tito Maccio Plauto Tel. e Fax 0547/698164
CHIUSURA INVERNALE: dal 21/12/07 al 6/1108
info@comune.sarsina.fo.it

LUNEDì:
14.00-18.30
MARTEDì, MERCOLEDì, GIOVEDì, VENERDì:
9.00-18.30
SABATO:
9.00-14.00

SAVIGNANO SUL RUBICONE
patrono 13/12
1 -
47039 - Piazza Bartolomeo Borghesi, Il
Biblioteca Rubiconia Accademia Filopatridi
Tei. 0541/945107 - Fax 0541/937738
SBN (2) accademia@accademia-rubiconia-filop.org
DA LUNEDì A VENERDI ORE :
14.30 - 17.30


2 -
47039 - Corso Gino Vendemini, 67
Palazzo Vendemini Tel. 0541/944017 - Fax 0541/942194
SBN biblioteca@comune.savignano-sul-rubicone.fo.i
LUNEDI, MARTEDì, GIOVEDì e VENERDì:
9.00 - 13.00
14.30 - 19.30
MERCOLEDì:
14.30 - 19.30
SABATO:
9.00 - 13.00

3 -
47039 - Corso Gino Vendemini. 67
Palazzo Vendemini sezione Multimedale Tel. 0541/944017 - Fax 0541/942194
SBN (3)


4 -
47039 - Via Palmiro Togliatti, 5
Istituto d'Istruzione Superiore Marie Curie Tel. 0541/944602 - Fax 0541/941481
SBN info@mcurie.com
Aperta tutti i giorni al mattino

SOGLIANO AL RUBICONE
47030 - Piazza Giuseppe Garibaldi, 17
Biblioteca Padre Agostino Venanzio Reali
Tel. 0541/817350 - Fax 0541/948540
biblioteca@comune.sogliano.fc.it
LUNEDì e MERCOLEDì
15.00 - 18.30
SABATO:
9.30 - 12.00

giovedì 10 aprile 2008

Liceo M.Curie Savignano sul Rubicone, Gita scolastica, Lucca, Cinque Terre, Genova

PROGRAMMA DI VIAGGIO PER LA GITA: LUCCA - CINQUE TERRE - GENOVA CLASSI 2A 3B 3C - ANNO SCOLASTICO 07/08

Giovedì lO aprile:
Ritrovo davanti al piazzale della scuola ore 6.15;
Partenza in pullman ore 6.30 per la città di Lucca,
arrivo previsto 10.00 - 10.30
Ore Il.00 ritiro biciclette a noleggio (durata 1h)
12.00 - 14.30 pranzo libero al sacco (si consiglia di organizzarsi da casa);
Ore 14.30 incontro con le guide in P.1e Verdi per la visita guidata di mezza giornata (un'ora e mezza o al massimo due ore) della città.
Ore 17.00 partenza da Lucca per Lavagna e relativa sistemazione in albergo, arrivo previsto 19.00 circa;
sistemazione bagagli e cena in hotel;
Albergo: Hotel Bristol, corso Mazzini 23, Lavagna Divisione camere:
32 maschi in 8 camere da quattro persone;
33 femmine in 7 camere da quattro persone;
1 camera da 3 persone;
1 camera da 2 persone;
L'hotel potrebbe chiedere una cauzione di € 10.00 a studente che verrà trattenuta in caso di danni, o restituita al termine del soggiorno.

Venerdì 1l aprile
Prima colazione in hotel.
Trasferimento in pullman a La Spezia. .
Ore 10.00 imbarco sul battello da La Spezia; arrivo a Riomaggiore ore 11.25
Percorso a piedi per la via dell'amore (ingresso da pagare in loco: €2,50 a studente) fino a Menarola (mezz'ora circa)
Si riparte in battello alle ore 12.40 per arrivare a Monterosso alle 13.10
Pranzo libero
Partenza ore 15.00 da Monterosso per Vernazza: arrivo alle 15.1 O
Si riparte alle 16.10 per Portovenere: arrivo ore 17.10 e sosta di un'ora.
Partenza ore 18.10 e arrivo a La Spezia per le ore 18.30
Trasferimento in pullman in hotel
Cena e pernottamento in hotel.

Sabato 12 aprile
Prima colazione in hotel
Trasferimento a Genova
Ore 10.3 O ingresso prenotato all'Acquario di Genova
Pranzo libero.
Dopo la visita si riparte per Savignano.
Arrivo previsto intorno alle 22.30 ma una stima più precisa si potrà fare al momento della partenza da Genova.

lunedì 7 aprile 2008

X Agosto, poesia di Pascoli, youtube


Il 10 agosto, S.Lorenzo è la festa patronale di Gatteo.CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA DELLA FESTA 8 - 10 AGOSTO 2009

NOTTE DI SAN LORENZO

10 agosto 1867 uccisero il padre di G.Pascoli, Ruggero, e per ricordare l'evento Zvani scrisse questa poesia struggente:

X AGOSTO

San Lorenzo , io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

Beh, oggi a Gatteo, nella notte di San Lorenzo fanno il pianto di fuochi artificiali.

