venerdì 12 dicembre 2008

Vu cumpra, poesia di Amos Piccini in dialetto romagnolo

VU CUMPRA'
T è slunghè la mèna
e a t'ho guardè un pò stòrt
perchè a s'era cunvint
che t vulés la carità.
Invece t zarchevte sna
un cincin d'amicizia,
una parola bòna
ch'l'an fòs ad cumpasioun.
T'avevte vsèina i pid
una ligaza pina ad cianfrusaj
e int i ècc'una gran disperazioun.
Alora ho zarchè ad capì
cus che patés un òm
- ch'l'ha ènca la pèla nera
­da lòng dè su paes:
è zcar un'èlta lèngua,
u n'ha da lavurè,
e quel ch'l'è ancora pèz
un sa cume campè.
Dal nosti pèrti ù
it cèma ''Vu cumprà"
e sa cal dò paroli
i t'ha zà liquidè.
Ma ades per nun cris-cènt
ci dvèint una gròsa quis-cioun:
perchè la nòsta fèda
l'as dis che t ci un fradèl.
1988
Uomini e animali di GF Zavalloni

VU CUMPRA'

Hai allungato la mano
e ti ho guardato con sospetto
perché ero convinto
che volessi l'elemosina.
Invece cercavi solo
un briciolo d'amicizia,
una parola buona
che non fosse di compassione.
A vevi vicino ai piedi
un fagotto pieno di cianffusaglie
e negli occhi
una gran disperazione.
Allora ho cercato di capire
cosa patisce un uomo
- che ha anche la pelle nera ­
lontano dal suo paese:
parla un'altra lingua,
non ha da lavorare
e quel che é ancora peggio
non sa come campare.
Dalle nostre parti
ti chiamano ''Vu cumprà"
e con quelle due parole
ti hanno già liquidato.
Ma adesso per noi cristiani
sei diventato un grosso problema:
perché la nostra fede
ci dice che sei un fratello.

martedì 9 dicembre 2008

La Befana di Giovanni Pascoli

La Befana

Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.

mercoledì 26 novembre 2008

A dicembre nel Gazzettino di Gatteo

Conosci la tua Parrocchia!
Terzo Numero: Altre raffigurazioni della Madonna



Statua dell'Immacolata: Questa statua ha valore devozionale; Ogni anno la prima domenica dopo Pasqua (in Albis) si celebra la processione in ricordo di un voto fatto alla Madonna Immacolata. Questo voto venne fatto nel 1569 dalle donne di Gatteo affinché il paese fosse liberato dalle calamità della guerra.




Madonna con bambino: Questo dipinto è in stile orientale e si pensa che sia stato introdotto nella parrocchia di Gatteo nel 1859. É però incerta la data della sua realizzazione: infatti l'iscrizione riportata su di essa potrebbe essere posteriore alla creazione del quadro. L'iscrizione è la seguente: “Conte Carlo Ghiselli dell'Ordine militare di S. Elena donò questa Santa Immagine al popolo di Gatteo 1859”.







dalla testimonianza di Don Giuseppe Brigliadori
(Foto Dennis Faedi)

domenica 16 novembre 2008

Festa d'autunno a Gatteo

Oggi,domenica del 16 novembre al centro di Gatteo, cioè piazza Vesi e dintorni, si è svolta la festa d'autunno offerta dalla banca BCC di Gatteo e l'associazione Castello e Dintorni.

La festa sponsorizzata dalla BCC di Gatteo
Con delle gran griglie per arrostire castagne

Tra tanti divertimenti offerti ai più piccoli
c'era anche il trampoliere!

domenica 9 novembre 2008

La notte dei morti, Pascoli nella rubrica del Gazzettino di Gatteo

Il Cimitero della Recoleta è il più famoso cimitero storico argentino e prende il nome dal quartiere di Buenos Aires nel quale si estende.


