lunedì 6 aprile 2009

Terremoto Aquila, Abruzzo, Youtube

Il sisma, di magnitudo 6,3 Richter, ha colpito la zona intorno al capoluogo abruzzese stanotte alle 3.32. La scossa avvertita con forza anche nella capitale.
Io già ieri sera verso le 22.30 ho sentito scuotere pericolosamente la mia scrivania con il pc, la tastiera mi sfuggiva dalle mani! E' saltata la linea e sullo schermo del computer accadevano strane cose, mi pareva una aggressione da virus. E sono a Gatteo, prov. FC, Romagna.
Invece l'epicentro si è verificato a 95 chilometri da Roma.
Decine di morti nei paesi. Lesionati anche edifici in cemento armato. All'Aquila crolla una parte della casa dello studente. Convocato il comitato operativo della protezione civile.
Sarà dichiarato lo stato d'emergenza.



BERLUSCONI, FONDI GIA' PRONTI PER STATO EMERGENZA
Bertolaso potra' disporre "di tutti i fondi messi a disposizione". Lo ha detto da Arcore in diretta televisiva su Sky il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in partenza per Mosca, confermando la firma del decreto per lo Stato d'emergenza nazionale.
E' cinico dirlo, ma a sentire delle voci in TV secondo la dottrina: "ogni male porti bene", terremoti e guerre stimolano l'economia e la ripresa.
ALTRI VIDEO E NOTIZIE
IN DIRETTA:

Mercoledì, 8.04.2009

È di 272 i morti accertati fino a questo momento. A riferirlo i carabinieri, secondo i quali sei corpi sono in via di identificazione (16 i bambini), 20-30 dispersi, un migliaio i feriti, 27-28mila senza casa. Fino a Pasqua continuerà incessante, 24 ore su 24, l'attività di ricerca dei superstiti e di recupero di chi ha perso la vita sotto le macerie", ha garantito il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
Sarà il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone a celebrare insieme a mons.Molinari, arcivescovo dell'Aquila, venerdì prossimo alle 11 nella caserma della Guardia di finanza i funerali delle vittime del terremoto. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi: è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il venerdì santo i cattolici non celebrino l'eucaristia.
All'Aquila è tornato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giovedì sarà la volta del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mentre è ancora da fissare la data della visita di Benedetto XVI, annunciata stamane dallo stesso Papa Ratzinger. "Saranno tempi brevi ma non imminenti", ha precisato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Dall'inizio del terremoto a oggi - rende noto la Protezione civile - sono state registrate più di 350 scosse, più di 180 delle quali nella sola giornata di martedì. Una sessantina delle scosse ha avuto una magnitudo superiore a 3.0

Martedí 07.04.2009

18:10 Il bilancio si aggrava. Sono 228 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedì. La fonte è la Protezione civile locale che parla anche di oltre 1.500 feriti ricoverati in diversi ospedali abruzzesi ed anche a Roma. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120 nella provincia.

Sarà attivato un conto corrente unico nazionale e altri conti regionali che poi confluiranno nel conto unico per gli aiuti economici da cittadini e imprese. E' quanto è stato deciso nella riunione tra Governo-regioni e autonomie locali sul sisma in Abruzzo.

19:47. NUOVA FORTISSIMA SCOSSA DI TERREMOTO.
E' stata di magnitudo 5.7 della scala Richter la nuova violentissima scossa di terremoto avvertita alle 19,47 nel territorio de L'Aquila e distintamente anche a Roma e in tutto il Lazio e nelle Marche. Da rilevare che la magnitudo di questa ultima scossa è simile a quella che ha portato distruzione e morte nella notte tra domenica e lunedì. Quest'ultimo terremoto ha determinato il crollo di ulteriori porzioni di fabbricati sia pubblici che privati già pericolanti in particolare nelle frazioni di Picenze, Petogna e Villa di Barisciano dove si sono viste nuvole di polvere levarsi dai paesi.

Lunedí 06.04.2009

15:29 Dopo il sisma, 5.000 animali domestici vagano per le strade
Secondo l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa)sarebbero almeno 5mila gli animali domestici che in Abruzzo vagano per le strade dei paesi colpiti dal sisma

15:23 Sospese le gare del Torneo delle Regioni
La FIGC e LEGA DILETTANTI hanno deciso di sospendere le gare del Torneo delle Regioni in corso in Abruzzo

15:18 Domani riaperta A24 per le auto
Già domani dovrebbe essere riaperta l'autostrada A24 solo alle auto. Resta vietata ancora per i mezzi pesanti. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. La linea ferroviaria Terni-L'Aquila non ha subito danni

15:09 Primi arresti per sciacallaggio a L'Aquila
"Primi arresti per sciacallaggio all'Aquila. Sono stati sorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote". Lo ha riferito il capo della Polizia Antonio Manganellisorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote"

15:06 Salva una ragazza di 21 anni. Applausi ai soccorritori
Una ragazza di 21 anni è stata estratta viva dalle macerie dello stabile distrutto in via XX Settembre all'Aquila. La folla ha applaudito i soccorritori. Si sta procedendo all'estrazione di un'altra persona, una donna anziana

15:05 Bertolaso: "Il sisma non è esteso ma molto dannoso"
15:04 Lieve scossa durante conferenza stampa Berlusconi

Una lieve scossa di terremoto è stata avvertita mentre il presidente del consiglio Silvio Berlusconi era impegnato in conferenza stampa nella caserma della Guardia di finanza di Coppito, nei pressi de L'aquila

14:59 Berlusconi: "Ora bisogna reagire senza polemiche"

