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giovedì 6 maggio 2010

L’Istituto Don Ghinelli di Gatteo

ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
CORSO DI LAUREA IN EDUCATORE SOCIALE
tesi di laurea presentata da Tania Matricardi intitolata: 
"L’Istituto Don Ghinelli di Gatteo tra passato e presente"

Per gentile concessione dell'autrice mi permetto di copiare i frammenti più salienti del:

CAPITOLO III
L’Istituto Don Luigi Ghinelli negli ultimi anni

L’Istituto rimase nel paese di Gatteo con funzione prevalentemente scolastica per molti anni fino alla fine degli anni ’80. Poi visse un periodo di declino, sia funzionale che strutturale. Gatteo era divenuto un paese di provincia abbastanza grande, il tenore di vita degli abitanti si era notevolmente elevato nei paesi limitrofi, era aumentato il numero delle scuole ed i mezzi di trasporto per raggiungerle si erano moltiplicati. Un Istituto che era nato per dare conforto,
educare, riabilitare i fanciulli poveri del paese perdeva così il suo più intimo significato.
Negli anni ’90 venne chiuso e nel ’96 è stato completamente ristrutturato grazie all’Opera Don Guanella di Como ed in particolare grazie all’azione dell’ultimo ed attuale direttore Don Vincenzo Zolla.
La sua volontà, il suo coraggio e l’onesta collaborazione con Don Gabriele Cominazzi sono state fondamentali per la ricostruzione della struttura. I lavori di ristrutturazione sono durati cinque anni, ma hanno reso al paese l’Istituto che li ha accompagnati per più di un secolo, che
ha attraversato con loro la Storia.
Oggi l’istituto ha una superficie quadrata di 6000 metri che comprendono edificio, piscina all’aperto, uliveto, orto, parcheggi, campo da pallavolo ed uno spazioso gazebo. La struttura ospita 27 utenti residenziali con problemi psichiatrici, suddivisi in due gruppi appartamento ed un Centro socio – riabilitativo residenziale; essi provengono da zone limitrofe (un gruppo di essi proviene dall’AUSL di Ferrara e dal Consorzio dei Servizio Sociali dell’Asl di Ravenna),
ma anche da tutta la nazione e presentano disabilità psichiche e/o fisiche gravi, un centro diurno comprendente 29 utenti suddivisi in due gruppi: Centro socio riabilitativo diurno “Parsifal” (diciannove utenti con disabilità di tipo grave seguiti da sei educatori professionali) e Centro socio educativo assistenziale diurno “Over 40” rivolto a persone disabili con più di quarant’anni. L’edificio si sviluppa su due piani, il piano superiore è adibito a zona notte in cui sono presenti camere, un’infermeria, tre cucine attrezzate, una palestra, una guardiola ed un’ala destinata alle stanze dei sacerdoti; il piano inferiore ospita: la chiesa, segreteria, biblioteca, direzione, una sala ricreativa con televisore e camino, un refettorio, cucina, bagni,
ambulatorio di fisioterapia e sette laboratori. Durante i mesi estivi agli utenti del centro diurno si aggiungono circa otto minori che frequentano il Centro Estivo.
Tali ragazzi hanno un’età compresa tra i 9 ed i 16 anni e presentano disabilità psichica di tipo medio - grave.
(...)

