EMILIA-ROMAGNA
Inizio Lezioni: 17 settembre 2012
Termine Lezioni: 6 giugno 2013
Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013
Festività Pasquali: dal 28 marzo 2013 al 2 aprile 2013
Altre Festività: 2 novembre 2012
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
TOSCANA:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
LAZIO:
Inizio lezioni: 13 settembre 2012
Termine Lezioni: 12 giugno 2013
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013
UMBRIA:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
VENETO:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
mercoledì 12 settembre 2012
giovedì 23 agosto 2012
A Gatteo il babbo più bello d'Italia
GATTEO MARE
23 AGO - in Piazza della Libertà a Gatteo Mare davanti a quasi tremila persone, condotta da Paolo Teti e Cinzia Sguotti.si è conclusa 19-esima edizione del concorso "Babbo più bello d'Italia 2012" .
Francesco Perozzi, 29 anni, operaio di Verona, è stato scelto tra i 17 finalisti il babbo più sexy dello stivale..
I candidati si sono dati battaglia cimentandosi in varie prove di abilita', come cambiare il pannolino a un bambolotto, ballare con la suocera o cantare.
Francesco ha conquistato il titolo cantando ''Meraviglioso'', brano di Domenico Modugno riportato al successo dai Negramaro.
Alto 1.78 cm. (peso 71 kg) moro, abbronzato, con il fisico scolpito, è sposato da un anno con Maria ed è papà di Gloria, 9 mesi.
Altre le fasce assegnate:
"Babbo Eleganza" Vincenzo Funaro 39 anni, di Casalmaggiore (Cremona), massaggiatore sportivo, coniugato da 4 anni con Giulia e papà di Alessio e Diana di 9 e 3 anni e del piccolo Leonardo di 4 mesi;
"Babbo Simpatia" Stefano Marinucci 35 anni, operatore socio sanitario di Francavilla al Mare (Chieti), coniugato da 3 anni con Federica, papà di Martina di 3 anni, Federico di 10 mesi ed in attesa del 3 figlio; "Babbo Sorriso" Roberto Della
Santina 35 anni, web designer di Pesaro, coniugato da 2 anni con Laura, papà di Gaia di 7 mesi;
"Babbo Dolcezza" Marco Manco Catello 37 anni, allenatore di calcio di Rimini, papà di Riccardo e Gabriele di 7 e 2 anni;
"Babbo Solare" Danilo Porto 30 anni, bagnino di Ravenna, papà di Martina di 4 anni;
"Babbo Sprint" Livio Panico 30 anni, tecnico specializzato in materiali plastici di Modena, coniugato da 1 anno con Tania, papà di Gioia di 1 anno;
"Babbo Fashion" Salvatore Russo 39 anni, tecnico elettronico di Milano, coniugato da 7 anni con Simona, papà di Paolo di 5 anno.
Aspettiamo il concorso a Nonno più bello d'Italia
23 AGO - in Piazza della Libertà a Gatteo Mare davanti a quasi tremila persone, condotta da Paolo Teti e Cinzia Sguotti.si è conclusa 19-esima edizione del concorso "Babbo più bello d'Italia 2012" .
Francesco Perozzi, 29 anni, operaio di Verona, è stato scelto tra i 17 finalisti il babbo più sexy dello stivale..
I candidati si sono dati battaglia cimentandosi in varie prove di abilita', come cambiare il pannolino a un bambolotto, ballare con la suocera o cantare.
Francesco ha conquistato il titolo cantando ''Meraviglioso'', brano di Domenico Modugno riportato al successo dai Negramaro.
Alto 1.78 cm. (peso 71 kg) moro, abbronzato, con il fisico scolpito, è sposato da un anno con Maria ed è papà di Gloria, 9 mesi.
Altre le fasce assegnate:
"Babbo Eleganza" Vincenzo Funaro 39 anni, di Casalmaggiore (Cremona), massaggiatore sportivo, coniugato da 4 anni con Giulia e papà di Alessio e Diana di 9 e 3 anni e del piccolo Leonardo di 4 mesi;
"Babbo Simpatia" Stefano Marinucci 35 anni, operatore socio sanitario di Francavilla al Mare (Chieti), coniugato da 3 anni con Federica, papà di Martina di 3 anni, Federico di 10 mesi ed in attesa del 3 figlio; "Babbo Sorriso" Roberto Della
Santina 35 anni, web designer di Pesaro, coniugato da 2 anni con Laura, papà di Gaia di 7 mesi;
"Babbo Dolcezza" Marco Manco Catello 37 anni, allenatore di calcio di Rimini, papà di Riccardo e Gabriele di 7 e 2 anni;
"Babbo Solare" Danilo Porto 30 anni, bagnino di Ravenna, papà di Martina di 4 anni;
"Babbo Sprint" Livio Panico 30 anni, tecnico specializzato in materiali plastici di Modena, coniugato da 1 anno con Tania, papà di Gioia di 1 anno;
"Babbo Fashion" Salvatore Russo 39 anni, tecnico elettronico di Milano, coniugato da 7 anni con Simona, papà di Paolo di 5 anno.
