La Camera di Commercio di Forlì-Cesena offre con tempestività un'articolata e puntuale informazione sulla popolazione della provincia rendendo disponibile sul proprio sito, il 'Quaderno della Popolazione', che riporta le notizie demografiche aggiornate al 31/12/2009 (il volume in formato cartaceo uscirà a breve).
Mediante lo strumento informatico "Demografia Online" database della popolazione che fornisce i dati - consultabile sul sito al medesimo indirizzo è possibile ricavare gran parte delle informazioni sulla consistenza e dinamica demografica dei 30 Comuni della Provincia, informazioni che concorrono a produrre statistiche utili alla comprensione dei fenomeni e delle situazioni locali.
I dati rilevano che al 31 dicembre 2009 sono residenti in provincia di Forlì-Cesena 392.329 persone, con un tasso di crescita pari a 1,11 % rispetto al 2008. Il Comprensorio più popolato è quello di Cesena con 205.581 abitanti, contro i 186.748 del Comprensorio forlivese; in diminuzione, rispetto all'anno precedente, i tassi di crescita di entrambi i comprensori (da + 1,26% a +0,96%, Forlì, e da + 1,34% a + 1,25% Cesena). Stabile la popolazione dei comuni montani (+0,11 %), in aumento invece la pianura e la collina, con crescita pari a, rispettivamente, + 1,21 % e +0,81 %. Uno sguardo alle famiglie residenti che sono, alla fine dell'anno, 164.756 (+1 ,7% rispetto al 2008), con un numero medio di componenti uguale a 2,38 per famiglia.
Diminuisce lievemente la passività del saldo naturale, pari a -371 (nel 2008 era pari a -392) determinato da 3.721 nati contro 4.092 morti. Il saldo migratorio invece, dato dalla differenza tra iscritti e cancellati, è pari a +4.680; il saldo totale della popolazione ammonta a +4.309. Il movimento migratorio con le altre province italiane ha riguardato 4.565 immigrati contro 3.206 emigrati; la parte più consistente è quella riferita alle province della nostra regione; le altre principali regioni di provenienza degli immigrati continuano ad essere, in gran parte come per gli anni passati: Campania (420, il 9,2% del totale), Puglia (417, il 9,1 %), Lombardia (290, il 6,4%), Sicilia (267, il 5,8%).
Il movimento con l'Estero ha fatto rilevare 4.417 immigrati e 574 emigrati.
I Paesi più significativi per flusso d'immigrazione sono:
la Romania, con 760 immigrati (erano 1.189 nel 2008 - rappresenta il 17,2% del totale immigrati stranieri);
segue la Cina con 565,
l'Albania con 518;
il Marocco con 475,
l'Ucraina con 267,
la Polonia con 228 e
il Bangladesh con 136.
I flussi di emigrazione sono come di consueto molto più contenuti; il Paese di destinazione col numero più elevato di emigrati dalla nostra provincia è la Romania con 87. I cittadini stranieri residenti nella provincia di Forlì-Cesena: al 31 dicembre 2009 ammontano a 38.887, di cui 19.375 maschi e 19.512 femmine.
Rispetto allo scorso anno l'aumento è stato del + Il, 1%. La distribuzione per sesso risulta piuttosto equilibrata, dal momento che i maschi sono il 49,8% del totale (erano il 50,7% nel 2008).
L'incidenza degli stranieri sul totale dei residenti è aumentata, passando dal 9% del 2008 al9 ,9% a fine 2009; per quanto riguarda i due comuni maggiori, la presenza straniera a Forlì è pari al 10,6% dei residenti, mentre a Cesena è del 8,7%. La maggior componente straniera si registra in alcuni comuni del comprensorio forlivese, in particolare a Galeata, dove si tocca la punta massima del 20;3%, a Civitella di Romagna (i5,3%) e a Savignano (13,9%). I principali Paesi di provenienza sono:
Albania (6.612 residenti pari al 17% del totale dei residenti non italiani), Romania (6.033, il 15,5%),
Marocco (5.554, il "14,3%),
Cina (2.875, il7 ,4%),
Bulgaria (1.894, il 4,9%),
Polonia (1.773, il 4,6%).
I residenti stranieri provenienti da questi paesi, costituiscono il 63,7% del totale degli stranieri residenti nella nostra Provincia. Per concludere un'analisi sintetica, di tipo strutturale, dei principali indici demografici relativi all'intera provincia evidenzia che cala l'indice di invecchiamento della popolazione (167,9 nel 2009, contro 170,1 nel 2008), il tasso di variazione naturale della popolazione è negativo; il tasso di mortalità è più alto di quello di natalità; la componente femminile della popolazione è leggermente più elevata rispetto a quella maschile; la popolazione anziana è ancora superiore a quella giovane.
Gli indici di attrattività confermano il carattere attrattivo del nostro territorio: a fronte di un tasso di emigrazione provinciale pari a 9,7 (emigrati su 1000 abitanti) abbiamo infatti un tasso d'immigrazione di 23,0 (immigrati su 1000 abitanti); il tasso migratorio netto è pari a 13,3.
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