martedì 14 ottobre 2008

Agostino Venanzio Reali,artista,poeta, pittore e scultore


Agostino Venanzio Reali è nato il 27 agosto 1931 a Montetiffi (Forlì-Cesena) ed è morto a Bologna il 25 marzo 1994. Sacerdote cappuccino, artista e poeta, pittore e scultore, che solo post mortem si sta adeguatamente scoprendo, dal 1957 al 1962 si trasferisce a Roma per conseguire la licenza in teologia presso l’Università Gregoriana e quella in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Sono anni intensi anche per la frequentazione di personalità del mondo letterario e artistico: Cardarelli, Ungaretti, Pasolini, Betocchi, Guttuso, De Luca… Tra il 1961 e il 1964 alcuni suoi componimenti erano apparsi sulle riviste «Fiera Letteraria», «Belmondo», «Persona»; e il poeta Giorgio Caproni aveva letto alla radio la poesia

“Primaneve”

Hai tu la dolce memoria premente l’anima adulta di quando la neve la prima volta vedemmo sulle tettoie cadere?
C’erano i merli neri; girellava il cane di Egisto lungo la siepe, annusando; e una luna strana batteva al soffitto.

Le rame ovattate tramavano l’aria grigia, immobili corna di cervi imbalsamati; il gatto faceva le fusa presso la brace disfatta

e il breve canto dei passeri lontano sotto i petali freddi.
Dolce nescienza non sapere donde venisse la neve.


Accanto al lavoro esegetico e teologico, padre Venanzio – questo il nome da religioso – si dedica alla formazione all’interno dell’ordine, all’insegnamento e al servizio di assistenza ai malati in ospedale; per alcuni anni assume la direzione della rivista «Messaggero Cappuccino»; dal 1981 al 1987 è Ministro Provinciale: al lavoro poetico e artistico dedica presumibilmente le ore notturne.
Nel 1983 iniziano le pubblicazioni di poesia che in realtà coprono appena un decennio. Opera prima è la “trasposizione poetica” dall’originale ebraico del Cantico dei Cantici. Nel 1986 esce Musica, Anima, Silenzio. Velleità di un omaggio a Emily Dickinson; l’anno successivo Vetrate d’alabastro (confessioni e preghiere); del 1988 è Bozzetti per Creature (tre opere ristampate congiuntamente nel 2002 col titolo editoriale di Primaneve, Book editore). Postuma è l’antologia Nóstoi: il sentiero dei ritorni (Book editore 1995).
L’opera poetica ha registrato il consenso della critica ai livelli più alti. È stato presentato presso il Liceo Classico “Muratori” di Modena, il Liceo Scientifico “A. Volta” di Riccione”, l’Università di Lecce, e Graziella Corsinovi ha inserito l’artista tra i suoi corsi monografici presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Genova. Giovanni Pozzi conclude il suo saggio «Un’anomalia novecentesca: la lirica di Agostino Venanzio Reali» affermando che in lui «non solo l’esegeta e il poeta, ma anche il poeta e il cappuccino hanno trovato un anomalo accordo».
Voce significativa di questo nostro tempo, Agostino Venanzio Reali emerge come una delle figure più luminose della poesia e dell’arte italiana del Novecento.
Il museo, dedicatogli nel 2004 è situato nella canonica abbazia recentemente ristrutturata di Montetiffi dove si trova un'esposizione di ritratti, bozzetti, opere, terrecotte raffiguranti personaggi e scene della natività.
Per orari, prenotazioni e visite al Museo telefonare ai segunti numeri :
Comune di Sogliano al Rubicone - Uffico Cultura: 0541 817311

3 commenti:

  1. una bella paginetta tutta da leggere.... ciao e da Maria

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  2. Sono l’ideatore di una community che raccoglie circa 500 artisti e si chiama Progetto Cicero (http://progettocicero.ning.com).

    Stiamo tentando un esperimento di comunicazione on-line basato sulla creazione di comunità piccole ma dotate di una forte coesione tra i membri che viene ottenuta sia con regole di comportamento (nominalità, tolleranza, proattività ed educazione) sia con la condivisione di discussioni e ragionamenti.
    Allo scopo di alimentare la discussione tra di noi e trarre ispirazione dalla stessa, abbiamo dato il via ad un’attività che si chiama “Quindi-Ci” (http://progettocicero.ning.com/group/quindici).

    In soldoni, ogni 15 giorni ci diamo un tema e lo trattiamo con diversi linguaggi.
    In una sorta di gioco/concorso, passata la quindicina, scegliamo l’intervento più interessante.

    Il tema attuale è " Arte patrimonio dell'Umanità ed arte professione dell'artista ".

    Ti scrivo in quanto, nel documentarmi, ho trovato il tuo blog ed ho pensato di invitarti ad alimentare con essa la nostra discussione nella convinzione che, quello che per te sarebbe un secondo di taglia ed incolla, per noi potrebbe essere la fonte di spunti interessanti e la possibilità di aggiungere nuove menti brillanti al nostro gruppo.
    Tu potresti pubblicizzare il tuoi scritti e trovare persone interessanti con cui discutere.
    Spero che considererai il mio messaggio come il complimento che esso è.

    Una cosa importante: ognuno di noi ha i suoi siti, il suo blog, i suoi spazi e non li abbandona.
    Il Progetto è un luogo dove discutere o presentare questi tuoi lavori (oppure semplicemente le tue idee) e non per fa alcuna concorrenza a blog siti e comunità che già li contengono.

    Un saluto
    Guido Mastrobuono
    (Direttore del Progetto Cicero)

    PS.

    Coerentemente con i nostri obiettivi, per l’accesso alla comunità, richiediamo una registrazione nel sito all’indirizzo http://progettocicero.ning.com/?xgi=db6QQdU , per la quale sono richiesti i seguenti dati: Nome, Cognome, Età, Residenza ed una foto del viso.

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