Era rimasto l'unico edificio a Savignano che portava i segni della guerra. Ora stanno per scomparire: parliamo dell'ex villa Bilancioni lungo la via Emilia. Il complesso settecentesco sta tornando all'antico splendore~ Nel 2001 venne acquistata da una delle società immobiliari che fanno capo a Giuseppe Zanotti famoso designer calzaturiero e dalla moglie Cinzia Casadei /la figlia d'altro modaiolo delle scarpe/
La villa che si trova in corso Perticari confina con l'istituto educativo Merlara, l'ospedale Santa Colomba e la via Emilia. La villa ha anche un parco di 5 mila metri quadrati, disabitata da decenni, era stata venduta nel 1998 dagli eredi di Alberto Bilancioni all'imprenditore bellariese Marco Vasini. Poi l'acquisto da parte dei coniugi Zanotti e la ristrutturazione.
E' lo stesso Giuseppe Zanotti che racconta: «Ho realizzato il mio sogno d'acquistarla nel 2001 e da anni sono in corso i lavori di ristrutturazione. L'ex Villa Bilancioni da un anno è diventata l'abitazione della nostra famiglia. Nel tempo potrebbe diventare quella casa-studio ipotizzata già 20 anni fa». Come ha eseguito la ristrutturazione?
"Abbiamo prima consolidato le strutture del corpo centrale della villa che è di circa 900 metri quadrati. Poi c'erano i vecchi granai e le antiche stalle con una superficie di circa 600 metri quadrati. La villa è rimasta con le sue caratteristiche originali. Abbiamo demolito alcune parti accessorie costruite nel dopoguerra per mantenere l'originaria struttura settecentesca. Prima di tutto il parco è stato ripulito e conservati gli alberi secolari. Corso Perticari a Savignano è uno dei più belli della Romagna. I lavori attuali riguardano una ristrutturazione conservativa in quanto i solai erano distrutti e il tetto era compromesso. Si rischiava il deperimento totale. Successivamente metteremo mani all'interno dove forse trasferirò il mio studio o creerò uno spazio polivalente. E' stato emozionante in questi giorni il ritrovamento di schegge e resti di granate nei buchi dei muri perimetrali dei granai e delle stalle".
Ennanno Pasolini
domenica 19 aprile 2009
sabato 18 aprile 2009
Carnevale dei bambini a Gambettola, carri mascherati
IL CARNEVALE 2009 di Gambettola guarda ai bambini.
In programma il Lunedì di Pasqua 13 e la domenica, 19 Aprile. Organizzatori fanno sapere che in caso di pioggia la manifestazione verrà rinviata al sabato 25 Aprile
«Abbiamo voluto – ha detto neo-presidente del gruppo "Gambettola Eventi" Davide Ricci – dare una nuova immagine al nostro carnevale, non più le veline televisive e neppure i personaggi del “Grande Fratello”, abbiamo invece puntato sui bambini, (fino ai 14 anni non pagheranno il biglietto) e nei cartelloni della pubblicità abbiamo messo le facce dei gambettolesi».
Il sindaco Jader Garavina ha aggiunto: «Abbiamo dato alla nuova associazione obiettivi diversi e un programma triennale che porterà alla crescita del carnevale».
Davide Ricci e Fabrizio Albertini (associazione albergatori) hanno confermato la trasferta estiva dei carri mascherati sul lungomare di Cesenatico, con l’intenzione è di mostrarla anche nella zona di Ponente il 25 luglio.
I carri mascherati sono 9 di cui 4 in concorso per l’aggiudicazione del trofeo miglior carro 2009: “Madagascar 2” del gruppo Asd Bar Malatesta, “Bolt” de I ribelli, “Kung Fu Panda” degli Amici della scuola, “Adamo ed Eva” dei Giovani boys, poi arriva nche il carro "I Flinstones" costruito dai Ragazzi di Bellaria Monte assente nella sfilata di Pasquetta.
In programma il Lunedì di Pasqua 13 e la domenica, 19 Aprile. Organizzatori fanno sapere che in caso di pioggia la manifestazione verrà rinviata al sabato 25 Aprile
«Abbiamo voluto – ha detto neo-presidente del gruppo "Gambettola Eventi" Davide Ricci – dare una nuova immagine al nostro carnevale, non più le veline televisive e neppure i personaggi del “Grande Fratello”, abbiamo invece puntato sui bambini, (fino ai 14 anni non pagheranno il biglietto) e nei cartelloni della pubblicità abbiamo messo le facce dei gambettolesi».
Il sindaco Jader Garavina ha aggiunto: «Abbiamo dato alla nuova associazione obiettivi diversi e un programma triennale che porterà alla crescita del carnevale».
Davide Ricci e Fabrizio Albertini (associazione albergatori) hanno confermato la trasferta estiva dei carri mascherati sul lungomare di Cesenatico, con l’intenzione è di mostrarla anche nella zona di Ponente il 25 luglio.
I carri mascherati sono 9 di cui 4 in concorso per l’aggiudicazione del trofeo miglior carro 2009: “Madagascar 2” del gruppo Asd Bar Malatesta, “Bolt” de I ribelli, “Kung Fu Panda” degli Amici della scuola, “Adamo ed Eva” dei Giovani boys, poi arriva nche il carro "I Flinstones" costruito dai Ragazzi di Bellaria Monte assente nella sfilata di Pasquetta.
domenica 12 aprile 2009
Festa parrocchiale dello sport a Gatteo
Nel cortile della chiesa San Lorenzo a Gatteo, piastrellata e allestita all'uso ricreativo si inizia organizzare qualche festa sportiva, competizioni e gare. Sono stati spesi tantissimi soldi, raccolti sopratutto dai ragazzi della VAR per la vendita di giornalino della parrocchia, i soldi investiti nel selciato, le porte di calcetto e il biliardino.
Questo mese, il giorno 19, domenica, si cercherà di fruttare questo investimento organizzando "Festa Parrocchiale dello Sport" in collaborazione con la BCC di Gatteo.
In caso di pioggia sara rimandata a sabato, 2 Maggio.
Questo mese, il giorno 19, domenica, si cercherà di fruttare questo investimento organizzando "Festa Parrocchiale dello Sport" in collaborazione con la BCC di Gatteo.
In caso di pioggia sara rimandata a sabato, 2 Maggio.
venerdì 10 aprile 2009
Funerali di stato per le vittime del terremoto d'Abruzzo, youtube
Circa 5 mila persone hanno partecipato stamane all'Aquila ai funerali delle vittime del sisma, che ha colpito l'Abruzzo. 205 le bare allineate, 20 bianche per i bambini. Presenti le massime cariche dello Stato, dal Presidente Napolitano al premier Berlusconi che ha scelto di sedere tra i parenti delle vittime. In tutta Italia proclamato il lutto nazionale.
Maestosi. Festivi e celebratissimi.
Le vittime non potevano nemmeno immaginare tanto sfarzo.
Le famiglie consolate da tutta Italia e mondo.
Compartecipazione. Coinvolgimento collettivo.
Noi tutti siamo con loro. Soffrono.
Hanno perso qualcuno o qualcosa ma salvato la vita.
Alla fine tutti dobbiamo morire.
Sarà la loro sofferenza superiore a sofferenza della madre di San Mauro Pascoli?
La madre che settimana scorsa ha perso il figlio diciassettenne in un incidente di moto.
Niente funerali di stato.
Maestosi. Festivi e celebratissimi.
Le vittime non potevano nemmeno immaginare tanto sfarzo.
Le famiglie consolate da tutta Italia e mondo.
Compartecipazione. Coinvolgimento collettivo.
Noi tutti siamo con loro. Soffrono.
Hanno perso qualcuno o qualcosa ma salvato la vita.
Alla fine tutti dobbiamo morire.
Sarà la loro sofferenza superiore a sofferenza della madre di San Mauro Pascoli?
La madre che settimana scorsa ha perso il figlio diciassettenne in un incidente di moto.
Niente funerali di stato.
mercoledì 8 aprile 2009
Pasqua, Wikipedia e Youtube
La Pasqua cristiana è in stretta relazione con quella ebraica, chiamata Pesach e celebra essenzialmente la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè. La parola ebraica Pesach significa passare oltre, tralasciare, e deriva dal racconto della Decima Piaga, in cui l'Angelo sterminatore, o angelo della Morte, vide il sangue dell'agnello del Pesach sulle porte delle case di Israele e "passò oltre", uccidendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio primogenito del faraone. La Pasqua con il Cristianesimo ha modificato il suo significato originario, venendo a connotare un passaggio, ovvero:
* passaggio da morte a vita per Gesù Cristo;
* passaggio a vita nuova per i cristiani (in particolare per quelli che, nella Veglia Pasquale, ricevono il battesimo).
Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione, dalla schiavitù d'Egitto.
* passaggio da morte a vita per Gesù Cristo;
* passaggio a vita nuova per i cristiani (in particolare per quelli che, nella Veglia Pasquale, ricevono il battesimo).
Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione, dalla schiavitù d'Egitto.
lunedì 6 aprile 2009
Terremoto Aquila, Abruzzo, Youtube
Il sisma, di magnitudo 6,3 Richter, ha colpito la zona intorno al capoluogo abruzzese stanotte alle 3.32. La scossa avvertita con forza anche nella capitale.
