lunedì 17 maggio 2010

La politica "dopo Gasperoni"

...."Spesso le anime belle sono incapaci di governare, non hanno senso pratico; ci vuole tenacia, carattere, fegato per imbarcarsi in certe imprese o gestire cose grevi; e spesso i caratteri forti e tenaci che sanno gestirle, sono senza scrupoli. Ma è da lì che bisogna ripartire. Non con grandi annunci e piccoli tagli ma in modo radicale. Bisogna rifare le convocazioni, avviare la rivoluzione del merito e della qualità.
Come? Lancio tre criteri e una proposta.
Il primo: esaminate i politici uno per uno e chiedetevi cosa resta di loro quando togliete loro la carica che coprono. Se non resta niente non valgono niente. Buttateli via.
Il secondo: riaprite le classi dirigenti a chi pensa, a chi è motivato, a chi ha passione politica. Qui è venuta meno la destra, che un tempo aveva mille difetti, ma aveva forti motivazioni ideali. Non si governa con i pasionari, lo dicevo prima, ma serve tra i criteri di selezione la motivazione politica; se non c’è, se si nasconde dietro l’ossequio al capo, allora è sospetta e pericolosa.
Il terzo criterio è di genere: aprite di più la politica alle donne, sono più attente, più meticolose, più oneste con il denaro pubblico. Magari usano la seduzione, a volte il sesso, ma le donne non sono quasi mai coinvolte in casi di corruzione e tangenti. Fate spazio a loro, non per la stupida logica delle quote rosa, ma perché risultano meno inclini al malaffare.
Infine la proposta regina. La selezione si può fare solo se si inserisce in una riforma radicale di sistema: e allora puntate a dimezzare il personale politico. Volontari in politica a volontà, ma incarichi retribuiti dimezzati. Dimezzate il parlamento, dimezzate gli enti locali, dimezzate i consigli, le presidenze, le authority. E nel dimezzare giocoforza si dovrà adottare una selezione. Magari agevolata da una riforma elettorale che preveda come democrazia comanda, che gli elettori possano scegliere gli eletti.
Ma sono quelli i passaggi obbligati per risanare la politica e tagliare il marcio insieme ai costi. Ci state? Siete pronti a sobbarcarvi una riforma così ambiziosa e tosta, con tanti effetti collaterali? Se la fate, riacquistate fiducia e chi si riconoscerà in questa battaglia politica e civile, sarà spinto più dal riconoscimento pubblico che da una casa a prezzi sospetti, una ristrutturazione gratis o un conto in banca all’estero. Per quel che vale, vi sosterrò se intraprenderete sul serio questa riforma; in caso contrario mi ritirerò tra i libri e il mare"....

da M.Veneziani

"Si sente tantissimo la necessità del cristianesimo sociale. I cattolici hanno perduto la propria missione all´interno degli schieramenti poiché i loro valori non sono stati tradotti in politica. Bisogna annunciare i valori e starci dentro. Senza un progetto hai perso. I valori non tradotti in conseguente azione politica sono solo enunciazione. E le enunciazioni in politica non contano niente. Non farle seguire da atti coerenti lascia spazio a qualsiasi aberrazione".

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