domenica 9 novembre 2008

La notte dei morti, Pascoli nella rubrica del Gazzettino di Gatteo

Il Cimitero della Recoleta è il più famoso cimitero storico argentino e prende il nome dal quartiere di Buenos Aires nel quale si estende.


Tristezze

LA NOTTE DEI MORTI

La casa è serrata; ma desta:
ne fuma alla luna il camino.
Non filano o torcono: è festa.
Scoppietta il castagno, il paiolo
borbotta. Sul desco c'è il vino,
cui spilla il capoccio da solo.
In tanto essi pregano al lume
del fuoco: via via la corteccia
schizza arida... Mormora il fiume
con rotto fragore di breccia...
È forse (io non odo: non sento
che il fiume passare, portare
quel murmure al mare) d'un lento
vegliardo la tremula voce
che intuona il rosario, e che pare
che venga da sotto una croce,
da sotto un gran peso; da lunge
Quei poveri vecchi bisbigli
sonora una romba raggiunge
col trillo dei figli de'figli.
Oh! i morti! Pregarono anch'essi,
la notte dei morti, per quelli
che tacciono sotto i cipressi.
Passarono... O cupo tinnito
di squille dagli ermi castelli!
o fiume dall'inno infinito!
Passarono... Sopra la luna
che tacita sembra che chiami,
io vedo passare un velo, una
breve ombra, ma bianca, di sciami.

martedì 4 novembre 2008

Un anno di Gazzettino della Parrocchia di Gatteo

Il Gazzettino compie un an­no!!!
In questo interessante per­corso culturale abbiamo vissuto soddisfazioni e fatiche, ma ne valeva la pena! Grazie a voi lettori abbiamo donato 700 Euro(17 mt quadri)al Don Giuseppe per il nuo­vo cortile e divulgato notizie di cultura cristiana.
Un grande GRAZIE da:
Elisa,Dennis,Arianna,Silvia,Giorgio,Francesco,Simone,Michele,Daniele,Tommaso,Michael,Christian,Maria e Silvana.


Un grande applauso! io personalmente vorrei fare al pilastro del Gazzettino: DENNIS FAEDI , che non solo scrive degli articoli, ma organizza vendite, fa da stimolo al gruppo che se ne dovrebbe occupare e ogni tanto svuota il suo "porcellino" per acquistare diverse copie avanzate del giornalino!


Morte oscura di Marco Pantani-Pirata

CINQUE GIUGNO 1999.. Una data destinata a rima­nere bene impressa nella storia del ciclismo. Marco Pantani, fino a quel momento dominatore incontrastato del Giro d'Italia, viene trovato con un livello di ematocrito di due punti superiore alla norma. Siamo a Madonna di Campiglio. Arriva la squali­fica. Purtroppo però non solo sportiva: anche della vita. È infatti l'inizio del suo calvario. Che arriverà al triste epilogo del 14 febbraio del 2004 in un albergo a Rimini.
marco pantani fotoA raccontare gli ultimi giorni di Marco Pantani ci ha pensato un gior­nalista francese dell'Equipe, Philippe Brunel autore del discusso "Gli ultimi giorni di Marco Pantani" (Rizzoli, 2008, pp. 304, euro 16,00. Prefazione di Gianni Mura). Un'inchiesta giornalistica in piena regola. con una chiara tesi di fondo: Marco Pantani, pur conducendo una vita dissoluta, non ha scelto la sua morte. Troppi i punti oscuri nell'indagine sul decesso del campione di Cesenatico. Archiviata in fretta come morte accidentale per overdose. Le falle però sono rimaste. E tante, racconta il giornalista d'Oltralpe. Per citarne un paio: la camera d'albergo a Rimini era stata trovata deva­stata, con addirittura i vasi dei bagni divelti, le mani del ciclista però non portavano traccia di alcun tipo; Giuseppe Fortuni, quello che ese­gue l'autopsia, è un medico esperto e stimato ma non si fida del clima che circola intorno al caso, decide cosÌ di portarsi a casa il cuore del­l'atleta per il timore che potesse essere trafugato.casa di pantani foto villa
Insomma, non proprio l'ambiente ideale per approfondire le cause della morte del campione che aveva fatto appassionare migliaia di persone. Anche se lo stesso Pirata la sua profezia l'aveva fatta subito dopo i fatti di Madonna di Campiglio. A caldo aveva confessato:"Ho avuto molti incidenti, sono sempre ripartito, ma questa volta non mi rialzerò". È stato così, purtroppo.
Intorno alla sua casa a Cesenatico offerte al vento, tuttora si alternano le corone di fiori dei suoi fan.