14:58 Berlusconi: "Gli acquedotti funzionano. L'acqua è fruibile"

14:56 Berlusconi: "Non si possono prevenire i terremoti"
Berlusconi sulla polemica dell'allarme preannunciato e inascoltato, la riunione nei giorni scorsi a L'Aquila della Commissione nazionale grandi rischi ha detto: "Non ci sono basi scientifiche per prevenire i terremoti"

14:53 Berlusconi: "Il governo ha fondi necessari"
Berlusconi ha detto: "Il governo ha fondi necessari per affrontare questo dramma"

14:52 Berlusconi: "Disponibili 16-20.000 posti letto per gli sfollati"

Berlusconi ha detto: "Oltre 4.000 posti letto resi disponibili in alberghi per gli sfollati, e 2.000 tende già pronte capaci di ospitare fino a 10 persone ciascuna. Disponibili quindi 16-20 posti letto"
14:49 Berlusconi: "Circa 1.500 feriti"
14:48 Berlusconi: "Tra il 9° e il 10° scala Mercalli"
14:46 Berlusconi: "Cinquemila gli operatori all'opera"
14:45 Berlusconi: "Venti secondi di scossa"
14:43 Calvi, commissione Grandi rischi: "Presto tutto sarà dimenticato"

Gian Michele Calvi, presidente della Fondazione Eucentre di Pavia e membro Commissione Grandi Rischi, ha detto: "E' importante la prevenzione. Solo così si potranno ridurre gli effetti di tali tragedie, ma sembra che ancora non importi a nessuno. Tra qualche mese ci saremmo dimenticati di tutto finché purtroppo non ci sarà un'altra tragedia a ricordarci che se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici preesistenti"
14:36 Studente salvo grazie ad una telefonata da sotto le macerie

Uno studente ventenne di Fermo, rimasto sotto le macerie della Casa dello studente a L'Aquila, si è salvato grazie ad una telefonata. E' riuscito a chiamare con il cellulare alla sorella e ad indirizzare i soccorritori. Così è stato estratto ancora vivo dalle macerie
14:33 Soccorritori: "I morti sono 92"

Fonti dei soccorritori parlano di 92 morti accertati
14:30 Onna: "Le stime parlano di 50 morti su 400 abitanti"

Ad Onna, frazione de L'Aquila, secondo una stime dei soccorritori le vittime potrebbero essere 50 su una popolazione di 400 persone
14:26 Presidente Provincia Aquila attacca Bertolaso: "Allarme sottovalutato"

Presidente provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane ha attaccato il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso: "Era una tragedia annunciata. L'allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato"
14:15 Aquila, sotto la Casa dello studente ancora 7-8 studenti

Sono 7 o 8 gli studenti universitari ancora sotto le macerie della Casa dello studente de L'Aquila. Lo ha detto uno studente scampato al crollo
13:52 Maroni: "Almeno 70 morti"

Il ministro dell'Interno Maroni ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. Finora ci sarebbero almeno 70 vittime. "Ma l'importante - aggiunge - è continuare a scavare, scavare, scavare"
13:48 Fini: "Solidarietà ai parenti delle vittime"

Il presidente della Camera Gianfranco Fini esprime solidarietà ai parenti delle vittime . La Camera osserva un minuto di silenzio ad inizio lavori
13:46 Inagibili il 50% delle case all'Aquila

Il 50% delle case dell'Aquila non sono agibili. Lo ha detto il responsabile locale dei Vigili del Fuoco
13:41 Un ferito in volo verso Roma

In arrivo all'ospedale San Camillo di Roma con un elisoccorso decollato dall'Aquila un 19enne ferito durante il terremoto di stanotte in Abruzzo. A quanto si apprende si tratta di un politraumatizzato e trasportato in codice rosso
13:40 Berlusconi in elicottero sorvola le zone colpite dal terremoto

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è all'Aquila. In elicottero sta sorvolando le zone colpite dal sisma
13:34 Registrate 200 scosse di assestamento

Dalla prima scossa distruttiva di questa notte, registrate 200 scosse di assestamento
13:30 Onna rasa al suolo. Sette vittime tra cui una bimba di otto mesi

Onna è un paesaggio spettrale. Sinora sette i corpi senza vita estratti dalle rovine . Tra i morti anche una bimba di otto mesi e pare anche un altro bambino. Le vittime sono allineate sotto un albero. Sorvolano la zona due elicotteri, uno della Protezione Civile e un altro dei Vigili del Fiuoco. Arrivato un plotone dell'esercito armato di picconi per aiutare negli scavi. All'opera unità cinofile per la ricerca tra le macerie degli eventuali sopravvissuti
13:16 Roma, danni alle Terme di Caracalla. Inagile una scuola

A Roma, la scossa di terremoto ha provocato danni anche alle Terme di Caracalla. Inagibile l'istituto scolastico Figlie della Sacra Famiglia in viale della Primavera 43
13:12 Danni gravissimi alla cattedrale dell'Aquila

13:06 Obama invia condoglianze

Il presidente degli Usa Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto
12:56 Dall'Enel 30 gruppi elettrogeni

Enel ha messo a disposizione i primi 30 gruppi elettrogeni in grado di alimentare una tendopoli per 10.000 persone
12:51 Elenco ambulatori nel Lazio dove donare il sangue