Aspettiamo il concorso a Nonno più bello d'Italia
martedì 21 agosto 2012
Gianfranco Zavalloni - cimiteri
I bambini i cimiteri e il boscosanto
Le civiltà e il culto dei morti. Una riflessione sui cimiteri… di Gianfranco Zavalloni
Cimitero vicino al lago Balaton
Uno dei temi più difficili che un insegnante prima o poi si trova ad affrontare con i propri allievi è quello della morte. Personalmente nella mia esperienza con i bimbi e le bimbe della scuola materna, l’ho affrontato in maniera molto semplice. Andavo spesso con loro al cimitero. Nel prato del piccolo cimitero di campagna, punteggiato dalle lapidi e dai residui di corone di fiori di recenti sepolture, si passeggiava, si correva (a volte qualcuno giocava) nel pieno rispetto di quel luogo e di quello che esso rappresenta per la comunità locale.
Nel passare in mezzo alle tombe, i bambini spesso riconoscevano anziani deceduti da poco o foto del nonno o del parente di famiglia. Il cimitero non è vissuto, in questo modo, come un luogo estraneo, un luogo tetro, un ambiente da temere o da rifuggire.
Questo approccio mi offre l’occasione per riflettere sull’idea che noi tutti abbiamo dei luoghi preposti ad accogliere “coloro che furono” e dell’idea che di questo luogo spesso noi adulti veicoliamo ai bambini.
Vorrei premettere che quando vado in un paese straniero mi attirano in particolare tre luoghi: le stazioni, le ferramenta e i cimiteri.
Condivido per questo il senso della scritta che ho recentemente letto e che è posta all’entrata dell’elegante cimitero dell’isola di Ustica, dove si afferma in maniera lapidare: “La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti”. Apprezzo così moltissimo i cimiteri-collina anglosassoni, i cimiteri di guerra dolomitici o dei piccoli paesi delle valli alpine, i cimiteri davanti al mare di molte località nordafricane. Uno dei più bei cimiteri l’ho trovato in Ungheria, esposto verso il Lago Balaton. Non dispone né di recinto né di cancello. Una semplice collinetta su cui sono posizionate in ordine sparso lapidi di pietra locale di varia forma. Le più sono fatte a forma di cuore. Sembra una distesa di cuori adolescenziali. Ecco: è qui che viene fuori l’idea del “camposanto”, di un luogo speciale e per questo “santo”, in cui i vivi pensano ai loro antenati, consapevoli di ciò i visitatori trovano scritto su un’altra lapide posta nel più grande fra i cimiteri romani: “quello che siete fummo, quello che siamo sarete”.
A proposito della cremazione
Pur rispettando la tradizione induista di bruciare i morti, la ritengo una operazione antiecologica. Tanto più nella versione moderna della cremazione. Chi ha assistito a tale rito sa che per circa due ore, dalla ciminiera del forno crematorio, escono fumi non certo naturali. Insieme al carburante usato in gran quantità, vengono bruciati, oltre al cadavere, plastiche, tessuti, metalli e legname. Nulla da invidiare alla follia dei campi di concentramento nazisti che, paradossalmente, nell’atto di far spogliare le vittime, sono risultati storicamente meno inquinanti dei moderni crematori. Per questo ho scritto all’amico capo-gruppo consigliare dei Verdi al Comune di Cesena, esprimendo il mio totale disappunto verso la sua proposta di favorire, come Amministrazione Comunale, la pratica della cremazione. Come è possibile essere contro gli inceneritori dei rifiuti e poi essere a favore della pratica di incenerimento dei cadaveri.
La proposta ecologica di riciclare i morti: il boscosanto
Mi servo delle parole di Friedrich Stowasser, in arte Hundertwasser (1928-2000), pittore, architetto, ed ecologisa austriaco, che ben esprime in sintesi il mio pensiero. Con l’avvento di un’epoca ecologica, apparirà evidente che il rifiuto, gli scarti non esistono, nulla muore, tutto continua a vivere, assumendo però altre forme e questa non è una filosofia religiosa, è un dato di fatto. Forte di una concezione errata, quella del giudizio universale e della resurrezione, la gente crede ancora, come gli antichi egizi, che conservando una persona nel suo aspetto fisico, essa risorgerà il giorno dei giudizio universale giovane com’era in vita. Ma è una vera assurdità. Oggi i morti vengono seppelliti in modo particolarmente antiecologico. La salma imputridisce in una cassa ermeticamente chiusa sotto quattro metri di terra. In questo modo le radici degli alberi non possono operare il processo di rigenerazione. Inoltre una lastra di cemento e fiori artificiali separano il morto dal cielo e alla terra. Un essere umano dovrebbe essere sepolto soltanto a mezzo metro dalla superficie. Poi sulla tomba si dovrebbe piantare un albero. La cassa dovrebbe potersi decomporre in modo che la sostanza organica dei defunto possa essere utile all’albero che vi cresce sopra. Esso accoglierà in sé qualcosa del morto, lo trasformerà in sostanza vegetale. Quando ci si recherà alla tomba, non si farà visita ad un morto, bensì ad un essere vivente che si è trasformato in albero, che continua a vivere nell’albero. Si potrà dire: «Questo è mio nonno, l’albero cresce bene, stupendamente». Si può piantare un bosco magnifico, più bello del solito bosco perché gli alberi avranno radici nei sepolcri. Il bosco potrà estendersi nel circondario e, poiché sicuramente non abbiamo abbastanza boschi, permetterà allo stesso tempo di mantenere, anzi di accrescere il patrimonio forestale. Sorgerà un parco, un luogo di cui ci si potrà rallegrare, in cui si potrà vivere e persino andare a caccia. Un luogo fantastico in cui si potrà restare in contatto ininterrotto con la vita e con la morte. Non credo che una qualsiasi autorità possa avere qualcosa in contrario. I morti dovrebbero essere sepolti dappertutto, anche nel proprio giardino. I luoghi dei morti saranno contemporaneamente anche le foreste della vita. Gli alberi segneranno le tombe. Le persone sceglieranno alberi diversi, per cui non ne risulterà una monocultura, ma un bosco incredibilmente variegato. Questo luogo si trasformerà in un paradiso, nel giardino dell’Eden.