Io già ieri sera verso le 22.30 ho sentito scuotere pericolosamente la mia scrivania con il pc, la tastiera mi sfuggiva dalle mani! E' saltata la linea e sullo schermo del computer accadevano strane cose, mi pareva una aggressione da virus. E sono a Gatteo, prov. FC, Romagna.
Invece l'epicentro si è verificato a 95 chilometri da Roma.
Decine di morti nei paesi. Lesionati anche edifici in cemento armato. All'Aquila crolla una parte della casa dello studente. Convocato il comitato operativo della protezione civile.
Sarà dichiarato lo stato d'emergenza.
BERLUSCONI, FONDI GIA' PRONTI PER STATO EMERGENZA
Bertolaso potra' disporre "di tutti i fondi messi a disposizione". Lo ha detto da Arcore in diretta televisiva su Sky il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in partenza per Mosca, confermando la firma del decreto per lo Stato d'emergenza nazionale.
E' cinico dirlo, ma a sentire delle voci in TV secondo la dottrina: "ogni male porti bene", terremoti e guerre stimolano l'economia e la ripresa.
ALTRI VIDEO E NOTIZIE
È di 272 i morti accertati fino a questo momento. A riferirlo i carabinieri, secondo i quali sei corpi sono in via di identificazione (16 i bambini), 20-30 dispersi, un migliaio i feriti, 27-28mila senza casa. Fino a Pasqua continuerà incessante, 24 ore su 24, l'attività di ricerca dei superstiti e di recupero di chi ha perso la vita sotto le macerie", ha garantito il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
Sarà il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone a celebrare insieme a mons.Molinari, arcivescovo dell'Aquila, venerdì prossimo alle 11 nella caserma della Guardia di finanza i funerali delle vittime del terremoto. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi: è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il venerdì santo i cattolici non celebrino l'eucaristia.
All'Aquila è tornato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giovedì sarà la volta del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mentre è ancora da fissare la data della visita di Benedetto XVI, annunciata stamane dallo stesso Papa Ratzinger. "Saranno tempi brevi ma non imminenti", ha precisato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Dall'inizio del terremoto a oggi - rende noto la Protezione civile - sono state registrate più di 350 scosse, più di 180 delle quali nella sola giornata di martedì. Una sessantina delle scosse ha avuto una magnitudo superiore a 3.0
Martedí 07.04.2009
18:10 Il bilancio si aggrava. Sono 228 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedì. La fonte è la Protezione civile locale che parla anche di oltre 1.500 feriti ricoverati in diversi ospedali abruzzesi ed anche a Roma. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120 nella provincia.
Sarà attivato un conto corrente unico nazionale e altri conti regionali che poi confluiranno nel conto unico per gli aiuti economici da cittadini e imprese. E' quanto è stato deciso nella riunione tra Governo-regioni e autonomie locali sul sisma in Abruzzo.
19:47. NUOVA FORTISSIMA SCOSSA DI TERREMOTO.
E' stata di magnitudo 5.7 della scala Richter la nuova violentissima scossa di terremoto avvertita alle 19,47 nel territorio de L'Aquila e distintamente anche a Roma e in tutto il Lazio e nelle Marche. Da rilevare che la magnitudo di questa ultima scossa è simile a quella che ha portato distruzione e morte nella notte tra domenica e lunedì. Quest'ultimo terremoto ha determinato il crollo di ulteriori porzioni di fabbricati sia pubblici che privati già pericolanti in particolare nelle frazioni di Picenze, Petogna e Villa di Barisciano dove si sono viste nuvole di polvere levarsi dai paesi.
Lunedí 06.04.2009
15:29 Dopo il sisma, 5.000 animali domestici vagano per le strade
Secondo l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa)sarebbero almeno 5mila gli animali domestici che in Abruzzo vagano per le strade dei paesi colpiti dal sisma
15:23 Sospese le gare del Torneo delle Regioni
La FIGC e LEGA DILETTANTI hanno deciso di sospendere le gare del Torneo delle Regioni in corso in Abruzzo
15:18 Domani riaperta A24 per le auto
Già domani dovrebbe essere riaperta l'autostrada A24 solo alle auto. Resta vietata ancora per i mezzi pesanti. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. La linea ferroviaria Terni-L'Aquila non ha subito danni
15:09 Primi arresti per sciacallaggio a L'Aquila
"Primi arresti per sciacallaggio all'Aquila. Sono stati sorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote". Lo ha riferito il capo della Polizia Antonio Manganellisorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote"
15:06 Salva una ragazza di 21 anni. Applausi ai soccorritori
Una ragazza di 21 anni è stata estratta viva dalle macerie dello stabile distrutto in via XX Settembre all'Aquila. La folla ha applaudito i soccorritori. Si sta procedendo all'estrazione di un'altra persona, una donna anziana
15:05 Bertolaso: "Il sisma non è esteso ma molto dannoso"
15:04 Lieve scossa durante conferenza stampa Berlusconi
Una lieve scossa di terremoto è stata avvertita mentre il presidente del consiglio Silvio Berlusconi era impegnato in conferenza stampa nella caserma della Guardia di finanza di Coppito, nei pressi de L'aquila
14:59 Berlusconi: "Ora bisogna reagire senza polemiche"
14:58 Berlusconi: "Gli acquedotti funzionano. L'acqua è fruibile"
14:56 Berlusconi: "Non si possono prevenire i terremoti"
Berlusconi sulla polemica dell'allarme preannunciato e inascoltato, la riunione nei giorni scorsi a L'Aquila della Commissione nazionale grandi rischi ha detto: "Non ci sono basi scientifiche per prevenire i terremoti"
14:53 Berlusconi: "Il governo ha fondi necessari"
Berlusconi ha detto: "Il governo ha fondi necessari per affrontare questo dramma"
14:52 Berlusconi: "Disponibili 16-20.000 posti letto per gli sfollati"
Berlusconi ha detto: "Oltre 4.000 posti letto resi disponibili in alberghi per gli sfollati, e 2.000 tende già pronte capaci di ospitare fino a 10 persone ciascuna. Disponibili quindi 16-20 posti letto"
14:49 Berlusconi: "Circa 1.500 feriti"
14:48 Berlusconi: "Tra il 9° e il 10° scala Mercalli"
14:46 Berlusconi: "Cinquemila gli operatori all'opera"
14:45 Berlusconi: "Venti secondi di scossa"
14:43 Calvi, commissione Grandi rischi: "Presto tutto sarà dimenticato"
Gian Michele Calvi, presidente della Fondazione Eucentre di Pavia e membro Commissione Grandi Rischi, ha detto: "E' importante la prevenzione. Solo così si potranno ridurre gli effetti di tali tragedie, ma sembra che ancora non importi a nessuno. Tra qualche mese ci saremmo dimenticati di tutto finché purtroppo non ci sarà un'altra tragedia a ricordarci che se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici preesistenti"
14:36 Studente salvo grazie ad una telefonata da sotto le macerie
Uno studente ventenne di Fermo, rimasto sotto le macerie della Casa dello studente a L'Aquila, si è salvato grazie ad una telefonata. E' riuscito a chiamare con il cellulare alla sorella e ad indirizzare i soccorritori. Così è stato estratto ancora vivo dalle macerie
14:33 Soccorritori: "I morti sono 92"
Fonti dei soccorritori parlano di 92 morti accertati
14:30 Onna: "Le stime parlano di 50 morti su 400 abitanti"
Ad Onna, frazione de L'Aquila, secondo una stime dei soccorritori le vittime potrebbero essere 50 su una popolazione di 400 persone
14:26 Presidente Provincia Aquila attacca Bertolaso: "Allarme sottovalutato"
Presidente provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane ha attaccato il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso: "Era una tragedia annunciata. L'allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato"
14:15 Aquila, sotto la Casa dello studente ancora 7-8 studenti
Sono 7 o 8 gli studenti universitari ancora sotto le macerie della Casa dello studente de L'Aquila. Lo ha detto uno studente scampato al crollo
13:52 Maroni: "Almeno 70 morti"
Il ministro dell'Interno Maroni ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. Finora ci sarebbero almeno 70 vittime. "Ma l'importante - aggiunge - è continuare a scavare, scavare, scavare"
13:48 Fini: "Solidarietà ai parenti delle vittime"
Il presidente della Camera Gianfranco Fini esprime solidarietà ai parenti delle vittime . La Camera osserva un minuto di silenzio ad inizio lavori
13:46 Inagibili il 50% delle case all'Aquila
Il 50% delle case dell'Aquila non sono agibili. Lo ha detto il responsabile locale dei Vigili del Fuoco
13:41 Un ferito in volo verso Roma
In arrivo all'ospedale San Camillo di Roma con un elisoccorso decollato dall'Aquila un 19enne ferito durante il terremoto di stanotte in Abruzzo. A quanto si apprende si tratta di un politraumatizzato e trasportato in codice rosso
13:40 Berlusconi in elicottero sorvola le zone colpite dal terremoto
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è all'Aquila. In elicottero sta sorvolando le zone colpite dal sisma
13:34 Registrate 200 scosse di assestamento
Dalla prima scossa distruttiva di questa notte, registrate 200 scosse di assestamento
13:30 Onna rasa al suolo. Sette vittime tra cui una bimba di otto mesi
Onna è un paesaggio spettrale. Sinora sette i corpi senza vita estratti dalle rovine . Tra i morti anche una bimba di otto mesi e pare anche un altro bambino. Le vittime sono allineate sotto un albero. Sorvolano la zona due elicotteri, uno della Protezione Civile e un altro dei Vigili del Fiuoco. Arrivato un plotone dell'esercito armato di picconi per aiutare negli scavi. All'opera unità cinofile per la ricerca tra le macerie degli eventuali sopravvissuti
13:16 Roma, danni alle Terme di Caracalla. Inagile una scuola
A Roma, la scossa di terremoto ha provocato danni anche alle Terme di Caracalla. Inagibile l'istituto scolastico Figlie della Sacra Famiglia in viale della Primavera 43
13:12 Danni gravissimi alla cattedrale dell'Aquila
13:06 Obama invia condoglianze
Il presidente degli Usa Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto
12:56 Dall'Enel 30 gruppi elettrogeni
Enel ha messo a disposizione i primi 30 gruppi elettrogeni in grado di alimentare una tendopoli per 10.000 persone
12:51 Elenco ambulatori nel Lazio dove donare il sangue
Elenco degli ambulatori nel Lazio dove si puiò donare il sangue. Policlinico Umberto I; ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli; ospedale Sandro Pertini; Policlinico Tor Vergata; ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli; ospedale Delfino Parodi Colleferro; San Giovanni Addolorata; Cto; ospedale S. Eugenio; ospedale civile di Velletri; ospedale civile di Frascati; ospedale civile di Anzio/Nettuno; San Camillo Forlanini; ospedale Grassi di Ostia; ospedale Pediatrico Bambino Gesù; I.F.O; San Filippo Neri; ospedale S. Andrea; ospedale San Pietro FBF; ospedale S. Spirito; ospedale civile San Paolo di Civitavecchia; policlinico Gemelli; ospedale degli Infermi di Viterbo; ospedale Civile di Rieti; centro trasfusionale di Frosinone; ospedale S.S. Trinità di Sora; ospedale S.M. Goretti di Latina; presidio ospedaliero di Formia
Io già ieri sera verso le 22.30 ho sentito scuotere pericolosamente la mia scrivania con il pc, la tastiera mi sfuggiva dalle mani! E' saltata la linea e sullo schermo del computer accadevano strane cose, mi pareva una aggressione da virus. E sono a Gatteo, prov. FC, Romagna.