Elenco degli ambulatori nel Lazio dove si puiò donare il sangue. Policlinico Umberto I; ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli; ospedale Sandro Pertini; Policlinico Tor Vergata; ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli; ospedale Delfino Parodi Colleferro; San Giovanni Addolorata; Cto; ospedale S. Eugenio; ospedale civile di Velletri; ospedale civile di Frascati; ospedale civile di Anzio/Nettuno; San Camillo Forlanini; ospedale Grassi di Ostia; ospedale Pediatrico Bambino Gesù; I.F.O; San Filippo Neri; ospedale S. Andrea; ospedale San Pietro FBF; ospedale S. Spirito; ospedale civile San Paolo di Civitavecchia; policlinico Gemelli; ospedale degli Infermi di Viterbo; ospedale Civile di Rieti; centro trasfusionale di Frosinone; ospedale S.S. Trinità di Sora; ospedale S.M. Goretti di Latina; presidio ospedaliero di Formia

sabato 4 aprile 2009

Dei delitti e delle pene, Cesare Beccaria, compito di filosofia al Liceo Scientifico M.Curie

A proposito dei dibattiti ultimamente insistenti sulla scena mondiale, tra abolizione della pena di morte in Nuovo Messico, voci di Amnesty e l'ultima relazione di BARNABA MAJ /Università di Bologna/ tenutasi al Liceo M.Curie in preparazione all'Esame di Stato, intitolata: I luoghi e i tempi dell'attesa
Condanna a morte ed esperienza della morte nella vita e opera di F.M. Dostoevskij, propongo un compito di filosofia di:

Alunno: Dennis Faedi Classe: IV B

Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene, La Spiga, Milano, 2001

Legge


«Tre sono le sorgenti dalle quali derivano i principii morali e politici, regolatori degli uomini: la rivelazione, la legge naturale, le convenzioni fattizie della società. Non vi è paragone tra la prima e le altre per rapporto al principale di lei fine: ma si assomigliano in questo, che conducono tutte e tre alla felicità di questa vita mortale».1

«Le leggi sono le condizioni, colle quali uomini indipendenti ed isolati si unirono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra, e di godere una libertà resa inutile dall'incertezza di conservarla. Essi ne sacrificarono una parte per goderne il restante con sicurezza e tranquillità».2

«(...) le sole leggi possono decretare le pene su i delitti».3

«Non v'è cosa più pericolosa di quell'assioma comune che bisogna consultare lo spirito della legge».4

«Se l'interpretazione delle leggi è un male, egli è evidente esserne un altro l'oscurità che trascina seco necessariamente l'interpretazione [...] Da ciò veggiamo quanto sia utile la stampa che rende il pubblico, e non alcuni pochi, depositario delle sante leggi».5

«la ragione (...) dichiara inutili, e per conseguenza dannose, tutte le leggi che si oppongono ai naturali sentimenti dell'uomo»6

«Quali sono le vere e le più utili leggi? Quei patti e quelle condizioni che tutti vorrebbono osservare e proporre, mentre tace la voce, sempre ascoltata, dell'interesse privato, o si combina con quella del pubblico»7

«Siano (...) inesorabili le leggi»8

«[le] leggi (...) considerano tutti i sudditi come egualmente dipendenti da esse»9

«Se i censori, e in genere i magistrati arbitrarii, sono necessarii in qualche governo, ciò nasce dalla debolezza della sua costituzione, e non dalla natura di governo bene organizzato»10

«la legge che imprigiona i sudditi nel loro paese, è inutile ed ingiusta»11

Delitto

«[i] delitti (...) per meritar pena debbono essere certi»12

«la vera misura dei delitti (...) [è] il danno della società»13

«Alcuni delitti distruggono immediatamente la società, o chi la rappresenta, alcuni offendono la privata sicurezza di un cittadino nella vita, nei beni, o nell'onore, alcuni altri sono azioni contrarie a ciò che ciascuno è obbligato di fare o non fare in vista del ben pubblico.
Qualunque azione non compresa tra i due, sovraccennati limiti, non può essere chiamata delitto»14

«gli uomini non rischiano a proporzione del vantaggio che l'esito felice dell'impresa produrrebbe»15

«le distinzioni di grave e leggiero debbon fissarsi dalla cieca ed imparzial legge, non dalla pericolosa ed arbitraria prudenza dei giudici. Le fissazioni dei limiti sono così necessarie nella politica, come nella matematica, tanto nella misura del ben pubblico, quanto nella misura delle grandezze»16

Processo/prescrizione

«è necessario concedere al reo il tempo e i mezzi opportuni per giustificarsi»17

Tortura

«Le nostre leggi proscrivono le interrogazioni che chiamansi suggestive in un processo (...) è rimarcabile la contraddizione delle leggi, che unitamente a tale consuetudine autorizzano la tortura»18

«Una crudeltà, consacrata dall'uso della maggior parte delle nazioni, è la tortura del reo mentre si forma un processo»19

«l'impressione del dolore può crescere al segno che, occupandola tutta [la volontà], non lasci altra libertà al torturato, che di scegliere la strada più corta per il momento presente, onde sottrarsi alla pena[...]Questo è il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati, e di condannare i deboli innocenti»20

Misfatto/Pena

«la prontezza delle pene è più utile, perché quanto è minore la distanza del tempo che passa tra la pena ed il misfatto, tanto è più forte e più durevole nell'animo umano l'associazione di queste due idee, delitto e pena»21

«Un (...) principio serve mirabilmente a stringere sempre più l'importante connessione tra 'l misfatto e la pena; cioè, che questa sia conforme, quanto più si possa, alla natura del delitto»22

«più forti debbono essere gli ostacoli, che risospingono gli uomini dai delitti, a misura che sono contrari al ben pubblico, ed a misura delle spinte che ve li portano. Dunque vi deve essere proporzione fra i delitti e le pene»23