Tristezze

LA NOTTE DEI MORTI

La casa è serrata; ma desta:
ne fuma alla luna il camino.
Non filano o torcono: è festa.
Scoppietta il castagno, il paiolo
borbotta. Sul desco c'è il vino,
cui spilla il capoccio da solo.
In tanto essi pregano al lume
del fuoco: via via la corteccia
schizza arida... Mormora il fiume
con rotto fragore di breccia...
È forse (io non odo: non sento
che il fiume passare, portare
quel murmure al mare) d'un lento
vegliardo la tremula voce
che intuona il rosario, e che pare
che venga da sotto una croce,
da sotto un gran peso; da lunge
Quei poveri vecchi bisbigli
sonora una romba raggiunge
col trillo dei figli de'figli.
Oh! i morti! Pregarono anch'essi,
la notte dei morti, per quelli
che tacciono sotto i cipressi.
Passarono... O cupo tinnito
di squille dagli ermi castelli!
o fiume dall'inno infinito!
Passarono... Sopra la luna
che tacita sembra che chiami,
io vedo passare un velo, una
breve ombra, ma bianca, di sciami.

martedì 4 novembre 2008

Un anno di Gazzettino della Parrocchia di Gatteo

Il Gazzettino compie un an­no!!!
In questo interessante per­corso culturale abbiamo vissuto soddisfazioni e fatiche, ma ne valeva la pena! Grazie a voi lettori abbiamo donato 700 Euro(17 mt quadri)al Don Giuseppe per il nuo­vo cortile e divulgato notizie di cultura cristiana.
Un grande GRAZIE da:
Elisa,Dennis,Arianna,Silvia,Giorgio,Francesco,Simone,Michele,Daniele,Tommaso,Michael,Christian,Maria e Silvana.


Un grande applauso! io personalmente vorrei fare al pilastro del Gazzettino: DENNIS FAEDI , che non solo scrive degli articoli, ma organizza vendite, fa da stimolo al gruppo che se ne dovrebbe occupare e ogni tanto svuota il suo "porcellino" per acquistare diverse copie avanzate del giornalino!


Morte oscura di Marco Pantani-Pirata

CINQUE GIUGNO 1999.. Una data destinata a rima­nere bene impressa nella storia del ciclismo. Marco Pantani, fino a quel momento dominatore incontrastato del Giro d'Italia, viene trovato con un livello di ematocrito di due punti superiore alla norma. Siamo a Madonna di Campiglio. Arriva la squali­fica. Purtroppo però non solo sportiva: anche della vita. È infatti l'inizio del suo calvario. Che arriverà al triste epilogo del 14 febbraio del 2004 in un albergo a Rimini.
marco pantani fotoA raccontare gli ultimi giorni di Marco Pantani ci ha pensato un gior­nalista francese dell'Equipe, Philippe Brunel autore del discusso "Gli ultimi giorni di Marco Pantani" (Rizzoli, 2008, pp. 304, euro 16,00. Prefazione di Gianni Mura). Un'inchiesta giornalistica in piena regola. con una chiara tesi di fondo: Marco Pantani, pur conducendo una vita dissoluta, non ha scelto la sua morte. Troppi i punti oscuri nell'indagine sul decesso del campione di Cesenatico. Archiviata in fretta come morte accidentale per overdose. Le falle però sono rimaste. E tante, racconta il giornalista d'Oltralpe. Per citarne un paio: la camera d'albergo a Rimini era stata trovata deva­stata, con addirittura i vasi dei bagni divelti, le mani del ciclista però non portavano traccia di alcun tipo; Giuseppe Fortuni, quello che ese­gue l'autopsia, è un medico esperto e stimato ma non si fida del clima che circola intorno al caso, decide cosÌ di portarsi a casa il cuore del­l'atleta per il timore che potesse essere trafugato.casa di pantani foto villa
Insomma, non proprio l'ambiente ideale per approfondire le cause della morte del campione che aveva fatto appassionare migliaia di persone. Anche se lo stesso Pirata la sua profezia l'aveva fatta subito dopo i fatti di Madonna di Campiglio. A caldo aveva confessato:"Ho avuto molti incidenti, sono sempre ripartito, ma questa volta non mi rialzerò". È stato così, purtroppo.
Intorno alla sua casa a Cesenatico offerte al vento, tuttora si alternano le corone di fiori dei suoi fan.

