sabato 20 ottobre 2012

Gatteo, referendum per comune unico, assemblea al teatro Pagliughi

No di Gatteo spiegato dal sindaco Gianluca Vincenzi:
"Pochi risparmi, Unione ancora incompiuta, referendum ritardato"
GATTEO.
Il futuro Comune unico, che sia a due o a tre, ancora prima di nascere, non ha vita facile.
Esce malconcio dall’incontro pubblico che si è svolto giovedì sera, al teatro “Pagliughi” di Gatteo, durante cui non ha ricevuto molto sostegno. Da tempo l’amministrazione di Gatteo dice no alla fusione con San Mauro e Savignano, e per la prima volta il sindaco Gianluca Vincenzi ha voluto comunicare le motivazioni direttamente ai cittadini.
Si possono riassumere così: è troppo presto per fare una fusione, i servizi non sono abbastanza integrati e poi non è detto che sia così conveniente fondersi. Il succo è: come può un’Unione che non è ancora a regime, e non ce l'ha fatta in 7 anni, sfociare in un anno e mezzo in un Comune unico funzionante?
Il primo cittadino di Gatteo ha spiegato che diversi servizi ancora non sono stati trasferiti all’Unione, per esempio il Ced e l’ufficio tributi, e che l’Unione, sebbene esente da Patto di stabilità, non ha mai fatto investimenti in opere pubbliche.
«Chi ha gestito l’Unione fino ad ora ha perso tempo e adesso vuole risolvere tutte le mancanze in una fusione veloce. Io sono contrario alla fusione adesso e in questo modo».
Un altro tasto dolente è il referendum: «La legge regionale dice che il referendum è obbligatorio, entro la fine del percorso di fusione, se i Comuni non l’hanno già indetto per conto proprio nell’anno precedente alla delibera del consiglio. Quindi San Mauro e Savignano (che hanno deliberato il 9 ottobre scorso, ndr) potevano farlo in piena autonomia, consultando i cittadini prima di aprire l’iter presso la Regione. In caso di sì, i singoli Comuni sarebbero stati rimborsati per le spese referendarie. Io avrei voluto farlo prima di trovarsi in un percorso “obbligato”».Un altro versante del dibattito è il risparmio. Secondo i dati riportati, i costi della politica darebbero un risparmio annuale di 71 mila euro, passando da 296 mila a 225 mila. Per quanto riguarda però le indennità dei dirigenti, la cifra aumenterebbe di 69 mila euro, passando da 320 mila a 389 mila euro.
Insomma, tirando le somme, il risparmio dei costi di politica e dirigenti sarebbe di 1.396 euro annuali, cioè 0,03 euro per abitante.
Dunque, la questione che Vincenzi pone è se vale la pena fare questa fusione in fretta, o se non convenga allargare l’attuale Unione ai nove Comuni del Rubicone, considerando che Roncofreddo, Borghi e Sogliano hanno già fatto formale richiesta.
L’Unione è stato un altro argomento caldo: «Due settimane fa - ha detto Vincenzi - ho appreso che con il nuovo Comune l’Unione si scioglierà. A parte che questo dovrebbe dirlo la futura nuova amministrazione e non Savignano e San Mauro, mi chiedo se questi Comuni si prenderanno la responsabilità di creare una sorta di interruzione dei servizi. Ci è stato detto che per Gatteo non ci sarà nessun paracadute: io non l’ho mai chiesto, ma mi chiedo come si possa condividere una strada comune se si usano tali espressioni»."
 di Miriam Fusconi

1 commento:

  1. Nove milioni di euro per aiutare le Unioni di Comuni a erogare servizi ai cittadini, alle imprese e al territorio, a rafforzare l'attività della polizia municipale e la copertura telematica. A tanto ammontano le risorse statali e proprie trasferite dalla Giunta regionale alle forme associative (Unioni di Comuni). Obiettivo: ridurre le differenze tra le varie zone dell'Emilia-Romagna.

    "La Regione sostiene da tempo che la via giusta per far fronte alle minori risorse pubbliche è quella di favorire l'associazionismo fra Comuni - spiega la vicepresidente Simonetta Saliera - e questi interventi sono la naturale conseguenza di questa convinzione. Le risorse stanziate dalla Regione serviranno tanto a favorire l'associazionismo e la gestione associata di servizi tra Comuni, quanto a sostenere politiche attive sul territorio". Conclude Saliera sottolineando che "si tratta di un forte sostegno al lavoro e alle imprese perché è evidente che 9 milioni di euro produrranno un effetto volano molto positivo".

    Nel dettaglio per le province romagnole, saranno messi a disposizione 966.581,10 euro per la provincia di Ravenna (530.288,40 all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna; 436.292,70 per l'Unione della Romagna Faentina); 979.045,26 euro per la provincia di Forlì-Cesena (152.675,29 per la Comunità montana - Unione dei Comuni - dell'Appennino Cesenate; 271.183,78 euro per la Comunità montana dell'Appennino Forlivese; 227.117,22 euro per l'Unione "Comuni del Rubicone" tra i Comuni di Gatteo, S. Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone; e 328.068,97 euro per l'Unione montana "Acquacheta - Romagna Toscana" Comuni di Dovadola, Modigliana, Portico e S. Benedetto, Rocca S. Casciano, Tredozio) e 592.819,45 euro per la Provincia di Rimini (156.931,05 per l'Alta Valmarecchia; 210.060,87 per l'Unione della Valconca; e 225.827,53 euro per i Comini della Valmarecchia)...

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