Pena

«Vi volevano de' motivi sensibili, che bastassero a distogliere il dispotico animo di ciascun uomo dal risommergere nell'antico caos le leggi della società. Questi motivi sensibili sono le pene stabilite contro agl'infrattori delle leggi»24

«una pena, accresciuta al di là del limite fissato dalle leggi, è la pena giusta, più un altra pena»25

«non v'ha dubbio che l'ignoranza e l'incertezza delle pene aiutino l'eloquenza delle passioni»26

«Io non trovo eccezione alcuna a quest'assioma generale: che ogni cittadino deve sapere quando sia reo o quando sia innocente»27

«Qual'è il fine politico delle pene? Il terrore degli altri uomini»28

«Il fine [delle pene] dunque non è altro che d'impedire il reo dal far nuovi danni (...) e di rimuovere gli altri dal farne uguali.[...] Perché una pena ottenga il suo effetto, basta che il male della pena ecceda il bene che nasce dal delitto»29

«Uno dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma la infallibilità di esse»30

Pena di morte

«La pena di morte fa un'impressione, che colla sua forza non supplisce alla pronta dimenticanza (...) le passioni violente sorprendono gli uomini, ma non per lungo tempo, e però sono atte a fare quelle rivoluzioni che di uomini comuni ne fanno de' Persiani o de' Lacedemoni; ma in un libero e tranquillo governo le impressioni debbono essere più frequenti che forti»31

«Non è utile la pena di morte, per l'esempio di atrocità che dà agli uomini»32



Collegamenti
Ho mirato dare un idea generale di questo libro e desideravo mettere in evidenza l'importanza delle sue affermazioni non tanto oggi quanto all'epoca della sua realizzazione. Ho dato un ordine progressivo alle parole chiave che ho selezionato, per cui dalla funzione delle leggi e dalle loro caratteristiche si passa alla messa in atto di un delitto, nelle sue varie tipologie, al processo e i metodi in cui esso si realizza, alla pena, in particolare quella di morte. Da notare l'attualità delle sue affermazioni, che fa di questo libro un capolavoro dell'epoca, e soprattutto le idee contenute in esso molte delle quali dovrebbero essere tutt'ora applicate per la l'analisi logica su cui si fondano, e per la comprensione della natura umana che denotano.

giovedì 2 aprile 2009

Gli amori di Giovanni Pascoli

Zvanì - in dialetto romagnolo usa per Giovanni.

All’inizio del 1896 Giovanni Pascoli pensa di prender moglie: è maturo anagraficamente (ha da poco compiuto 40 anni, essendo nato il 31 dicembre 1855) ma psicologicamente fragile, non per colpa dell’esser poeta ma piuttosto dell’assedio a cui è sottoposto da parte della terribile sorella Mariù.
Pascoli scrive al segretario comunale di San Mauro, Pietro Guidi: Caro Pirozz, ti rinfresco la memoria. Cava in gran segreto le mie fedi e rintraccia quelle di mio padre e di mia madre e manda il tutto a Girolamo Perilli, via Garibaldi, 33, Rimini. In gran segreto… segreto di stato!….
Momo Perilli (1853-1930) è il cognato della trentenne Imelde Morri, la donna di cui Giovannino si è innamorato e che altrove definisce pallida e tacita. Imelde è sua cugina, figlia di Alessandro Morri e di Luigia Vincenzi sorella della madre del poeta, Caterina.
Da poco (30 settembre 1895) Ida si è sposata con Salvatore Berti di Santa Giustina, lasciando Mariù più depressa che mai. Riferendosi a quei giorni, Mariù descrive Giovannino in preda ad una "tremenda crisi di nervi e di cuore". Mariù ai primi di maggio del 1896 va a trovare a Sogliano la zia Rita dalla quale apprende che Zvanì si era ufficialmente fidanzato con l’Imelde.
La biografa di Mariù Pascoli, Maria Santini nel suo recente Candida Soror scrive che l’Imelde era una bella donna, alta, bruna, ben fatta. Ed aggiunge: in questo modo sgradevole Mariù ebbe notizia dell’evento. Ma la stessa Santini riporta un antefatto: Mariù aveva scritto per conto di Zvanì all’Imelde dopo la morte della di lei madre, per sapere se la defunta zia avesse mai ritenuto possibile un loro matrimonio. Nel caso di risposta positiva, Zvanì l’avrebbe sposata volentieri.
Mariù dunque conosceva il retroscena. La notizia appresa a Sogliano può essere considerata la conferma della difficoltà che Zvanì incontrava nel trattare con Mariù di certi argomenti. Non deve meravigliare che Giovannino abbia agito di nascosto per il fidanzamento come se si trattasse di azione illecita o vergognosa. La sorella gli faceva paura. Prima egli s’accorda con l’Imelde, poi si riserva di riferire in casa propria.
Tornata da Sogliano, Mariù non si dà pace. Trama contro le nozze di Zvanì e vorrebbe anche frugare nel portafoglio del fratello, gonfio non di soldi (come precisa lei stessa), alla ricerca di qualche lettera d'amore.
Giovannino, messo sotto interrogatorio da Mariù, confessa la colpa del suo amore per Imelde, ma le promette di sposarsi soltanto dopo averle trovato uno straccio di marito.
Mariù aveva appreso a Sogliano che una delle due sorelle Morri aveva dichiarato che non avrebbe mai sposato un uomo con il difetto fisico di cui lo stesso poeta si lamentava compiangendosi: il mignolo guasto d’un piede.
Maria riporta la notizia a Giovannino, con quanta perfidia possiamo facilmente immaginare. Ed arriva così dove voleva giungere, Pascoli rinuncia alle nozze con l’Imelde. La quale fa sapere che a parlare del dito guasto non era stata lei ma sua sorella Annetta.
Dell’epistolario che i due innamorati si scambiarono non restano che poche ma importanti righe, ritrovate di recente e pubblicate sul Corriere della Sera del 21 dicembre 2005: Non sono poi tanto cattiva come credi. Ma hai voluto dar retta più agli altri che a me e ti sei procurato il male da solo. La data è il 20 giugno 1896.
Ha scritto Stefano Bucci sul quotidiano milanese che la lettera è riaffiorata dalle pagine degli Ab urbe condita libri di Tito Livio in una vecchia edizione conservata nella biblioteca della casa di Castelvecchio e da poco scoperta dall' attuale Conservatore di Casa Pascoli, Gian Luigi Ruggio.
Maria Santini nella biografia di Mariù difende la sorella di Zvanì. Se è apparsa cattiva, la colpa è di un pregiudizio maschilista. Al quale noi (che però non contiamo nulla) non crediamo.
Le poche righe dell’Imelde raccontano di riflesso il dramma del poeta di San Mauro: hai voluto dar retta più agli altri che a me, scrive la cugina non sedotta ma abbandonata. Il che è storicamente la verità di un duplice dramma psicologico il quale emerge dalle stesse pagine di Maria Santini: Se Imelde fosse diventata la signora Pascoli, Maria avrebbe perso tutto. Poteva Zvanì tradire la sorella portando in casa una moglie? Non di certo. Il nido, quel nido miticamente invocato dal poeta e da Mariù, era una specie di carcere. Vero e non simbolico.
Per dirla con le parole del critico Cesare Garboli: "L’io di Pascoli non è mai solo, è sempre in famiglia, inseparabile dalla famiglia, attaccato e incollato all’istituto familiare […] Mettere su casa dovette essere un'esperienza entusiasmante. La famiglia non era più un pensiero lugubre, ma un'emozione e un gioco. Fu questa spensieratezza a creare i pasticci. L'amore vede tutto e subito, ma non vede a lungo termine. Anche la diversità delle due sorelle sedusse il Pascoli. Gli piaceva farsi amare da quella più simile a lui, la bruna (Mariù), e farsi domande sull'altra, la bionda (Ida). Lasciarsi sorprendere da quegli scoppi di risate senza motivo, e ascoltarne incantato i "gorgheggi che sapean d'aurora". Gli piaceva sentire l'odorino dei due angioli ambrosii. Ognuno ha i suoi gusti. Era un piacere malato? Era molto di più. Era un amore infetto, una sublimazione perversa, ma anche un mistero della carne…"..