L’istruzione nel suo vero significato non conosce limiti di età e va proseguita lungo tutto il corso della vita.
Viene offerta dunque anche alle persone anziane la possibilità di mantenere efficienti e ampliare le conoscenze e gli interessi culturali, che contribuiscono a tener vivo il loro mondo interiore.
Oltre all’istruzione vengono valorizzate anche la forma fisica e la riabilitazione che passano anche attraverso una buona igiene, infatti nella convinzione che tutti hanno diritto alla salute sia fisica che psichica, gli educatori guanelliani cercano di attuare interventi di prevenzione e di cura delle malattie. Viene incentivata una sana e regolata alimentazione, una accurata igiene personale, un abbigliamento conveniente e decoroso, adeguati momenti di distensione e riposo, vengono programmati controlli medici periodici e terapie secondo i singoli casi. Nel medesimo tempo ci si impegna ad offrire idonei esercizi che rafforzino o mantengano l’efficienza delle capacità biofisiche.
Alle persone anziane e in condizione di handicap vengono offerte quelle terapie riabilitative psico-fisiche che favoriscono, per quanto possibile, il loro benessere globale e il recupero delle facoltà compromesse.
don vincenzo zolla fotoAnche i momenti di svago e divertimento sono incentivati all’interno delle case infatti Don Guanella ha intuito l’importanza per tutti, in educazione, di uno spazio dedicato a possibilità artistico - espressive, al divertimento e allo sport. Li ritiene occasioni che rivelano i sentimenti dell’animo, creano legami di amicizia, tengono lontano tristezza e malinconia, rendono animato l’ambiente, più sereno e meno monotono il ritmo quotidiano. Si programmano e si attuano pertanto varie e molteplici attività di questo tipo, adatte e utili alle singole categorie di persone, cercando di dare quel tocco di novità e di freschezza che le rendono attraenti.
Prendendo spunto da ricorrenze liete delle persone e della comunità e dalle occasioni della vita quotidiana, si organizzano momenti di festa comunitaria, in cui cresca lo spirito di famiglia, gli animi si riconcilino e riprendano coraggio e si riscopra la gioia di stare insieme. Sia per i fanciulli, i ragazzi e i giovani come per le persone insufficienti mentali si cura con particolare attenzione il gioco e lo sport nelle sue varie manifestazioni; lo si usa come strumento di formazione all’autocontrollo e all’impegno, momento di liberazione positiva delle tensioni
interiori e mezzo di sviluppo fisico. Vengono privilegiati soprattutto gli sport e le attività di gruppo, che sollecitano a mettere le proprie capacità e la propria azione a servizio degli obiettivi comuni.
(...)
Le attività sportive che vengono eseguite con regolarità all’interno della casa sono: piscina, sia in estate che in inverno (presso la piscina comunale di Cesenatico), tale attività è utile per
rafforzare gli schemi motori e per migliorare la tonicità muscolare in soggetti che ne deficiano. Grazie alla presenza di un’attrezzata palestra al piano superiore si possono eseguire esercizi sia con attrezzi che al tappeto. Oltre alle attività sportive e ricreative sopra citate un ruolo importante lo svolge il lavoro, i ragazzi più autonomi si occupano della manutenzione e della cura della loro casa.
Il lavoro è proposto come mezzo di espressione e di sviluppo della creatività dell’individuo e delle sue capacità senso-motorie, momento di potenziamento delle facoltà volitive e intellettive, occasione di socializzazione e di partecipazione alla vita sociale. Per questo tutti, non esclusi i ragazzi occupati prevalentemente nei doveri di scuola e di studio, sono indirizzati ad applicarsi in misura adeguata a una qualche attività. Anche le persone anziane, quando le loro forze lo permettono, vengono occupate in piccole attività alla loro portata, che tengano vivi i loro interessi e le loro abilità operative, contribuendo così al mantenimento della loro serenità e vitalità interiore. Nell’educazione delle persone insufficienti mentali, viene dato al lavoro particolare rilievo e significato riabilitativo, in quanto suscita il sentimento del proprio valore, rafforza la fiducia in se stessi, dà loro la gioia di sentirsi utili e inoltre favorisce la comprensione dei concetti astratti. Senza trascurare i lavori domestici, fra le molteplici attività da offrire loro si preferiscono quelle di facile esecuzione e insieme ricche di stimoli per la personalità dell’individuo; là dove è possibile, si privilegia, secondo l’invito del Fondatore, il lavoro a contatto con la natura. L’uomo afferma e realizza sé stesso anche attraverso la socializzazione e quindi il dialogo.
«L’uomo - afferma don Guanella - è socievole e ha bisogno di versare il suo cuore nel cuore dei fratelli, per sentirne la voce, gli affetti e i discorsi».
Per educare alla socialità, guidiamo le persone affidateci a cercare volentieri la relazione con gli altri e a comunicare con loro in modo autentico, senza maschere o ipocrisie, e in spirito di fraternità e di servizio, che rifugge ogni atteggiamento e comportamento di dominio.
A questo scopo gli utenti vengono formati all’accettazione cordiale degli altri, specialmente dei meno dotati sul piano psico-fisico, e al rispetto della loro mentalità e del loro stile di vita. Soprattutto si coltiva la capacità di dialogo con gli altri, nonostante le differenze di età e cultura, e di inserimento attivo in contesti e gruppi socio-culturali diversi.
Oltre che alla comunicazione, i ragazzi vengono educati all’acquisizione sempre maggiore di una mentalità sociale, in cui sia vivo il senso di appartenenza al proprio gruppo e lo spirito di fratellanza universale.
Infine vengono stimolati a partecipare attivamente alla vita del gruppo e della comunità ecclesiale e civile in cui vive, a far propri i loro problemi, i progetti e le iniziative, e, secondo il ruolo e le capacità, a mettersi al servizio della loro crescita materiale, morale e spirituale.
 (...)
Con un’immagine espressiva, don Luigi Guanella diceva che :
"Il cuore di una persona è come terra da orto e da giardino che, coltiva e produce fiori e frutti"
Queste parole fanno ben capire che educare è impegnarsi a rendere la persona, nonostante le gravi limitazioni psichiche e fisiche, artefice del proprio sviluppo in base alle potenzialità possedute. Tale impegno consiste nell’accogliere le caratteristiche della persona e nell’attivare tutte le sue possibilità, anche quando si tratta di soggetti con gravi deficit intellettivi.