Invece l'epicentro si è verificato a 95 chilometri da Roma.
Decine di morti nei paesi. Lesionati anche edifici in cemento armato. All'Aquila crolla una parte della casa dello studente. Convocato il comitato operativo della protezione civile.
Sarà dichiarato lo stato d'emergenza.
BERLUSCONI, FONDI GIA' PRONTI PER STATO EMERGENZA
Bertolaso potra' disporre "di tutti i fondi messi a disposizione". Lo ha detto da Arcore in diretta televisiva su Sky il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in partenza per Mosca, confermando la firma del decreto per lo Stato d'emergenza nazionale.
E' cinico dirlo, ma a sentire delle voci in TV secondo la dottrina: "ogni male porti bene", terremoti e guerre stimolano l'economia e la ripresa.
ALTRI VIDEO E NOTIZIE
IN DIRETTA:
Mercoledì, 8.04.2009È di 272 i morti accertati fino a questo momento. A riferirlo i carabinieri, secondo i quali sei corpi sono in via di identificazione (16 i bambini), 20-30 dispersi, un migliaio i feriti, 27-28mila senza casa. Fino a Pasqua continuerà incessante, 24 ore su 24, l'attività di ricerca dei superstiti e di recupero di chi ha perso la vita sotto le macerie", ha garantito il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
Sarà il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone a celebrare insieme a mons.Molinari, arcivescovo dell'Aquila, venerdì prossimo alle 11 nella caserma della Guardia di finanza i funerali delle vittime del terremoto. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi: è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il venerdì santo i cattolici non celebrino l'eucaristia.
All'Aquila è tornato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giovedì sarà la volta del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mentre è ancora da fissare la data della visita di Benedetto XVI, annunciata stamane dallo stesso Papa Ratzinger. "Saranno tempi brevi ma non imminenti", ha precisato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Dall'inizio del terremoto a oggi - rende noto la Protezione civile - sono state registrate più di 350 scosse, più di 180 delle quali nella sola giornata di martedì. Una sessantina delle scosse ha avuto una magnitudo superiore a 3.0
Martedí 07.04.2009
18:10 Il bilancio si aggrava. Sono 228 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedì. La fonte è la Protezione civile locale che parla anche di oltre 1.500 feriti ricoverati in diversi ospedali abruzzesi ed anche a Roma. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120 nella provincia.
Sarà attivato un conto corrente unico nazionale e altri conti regionali che poi confluiranno nel conto unico per gli aiuti economici da cittadini e imprese. E' quanto è stato deciso nella riunione tra Governo-regioni e autonomie locali sul sisma in Abruzzo.
19:47. NUOVA FORTISSIMA SCOSSA DI TERREMOTO.
E' stata di magnitudo 5.7 della scala Richter la nuova violentissima scossa di terremoto avvertita alle 19,47 nel territorio de L'Aquila e distintamente anche a Roma e in tutto il Lazio e nelle Marche. Da rilevare che la magnitudo di questa ultima scossa è simile a quella che ha portato distruzione e morte nella notte tra domenica e lunedì. Quest'ultimo terremoto ha determinato il crollo di ulteriori porzioni di fabbricati sia pubblici che privati già pericolanti in particolare nelle frazioni di Picenze, Petogna e Villa di Barisciano dove si sono viste nuvole di polvere levarsi dai paesi.
Lunedí 06.04.2009
15:29 Dopo il sisma, 5.000 animali domestici vagano per le strade
Secondo l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa)sarebbero almeno 5mila gli animali domestici che in Abruzzo vagano per le strade dei paesi colpiti dal sisma
15:23 Sospese le gare del Torneo delle Regioni
La FIGC e LEGA DILETTANTI hanno deciso di sospendere le gare del Torneo delle Regioni in corso in Abruzzo
15:18 Domani riaperta A24 per le auto
Già domani dovrebbe essere riaperta l'autostrada A24 solo alle auto. Resta vietata ancora per i mezzi pesanti. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. La linea ferroviaria Terni-L'Aquila non ha subito danni
15:09 Primi arresti per sciacallaggio a L'Aquila
"Primi arresti per sciacallaggio all'Aquila. Sono stati sorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote". Lo ha riferito il capo della Polizia Antonio Manganellisorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote"
15:06 Salva una ragazza di 21 anni. Applausi ai soccorritori
Una ragazza di 21 anni è stata estratta viva dalle macerie dello stabile distrutto in via XX Settembre all'Aquila. La folla ha applaudito i soccorritori. Si sta procedendo all'estrazione di un'altra persona, una donna anziana
15:05 Bertolaso: "Il sisma non è esteso ma molto dannoso"
15:04 Lieve scossa durante conferenza stampa Berlusconi
Una lieve scossa di terremoto è stata avvertita mentre il presidente del consiglio Silvio Berlusconi era impegnato in conferenza stampa nella caserma della Guardia di finanza di Coppito, nei pressi de L'aquila
14:59 Berlusconi: "Ora bisogna reagire senza polemiche"
14:58 Berlusconi: "Gli acquedotti funzionano. L'acqua è fruibile"
14:56 Berlusconi: "Non si possono prevenire i terremoti"
Berlusconi sulla polemica dell'allarme preannunciato e inascoltato, la riunione nei giorni scorsi a L'Aquila della Commissione nazionale grandi rischi ha detto: "Non ci sono basi scientifiche per prevenire i terremoti"
14:53 Berlusconi: "Il governo ha fondi necessari"
Berlusconi ha detto: "Il governo ha fondi necessari per affrontare questo dramma"
14:52 Berlusconi: "Disponibili 16-20.000 posti letto per gli sfollati"
Berlusconi ha detto: "Oltre 4.000 posti letto resi disponibili in alberghi per gli sfollati, e 2.000 tende già pronte capaci di ospitare fino a 10 persone ciascuna. Disponibili quindi 16-20 posti letto"
14:49 Berlusconi: "Circa 1.500 feriti"
14:48 Berlusconi: "Tra il 9° e il 10° scala Mercalli"
14:46 Berlusconi: "Cinquemila gli operatori all'opera"
14:45 Berlusconi: "Venti secondi di scossa"
14:43 Calvi, commissione Grandi rischi: "Presto tutto sarà dimenticato"
Gian Michele Calvi, presidente della Fondazione Eucentre di Pavia e membro Commissione Grandi Rischi, ha detto: "E' importante la prevenzione. Solo così si potranno ridurre gli effetti di tali tragedie, ma sembra che ancora non importi a nessuno. Tra qualche mese ci saremmo dimenticati di tutto finché purtroppo non ci sarà un'altra tragedia a ricordarci che se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici preesistenti"
14:36 Studente salvo grazie ad una telefonata da sotto le macerie
Uno studente ventenne di Fermo, rimasto sotto le macerie della Casa dello studente a L'Aquila, si è salvato grazie ad una telefonata. E' riuscito a chiamare con il cellulare alla sorella e ad indirizzare i soccorritori. Così è stato estratto ancora vivo dalle macerie