Vado a letto quasi sempre con la testa piena di cognac […]Non sono sereno. Questo è l’anno terribile, dell’anno terribile questo è il mese più terribile. Non sono sereno: sono disperato… Siete sorelle e amate e siete amate da sorelle: così dici. Va bene, Ma dimmi in coscienza, senza diplomazia, dimmi Mariù: tu mi ami da sorella: perché t’ha a dispiacere, che io ami una donna da amante, da sposo, da marito? (lettera di Giovanni Pascoli a Maria, 19 giugno 1895)

Pascoli si spense il 6 aprile 1912 di cirrosi epatica, dovuta all’alcoolismo. Nulla trapelò sulle reali cause di morte.

mercoledì 1 aprile 2009

Pascoli, La cavalla storna, commento

Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dài retta alla sua piccola mano.
Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dài retta alla sua voce fanciulla».
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia...»
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! due parole egli dové pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole».
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera
«O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come».
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.


Giovanni Placido Agostino Pascoli (nato a San Mauro di Romagna - poi aggiunto PASCOLI -  il 31 dicembre 1855 - morto a Bologna, 6 aprile 1912)

NOTA BENE:
"storna" viene dalla livrea di storno, un uccello. La cavalla aveva il mantello grigio, cioè con peli e crini bianchi e neri mescolati, ma con colore di fondo nero, punteggiato da macchie bianche, appunto come lo storno.  

COMMENTO:

Poesia è stata scritta in seguito alla morte del padre nella notte di San Lorenzo, 10 agosto 1867: una fucilata, al rientro dal mercato di Cesena, colpisce a morte Ruggero Pascoli, amministratore dei beni del principe Torlonia. Una vendetta, forse. (vivono ancora i figli del presunto omicida ndr.)
Anche in questa famosa poesia, (l'altra è il X Agosto) Pascoli ricorda la tragedia della sua famiglia, quando morì assassinato il padre. La cavalla fa da testimone.
Il poeta ci racconta:
foto rotonda pascoli fanciullinola sua madre che si reca nelle stalle a trovare la cavalla storna che aveva riportato a casa il corpo del marito senza vita. La donna parla all'animale, come se questo potesse capirla; gli chiede anzi di parlare, come se fosse un essere umano. L'accarezza sulla criniera e la cavalla volge il capo verso di lei, attenta, come se ascoltasse.
La donna le parla come a un membro della famiglia, le ricorda l'affiatamento che aveva col suo padrone, le ricorda i figli piccoli rimasti orfani; poi vuole da lei una conferma.
La famiglia Pascoli era convinta di sapere chi fosse l'autore del delitto, anche se la giustizia umana non era riuscita, o non aveva voluto trovarlo. La donna interroga la cavalla, che aveva compiuto la pietosa opera di riportare a casa il suo padrone morente, e le sussurra un nome, quel nome, il nome dell'assassino.
Questa poesia, famosa per l'aspetto "commovente" del dialogo tra la donna e l'animale, ha forse le sue parti migliori nella descrizione dei silenzi in cui è immersa la stalla nella sera e nei versi che rievocano la natura selvaggia della cavalla e della marina in cui è nata, un ambiente ancora incontaminato. Sembra dire: animale migliore di uomo. In questo caso unico a dar comforto alla donna disperata..

