IL GENIO DI 'ZVANI' SBOCCIO' A RIMINI
Ritrovata la pagella di Giovanni Pascoli al Liceo Ginnasio Statale Giulio Cesare di Rimini nel 1871-1872
In liceo classico di Rimini è possibile vedere il Registro degli Esami di Stato di seconda ginnasio del luglio 1872, quando, davanti alla commissione si presentò un certo Pascoli Giovanni che fu promosso con la media di 9.2 decimi, riportando queste classificazioni: (il primo voto è relativo agli scritti): Italiano 10-9; Latino 10.9; Greco 10,8; Matematica 10.10; Filosofia 9; Storia e Geografia 7.
Pascoli era giunto a Rimini all'inizio di quell'anno scolastico 1871-1872, lasciando l'Urbino ventoso, dove aveva compiuto la prima classe liceale. il giovane sammaurese non si trovò subito a suo agio, forse a causa di alcuni compagni che lo canzonavano di frequente e lo costringevano ad una vita solitaria. Fissò così la sua dimora presso il fratello Giacomo che esercitava la professione di perito agrimensore. La solitudine lo invitava, d'altra parte a studiare e ad approfondire la sua cultura che ben presto ebbe modo di rivelarsi quando il prof. di latino, Carlo Tonini, assegnò per compito la stesura di un poemetto. 'Zvani' ne redasse uno che mandò in meraviglia il suo insegnante, il quale volle onorarlo pubblicamente leggendo a tutta la classe l'opera ed elogiandolo "con parole veramente lusinghiere". Carlo Tonini aveva - per primo- intuito il genio dell'autore di Myricae, che con le poesie latine vinse tredici volte la medaglia d'oro al concorso di Amsterdam, dove per altre quindici volte ebbe pure la lode. Giovanni Pascoli sarebbe ritornato alla casa riminese anche in un momento successivo. Per un giorno brevissimo alla trattoria dell'Unione, nella piazzetta delle poveracce, proprio dietro la vecchia pescheria.
Ancora oggi sul luogo è ben visibile una lapide con il seguente testo: "NEGLI ANNI 1871-1872 GIOVANNI PASCOLI ABITO STUDENTE QUESTA CASA, PREPARANDO L'ANIMO E LA MENTE ALLE CREAZIONI POLITICHE PER CUI E ONORATO ED AMATO NEL MONDO. LA CIVICA AMMINISTRAZIONE POSE QUESTO RICORDO NELL'ANNO CINQUANTENARIO DELLA MORTE DEL POETA. RIMINI - MCMLXXII".
Questo è lo studio che il Pascoli aveva a Bologna, quando, succeduto al Carducci, era professore di Letteratura Italiana all'Università; qui sono conservati preziosi documenti d'epoca, come le prime edizioni delle sue opere che Pascoli puntualmente inviava in omaggio al Comune di San Mauro con affettuose dediche autografe.
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