 Clima dell’ambiente educativo
I centri vogliono contraddistinguersi per un’atmosfera di cordiale familiarità, che rende attraente lo stare insieme e fa sentire le persone a proprio agio. In essi perciò si dà particolare attenzione a tutti quei fattori che favoriscono un clima di famiglia: il senso dell’accoglienza, la generosità nel servizio reciproco, l’interesse sincero per la crescita di ognuno.
Ogni relazione si svolge in modo tale che l’autorità non incuta timore, né le varie differenze di età o di ruolo impediscano la conversazione spontanea nelle molteplici occasioni quotidiane. Ciascuno, anche il più piccolo e il più fragile, deve sentirsi utile e stimato e trovare il modo di esprimere con naturalezza le sue capacità.
Come in una buona famiglia, si bada a non “restringere troppo” quella libertà che la ragione può permettere e che aiuta a manifestare le proprie attitudini e mettere a frutto le risorse della mente e del cuore.
foto tania matricardi Nello stesso tempo si ritiene importante una disciplina equilibrata e subordinata alle necessità del servizio: la sua funzione è quella di tutelare il bene comune dagli egoismi, favorire uno sviluppo ordinato dei rapporti tra le persone e delle attività e infondere in tutti sicurezza. Altre importanti caratteristiche dei centri guanelliani sono un forte impegno operativo e un grande spirito di sacrificio da parte di tutti.
Ognuno cerca di dare il proprio contributo quotidiano di lavoro, di sofferenza e di preghiera per la crescita delle persone e il benessere materiale e morale del centro stesso.

Nessuno deve ritenere di non essere capace o di non avere nulla da dare, ma tutti devono impegnarsi con spirito di sacrificio e allo stesso tempo con tranquillità e senza lasciarsi prendere dall’ansia.
Un clima di grande serenità, infatti, deve permeare negli ambienti, che si prefiggono come meta educativa indispensabile quella di mettere le persone in condizione di essere contente e sentirsi sostenute in ogni momento da segni di amore e ragioni di speranza...
Fine citazione.

Lavoro all'Istituto come volontaria da più di un anno e non posso che fare la conferma di quanto asserito da TANIA MATRICARDI nella sua tesi.

