sabato 31 luglio 2010

Citta' del Rubicone, da Cesare a Pascoli con Pagliughi

"Il fidanzamento ormai è bell'e consumato: a questo punto ci si sposa o si lascia"
Con una similitudine molto efficace il sindaco di Gatteo, Tiziano Gasperoni ha reso bene l'idea del bivio in cui si trovano i tre comuni di Savignano, San Mauro Pascoli e Gatteo durante il convegno promosso alla sede direzionale della Banca di Credito Cooperativo di Gatteo intitolato Rubicone, una città possibile: o proseguire nella strada verso il Comune unico, oppure ringraziarsi, dirsi addio e tornare ciascuno al proprio orticello.
Aveva aperto i lavori, dopo il saluto del presidente della Bcc Gabriele Galassi, il presidente del Co­mitato del Rubicone di Confartigianato Forlì-Ce­sena Marco Evangelisti in una sala gremita di imprenditori e personaggi del mondo delle istituzioni, fra cui il prefetto Angelo Trovato, l'ex sindaco di San Mauro Pascoli ora assessore provinciale Luciana Garbuglia e Carlo Sarpieri che era presidente della Provincia quando nel 1993 la Confartigianato lanciò il primo convegno caldeggiando la necessità di trarre il dado e di far nascere la Città dei Rubicone.
"Creiamola sino in fondo questa Città - ha rimarcato il presidente Confartigianato Evangelisti - e facciamo il salto di qualità passando dalla semplice gestione comune dei servizi alla promozione di politiche di sviluppo comuni e integrate per le imprese del Rubicone".
Il direttore di Antares Lo­renzo Ciappetti ha presentato un rapporto dettagliato sull' area del Rubicone ad alto tasso di imprenditorialità (con densità aziendale quattro volte superiore alla media provinciale e tre volte a quella regionale) e una forte presenza demografica gio­vane, e ha messo in luce la sfida cruciale da vincere: proseguire nella strada tracciata dall'Unione dei Comuni del Rubicone conce­pita non più solo in chiave statica come sem­plice gestione congiunta di servizi, bensì in termini dinamici come azione congiunta di pro­getti di sviluppo. E' questa anche la linea cal­deggiata da Federimpresa Confartigianato, per la quale la cogestione dei servizi comunali non può essere considerata un punto di arrivo. "A questo punto - ha detto Ciappetti - l'interco­munalità sarà una strada tanto più virtuosa quanto più concretizzerà progetti di svi­luppo che valorizzi i capitali della città del Rubicone e le sue imprese, quelle del distretto del calzaturiero. della moda, della meccanica e di tutto l'indotto.
Un'altra grande sfida e la creazione dei presupposti per l'incubazione di nuove imprese, per fare del Rubicone un nuovo distretto dell'efficienza energetica e della green economy.
Poi hanno preso la parola i sindaci.
Elena Battistini di Savignano ha ri­cordato il lavoro fatto dal 2005 ad oggi per dare operatività all'Unione dei Comuni, nonostante le difficoltà e le resistenze campanilistiche delle comunità e ha detto che non ci si può certo fermare ora e bisogna mettere al centro delle politiche comuni di la­voro.
Il sindaco di San Mauro Pascoli Miro Gori ha messo a fuoco la difficoltà a suo dire più impegnativa: defInire il percorso che può portare al Comune unico dopo aver valutato i pro e i contro di questa scelta amministrativa. Quindi ha aggiunto che i servizi culturali, risorsa economica del territorio, possono essere un banco di prova per varare nuove politiche di crescita.
Dal canto suo il sindaco di Gatteo Tiziano Gasperoni ha detto che per lui, dopo il fi­danzamento, questo matrimonio s'ha da fare, anche con il comune unico, che sarebbe il terzo della Romagna, con 36 mila abitanti. E ha aggiunto che tante cose cambierebbero in meglio, a partire dal trasporto pubblico, carenza storica nel Rubicone dove la mobilità privata è nettamente pre­ponderante.
Sindaci più concentrati, dunque, sul percorso amministra­tivo tutto da costruire, anche se in questi giorni è al vaglio un progetto di fattibilità. Confartigianato Antares e anche il presidente della Pro­vincia Massimo Bulbi, che nel suo intervento finale ha sottolineato le dotazioni infrastrutturali messe a disposizione dalla Provincia nell' area del Rubicone, hanno invece puntato di più a sollecitare la creazione della città dello sviluppo del Rubicone, indipendentemente da quello che di­verrà dal punto di vista amministrativo, con innovative politiche che facciano decollare la articolatissima struttura imprenditoriale che opera nel territorio. Due preoccupazioni non disgiunte: quella sul conte­nitore e quella sul contenuto emerse in un con­vegno destinato, come quello di 17 anni fa, a segnare un discrimine nel dibattito sulla sem­pre più vicina città del Rubicone. La fase dell'Unione dei Comuni è ufficialmente archi­viata: ora si lavora in grande per fare del Rubi­cone, come ha detto Ciappetti, un laboratorio di politiche pubbliche innovative di sviluppo da gestire congiuntamente e su una porzione di più ampia dei rispettivi confini comunali. Un labo­ratorio per il quale Bulbi ha messo a disposizione l'ambito collaudato del Patto per lo sviluppo.

Nessun commento:

Posta un commento

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...