lunedì 30 marzo 2009

Lettera contro ordine affermato dell'Unine dei Comuni del Rubicone

RIFLESSIONI SULL'UNIONE DEI COMUNI Del RUBICONE.
"Ci piaccia o no l'Unione dei Comuni del Rubicone è una realtà con la quale fare i conti, perché amministra fondi per oltre 11 milioni di euro oltre alla maggior parte dei servizi pubblici essenziali al Cittadino che le sono stati delegati. L'Unione ha oggi un bilancio di tipo 'derivato', cioè si basa essenzialmente sui trasferimenti da parte dei tre Comuni, quindi sta a loro assicurarle i fondi neces­sari e garantirne la corretta gestione senza penalizzare i Cittadini. Ma ciò che potrebbe risultare e divenire il fiore all'occhiello del Rubicone con servizi al­l'avanguardia e un ruolo propulsivo non si verifica, attualmente, sopratutto a causa di chi ne è al comando: ovvero i tre Sindaci-assessori ( San Mauro Pascoli Savignano s/R e Gatteo) sempre a caccia di foto sui giornali e spesso impegnati a litigare, più o meno, sulla carta stampata. Queste persone hanno dato un indecoroso spettacolo nel corso di questi anni, as­sumendosi in tal modo la responsabilità di servizi fondamentali per gli oltre 35.000 residenti. Diventa pertanto indispensabile che chiariscano se intendono proseguire ad usare l'Unione come discarica dei loro errori e come alibi da utilizzare nei loro Comuni, oppure se affrontare la realtà delle cose, magari facendosi da parte, la­sciando quei loro gli incarichi a persone che intendano fare dell' Unione la punta di diamante del terzo polo della Provincia, attualmente bi-polare. I Cittadini av­vertono l'Unione quasi come un corpo lontano, è questo è il più grosso fallimento da addebitare agli attuali Amministratori. L'Unione non deve limitarsi a distri­buire poltrone e concorsi, ma deve progettare ed organizzare servizi per il nostro futuro, magari arrivando ad avere quelle tanto desiderate ed attese economie di scala che, con l'attuale penuria di fondi nelle casse comunali, farebbero terribil­mente comodo. Finora l'Unione non è stata vista come la testa pensante che si in­terfaccia con singoli Comuni; mentre ogni Sindaco ha pensato a fatto il bello e cattivo tempo, duplicando contabilità, procedure ed organizzazione, e contri­buendo così a creare l'ennesimo apparato burocratico. Per cui sarà il caso di ar­rivare in fretta ad una sorta di 'realtà' unica, tagliando costi e snellendo procedure, perché non è possibile leggere nella relazione sul Personale che, nel 2009 e negli anni a venire, si deve ancora arrivare ad una completa revisione e messa a punto delle procedure dei processi gestionali e organizzativi dei singoli enti... Tra l'al­tro, la cura delle 370 buste paga ( fra dipendenti, collaboratori, amministratori) dovrebbero venire a costare ai Cittadini la bellezza di 483.931,00 euro nel 2009 mentre nel triennio 2009/2011 la cifra passerà a 1.305.198,30 euro, come si evince dalla Relazione Previsionale e Programmatica- Triennio 2009/2011. Siamo quindi solo ad una fase embrionale, da perfezionare. Come Cittadini, finora, ab­biamo pazientemente atteso, evitando sterili polemiche; ora, però, dopo quanto visto in questi anni, riteniamo sia indispensabile esprimere liberamente il nostro pensiero: prima i Cittadini con i loro bisogni e necessità. A noi interessano i fatti, i risultati conseguiti. Tra l'altro ci manca un Difensore civico per il Rubicone, perché il Cittadino va difeso protetto anche dalla Pubblica Amministrazione, come sì è visto in occasione della vicenda delle cartelle (più o meno) pazze.
Gilberto Montemaggi, capogruppo La Rodine- San Mauro Pascoli."
Fine citazione!

Per replicare in breve;
Caro Montemaggi, quando e se, sarà lei a gestire qualche responsabilità allora vorrei vedere i frutti. Vorrei vedere come risponderà alle lettere denigratorie...
O forse il nesso sta nel dare contro, così l'altra parte si rinforza.
La politica funziona anche così.

domenica 29 marzo 2009

Un milione di euro per la scuola di San Mauro Pascoli

Una nuova scuola Materna, l'amplia­mento della Elementare, pannelli foto­voltaici sempre presso la scuola primaria. Cresce l'offerta di strutture scolastiche a San Mauro, tra necessità di andare incontro all'incremento di po­polazione in età scolare e investimenti per migliorare la qualità dell'ambiente. Sul fronte dalla Materna proseguono alacremente i lavori per la nuova scuola che sorgerà dalle parti di via Togliatti. L'istituto conterrà quattro sezioni, ospi­tando quelle attualmente presenti nella scuola media di via Trento, con l'ag­giunta di nuove.
Innovativo il materiale utilizzato nel­l'ottica del risparmio energetico grazie alla realizzazione di un impianto solare termico e la copertura del tetto in legno. Non solo. Il bilancio di previsione 2009 negli investimenti ha previsto un cor­poso intervento di ampliamento della scuola elementare (950mila euro), non­ché la realizzazione di un impianto fo­tovoltaico sempre nella medesima scuola (120mila euro).