14:33 Soccorritori: "I morti sono 92"
Fonti dei soccorritori parlano di 92 morti accertati
14:30 Onna: "Le stime parlano di 50 morti su 400 abitanti"
Ad Onna, frazione de L'Aquila, secondo una stime dei soccorritori le vittime potrebbero essere 50 su una popolazione di 400 persone
14:26 Presidente Provincia Aquila attacca Bertolaso: "Allarme sottovalutato"
Presidente provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane ha attaccato il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso: "Era una tragedia annunciata. L'allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato"
14:15 Aquila, sotto la Casa dello studente ancora 7-8 studenti
Sono 7 o 8 gli studenti universitari ancora sotto le macerie della Casa dello studente de L'Aquila. Lo ha detto uno studente scampato al crollo
13:52 Maroni: "Almeno 70 morti"
Il ministro dell'Interno Maroni ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. Finora ci sarebbero almeno 70 vittime. "Ma l'importante - aggiunge - è continuare a scavare, scavare, scavare"
13:48 Fini: "Solidarietà ai parenti delle vittime"
Il presidente della Camera Gianfranco Fini esprime solidarietà ai parenti delle vittime . La Camera osserva un minuto di silenzio ad inizio lavori
13:46 Inagibili il 50% delle case all'Aquila
Il 50% delle case dell'Aquila non sono agibili. Lo ha detto il responsabile locale dei Vigili del Fuoco
13:41 Un ferito in volo verso Roma
In arrivo all'ospedale San Camillo di Roma con un elisoccorso decollato dall'Aquila un 19enne ferito durante il terremoto di stanotte in Abruzzo. A quanto si apprende si tratta di un politraumatizzato e trasportato in codice rosso
13:40 Berlusconi in elicottero sorvola le zone colpite dal terremoto
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è all'Aquila. In elicottero sta sorvolando le zone colpite dal sisma
13:34 Registrate 200 scosse di assestamento
Dalla prima scossa distruttiva di questa notte, registrate 200 scosse di assestamento
13:30 Onna rasa al suolo. Sette vittime tra cui una bimba di otto mesi
Onna è un paesaggio spettrale. Sinora sette i corpi senza vita estratti dalle rovine . Tra i morti anche una bimba di otto mesi e pare anche un altro bambino. Le vittime sono allineate sotto un albero. Sorvolano la zona due elicotteri, uno della Protezione Civile e un altro dei Vigili del Fiuoco. Arrivato un plotone dell'esercito armato di picconi per aiutare negli scavi. All'opera unità cinofile per la ricerca tra le macerie degli eventuali sopravvissuti
13:16 Roma, danni alle Terme di Caracalla. Inagile una scuola
A Roma, la scossa di terremoto ha provocato danni anche alle Terme di Caracalla. Inagibile l'istituto scolastico Figlie della Sacra Famiglia in viale della Primavera 43
13:12 Danni gravissimi alla cattedrale dell'Aquila
13:06 Obama invia condoglianze
Il presidente degli Usa Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto
12:56 Dall'Enel 30 gruppi elettrogeni
Enel ha messo a disposizione i primi 30 gruppi elettrogeni in grado di alimentare una tendopoli per 10.000 persone
12:51 Elenco ambulatori nel Lazio dove donare il sangue
Elenco degli ambulatori nel Lazio dove si puiò donare il sangue. Policlinico Umberto I; ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli; ospedale Sandro Pertini; Policlinico Tor Vergata; ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli; ospedale Delfino Parodi Colleferro; San Giovanni Addolorata; Cto; ospedale S. Eugenio; ospedale civile di Velletri; ospedale civile di Frascati; ospedale civile di Anzio/Nettuno; San Camillo Forlanini; ospedale Grassi di Ostia; ospedale Pediatrico Bambino Gesù; I.F.O; San Filippo Neri; ospedale S. Andrea; ospedale San Pietro FBF; ospedale S. Spirito; ospedale civile San Paolo di Civitavecchia; policlinico Gemelli; ospedale degli Infermi di Viterbo; ospedale Civile di Rieti; centro trasfusionale di Frosinone; ospedale S.S. Trinità di Sora; ospedale S.M. Goretti di Latina; presidio ospedaliero di Formia
sabato 4 aprile 2009
Dei delitti e delle pene, Cesare Beccaria, compito di filosofia al Liceo Scientifico M.Curie
A proposito dei dibattiti ultimamente insistenti sulla scena mondiale, tra abolizione della pena di morte in Nuovo Messico, voci di Amnesty e l'ultima relazione di BARNABA MAJ /Università di Bologna/ tenutasi al Liceo M.Curie in preparazione all'Esame di Stato, intitolata: I luoghi e i tempi dell'attesa
Condanna a morte ed esperienza della morte nella vita e opera di F.M. Dostoevskij, propongo un compito di filosofia di:
Alunno: Dennis Faedi Classe: IV B
Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene, La Spiga, Milano, 2001
Legge
«Tre sono le sorgenti dalle quali derivano i principii morali e politici, regolatori degli uomini: la rivelazione, la legge naturale, le convenzioni fattizie della società. Non vi è paragone tra la prima e le altre per rapporto al principale di lei fine: ma si assomigliano in questo, che conducono tutte e tre alla felicità di questa vita mortale».1
«Le leggi sono le condizioni, colle quali uomini indipendenti ed isolati si unirono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra, e di godere una libertà resa inutile dall'incertezza di conservarla. Essi ne sacrificarono una parte per goderne il restante con sicurezza e tranquillità».2
«(...) le sole leggi possono decretare le pene su i delitti».3
«Non v'è cosa più pericolosa di quell'assioma comune che bisogna consultare lo spirito della legge».4
«Se l'interpretazione delle leggi è un male, egli è evidente esserne un altro l'oscurità che trascina seco necessariamente l'interpretazione [...] Da ciò veggiamo quanto sia utile la stampa che rende il pubblico, e non alcuni pochi, depositario delle sante leggi».5
«la ragione (...) dichiara inutili, e per conseguenza dannose, tutte le leggi che si oppongono ai naturali sentimenti dell'uomo»6
«Quali sono le vere e le più utili leggi? Quei patti e quelle condizioni che tutti vorrebbono osservare e proporre, mentre tace la voce, sempre ascoltata, dell'interesse privato, o si combina con quella del pubblico»7
«Siano (...) inesorabili le leggi»8
«[le] leggi (...) considerano tutti i sudditi come egualmente dipendenti da esse»9
«Se i censori, e in genere i magistrati arbitrarii, sono necessarii in qualche governo, ciò nasce dalla debolezza della sua costituzione, e non dalla natura di governo bene organizzato»10
«la legge che imprigiona i sudditi nel loro paese, è inutile ed ingiusta»11
Delitto
«[i] delitti (...) per meritar pena debbono essere certi»12
«la vera misura dei delitti (...) [è] il danno della società»13
«Alcuni delitti distruggono immediatamente la società, o chi la rappresenta, alcuni offendono la privata sicurezza di un cittadino nella vita, nei beni, o nell'onore, alcuni altri sono azioni contrarie a ciò che ciascuno è obbligato di fare o non fare in vista del ben pubblico.