Le 4 foto mostrano Istituto Don Ghinelli d'estate e d'inverno, DON VINCENZO ZOLLA  all'opera e l'autrice della tesi: Tania "carnevalesca"

venerdì 5 febbraio 2010

Banco Farmaceutico Onlus, Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco

"Dona un farmaco a chi ne ha bisogno"

X Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco

Venerdì 12 febbraio e Sabato 13 febbraio 2010

La carità ti cambia la vita



Sabato 13 febbraio, in tutta Italia, recandosi nelle farmacie che espongono la locandina del Banco Farmaceutico, si potrà acquistare e donare un farmaco da banco a chi oggi vive ai limiti della sussistenza (8 milioni 78 mila persone, dati ISTAT relativi al 2008).

La Fondazione Banco Farmaceutico Onlus in collaborazione con la Compagnia delle Opere – Opere Sociali, organizza, il prossimo 13 Febbraio, la X Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco. L'iniziativa si terrà in oltre 3000 farmacie distribuite in 82 province e in più di 1.200 comuni.

Sabato 13 febbraio, nelle farmacie che esporranno la locandina della raccolta, circa 10.000 volontari spiegheranno l’iniziativa ai cittadini. Gli stessi farmacisti, rispetto alla domanda degli enti assistiti, consiglieranno il tipo di farmaco da banco (cioè quelli senza prescrizione medica) di cui è maggiormente avvertita la necessità. A beneficiare dell’iniziativa saranno le oltre 420.000 persone che quotidianamente vengono assistite dai 1.250 enti caritatevoli convenzionati con il Banco Farmaceutico in tutta Italia.

In 9 anni sono stati raccolti oltre 1.700.000 di medicinali per un valore di circa 10,8 milioni di euro.
In questo momento di crisi e di confusione generale c'è il rischio di ripiegarsi su se stessi, di arrendersi alle difficoltà e di farsi tentare dall'individualismo. Questo rischio vale per tutti noi. Cosa vince questo rischio? E' solo l'esperienza di positività e di sovrabbondanza della Carità cristiana di cui siamo oggetto che ci permette di fare (e di proporre a tutti) il gesto della Giornata di Raccolta del Farmaco. Un gesto di gratuità e condivisione che aiuta i più poveri e che ridesta chi vi partecipa, generando un soggetto nuovo.
La Fondazione Banco Farmaceutico Onlus ha lo scopo di aiutare le persone indigenti rispondendo al loro bisogno farmaceutico, attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che operano localmente, al fine di educare l’uomo alla condivisione e alla gratuità.

La Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco si svolge con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Segretariato Sociale della RAI e della Fondazione Pubblicità Progresso.
Si ringraziano i farmacisti per il sostegno economico all’iniziativa e L’ANIFA (Associazione nazionale delle industrie farmaceutiche dell’automedicazione) che ogni anno contribuisce al successo dell’iniziativa con importanti donazioni.
Si ringraziano inoltre: i testimonial Paolo Cevoli e Claudia Penoni, Mediafriends, Sky e IGPDecaux.

GATTEO:

In occasione della X Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco, prevista per venerdì 12 e sabato 13 febbraio 2010, l'Istituto don Ghinelli di Gatteo ha il piacere di diffondere l'informativa allegata al fine di contribuire ad una maggiore riuscita della raccolta del farmaco. In tale direzione si chiede agli amici, ai volontari dell'Istituto don Ghinelli di comunicare la propria disponibilità per donare parte del proprio tempo affinchè vi siano i volontari necessari all'interno delle farmacie che aderiscono all'iniziativa presso i comuni di Gatteo, Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli.

QUAL'E' L'INCARICO DEL VOLONTARIO?

Nei giorni della raccolta del farmaco il volontario del Banco Farmaceutico, presente all’interno della farmacia, informerà e sensibilizzerà i clienti sull’iniziativa. La raccolta è organizzata in turni di almeno 2 ore nei quali vi sono almeno due volontari presenti. Gli orari sono quelli consueti della farmacia. I turni potranno essere 8.30 – 10.30, 10.30 – 12.30, 15.30 – 17.30, 17.30 – 19.30.