Analisi della poesia 10 agosto

Questa poesia rievoca uno degli eventi più dolorosi della vita di Pascoli. Attraverso essa il poeta, infatti, vuole comunicare al lettore la sua tristezza per la scomparsa del padre assassinato e la accentua mettendo a confronto una rondine abbattuta col cibo nel becco per i suoi rondinini comee il padre che ritornava a casa portando due bambole alle figlie, in modo tale da sottolineare l’ingiustizia e il male che prevalgono su questa terra .
Il nido e la casa, per di più svolgono il ruolo di metafora degli unici rapporti d'amore possibili in un mondo d'insidie e di contrasti.
A partecipare a questa tragica situazione vi è, non solo Pascoli in persona, ma anche il Cielo che con, appunto, la notte di San Lorenzo famosa per il fenomeno delle stelle cadenti, raffigura il pianto.
Successivamente la figura del cielo si contrappone a quella della terra. Il cielo è infinito, immortale, immenso, mentre la terra non è altro che un piccolo atomo di dolore.
In conclusione, secondo Pascoli, il cielo di fronte a questo fatto triste invade la terra con un pianto di stelle.
Il nido che intendeva Pascoli era il nucleo familiare, la protezione dei conoscenti più stretti dove ogni uomo può rifugiarsi. Nella poesia il nido è evidenziato bene perché, oltre al padre che tornava alla propria casa, c’è un paragone con una rondine che torna al suo “nido” ; ma entrambi sono aspettati invano dai familiari: questi versi sono, secondo me molto autobiografici perché descrivono una sensazione che lui ha provato veramente. Subentra in questo tema, anche l’amore familiare, la tenerezza e la gioia di un padre che torna a casa con doni, ma per Pascoli, quella sera, c'è stata una mancanza, una delusione, che si riflette sul suo senso di giustizia e nel mistero del male.

martedì 1 aprile 2008

Il lampo / Pascoli Giovanni

Il lampo

E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tragico tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che, largo esterefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.


ANALISI E COMMENTO
In questa poesia Pascoli parla di un lampo che rompe il silenzio e la notte con una luce violenta tale che mette a nudo la vera realtà del mondo: la sua tragicità e il caos che la contraddistingue.
La sua stessa casa è scossa dalla forza del lampo e, agli occhi del Pascoli, perde almeno in parte la sicurezza e il senso di protezione che aveva fino ad un momento prima anche se rimane connotata positivamente dal colore bianco in antitesi con il nero circostante.
Ed in questa situazione d’angoscia e paura Pascoli sente la sua vita in bilico tra il voler restare in un “nido” ormai distrutto e l’affrontare una vita piena d’inganni.

In questa poesia viene descritta la casa attraverso il colore bianco, per segnarne l'aspetto positivo come rifugio di fronte al temporale. Alla casa e al colore bianco che la differenzia, si contrappone il nero della notte con sensazioni opposte di paura e angoscia. La descrizione della casa accerchiata dal nero della notte durante un temporale con le sensazioni di paura e di terrore che gli vanno dietro, si trova anche nel "Temporale” sempre dello stesso autore.
La natura confusa dal temporale, il lampo illumina la notte, scoprendo cielo e terra, mostrando d'un tratto una casa nel buio. Viene messo in evidenza l'effetto visivo del lampo, come un'improvvisa apparizione della percezione illusoria e dell'angoscia e la percezione del dolore.
All'inizio della poesia, cielo e terra compaiono legati, ma nel secondo verso, tra di loro si avverte una rottura.
La casa è un posto sicuro, racchiuso in un momento di stabilità nello sconvolgimento della natura e del paesaggio. Esso è breve, in quanto dura solo per un istante e poi sparisce nell'oscurità. Essa viene paragonata ad un occhio che si apre e si chiude per ricevere una tragica realtà, e mostra lo stupore ed il timore per la natura
I tre aggettivi, presenti nei versi due e tre, sono la proiezione dello stato d'animo dell'autore. Questi aggettivi danno vita ad un climax ascendente che conferisce alla realtà un clima più umano e sconvolto: tormentato, triste.
In questa poesia domina il senso visivo; le altre immagini sono utilizzate per dare una rappresentazione umana e psicologica della natura.

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...