Qualunque azione non compresa tra i due, sovraccennati limiti, non può essere chiamata delitto»14
«gli uomini non rischiano a proporzione del vantaggio che l'esito felice dell'impresa produrrebbe»15
«le distinzioni di grave e leggiero debbon fissarsi dalla cieca ed imparzial legge, non dalla pericolosa ed arbitraria prudenza dei giudici. Le fissazioni dei limiti sono così necessarie nella politica, come nella matematica, tanto nella misura del ben pubblico, quanto nella misura delle grandezze»16
Processo/prescrizione
«è necessario concedere al reo il tempo e i mezzi opportuni per giustificarsi»17
Tortura
«Le nostre leggi proscrivono le interrogazioni che chiamansi suggestive in un processo (...) è rimarcabile la contraddizione delle leggi, che unitamente a tale consuetudine autorizzano la tortura»18
«Una crudeltà, consacrata dall'uso della maggior parte delle nazioni, è la tortura del reo mentre si forma un processo»19
«l'impressione del dolore può crescere al segno che, occupandola tutta [la volontà], non lasci altra libertà al torturato, che di scegliere la strada più corta per il momento presente, onde sottrarsi alla pena[...]Questo è il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati, e di condannare i deboli innocenti»20
Misfatto/Pena
«la prontezza delle pene è più utile, perché quanto è minore la distanza del tempo che passa tra la pena ed il misfatto, tanto è più forte e più durevole nell'animo umano l'associazione di queste due idee, delitto e pena»21
«Un (...) principio serve mirabilmente a stringere sempre più l'importante connessione tra 'l misfatto e la pena; cioè, che questa sia conforme, quanto più si possa, alla natura del delitto»22
«più forti debbono essere gli ostacoli, che risospingono gli uomini dai delitti, a misura che sono contrari al ben pubblico, ed a misura delle spinte che ve li portano. Dunque vi deve essere proporzione fra i delitti e le pene»23
Pena
«Vi volevano de' motivi sensibili, che bastassero a distogliere il dispotico animo di ciascun uomo dal risommergere nell'antico caos le leggi della società. Questi motivi sensibili sono le pene stabilite contro agl'infrattori delle leggi»24
«una pena, accresciuta al di là del limite fissato dalle leggi, è la pena giusta, più un altra pena»25
«non v'ha dubbio che l'ignoranza e l'incertezza delle pene aiutino l'eloquenza delle passioni»26
«Io non trovo eccezione alcuna a quest'assioma generale: che ogni cittadino deve sapere quando sia reo o quando sia innocente»27
«Qual'è il fine politico delle pene? Il terrore degli altri uomini»28
«Il fine [delle pene] dunque non è altro che d'impedire il reo dal far nuovi danni (...) e di rimuovere gli altri dal farne uguali.[...] Perché una pena ottenga il suo effetto, basta che il male della pena ecceda il bene che nasce dal delitto»29
«Uno dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma la infallibilità di esse»30
Pena di morte
«La pena di morte fa un'impressione, che colla sua forza non supplisce alla pronta dimenticanza (...) le passioni violente sorprendono gli uomini, ma non per lungo tempo, e però sono atte a fare quelle rivoluzioni che di uomini comuni ne fanno de' Persiani o de' Lacedemoni; ma in un libero e tranquillo governo le impressioni debbono essere più frequenti che forti»31
«Non è utile la pena di morte, per l'esempio di atrocità che dà agli uomini»32
Collegamenti
Ho mirato dare un idea generale di questo libro e desideravo mettere in evidenza l'importanza delle sue affermazioni non tanto oggi quanto all'epoca della sua realizzazione. Ho dato un ordine progressivo alle parole chiave che ho selezionato, per cui dalla funzione delle leggi e dalle loro caratteristiche si passa alla messa in atto di un delitto, nelle sue varie tipologie, al processo e i metodi in cui esso si realizza, alla pena, in particolare quella di morte. Da notare l'attualità delle sue affermazioni, che fa di questo libro un capolavoro dell'epoca, e soprattutto le idee contenute in esso molte delle quali dovrebbero essere tutt'ora applicate per la l'analisi logica su cui si fondano, e per la comprensione della natura umana che denotano.
Condanna a morte ed esperienza della morte nella vita e opera di F.M. Dostoevskij, propongo un compito di filosofia di:
Alunno: Dennis Faedi Classe: IV B
Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene, La Spiga, Milano, 2001
Legge
«Tre sono le sorgenti dalle quali derivano i principii morali e politici, regolatori degli uomini: la rivelazione, la legge naturale, le convenzioni fattizie della società. Non vi è paragone tra la prima e le altre per rapporto al principale di lei fine: ma si assomigliano in questo, che conducono tutte e tre alla felicità di questa vita mortale».1
«Le leggi sono le condizioni, colle quali uomini indipendenti ed isolati si unirono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra, e di godere una libertà resa inutile dall'incertezza di conservarla. Essi ne sacrificarono una parte per goderne il restante con sicurezza e tranquillità».2
«(...) le sole leggi possono decretare le pene su i delitti».3
«Non v'è cosa più pericolosa di quell'assioma comune che bisogna consultare lo spirito della legge».4
«Se l'interpretazione delle leggi è un male, egli è evidente esserne un altro l'oscurità che trascina seco necessariamente l'interpretazione [...] Da ciò veggiamo quanto sia utile la stampa che rende il pubblico, e non alcuni pochi, depositario delle sante leggi».5
«la ragione (...) dichiara inutili, e per conseguenza dannose, tutte le leggi che si oppongono ai naturali sentimenti dell'uomo»6
«Quali sono le vere e le più utili leggi? Quei patti e quelle condizioni che tutti vorrebbono osservare e proporre, mentre tace la voce, sempre ascoltata, dell'interesse privato, o si combina con quella del pubblico»7
«Siano (...) inesorabili le leggi»8
«[le] leggi (...) considerano tutti i sudditi come egualmente dipendenti da esse»9
«Se i censori, e in genere i magistrati arbitrarii, sono necessarii in qualche governo, ciò nasce dalla debolezza della sua costituzione, e non dalla natura di governo bene organizzato»10
«la legge che imprigiona i sudditi nel loro paese, è inutile ed ingiusta»11
Delitto
«[i] delitti (...) per meritar pena debbono essere certi»12
«la vera misura dei delitti (...) [è] il danno della società»13
«Alcuni delitti distruggono immediatamente la società, o chi la rappresenta, alcuni offendono la privata sicurezza di un cittadino nella vita, nei beni, o nell'onore, alcuni altri sono azioni contrarie a ciò che ciascuno è obbligato di fare o non fare in vista del ben pubblico.
Qualunque azione non compresa tra i due, sovraccennati limiti, non può essere chiamata delitto»14
«gli uomini non rischiano a proporzione del vantaggio che l'esito felice dell'impresa produrrebbe»15
«le distinzioni di grave e leggiero debbon fissarsi dalla cieca ed imparzial legge, non dalla pericolosa ed arbitraria prudenza dei giudici. Le fissazioni dei limiti sono così necessarie nella politica, come nella matematica, tanto nella misura del ben pubblico, quanto nella misura delle grandezze»16
Processo/prescrizione
«è necessario concedere al reo il tempo e i mezzi opportuni per giustificarsi»17
Tortura
«Le nostre leggi proscrivono le interrogazioni che chiamansi suggestive in un processo (...) è rimarcabile la contraddizione delle leggi, che unitamente a tale consuetudine autorizzano la tortura»18
«Una crudeltà, consacrata dall'uso della maggior parte delle nazioni, è la tortura del reo mentre si forma un processo»19
«l'impressione del dolore può crescere al segno che, occupandola tutta [la volontà], non lasci altra libertà al torturato, che di scegliere la strada più corta per il momento presente, onde sottrarsi alla pena[...]Questo è il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati, e di condannare i deboli innocenti»20
Misfatto/Pena
«la prontezza delle pene è più utile, perché quanto è minore la distanza del tempo che passa tra la pena ed il misfatto, tanto è più forte e più durevole nell'animo umano l'associazione di queste due idee, delitto e pena»21
«Un (...) principio serve mirabilmente a stringere sempre più l'importante connessione tra 'l misfatto e la pena; cioè, che questa sia conforme, quanto più si possa, alla natura del delitto»22
«più forti debbono essere gli ostacoli, che risospingono gli uomini dai delitti, a misura che sono contrari al ben pubblico, ed a misura delle spinte che ve li portano. Dunque vi deve essere proporzione fra i delitti e le pene»23
Pena
«Vi volevano de' motivi sensibili, che bastassero a distogliere il dispotico animo di ciascun uomo dal risommergere nell'antico caos le leggi della società. Questi motivi sensibili sono le pene stabilite contro agl'infrattori delle leggi»24
«una pena, accresciuta al di là del limite fissato dalle leggi, è la pena giusta, più un altra pena»25
«non v'ha dubbio che l'ignoranza e l'incertezza delle pene aiutino l'eloquenza delle passioni»26
«Io non trovo eccezione alcuna a quest'assioma generale: che ogni cittadino deve sapere quando sia reo o quando sia innocente»27
«Qual'è il fine politico delle pene? Il terrore degli altri uomini»28
«Il fine [delle pene] dunque non è altro che d'impedire il reo dal far nuovi danni (...) e di rimuovere gli altri dal farne uguali.[...] Perché una pena ottenga il suo effetto, basta che il male della pena ecceda il bene che nasce dal delitto»29
«Uno dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma la infallibilità di esse»30
Pena di morte
«La pena di morte fa un'impressione, che colla sua forza non supplisce alla pronta dimenticanza (...) le passioni violente sorprendono gli uomini, ma non per lungo tempo, e però sono atte a fare quelle rivoluzioni che di uomini comuni ne fanno de' Persiani o de' Lacedemoni; ma in un libero e tranquillo governo le impressioni debbono essere più frequenti che forti»31
«Non è utile la pena di morte, per l'esempio di atrocità che dà agli uomini»32
Collegamenti
Ho mirato dare un idea generale di questo libro e desideravo mettere in evidenza l'importanza delle sue affermazioni non tanto oggi quanto all'epoca della sua realizzazione. Ho dato un ordine progressivo alle parole chiave che ho selezionato, per cui dalla funzione delle leggi e dalle loro caratteristiche si passa alla messa in atto di un delitto, nelle sue varie tipologie, al processo e i metodi in cui esso si realizza, alla pena, in particolare quella di morte. Da notare l'attualità delle sue affermazioni, che fa di questo libro un capolavoro dell'epoca, e soprattutto le idee contenute in esso molte delle quali dovrebbero essere tutt'ora applicate per la l'analisi logica su cui si fondano, e per la comprensione della natura umana che denotano.
giovedì 2 aprile 2009
Gli amori di Giovanni Pascoli
Zvanì - in dialetto romagnolo usa per Giovanni.