NON PERDERE QUESTA OCCASIONE, COMUNICATA LA TUA DISPONIBILITA' A:

E.Mail gatteo.segreteria@guanelliani.it
Pierangelo 3292183337
Matteo 3332763710
Istituto don Ghinelli 0541930157

mercoledì 29 luglio 2009

Istituto Don Ghinelli Gatteo, progetto di servizio civile

DON GHINELLI, GATTEO
Presentato il progetto di servizio civile:
"PER QUALCUNO SEI IMPORTANTE"

E' stato approvato, per l'anno 2009, il progetto di effet­tuazione dell'anno di Servizio civile volontario.
Da sotto­lineare che sono stati circa 43 mila i gìovani, tra i 18 e i 28 anni, che nel 2008 ne hanno usufruito in tutta Italia. cogliendo così una preziosa opportunità di aprire i con­fmi del loro cuore e di provare a mettersi in discussione all'interno di questo importante servizio rivolto ad anziani, disabili e minori. Relativamente al progetto "Per qual­cuno sei importante" presentato dall'Istituto don Ghi­nelli - Opera don Guanella -  è possibile fare domanda entro e non oltre il 24 luglio 2009, ore 14.00; da sottoli­neare che esso offre la possibilità di migliorare l'integra­zione sociale delle persone con disabilità. Il Servizio civile nazionale dura 12 mesi, per 30 ore settimanali di impegno. Per i volontari è previsto un compenso men­sile di circa 433 euro. I ragazzi e le ragazze, interessati al Servizio civile volontario possono partecipare ai Bandi di selezione dei volontari pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana presentando, entro la data di sca­denza prevista dal Bando, la domanda di partecipazione in carta semplice indirizzandola all'Ente che ha proposto il progetto.
istituto ghinelli gatteo
Per tutte le informazioni relative .al progetto ed alle mo­dalità di adesione si può contattare questo indirizzo:
Isti­tuto 'Don Ghinelli- Opera don Guanella', via don Ghinelli, 1,
47043 Gatteo (FC); tel: 0541/930157;
e mail: gatteo.segreteria@guanellianiJt.
Il servizio si svolge presso: Istituto Don Ghinelli, via Don Ghinelli, 1 ­47043, Gatteo (Fc).

Nota:
lo faccio pure io, questo volontariato. All'inizio ero un pò titubante: ce la farò? come ci si deve comportare? ho abbastanza pazienza? riusciranno ad accettarmi? riesco a capire i loro bisogni?...e mille altri interrogativi.
Poi, dopo settimane di servizio, sono gia affezionata a quasi tutti, so i loro nomi, loro handicap, richieste, modi di trattamento e perfino capisco e riesco a rispondere pure. ENTUSIASMANTE!

sabato 21 marzo 2009

Mostra fotografica, Oratorio San Rocco, Gatteo, centenario della morte di Don Ghinelli,

"Don Ghinelli e il suo paese"
nel centenario della sua morte si svolge la mostra fotografica a cura dell'Associazione "Ex allievi Don Ghinelli e Amici di Gatteo"
presso l'Oratorio o Chiesetta a capanna di San Rocco, via Garibaldi a Gatteo (FC)

PROGRAMMA:
21 - 22 - 23 Marzo 2009
ore: 9.00 - 12,00
15.00 - 18.00

Ingresso libero


Dall'annuncio del tempo:

Nelle ore pomeridiane di ieri si è spenta serena­mente la esistenza del Reverendo

DON LUIGI GHINELLI

di Gatteo il quale spese la sua vita in continue opere di beneficenza, non ultima quella di provedere al mantenimento educativo completo di Fanciulli poveri del paese, che imperitura riconoscenza e gratitudine a Lui debbono se diverranno onesti cittadini.

Pubbliche onoranze sono giustamente devolute al­l'Uomo Egregio, e ne avverto la cittadinanza perchè voglia rendergli solenne tributo di affetto, prendendo parte ai funeri, che avranno luogo alle ore 9 di domani.