sabato 28 marzo 2009

Elena Battistini parla del comune di Savignano sul Rubicone

Elena Battistini, il sindaco del Savignano sul Rubicone: 
"Parliamo pure a tutto campo del nostro Comune, il quinto per qualità della vita in Romagna"


CRESCITA DEMOGRAFICA, SOLIDARIETÀ E NUOVE IMPRESE

Secondo i dati di una ricerca dell'Università di Rimini, pubblicati a inizio anno sulle pagine de La Voce di Romagna, Savignano sul Rubicone è diventato il 5° comune della Romagna per qualità della vita, il 2° nella provincia di Forlì-Cesena. Tenore di vita, imprenditorialità, servizi pubblici, struttura socio-demografica, cultura, sport e tempo libero sono stati gli indicatori rispetto ai quali l'indagine si è mossa. Sono 1721 le nuove imprese che hanno aperto i battenti in Città negli ultimi cinque anni, con un saldo positivo di 201 e 4.518 addetti. Cifre che si riferiscono ad un Comune che ha ormai raggiunto la soglia dei 17 mila residenti (16,970), circa 1000 in più rispetto a cinque anni fa.
Sindaco Battistini come commenta questi risultati?
"Si tratta di un dato che riflette l'anda­mento dei cinque anni trascorsi, ri­spetto al quale sappiamo bene che questi ultimi mesi fanno storia a sé. La crisi è ormai sotto gli occhi di tutti. Sono dati comunque importanti che ci devono incoraggiare a reagire con de­terminazione e ottimismo. Determina­zione nella difesa di chi è più debole, nel sostegno all'economia, nella valorizzazione del territorio. Ottimismo, perché dobbiamo pensare al rilancio, al futuro per noi e per i nostri figli e nipoti. Sono i fronti sui quali mi sono mossa in questi cinque anni".
In che modo si è mossa?
"Sul versante del sostegno all' economia abbiamo preso alcuni provvedimenti come l'istituzione di un fondo di 40 mila euro per favorire l'accesso al cre­dito da parte delle imprese - 33 le aziende che ad oggi ne hanno fmito - e un fondo di 19 mila euro per la concessione di contributi a fondo perduto che hanno favorito la nascita di 4 nuove imprese nel centro storico. Attraverso la pianificazione della concessione delle licenze di pubblico esercizio, abbiamo attivato 7 nuove licenze e 2 per edicole. Promuovere sviluppo oggi non signi­fica solo rilanciare l'economia, ma anche pensare ad una rete di collega­menti ed infrastrutture che permettano a Savignano di non venire isolata dal resto della Romagna; per questo il co­mune di Savignano finanzia il nuovo casello autostradale del Rubicone che è in corso di realizzazione".
E per i cittadini in difficoltà?
"Abbiamo cercato di venire incontro alle fasce bisognose di Cittadini per aiutarle a far fronte al caro vita. In questi cinque anni il comune ha erogato quasi 132 mila euro di contributi per pagare le bollette acqua e gas a 781 cit­tadini.e circa 124.428 euro di contributi affitto. E' stato anche istituito un fondo di 20 mila euro per mutui prima casa. E' chiaro che si tratta di iniziative che vanno lette nell'ambito di una strategia più ampia di messa in rete delle risorse e di valorizzazione del territorio. Non dobbiamo pensare solo alle famiglie in stato di bisogno, il caro vita colpisce anche le fasce medie".
"Come siete intervenuti su questo fronte?"
"Faccio l'esempio del mercatino dei produttori agricoli del sabato pomerig­gio e della attivazione di due chioschi per la vendita diretta di prodotti agri­coli o del punto di erogazione di latte fresco. Accordando la filiera il prezzo al consumatore finale cala. Nel 2008 nel centro storico di Savignano hanno aperto tre nuovi esercizi: si tratta di ristoranti ed enoteche che tra l'altro pro­muovo i vini locali con ottime carte e anche una buona ristorazione. Non dimentichiamo che a Savignano si produce il primo Squaquerone doc. Si tratta di azioni che mirano a sostenere l'economia del territorio, a favorire la pro­duzione locale e le eccellenze di cui disponiamo. Nella stessa direzione va l'apertura del portale Terre del Rubicone che promuove attraverso internet il nostro territorio, segnala i ristoranti, gli agriturismi, le ricchezze artistiche ed eno-gastronomiche per attrarre i visitatori e far conoscere sempre di più tutto ciò che siamo in grado di offrire".
Il commercio nel centro storico tuttavia è in sofferenza...
"Ne sono consapevole ma da questo punto di vista l'azione più importante a mio avviso- oltre ai numerosi calendari di eventi e manifestazioni che ab­biamo messo in piedi, non ultimo il Wine Festival che ha portato in centro quasi 5000 persone in due giorni - è stata avviata con il recupero e la riqua­lificazione delle 7 piazze. E' recente la notizia che la regione ci ha concesso 500 mila euro per il progetto 7 piazze. L'abbellimento della città è il primo indispensabile passo per ricostruire un buon tessuto economico" .
Cosa dire a chi è senza lavoro, alle imprese in difficoltà, ai lavoratori?
 "Qualche giorno fa ho incontrato alcune imprenditrici di Savignano che hanno dovuto chiudere la loro impresa a fronte del difficile momento che stiamo attraversando. Volevo ascoltare innanzitutto e capire la situazione. Credo che il mio compito sia quello di mettere in rete tutte le informazioni possibili e intercettare tutte le possibili risorse che possano andare a soste­gno delle aziende e dei lavoratori. L'ultimo passo che abbiamo compiuto in questa direzione è aver aderito al  'patto' contro la crisi promosso dalla pro­vincia di Forlì-Cesena. In quel contesto ci impegniamo a sostenere un fondo per le famiglie e a velocizzare i vari adempimenti, in particolare quelli rela­tivi alle pratiche edilizie. Va in questa direzione il Front Office, istituito da qualche settimana, con l' obiettivo di snellire le procedure".