All’inizio del 1896 Giovanni Pascoli pensa di prender moglie: è maturo anagraficamente (ha da poco compiuto 40 anni, essendo nato il 31 dicembre 1855) ma psicologicamente fragile, non per colpa dell’esser poeta ma piuttosto dell’assedio a cui è sottoposto da parte della terribile sorella Mariù.
Pascoli scrive al segretario comunale di San Mauro, Pietro Guidi: Caro Pirozz, ti rinfresco la memoria. Cava in gran segreto le mie fedi e rintraccia quelle di mio padre e di mia madre e manda il tutto a Girolamo Perilli, via Garibaldi, 33, Rimini. In gran segreto… segreto di stato!….
Momo Perilli (1853-1930) è il cognato della trentenne Imelde Morri, la donna di cui Giovannino si è innamorato e che altrove definisce pallida e tacita. Imelde è sua cugina, figlia di Alessandro Morri e di Luigia Vincenzi sorella della madre del poeta, Caterina.
Da poco (30 settembre 1895) Ida si è sposata con Salvatore Berti di Santa Giustina, lasciando Mariù più depressa che mai. Riferendosi a quei giorni, Mariù descrive Giovannino in preda ad una "tremenda crisi di nervi e di cuore". Mariù ai primi di maggio del 1896 va a trovare a Sogliano la zia Rita dalla quale apprende che Zvanì si era ufficialmente fidanzato con l’Imelde.
La biografa di Mariù Pascoli, Maria Santini nel suo recente Candida Soror scrive che l’Imelde era una bella donna, alta, bruna, ben fatta. Ed aggiunge: in questo modo sgradevole Mariù ebbe notizia dell’evento. Ma la stessa Santini riporta un antefatto: Mariù aveva scritto per conto di Zvanì all’Imelde dopo la morte della di lei madre, per sapere se la defunta zia avesse mai ritenuto possibile un loro matrimonio. Nel caso di risposta positiva, Zvanì l’avrebbe sposata volentieri.
Mariù dunque conosceva il retroscena. La notizia appresa a Sogliano può essere considerata la conferma della difficoltà che Zvanì incontrava nel trattare con Mariù di certi argomenti. Non deve meravigliare che Giovannino abbia agito di nascosto per il fidanzamento come se si trattasse di azione illecita o vergognosa. La sorella gli faceva paura. Prima egli s’accorda con l’Imelde, poi si riserva di riferire in casa propria.
Tornata da Sogliano, Mariù non si dà pace. Trama contro le nozze di Zvanì e vorrebbe anche frugare nel portafoglio del fratello, gonfio non di soldi (come precisa lei stessa), alla ricerca di qualche lettera d'amore.
Giovannino, messo sotto interrogatorio da Mariù, confessa la colpa del suo amore per Imelde, ma le promette di sposarsi soltanto dopo averle trovato uno straccio di marito.
Mariù aveva appreso a Sogliano che una delle due sorelle Morri aveva dichiarato che non avrebbe mai sposato un uomo con il difetto fisico di cui lo stesso poeta si lamentava compiangendosi: il mignolo guasto d’un piede.
Maria riporta la notizia a Giovannino, con quanta perfidia possiamo facilmente immaginare. Ed arriva così dove voleva giungere, Pascoli rinuncia alle nozze con l’Imelde. La quale fa sapere che a parlare del dito guasto non era stata lei ma sua sorella Annetta.
Dell’epistolario che i due innamorati si scambiarono non restano che poche ma importanti righe, ritrovate di recente e pubblicate sul Corriere della Sera del 21 dicembre 2005: Non sono poi tanto cattiva come credi. Ma hai voluto dar retta più agli altri che a me e ti sei procurato il male da solo. La data è il 20 giugno 1896.
Ha scritto Stefano Bucci sul quotidiano milanese che la lettera è riaffiorata dalle pagine degli Ab urbe condita libri di Tito Livio in una vecchia edizione conservata nella biblioteca della casa di Castelvecchio e da poco scoperta dall' attuale Conservatore di Casa Pascoli, Gian Luigi Ruggio.
Maria Santini nella biografia di Mariù difende la sorella di Zvanì. Se è apparsa cattiva, la colpa è di un pregiudizio maschilista. Al quale noi (che però non contiamo nulla) non crediamo.
Le poche righe dell’Imelde raccontano di riflesso il dramma del poeta di San Mauro: hai voluto dar retta più agli altri che a me, scrive la cugina non sedotta ma abbandonata. Il che è storicamente la verità di un duplice dramma psicologico il quale emerge dalle stesse pagine di Maria Santini: Se Imelde fosse diventata la signora Pascoli, Maria avrebbe perso tutto. Poteva Zvanì tradire la sorella portando in casa una moglie? Non di certo. Il nido, quel nido miticamente invocato dal poeta e da Mariù, era una specie di carcere. Vero e non simbolico.
Per dirla con le parole del critico Cesare Garboli: "L’io di Pascoli non è mai solo, è sempre in famiglia, inseparabile dalla famiglia, attaccato e incollato all’istituto familiare […] Mettere su casa dovette essere un'esperienza entusiasmante. La famiglia non era più un pensiero lugubre, ma un'emozione e un gioco. Fu questa spensieratezza a creare i pasticci. L'amore vede tutto e subito, ma non vede a lungo termine. Anche la diversità delle due sorelle sedusse il Pascoli. Gli piaceva farsi amare da quella più simile a lui, la bruna (Mariù), e farsi domande sull'altra, la bionda (Ida). Lasciarsi sorprendere da quegli scoppi di risate senza motivo, e ascoltarne incantato i "gorgheggi che sapean d'aurora". Gli piaceva sentire l'odorino dei due angioli ambrosii. Ognuno ha i suoi gusti. Era un piacere malato? Era molto di più. Era un amore infetto, una sublimazione perversa, ma anche un mistero della carne…"..
Vado a letto quasi sempre con la testa piena di cognac […]Non sono sereno. Questo è l’anno terribile, dell’anno terribile questo è il mese più terribile. Non sono sereno: sono disperato… Siete sorelle e amate e siete amate da sorelle: così dici. Va bene, Ma dimmi in coscienza, senza diplomazia, dimmi Mariù: tu mi ami da sorella: perché t’ha a dispiacere, che io ami una donna da amante, da sposo, da marito? (lettera di Giovanni Pascoli a Maria, 19 giugno 1895)
Pascoli si spense il 6 aprile 1912 di cirrosi epatica, dovuta all’alcoolismo. Nulla trapelò sulle reali cause di morte.
All’inizio del 1896 Giovanni Pascoli pensa di prender moglie: è maturo anagraficamente (ha da poco compiuto 40 anni, essendo nato il 31 dicembre 1855) ma psicologicamente fragile, non per colpa dell’esser poeta ma piuttosto dell’assedio a cui è sottoposto da parte della terribile sorella Mariù.
Pascoli scrive al segretario comunale di San Mauro, Pietro Guidi: Caro Pirozz, ti rinfresco la memoria. Cava in gran segreto le mie fedi e rintraccia quelle di mio padre e di mia madre e manda il tutto a Girolamo Perilli, via Garibaldi, 33, Rimini. In gran segreto… segreto di stato!….
Momo Perilli (1853-1930) è il cognato della trentenne Imelde Morri, la donna di cui Giovannino si è innamorato e che altrove definisce pallida e tacita. Imelde è sua cugina, figlia di Alessandro Morri e di Luigia Vincenzi sorella della madre del poeta, Caterina.
Da poco (30 settembre 1895) Ida si è sposata con Salvatore Berti di Santa Giustina, lasciando Mariù più depressa che mai. Riferendosi a quei giorni, Mariù descrive Giovannino in preda ad una "tremenda crisi di nervi e di cuore". Mariù ai primi di maggio del 1896 va a trovare a Sogliano la zia Rita dalla quale apprende che Zvanì si era ufficialmente fidanzato con l’Imelde.
La biografa di Mariù Pascoli, Maria Santini nel suo recente Candida Soror scrive che l’Imelde era una bella donna, alta, bruna, ben fatta. Ed aggiunge: in questo modo sgradevole Mariù ebbe notizia dell’evento. Ma la stessa Santini riporta un antefatto: Mariù aveva scritto per conto di Zvanì all’Imelde dopo la morte della di lei madre, per sapere se la defunta zia avesse mai ritenuto possibile un loro matrimonio. Nel caso di risposta positiva, Zvanì l’avrebbe sposata volentieri.
Mariù dunque conosceva il retroscena. La notizia appresa a Sogliano può essere considerata la conferma della difficoltà che Zvanì incontrava nel trattare con Mariù di certi argomenti. Non deve meravigliare che Giovannino abbia agito di nascosto per il fidanzamento come se si trattasse di azione illecita o vergognosa. La sorella gli faceva paura. Prima egli s’accorda con l’Imelde, poi si riserva di riferire in casa propria.
Tornata da Sogliano, Mariù non si dà pace. Trama contro le nozze di Zvanì e vorrebbe anche frugare nel portafoglio del fratello, gonfio non di soldi (come precisa lei stessa), alla ricerca di qualche lettera d'amore.