Nelle foto: Marco e Villa Pantani

venerdì 31 ottobre 2008

Halloween video da Los Angeles

David Goldsboro va fuori di testa per decorare la sua casa "Ahgeleno Heights" per Halloween. Continua "trick-or-treaters" dagli anni'80, quando ha iniziato allestire la casa per Halloween con i propri figli/ J. Myung Chun-Los Angeles Times /

giovedì 30 ottobre 2008

Cosa manca al Marie Curie-Carmelo Sergi

foto liceo istituto m.curie savignano sul rubiconeNato nel 1999 e ampliato nel 2006, l'istituto di istruzione supe­riore Marie Curie di Savignano non è più sufficiente per ospitare i giovani che frequentaNo il Liceo scientifico, L'Iti e l'Istituto profes­sionale a indirizzo calzaturiero. Nell'anno scolastico 2008-2009 i ragazzi del Marie Curie sono 780 a fronte dei 760 dell'anno prece­dente. Gli studenti sono ospitati in 36 classi con un rapporto alunni-classe di 21.33 che è al disopra della media regionale e nazionale.
Oltre alle 36 classi il Marie Curie conta una biblioteca, un laborato­rio di informatica, uno lingui­stico multilmediale intitolato a Raffaello Gobbi,la­boratorio di fisica e uno di chimica, un' aula cad per il disegno e la progetta­zione meccanica, un la­boratorio di tecnologia meccanica, uno di si­stemi, due aule di disegno e l'aula magna per le riu­nioni, un bar interno, oltre ai vari uffici amministrativi. TI Marie Curie ha una superficie coperta utiliz­zabile di oltre 6.000 mq e un grande parcheggio esterno.
COSA MANCA AL MARIE CURIE?
"Attualmente mancano cinque aule - afferma il dirigente Carmelo Sergi- Abbiamo dovuto sacrificare un labo­ratorio per il professionale, ricavando due aule con un parete in cartongesso. In più attualmente tre classi, due del Pro­fessionale e una del Liceo /la IV B " Oh mio Dio!/ occupano tre ambienti che non è possibile identifi­care come aule scolastiche in quanto hanno una superficie ciascuna inferiore a 30 mq. In questo modo è necessario effettuare delle rotazioni continue fra le classi e fra gli stessi tre indirizzi scola­stici, creando malcontento fra ragazzi, docenti e genitori"- afferma il Preside dell'Istituto.

Io - Cosa non vera, che l'aula attuale la IV B quest'anno la soffre per la seconda volta. Un sgabuzzino, altroche!, non si respira ne ragiona dopo 2 ore in un aria viziatissima e surriscaldata!

"Ogni anno nella nostra scuola -continua sig.Sergi- il nu­mero dei ragazzi è in aumento in considerazione del fatto che nei tre co­muni dell'Unione del Rubicone c'è un 'aumento consistente della popolazione /visto impressionante sviluppo dell'area in congiunta col nuovo casello autostradale/e questo porta e poterà ad un continuo aumento degli stu­denti. Già nel febbraio scorso il consiglio di istituto aveva posto all'at­tenzione della provincia la situazione logistica e la carenza di spazi. Nei giorni scorsi ho inviato alla provincia un' altra nota in cui sottolineo la mancanza di aule per i prossimi anni scolastici e pertanto è necessaria una programmazione attenta da parte dei tecnici e dei politici".

Io - Mah, scusi Carmelo! che ca... c'entrano i politici se si potrebbe decidere ancora di sacrificare un laboratorio di scarso utilizzo per due aule decenti!!

Da anni si parla della costruzione della palestra in quanto i ragazzi sono costretti ad andare al Seven e a Fiumicino.
"L'installazione del cantiere di inizio lavori dovrebbe avvenire a giorni in quanto tutto è pronto per realizzare la palestra e visto che non dovrà ser­vire solo la scuola, ma anche la popolazione di Savignano con una aper­tura su viale della Resistenza, credo che serviranno due anni per costruirla e poterla utilizzare".

