giovedì 22 maggio 2008

Casello autostradale a Gatteo si chiama Valle del Rubicone

UPDATE del 17 ottobre 2012:
 "Il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi comunica che, completati gli ultimi lavori, il casello autostradale “Valle del Rubicone” -situato tra le uscite "Cesena" e "Rimini Nord" all'altezza di Gatteo"- sarà inaugurato venerdì 26 ottobre (2012 )nella tarda mattinata.
Nella stessa data lo svincolo autostradale sarà aperto al traffico veicolare.

mappa casello autostradale rubiconetutta la cartina comprende il territorio del Comune di Gatteo

Il Maestro del quale la città di Gatteo va fiera, l'illustre concittadi­no Secondo Casadei, nato proprio a Sant'Angelo di Gatteo, nel 1954 ha scritto un valzerino che ha intitola­to . "Casetta mia". Poi è diventato un valzerone, "Romagna mia", che ha fatto il giro del mondo. Al suo rit­mo hanno ballato milioni di turisti in Riviera, è stata tradotta in tutte le lingue come la Divina Commedia, canticchiata anche dal Papa polacco.
Ma adesso non sarebbe male tornare all'antico, con una piccola variazione dello spartito: "Casello mio". L'evento degli eventi, l'opera inseguita da mez­zo secolo, si sta per materializzare e una colonna sonora se la meriterebbe tutta.
L'infrastruttura in questione è il nuovo casello autostradale che sorge­rà proprio qui, nella terra di Casadei, della mitica Lina Pagliughi, cantante lirica, del suo marito, tenore Montanari, del liutaio e archettista di fama europea Arturo Fracassi, della terra nativa di architetti Antonelli.
I caselli nascono con molte più difficoltà rispetto agli artisti, ma adesso atea iacta est, direbbe Giulio Cesare che passato il Rubicone da queste parti.
L'altro "passante"è Giu­seppe Garibaldi (1849 ). Ha sostato a Gatteo, seppure per poco, prima di prendere la strada per Sant'Angelo (portando con sè un volontario gatteese Biagio Biribanti) e poi delle "Due Bocche", cioè di Gatteo a Mare, diretto a Cesenatico da dove è salpa­to con tredici bragozzi verso Venezia. E forse qualcosa dello spirito di Ga­ribaldi è rimasto in questo comune, che ha conquistato l'autonomia nel 1860 e che nel casello vede anche l'or­gogliosa affermazione di una identità territoriale.
Il casello costerà circa 13 milioni di euro. Il cantiere aprirà con 15 mesi di ritardo, che sono stati necessari per integrare lo studio di valutazio­ne sull'impatto ambientale, e quindi anziché subito dopo l'estate, s'inizia i primi del 2010, ed entro 2012 dovrebbe essere aperto!
Sarà una struttura moderna e al­tamente informatizzata, con entrate e uscite modulabili in base ai flussi di traffico. Per dimensioni simile a quelli non molto distanti, ad esempio Cesena nord.
La storia del casello inizia negli anni '50. Poi un lungo letargo, e 40 anni dopo l'idea ha ripreso forza, quando è stato chiaro che una spinta per il rilancio dell'economia del territorio sarebbe passata anche da questo sno­do infrastrutturale.
Il rilan­cio è arrivato col progetto della città del Rubicone (l'Unione dei comuni del Rubicone), soprattutto quando dai documenti si è passati alla consapevolezza concreta. Partendo da una ritrovata "auto coscienza" territoriale, dall'aver focalizzato un compito e una identità da spendere. A cominciare dalle infra­strutture, la principale delle quali è sempre stata individuata nel casello autostradale. Il resto è venuto con la programmazione.
Il progetto è stato inserito nel master plan dei comuni di Gatteo, Savignano e San Mauro Pa­scoli, con la Provincia di Forll-Cesena in posizione di coordinamento. Agli inizi del 2000 la firma della conven­zione fra tutti i comuni coinvolti (ol­tre ai tre del Rubicone, anche Cese­na, Cesenatico, Gambettola, Sogliano, Borghi, Roncofreddo e Montiano) e la Provincia e l'attivazione delle proce­dure tecniche.
Non è un regalo dello Stato quest'opera che costerà una ci­fra da spavento. Il 75% della spesa è a carico degli enti locali, suddivisa a metà fra la Provincia e i comuni già ricordati. E il restante 25% esce dalle casse della società Autostrade.
Tanto denaro e tantissimo impe­gno, ma per quale obiettivo? Cosa porterà il nuovo casello all'economia di questa fetta di Romagna? "Parte del cambiamento è già iniziato perché prima dell'arrivo dell'opera il territo­rio ha cominciato a strutturarsi per accoglierla. Alcune imprese si sono spostate in questa zona anche in base al casello che sta per sorgere. Nomino solo la fabbrica di scarpe Pollini situata giusto uscendo dal "futuro" casello. Nelle vicinanze sta sorgendo pure un albergo e grandissimo centro commerciale nella ex zona "Chiricchi".
Avere una zona industriale come quella del Rubicone e del bas­so Rubicone, che conta quasi 4mila aziende, servita da un casello è un gran pregio.
Eppoi c'è il turismo, e non servono grandi strateghi per capire che raggiungere la Riviera è diventato un problema e un casello fra Rimini e Cesena è una manna del cielo.

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