Giovannino, messo sotto interrogatorio da Mariù, confessa la colpa del suo amore per Imelde, ma le promette di sposarsi soltanto dopo averle trovato uno straccio di marito.
Mariù aveva appreso a Sogliano che una delle due sorelle Morri aveva dichiarato che non avrebbe mai sposato un uomo con il difetto fisico di cui lo stesso poeta si lamentava compiangendosi: il mignolo guasto d’un piede.
Maria riporta la notizia a Giovannino, con quanta perfidia possiamo facilmente immaginare. Ed arriva così dove voleva giungere, Pascoli rinuncia alle nozze con l’Imelde. La quale fa sapere che a parlare del dito guasto non era stata lei ma sua sorella Annetta.
Dell’epistolario che i due innamorati si scambiarono non restano che poche ma importanti righe, ritrovate di recente e pubblicate sul Corriere della Sera del 21 dicembre 2005: Non sono poi tanto cattiva come credi. Ma hai voluto dar retta più agli altri che a me e ti sei procurato il male da solo. La data è il 20 giugno 1896.
Ha scritto Stefano Bucci sul quotidiano milanese che la lettera è riaffiorata dalle pagine degli Ab urbe condita libri di Tito Livio in una vecchia edizione conservata nella biblioteca della casa di Castelvecchio e da poco scoperta dall' attuale Conservatore di Casa Pascoli, Gian Luigi Ruggio.
Maria Santini nella biografia di Mariù difende la sorella di Zvanì. Se è apparsa cattiva, la colpa è di un pregiudizio maschilista. Al quale noi (che però non contiamo nulla) non crediamo.
Le poche righe dell’Imelde raccontano di riflesso il dramma del poeta di San Mauro: hai voluto dar retta più agli altri che a me, scrive la cugina non sedotta ma abbandonata. Il che è storicamente la verità di un duplice dramma psicologico il quale emerge dalle stesse pagine di Maria Santini: Se Imelde fosse diventata la signora Pascoli, Maria avrebbe perso tutto. Poteva Zvanì tradire la sorella portando in casa una moglie? Non di certo. Il nido, quel nido miticamente invocato dal poeta e da Mariù, era una specie di carcere. Vero e non simbolico.
Per dirla con le parole del critico Cesare Garboli: "L’io di Pascoli non è mai solo, è sempre in famiglia, inseparabile dalla famiglia, attaccato e incollato all’istituto familiare […] Mettere su casa dovette essere un'esperienza entusiasmante. La famiglia non era più un pensiero lugubre, ma un'emozione e un gioco. Fu questa spensieratezza a creare i pasticci. L'amore vede tutto e subito, ma non vede a lungo termine. Anche la diversità delle due sorelle sedusse il Pascoli. Gli piaceva farsi amare da quella più simile a lui, la bruna (Mariù), e farsi domande sull'altra, la bionda (Ida). Lasciarsi sorprendere da quegli scoppi di risate senza motivo, e ascoltarne incantato i "gorgheggi che sapean d'aurora". Gli piaceva sentire l'odorino dei due angioli ambrosii. Ognuno ha i suoi gusti. Era un piacere malato? Era molto di più. Era un amore infetto, una sublimazione perversa, ma anche un mistero della carne…"..
Vado a letto quasi sempre con la testa piena di cognac […]Non sono sereno. Questo è l’anno terribile, dell’anno terribile questo è il mese più terribile. Non sono sereno: sono disperato… Siete sorelle e amate e siete amate da sorelle: così dici. Va bene, Ma dimmi in coscienza, senza diplomazia, dimmi Mariù: tu mi ami da sorella: perché t’ha a dispiacere, che io ami una donna da amante, da sposo, da marito? (lettera di Giovanni Pascoli a Maria, 19 giugno 1895)
Pascoli si spense il 6 aprile 1912 di cirrosi epatica, dovuta all’alcoolismo. Nulla trapelò sulle reali cause di morte.
mercoledì 1 aprile 2009
Pascoli, La cavalla storna, commento
Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dài retta alla sua piccola mano.
Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dài retta alla sua voce fanciulla».
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia...»
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! due parole egli dové pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole».
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera
«O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come».
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.
Giovanni Placido Agostino Pascoli (nato a San Mauro di Romagna - poi aggiunto PASCOLI - il 31 dicembre 1855 - morto a Bologna, 6 aprile 1912)
NOTA BENE:
"storna" viene dalla livrea di storno, un uccello. La cavalla aveva il mantello grigio, cioè con peli e crini bianchi e neri mescolati, ma con colore di fondo nero, punteggiato da macchie bianche, appunto come lo storno.
COMMENTO:
Poesia è stata scritta in seguito alla morte del padre nella notte di San Lorenzo, 10 agosto 1867: una fucilata, al rientro dal mercato di Cesena, colpisce a morte Ruggero Pascoli, amministratore dei beni del principe Torlonia. Una vendetta, forse. (vivono ancora i figli del presunto omicida ndr.)
Anche in questa famosa poesia, (l'altra è il X Agosto) Pascoli ricorda la tragedia della sua famiglia, quando morì assassinato il padre. La cavalla fa da testimone.
Il poeta ci racconta:
la sua madre che si reca nelle stalle a trovare la cavalla storna che aveva riportato a casa il corpo del marito senza vita. La donna parla all'animale, come se questo potesse capirla; gli chiede anzi di parlare, come se fosse un essere umano. L'accarezza sulla criniera e la cavalla volge il capo verso di lei, attenta, come se ascoltasse.
La donna le parla come a un membro della famiglia, le ricorda l'affiatamento che aveva col suo padrone, le ricorda i figli piccoli rimasti orfani; poi vuole da lei una conferma.
La famiglia Pascoli era convinta di sapere chi fosse l'autore del delitto, anche se la giustizia umana non era riuscita, o non aveva voluto trovarlo. La donna interroga la cavalla, che aveva compiuto la pietosa opera di riportare a casa il suo padrone morente, e le sussurra un nome, quel nome, il nome dell'assassino.
Questa poesia, famosa per l'aspetto "commovente" del dialogo tra la donna e l'animale, ha forse le sue parti migliori nella descrizione dei silenzi in cui è immersa la stalla nella sera e nei versi che rievocano la natura selvaggia della cavalla e della marina in cui è nata, un ambiente ancora incontaminato. Sembra dire: animale migliore di uomo. In questo caso unico a dar comforto alla donna disperata..
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dài retta alla sua piccola mano.
Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dài retta alla sua voce fanciulla».
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia...»
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! due parole egli dové pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole».
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera
«O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come».
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.
Giovanni Placido Agostino Pascoli (nato a San Mauro di Romagna - poi aggiunto PASCOLI - il 31 dicembre 1855 - morto a Bologna, 6 aprile 1912)
NOTA BENE:
"storna" viene dalla livrea di storno, un uccello. La cavalla aveva il mantello grigio, cioè con peli e crini bianchi e neri mescolati, ma con colore di fondo nero, punteggiato da macchie bianche, appunto come lo storno.
COMMENTO:
Poesia è stata scritta in seguito alla morte del padre nella notte di San Lorenzo, 10 agosto 1867: una fucilata, al rientro dal mercato di Cesena, colpisce a morte Ruggero Pascoli, amministratore dei beni del principe Torlonia. Una vendetta, forse. (vivono ancora i figli del presunto omicida ndr.)
Anche in questa famosa poesia, (l'altra è il X Agosto) Pascoli ricorda la tragedia della sua famiglia, quando morì assassinato il padre. La cavalla fa da testimone.
Il poeta ci racconta:
la sua madre che si reca nelle stalle a trovare la cavalla storna che aveva riportato a casa il corpo del marito senza vita. La donna parla all'animale, come se questo potesse capirla; gli chiede anzi di parlare, come se fosse un essere umano. L'accarezza sulla criniera e la cavalla volge il capo verso di lei, attenta, come se ascoltasse.
La donna le parla come a un membro della famiglia, le ricorda l'affiatamento che aveva col suo padrone, le ricorda i figli piccoli rimasti orfani; poi vuole da lei una conferma.
La famiglia Pascoli era convinta di sapere chi fosse l'autore del delitto, anche se la giustizia umana non era riuscita, o non aveva voluto trovarlo. La donna interroga la cavalla, che aveva compiuto la pietosa opera di riportare a casa il suo padrone morente, e le sussurra un nome, quel nome, il nome dell'assassino.
Questa poesia, famosa per l'aspetto "commovente" del dialogo tra la donna e l'animale, ha forse le sue parti migliori nella descrizione dei silenzi in cui è immersa la stalla nella sera e nei versi che rievocano la natura selvaggia della cavalla e della marina in cui è nata, un ambiente ancora incontaminato. Sembra dire: animale migliore di uomo. In questo caso unico a dar comforto alla donna disperata..
lunedì 30 marzo 2009
Lettera contro ordine affermato dell'Unine dei Comuni del Rubicone
RIFLESSIONI SULL'UNIONE DEI COMUNI Del RUBICONE.