Io - Bravo! e intanto i ragazzi sotto pioggia e maltempo, sudati e in fretta, sono obbligati a subire il "trasbordo", tra le palestre di Fiumicino e Seven!!! CHE DISGRAZIA!!!!

martedì 28 ottobre 2008

È l'ora di provare qualcosa di nuovo-Obamania


«Ciò che l'America ha perso in otto anni di presidenza Bush, è il senso di uno scopo comune e più elevato, ed è l'ora di metter fine a un'era di profonda irresponsabilità»-
Ha detto Obama in un'arringa finale che riassume 21 mesi di una campagna elettorale che, comunque vada, passerà alla storia. E per chiudere la partita torna ai temi con cui aveva lanciato la sfida. Tra una settimana, l'America «potrà finalmente voltare pagina e portare il cambiamento di cui c'è bisogno», ribadendo il tema che in 21 mesi ha trasformato una sfida politica nata tra lo scetticismo di molti in un movimento in apparenza inarrestabile: «È l'ora di provare qualcosa di nuovo». Ma Obama ha anche messo in guardia i propri sostenitori, perché non credano «neppure per un secondo che questa battaglia è finita fino all'ultimo giorno»...
La ricetta che Obama ripeterà nei prossimi giorni è quella di archiviare «l'era di profonda irresponsabilità» che secondo il candidato democratico ha unito Wall Street e la sua «cieca avidità»; Main Street e la corsa ad acquistare «case che la gente non poteva permettersi»; e Washington, dove «i politici hanno speso i soldi che non avevano e hanno permesso ai lobbisti di decidere l'agenda». Obama ha respinto l'accusa di voler aumentare il peso fiscale, ribadendo di aver pronti tagli «per il 95% degli americani», cancellando le tasse per gli anziani con entrate inferiori ai 50.000 dollari l'anno e aiutando i genitori che lavorano...
Viva Obama!

mercoledì 22 ottobre 2008

Sgabanaza, Pier Giuseppe Bertaccini assessore.

Nadia Masini, sindaco in carica di Forli dal 2004, deputata dal 1987 al 1996, è stata sottosegretario alla pubblica istruzione nel governo Prodi e nel governo D'Alema ha assegnato l’assessorato con deleghe a “Finanza di progetto e contratti gare e acquisti” , progetto di riordino delle forme associative tra enti locali” e “Coordinamento col terzo settore e col volontariato” a SGABANAZA.
L’ingresso di Bertaccini (che in passato è stato anche direttore della Banca di Forlì) nel centrosinistra viene giustificato con una “condivisione” del programma del sindaco e con un “mutato quadro politico”.

No, non è una barzelletta. Sgabanaza, il popolare comico dialettale romagnolo, è diventato un assessore comunale. Pier Giuseppe Bertaccini, questo il suo nome all’anagrafe, lo ha fatto nonostante nel 2004, ai tempi delle ultime elezioni comunali, si fosse presentato in alternativa all’attuale sindaco Nadia Masini.
Sgabanaza- gatteoTuttavia qui, al cinema-teatro Lina Pagliughi a Gatteo viene tuttora per la festa dei "Pasquaroli" a far sganassare dal ridere gli spettatori. Per 2000 euri a serata. Sgabanaza a Gatteo

lunedì 20 ottobre 2008

Apertura della biblioteca comunale Ceccarelli di Gatteo

Ieri alle 11 s'è tagliato il nastro d'apertura della nuova sede della biblioteca comunale di Gatteo in via Roma13. Ex casa del Fascio.


Orario d'apertura:
LUNEDì-GIOVEDì-VENERDì-SABATO
matt: 9.00-12.30 pom: 15.00-18.00
MERCOLEDì: 9.00 - 12.30
pomeriggio chiuso
GIORNO DI CHIUSURA: MARTEDì


L'ambiente e disposto su due piani aperti
collegati con una scaletta a chiocciola.
Salgo io.