Dalla Residenza Municipale li 20 Marzo 1909

IL R COMMISSSARIO STRAORDINARIO
DOTHEL

venerdì 20 marzo 2009

Vita e morte di Don Luigi Ghinelli di Gatteo

Luigi Ghinelli (breve biografia)

Il 5 maggio 1848 nasce a Gatteo/ A sette anni perde la mamma che, colpita da colera (1855), si disse sepolta, non morta: cosa che sempre l'addolorò.
Il 23 dicembre 1876 il vescovo Bentini lo consacra. Mandato cappellano a Sant'Angelo prende a pigione nell 1883 una casa di quattro stanzette e vi ricovera una decina di bambini per toglierli dalla strada, procurare loro un pane onorato e avviarli alla vita religiosa e cristiana.

Alcuni anni più tardi trasporta l'opera a Gatteo, prima provvisoria­mente in casa sua, poi in un modesto fabbricato a un solo piano, su ter­reno donatogli dalla nobildonna Maria Ghiselli di Gatteo, che andrà sposa al conte Ferniani di Faenza. A questo aggiunge un fabbricato con piano superiore; in seguito innalza un corpo di fabbricato più vasto ed arioso.
Don Luigi Ghinelli fondò da prima una fabrica di fiammiferi, poi una per la lavorazione di cappelli di paglia e una calzolerìa, un'ebanisteria, ma tutte queste opere dovettero soccombere. Re­stù solo la tipografia acquistata con Don Bassi a Monza e aperta nel 1891 per stampare, fra le altre cose, anche il giornale cattolico: "La Sveglia della Roma­gna".
Nel 1902 s'incontra con Luigi Guanella, cui cede il proprio Istituto già ben avviato; nel 1904 arrivano a Gatteo le prime quattro suore della Prov­videnza; gli è poi manda­to, come coadiutore, don Filippo Bonaccina dei Servi della Carità.
Esisteva a quei tempi a Gatteo, accanto alla chie­sa parrocchiale, in piazza San Lorezzo (ora piazza Poggi) il ricovero di mendicità (già dal 28 ottobre 1894) che doveva la sua vita alle generose cure dell'arciprete don Benedetto Bassi. In un successivo incontro fra don Ghinelli, don Guanella e don Bassi, si decise di trasferire il ricovero accanto all'Istituto fanciulli poveri. E a tal proposito determinante fu un incontro fra don Luigi e l'allora sindaco dottor Pio Broccoli sulla piazzetta di Sant'Antonio: "Se voi del Comune mi donate il terreno - gli disse don Ghinelli - prospiciente alla mia casa vi fabbrico un bell'edificio ad uso ospedale e ricovero anziani». Perchè no? - rispose il dottor Broccoli - purchè Ella continui la strada larga come questa piazza".
La terra fu concessa e, vedendosi aiutato dalla Provvidenza, il pio sacredote dà principio alla costruzione dell'ospedale e del ricovero per gli anziani e invalidi: ospedale e ricovero maschile, fecero parte di un unico fabbricato di fronte all'Istituto, dal quale si trovavano separati dalla strada comunale che conduce a a Gambettola. (oggi la scuola media statale "Giovanni Pascoli" di Gatteo)
Il detto ospedale figurava nell'elenco degli Ospedali Civili della Provincia di Forlì con la denominazione "Ospedale Ghinelli".
L'inaugurazione dei locali venne fatta da monsignor Giovanni Cazzani, Vescovo di Cesena, nel 1908. Don Luigi era visibilmente com­mosso perchè un'altra opera caritativa veniva attuata. Un sospiro e una preghiera partirono dal suo cuore buono per salire al cielo. Un declivio di vita; ma nell'orizzonte c'erano i bagliori di un vespero. I lavori prose­guivano poi per la costruzione del fabbricato ad uso Colonia agricola, ma il Servo di Dio non avrà la gioia di vedere ultimata questa casa la quale, lui morto, in data 19 marzo 1909, servirà invece ad accogliere le povere vecchie (ricovero femminile) e come abitazione delle Suore addette all'assistenza dei ricoverati.
Al suo funerale due ali riverenti di popolo erano aperte al passaggio del feretro adagiato sul carro. I cordoni erano sostenuti dal Commissario Regio, Luigi Dothel e dai sacerdoti amici del defunto. Procedevano i bambini dell'Asilo, poi i fanciulli dell'Istituto, i Soci della Cassa Rurale e del Comitato Parrocchiale, i giovani del Circolo Cattolico, la Società di Mutuo Soccorso, il Concerto Bandistico di S. Cecilia.
Nessun Ente volle restare estraneo alla grandiosa manifestazione di cordoglio. Don Luigi era di tutti; e tutti gli volevano dire la parola che sgorgava dall'animo: parola di amore, di dolore, di riconoscenza. Parola che diventava preghiera di suffragio e di invocazione. Unanime era la persuasione di avere acquistato un intercessore di più nel cielo.
Il Cav. Luigi Dothel, Regio Commissario, si rese interprete dei sen­timenti della cittadinanza. Brevi ma convincenti furono le sue espres­sioni colle quali rievocò il prete pio e caritatevole, cui il paese serberà eterna la memoria e perenne la venerazione. Prima di impartire l'assoluzione alla salma, il celebrante monsignor Benedetto Bassi lesse il discorso funebre, mentre a nome degli ex allievi parlò don Giuseppe Gasperini ed anche il diacono Salvatore Ioli, incoraggiato dallo stesso Don Ghinclli a proseguire nel seminario.