"Ci piaccia o no l'Unione dei Comuni del Rubicone è una realtà con la quale fare i conti, perché amministra fondi per oltre 11 milioni di euro oltre alla maggior parte dei servizi pubblici essenziali al Cittadino che le sono stati delegati. L'Unione ha oggi un bilancio di tipo 'derivato', cioè si basa essenzialmente sui trasferimenti da parte dei tre Comuni, quindi sta a loro assicurarle i fondi necessari e garantirne la corretta gestione senza penalizzare i Cittadini. Ma ciò che potrebbe risultare e divenire il fiore all'occhiello del Rubicone con servizi all'avanguardia e un ruolo propulsivo non si verifica, attualmente, sopratutto a causa di chi ne è al comando: ovvero i tre Sindaci-assessori ( San Mauro Pascoli Savignano s/R e Gatteo) sempre a caccia di foto sui giornali e spesso impegnati a litigare, più o meno, sulla carta stampata. Queste persone hanno dato un indecoroso spettacolo nel corso di questi anni, assumendosi in tal modo la responsabilità di servizi fondamentali per gli oltre 35.000 residenti. Diventa pertanto indispensabile che chiariscano se intendono proseguire ad usare l'Unione come discarica dei loro errori e come alibi da utilizzare nei loro Comuni, oppure se affrontare la realtà delle cose, magari facendosi da parte, lasciando quei loro gli incarichi a persone che intendano fare dell' Unione la punta di diamante del terzo polo della Provincia, attualmente bi-polare. I Cittadini avvertono l'Unione quasi come un corpo lontano, è questo è il più grosso fallimento da addebitare agli attuali Amministratori. L'Unione non deve limitarsi a distribuire poltrone e concorsi, ma deve progettare ed organizzare servizi per il nostro futuro, magari arrivando ad avere quelle tanto desiderate ed attese economie di scala che, con l'attuale penuria di fondi nelle casse comunali, farebbero terribilmente comodo. Finora l'Unione non è stata vista come la testa pensante che si interfaccia con singoli Comuni; mentre ogni Sindaco ha pensato a fatto il bello e cattivo tempo, duplicando contabilità, procedure ed organizzazione, e contribuendo così a creare l'ennesimo apparato burocratico. Per cui sarà il caso di arrivare in fretta ad una sorta di 'realtà' unica, tagliando costi e snellendo procedure, perché non è possibile leggere nella relazione sul Personale che, nel 2009 e negli anni a venire, si deve ancora arrivare ad una completa revisione e messa a punto delle procedure dei processi gestionali e organizzativi dei singoli enti... Tra l'altro, la cura delle 370 buste paga ( fra dipendenti, collaboratori, amministratori) dovrebbero venire a costare ai Cittadini la bellezza di 483.931,00 euro nel 2009 mentre nel triennio 2009/2011 la cifra passerà a 1.305.198,30 euro, come si evince dalla Relazione Previsionale e Programmatica- Triennio 2009/2011. Siamo quindi solo ad una fase embrionale, da perfezionare. Come Cittadini, finora, abbiamo pazientemente atteso, evitando sterili polemiche; ora, però, dopo quanto visto in questi anni, riteniamo sia indispensabile esprimere liberamente il nostro pensiero: prima i Cittadini con i loro bisogni e necessità. A noi interessano i fatti, i risultati conseguiti. Tra l'altro ci manca un Difensore civico per il Rubicone, perché il Cittadino va difeso protetto anche dalla Pubblica Amministrazione, come sì è visto in occasione della vicenda delle cartelle (più o meno) pazze.
Gilberto Montemaggi, capogruppo La Rodine- San Mauro Pascoli."
Fine citazione!
Per replicare in breve;
Caro Montemaggi, quando e se, sarà lei a gestire qualche responsabilità allora vorrei vedere i frutti. Vorrei vedere come risponderà alle lettere denigratorie...
O forse il nesso sta nel dare contro, così l'altra parte si rinforza.
La politica funziona anche così.
"Ci piaccia o no l'Unione dei Comuni del Rubicone è una realtà con la quale fare i conti, perché amministra fondi per oltre 11 milioni di euro oltre alla maggior parte dei servizi pubblici essenziali al Cittadino che le sono stati delegati. L'Unione ha oggi un bilancio di tipo 'derivato', cioè si basa essenzialmente sui trasferimenti da parte dei tre Comuni, quindi sta a loro assicurarle i fondi necessari e garantirne la corretta gestione senza penalizzare i Cittadini. Ma ciò che potrebbe risultare e divenire il fiore all'occhiello del Rubicone con servizi all'avanguardia e un ruolo propulsivo non si verifica, attualmente, sopratutto a causa di chi ne è al comando: ovvero i tre Sindaci-assessori ( San Mauro Pascoli Savignano s/R e Gatteo) sempre a caccia di foto sui giornali e spesso impegnati a litigare, più o meno, sulla carta stampata. Queste persone hanno dato un indecoroso spettacolo nel corso di questi anni, assumendosi in tal modo la responsabilità di servizi fondamentali per gli oltre 35.000 residenti. Diventa pertanto indispensabile che chiariscano se intendono proseguire ad usare l'Unione come discarica dei loro errori e come alibi da utilizzare nei loro Comuni, oppure se affrontare la realtà delle cose, magari facendosi da parte, lasciando quei loro gli incarichi a persone che intendano fare dell' Unione la punta di diamante del terzo polo della Provincia, attualmente bi-polare. I Cittadini avvertono l'Unione quasi come un corpo lontano, è questo è il più grosso fallimento da addebitare agli attuali Amministratori. L'Unione non deve limitarsi a distribuire poltrone e concorsi, ma deve progettare ed organizzare servizi per il nostro futuro, magari arrivando ad avere quelle tanto desiderate ed attese economie di scala che, con l'attuale penuria di fondi nelle casse comunali, farebbero terribilmente comodo. Finora l'Unione non è stata vista come la testa pensante che si interfaccia con singoli Comuni; mentre ogni Sindaco ha pensato a fatto il bello e cattivo tempo, duplicando contabilità, procedure ed organizzazione, e contribuendo così a creare l'ennesimo apparato burocratico. Per cui sarà il caso di arrivare in fretta ad una sorta di 'realtà' unica, tagliando costi e snellendo procedure, perché non è possibile leggere nella relazione sul Personale che, nel 2009 e negli anni a venire, si deve ancora arrivare ad una completa revisione e messa a punto delle procedure dei processi gestionali e organizzativi dei singoli enti... Tra l'altro, la cura delle 370 buste paga ( fra dipendenti, collaboratori, amministratori) dovrebbero venire a costare ai Cittadini la bellezza di 483.931,00 euro nel 2009 mentre nel triennio 2009/2011 la cifra passerà a 1.305.198,30 euro, come si evince dalla Relazione Previsionale e Programmatica- Triennio 2009/2011. Siamo quindi solo ad una fase embrionale, da perfezionare. Come Cittadini, finora, abbiamo pazientemente atteso, evitando sterili polemiche; ora, però, dopo quanto visto in questi anni, riteniamo sia indispensabile esprimere liberamente il nostro pensiero: prima i Cittadini con i loro bisogni e necessità. A noi interessano i fatti, i risultati conseguiti. Tra l'altro ci manca un Difensore civico per il Rubicone, perché il Cittadino va difeso protetto anche dalla Pubblica Amministrazione, come sì è visto in occasione della vicenda delle cartelle (più o meno) pazze.
Gilberto Montemaggi, capogruppo La Rodine- San Mauro Pascoli."
Fine citazione!
Per replicare in breve;
Caro Montemaggi, quando e se, sarà lei a gestire qualche responsabilità allora vorrei vedere i frutti. Vorrei vedere come risponderà alle lettere denigratorie...
O forse il nesso sta nel dare contro, così l'altra parte si rinforza.
La politica funziona anche così.
domenica 29 marzo 2009
Un milione di euro per la scuola di San Mauro Pascoli
Una nuova scuola Materna, l'ampliamento della Elementare, pannelli fotovoltaici sempre presso la scuola primaria. Cresce l'offerta di strutture scolastiche a San Mauro, tra necessità di andare incontro all'incremento di popolazione in età scolare e investimenti per migliorare la qualità dell'ambiente. Sul fronte dalla Materna proseguono alacremente i lavori per la nuova scuola che sorgerà dalle parti di via Togliatti. L'istituto conterrà quattro sezioni, ospitando quelle attualmente presenti nella scuola media di via Trento, con l'aggiunta di nuove.
Innovativo il materiale utilizzato nell'ottica del risparmio energetico grazie alla realizzazione di un impianto solare termico e la copertura del tetto in legno. Non solo. Il bilancio di previsione 2009 negli investimenti ha previsto un corposo intervento di ampliamento della scuola elementare (950mila euro), nonché la realizzazione di un impianto fotovoltaico sempre nella medesima scuola (120mila euro).
Innovativo il materiale utilizzato nell'ottica del risparmio energetico grazie alla realizzazione di un impianto solare termico e la copertura del tetto in legno. Non solo. Il bilancio di previsione 2009 negli investimenti ha previsto un corposo intervento di ampliamento della scuola elementare (950mila euro), nonché la realizzazione di un impianto fotovoltaico sempre nella medesima scuola (120mila euro).
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