Nelle foto: Marco e Villa Pantani

venerdì 31 ottobre 2008

Halloween video da Los Angeles

David Goldsboro va fuori di testa per decorare la sua casa "Ahgeleno Heights" per Halloween. Continua "trick-or-treaters" dagli anni'80, quando ha iniziato allestire la casa per Halloween con i propri figli/ J. Myung Chun-Los Angeles Times /

giovedì 30 ottobre 2008

Cosa manca al Marie Curie-Carmelo Sergi

foto liceo istituto m.curie savignano sul rubiconeNato nel 1999 e ampliato nel 2006, l'istituto di istruzione supe­riore Marie Curie di Savignano non è più sufficiente per ospitare i giovani che frequentaNo il Liceo scientifico, L'Iti e l'Istituto profes­sionale a indirizzo calzaturiero. Nell'anno scolastico 2008-2009 i ragazzi del Marie Curie sono 780 a fronte dei 760 dell'anno prece­dente. Gli studenti sono ospitati in 36 classi con un rapporto alunni-classe di 21.33 che è al disopra della media regionale e nazionale.
Oltre alle 36 classi il Marie Curie conta una biblioteca, un laborato­rio di informatica, uno lingui­stico multilmediale intitolato a Raffaello Gobbi,la­boratorio di fisica e uno di chimica, un' aula cad per il disegno e la progetta­zione meccanica, un la­boratorio di tecnologia meccanica, uno di si­stemi, due aule di disegno e l'aula magna per le riu­nioni, un bar interno, oltre ai vari uffici amministrativi. TI Marie Curie ha una superficie coperta utiliz­zabile di oltre 6.000 mq e un grande parcheggio esterno.
COSA MANCA AL MARIE CURIE?
"Attualmente mancano cinque aule - afferma il dirigente Carmelo Sergi- Abbiamo dovuto sacrificare un labo­ratorio per il professionale, ricavando due aule con un parete in cartongesso. In più attualmente tre classi, due del Pro­fessionale e una del Liceo /la IV B " Oh mio Dio!/ occupano tre ambienti che non è possibile identifi­care come aule scolastiche in quanto hanno una superficie ciascuna inferiore a 30 mq. In questo modo è necessario effettuare delle rotazioni continue fra le classi e fra gli stessi tre indirizzi scola­stici, creando malcontento fra ragazzi, docenti e genitori"- afferma il Preside dell'Istituto.

Io - Cosa non vera, che l'aula attuale la IV B quest'anno la soffre per la seconda volta. Un sgabuzzino, altroche!, non si respira ne ragiona dopo 2 ore in un aria viziatissima e surriscaldata!

"Ogni anno nella nostra scuola -continua sig.Sergi- il nu­mero dei ragazzi è in aumento in considerazione del fatto che nei tre co­muni dell'Unione del Rubicone c'è un 'aumento consistente della popolazione /visto impressionante sviluppo dell'area in congiunta col nuovo casello autostradale/e questo porta e poterà ad un continuo aumento degli stu­denti. Già nel febbraio scorso il consiglio di istituto aveva posto all'at­tenzione della provincia la situazione logistica e la carenza di spazi. Nei giorni scorsi ho inviato alla provincia un' altra nota in cui sottolineo la mancanza di aule per i prossimi anni scolastici e pertanto è necessaria una programmazione attenta da parte dei tecnici e dei politici".

Io - Mah, scusi Carmelo! che ca... c'entrano i politici se si potrebbe decidere ancora di sacrificare un laboratorio di scarso utilizzo per due aule decenti!!

Da anni si parla della costruzione della palestra in quanto i ragazzi sono costretti ad andare al Seven e a Fiumicino.
"L'installazione del cantiere di inizio lavori dovrebbe avvenire a giorni in quanto tutto è pronto per realizzare la palestra e visto che non dovrà ser­vire solo la scuola, ma anche la popolazione di Savignano con una aper­tura su viale della Resistenza, credo che serviranno due anni per costruirla e poterla utilizzare".

Io - Bravo! e intanto i ragazzi sotto pioggia e maltempo, sudati e in fretta, sono obbligati a subire il "trasbordo", tra le palestre di Fiumicino e Seven!!! CHE DISGRAZIA!!!!

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...