tratto da "Il secolo e il milennio" di M. Turci

venerdì 22 giugno 2007

Graffiti e murales a Gatteo

Gatteo é un paesino in pieno sviluppo. Dalla parte sul mare Adriatico affollato per il turismo, dalla parte di terra sta al centro industriale ed artigianale. Se per attirare i vacanzieri si aggrega in villaggio turistico più grande sulla RIVIERA ROMAGNOLA, verso via Emilia sta impazzendo di costruzioni, un casello, albergo, la sede centrale della banca BCC, grandissimo centro commerciale, tanti quartieri degli appartamenti da sogno, e ...sui muri eterni si dipinge di murales. foto banca generali guido biribantiColoratissimi e gradevoli. Li ha "sdoganati" a Gatteo G.Biribanti.
Una ventina di artisti si erano cimentati in opere che hanno abbellito il muro di cinta dell'istituto don Luigi Ghinelli, ed , ognuna di queste opere è stata dedicata  ad un'azienda locale che aveva contribuito fattivamente alla riuscita della mani­festazione. Queste aziende sono: "Rossi San­dra"; Cil Lavanderia; Linea sterile; Si­dermec; Mar Mobili; Banca di Credito Cooperativo di Gatteo; Nuova Sis; Arti­giana Plast; Gardini Mobili; Bar Euro­pa; "MagnaniAdelmo"; "Casadei Simo­ne"; "Calandrini-Ardini"; "Ramilli irri­gazioni"; Fait Adriatica; Ristorante "La vecchia officina"; Tipografia Baiardi. Mtm Arreda; Calzature 3 Rose; Edil Maestri; Fratelli Vitali Lattonieri; Banca Generali; Pascucci tele stampe ed altri.
murales a gatteoCerti murales sono da considerare crea­tività artistica dove effettivamente si esprime una forma d'arte; che aiuta a coprire, tra l'altro, certe brutture presenti in pareti o muri dei grandi centri cittadini.
A Gatteo, inve­ce, sulle pareti del muro di cinta di Istituto don Ghinelli già da qualche tempo erano presenti alcuni murales di pregevole fattura; e allora - ha pensato il presidente del Lions Club, G. Biribanti- perché non completare l'opera? Ciò contribuirà sicuramente a far ammirare in paese, e non solo quest'arte moderna, pura e li­bera.
 Nelle foto alcuni scatti di murales in via Cavour.


biribanti guido lions club rubicone

murales istituto don ghinelli

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...