venerdì 27 marzo 2009

Nuovo centro sociale Giulio Cesare a Gatteo Mare

Entusiasmo e partecipazione di pubblico hanno caratterizzato sabato 21 febbraio 2008 l'avvio dell'attività del nuovo Centro ricreativo di Gat­teo a Mare, intitolato a Giulio Ce­sare, ed ospitato nei locali di via Firenze 4, all'interno dell'ex scuola materna.Il Centro ricreativo sarà ge­stito da Auser, che ha stipulato una convenzione triennale con l'Ammi­nistrazione Comunale, e dovrà dive­nire luogo di incontro sociale, ricreativo, culturale e del tempo li­bero per la comunità di Gatteo a Mare.
Si tratta di un Centro dove svolgere delle attività per non rimanere e non sentirsi isolati, dove sarà possibile im­pegnarsi in azioni socialmente utili e partecipare ad incontri e convegni su tematiche culturali, sociali e sanita­rie. All'inaugurazione hanno presenziato il sindaco di Gat­teo Tiziano Gasperoni e gli asses­sori ai Servizi Sociali Werther Zani, ai Lavori Pubblici Attilio Nicolini ed all' Edilizia Fabrizio Ricci, il pre­sidente dell'Auser comprensoriale Oscar Alessandri, la presidente del­l'Unione dei Comuni del Rubicone Elena Battistini. Particolarmente soddisfatti i componenti del comitato locale che ha promosso la creazione del Centro Ricreativo Giulio Cesare, Sergio Fattori, Tonino Tosi e Tonino Casadei, che hanno sottolineato l'intenzione di fare del Centro un punto di ritrovo per tutta la collettività, indipendentemente dall'età.

mercoledì 25 marzo 2009

Marco Carta in concerto a Cesena

MARCO CARTA
Dopo aver vinto il Festival di Sanremo ed aver collezionato con il suo debutto "La Forza Mia" le più alte postazioni della classifica, Marco Carta parte in tour!
Il tour partirà il 30 aprile da Cesena per toccare tutte le maggior città italiane comprese Napoli (7 maggio), Roma (11 maggio), Torino (14 maggio), Milano (15 maggio).

Ecco in dettaglio le date del tour:

30 aprile CESENA Carisport
2 maggio BARLETTA (BA) Paladisfida
3 maggio TARANTO Palamazzola
7 maggio NAPOLI Casa della musica/Palapartenope
9 maggio ACIREALE (CT) Palasport
11 maggio ROMA Palalottomatica
14 maggio TORINO Palaruffini
15 maggio MILANO PalaSharp
23 maggio PORTO S. GIORGIO (AP) Palasavelli
24 maggio FIRENZE Mandela Forum

Non dimenticate che il tour riprenderà nel mese di giugno e toccherà, durante l'estate, le più importanti località turistiche italiane...

lunedì 23 marzo 2009

Pizzaiolo di Gatteo Amaduzzi offre la pizza-cono

LA PIZZA NEL CONO?
Un' idea davvero originale sta riscuotendo, in zona, un grande successo e Guelfo Amaduzzi, 49 anni, da 23 anni ristoratore e da 35 pizzaiolo, originario di Gatteo e residente a Longiano, ne sforna a decine ogni giorno. Il cono pizza si può trovare nei gusti margherita, funghi freschi, prosciutto crudo e cotto, salame piccante, verdure, wurstel, salsiccia, cipolla e anche alla Nutella. Un po' insomma i gusti dell'elenco delle pizze a forma tradizionale, rotonde o a spicchi.
Guelfo è l'unico in tutto il Cesenate a sfornare i coni di pizza e dice: L'idea originaria arriva dal padovano. La prima volta 1'ho vista in fiera a Rimini, mi è piaciuta e ho iniziato a fare il cono pizza un anno e mezzo fa quando ho preso in gestione il locale al Seven" (Seven Sporting Club).
La ricetta?
Quella è mia. Non ho copiato nulla. Ho iniziato con l'impasto tradizionale della pizza e invece di spianarla, le ho dato la forma del cono. Mi sono anche creato degli stampi. Poi piano piano mi sono affinato e oggi faccio il cono pizza con un impasto tutto mio, originale e da quanto vedo, molto ap­prezzato dalla gente. Faccio il cono con dentro gli stessi ingredienti della pizza con pomodoro, mozzarella e le altre cose richieste dai clienti e poi lo metto nel forno per tre minuti. Un cono pizza costa da un minimo di due euro e 50 centesimi a un massimo di 3 euro e 50 centesimi. E per i bambini c'è il baby cono.
Il gusto più richiesto?
Gli adulti optano quasi tutti per la classica margherita. I più piccoli invece vogliono patatine, wurstel e salsiccia".
Come pensa di pubblicizzare questa sua invenzione?
Dal prossimo giugno conto di iniziare a partecipare alle varie fiere. Prenderò un camioncino, che mi farà da stand, e sfomerò coni pizza di tutti i gusti. In questo modo poi potrò essere presente a fiere, feste, sagre e mercati".

tratto dal "La Gazzetta del Rubicone"

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...