I volumi sono ancora scarsi, circa 4 mila
ma ogni mese si dovrebbe acquistare circa 70 libri

Sala bimbi

Come tutte le cose nuove, suscita soggezione. Un ambiente odoroso di nuovo, spazioso,ordinato. Quasi lussuoso. Vorrei vedere come diventerà.
Io sono stata la prima lettrice che ha preso in prestito due volumi da leggere, dopo aver fotografato e annusato l'ambiente.
E' bellissimo, organizzato bene e con tanti propositi. Sala bimbi, angoli di lettura, della TV, per scompitare, per le ricerche, computers per navigare, informagiovani.....Speriamo che stavolta continui così, che l'altra biblioteca fu un aborto.
foto: Dennis Faedi

martedì 14 ottobre 2008

Agostino Venanzio Reali,artista,poeta, pittore e scultore


Agostino Venanzio Reali è nato il 27 agosto 1931 a Montetiffi (Forlì-Cesena) ed è morto a Bologna il 25 marzo 1994. Sacerdote cappuccino, artista e poeta, pittore e scultore, che solo post mortem si sta adeguatamente scoprendo, dal 1957 al 1962 si trasferisce a Roma per conseguire la licenza in teologia presso l’Università Gregoriana e quella in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Sono anni intensi anche per la frequentazione di personalità del mondo letterario e artistico: Cardarelli, Ungaretti, Pasolini, Betocchi, Guttuso, De Luca… Tra il 1961 e il 1964 alcuni suoi componimenti erano apparsi sulle riviste «Fiera Letteraria», «Belmondo», «Persona»; e il poeta Giorgio Caproni aveva letto alla radio la poesia

“Primaneve”

Hai tu la dolce memoria premente l’anima adulta di quando la neve la prima volta vedemmo sulle tettoie cadere?
C’erano i merli neri; girellava il cane di Egisto lungo la siepe, annusando; e una luna strana batteva al soffitto.

Le rame ovattate tramavano l’aria grigia, immobili corna di cervi imbalsamati; il gatto faceva le fusa presso la brace disfatta

e il breve canto dei passeri lontano sotto i petali freddi.
Dolce nescienza non sapere donde venisse la neve.


Accanto al lavoro esegetico e teologico, padre Venanzio – questo il nome da religioso – si dedica alla formazione all’interno dell’ordine, all’insegnamento e al servizio di assistenza ai malati in ospedale; per alcuni anni assume la direzione della rivista «Messaggero Cappuccino»; dal 1981 al 1987 è Ministro Provinciale: al lavoro poetico e artistico dedica presumibilmente le ore notturne.
Nel 1983 iniziano le pubblicazioni di poesia che in realtà coprono appena un decennio. Opera prima è la “trasposizione poetica” dall’originale ebraico del Cantico dei Cantici. Nel 1986 esce Musica, Anima, Silenzio. Velleità di un omaggio a Emily Dickinson; l’anno successivo Vetrate d’alabastro (confessioni e preghiere); del 1988 è Bozzetti per Creature (tre opere ristampate congiuntamente nel 2002 col titolo editoriale di Primaneve, Book editore). Postuma è l’antologia Nóstoi: il sentiero dei ritorni (Book editore 1995).
L’opera poetica ha registrato il consenso della critica ai livelli più alti. È stato presentato presso il Liceo Classico “Muratori” di Modena, il Liceo Scientifico “A. Volta” di Riccione”, l’Università di Lecce, e Graziella Corsinovi ha inserito l’artista tra i suoi corsi monografici presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Genova. Giovanni Pozzi conclude il suo saggio «Un’anomalia novecentesca: la lirica di Agostino Venanzio Reali» affermando che in lui «non solo l’esegeta e il poeta, ma anche il poeta e il cappuccino hanno trovato un anomalo accordo».
Voce significativa di questo nostro tempo, Agostino Venanzio Reali emerge come una delle figure più luminose della poesia e dell’arte italiana del Novecento.
Il museo, dedicatogli nel 2004 è situato nella canonica abbazia recentemente ristrutturata di Montetiffi dove si trova un'esposizione di ritratti, bozzetti, opere, terrecotte raffiguranti personaggi e scene della natività.
Per orari, prenotazioni e visite al Museo telefonare ai segunti numeri :
Comune di Sogliano al Rubicone - Uffico Cultura: 0541 817311

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...