Le civiltà e il culto dei morti. Una riflessione sui cimiteri… di Gianfranco Zavalloni
Cimitero vicino al lago Balaton
Uno dei temi più difficili che un insegnante prima o poi si trova ad affrontare con i propri allievi è quello della morte. Personalmente nella mia esperienza con i bimbi e le bimbe della scuola materna, l’ho affrontato in maniera molto semplice. Andavo spesso con loro al cimitero. Nel prato del piccolo cimitero di campagna, punteggiato dalle lapidi e dai residui di corone di fiori di recenti sepolture, si passeggiava, si correva (a volte qualcuno giocava) nel pieno rispetto di quel luogo e di quello che esso rappresenta per la comunità locale.
Nel passare in mezzo alle tombe, i bambini spesso riconoscevano anziani deceduti da poco o foto del nonno o del parente di famiglia. Il cimitero non è vissuto, in questo modo, come un luogo estraneo, un luogo tetro, un ambiente da temere o da rifuggire.
Questo approccio mi offre l’occasione per riflettere sull’idea che noi tutti abbiamo dei luoghi preposti ad accogliere “coloro che furono” e dell’idea che di questo luogo spesso noi adulti veicoliamo ai bambini.
Vorrei premettere che quando vado in un paese straniero mi attirano in particolare tre luoghi: le stazioni, le ferramenta e i cimiteri.
Condivido per questo il senso della scritta che ho recentemente letto e che è posta all’entrata dell’elegante cimitero dell’isola di Ustica, dove si afferma in maniera lapidare: “La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti”. Apprezzo così moltissimo i cimiteri-collina anglosassoni, i cimiteri di guerra dolomitici o dei piccoli paesi delle valli alpine, i cimiteri davanti al mare di molte località nordafricane. Uno dei più bei cimiteri l’ho trovato in Ungheria, esposto verso il Lago Balaton. Non dispone né di recinto né di cancello. Una semplice collinetta su cui sono posizionate in ordine sparso lapidi di pietra locale di varia forma. Le più sono fatte a forma di cuore. Sembra una distesa di cuori adolescenziali. Ecco: è qui che viene fuori l’idea del “camposanto”, di un luogo speciale e per questo “santo”, in cui i vivi pensano ai loro antenati, consapevoli di ciò i visitatori trovano scritto su un’altra lapide posta nel più grande fra i cimiteri romani: “quello che siete fummo, quello che siamo sarete”.
A proposito della cremazione
Pur rispettando la tradizione induista di bruciare i morti, la ritengo una operazione antiecologica. Tanto più nella versione moderna della cremazione. Chi ha assistito a tale rito sa che per circa due ore, dalla ciminiera del forno crematorio, escono fumi non certo naturali. Insieme al carburante usato in gran quantità, vengono bruciati, oltre al cadavere, plastiche, tessuti, metalli e legname. Nulla da invidiare alla follia dei campi di concentramento nazisti che, paradossalmente, nell’atto di far spogliare le vittime, sono risultati storicamente meno inquinanti dei moderni crematori. Per questo ho scritto all’amico capo-gruppo consigliare dei Verdi al Comune di Cesena, esprimendo il mio totale disappunto verso la sua proposta di favorire, come Amministrazione Comunale, la pratica della cremazione. Come è possibile essere contro gli inceneritori dei rifiuti e poi essere a favore della pratica di incenerimento dei cadaveri.
La proposta ecologica di riciclare i morti: il boscosanto
Mi servo delle parole di Friedrich Stowasser, in arte Hundertwasser (1928-2000), pittore, architetto, ed ecologisa austriaco, che ben esprime in sintesi il mio pensiero. Con l’avvento di un’epoca ecologica, apparirà evidente che il rifiuto, gli scarti non esistono, nulla muore, tutto continua a vivere, assumendo però altre forme e questa non è una filosofia religiosa, è un dato di fatto. Forte di una concezione errata, quella del giudizio universale e della resurrezione, la gente crede ancora, come gli antichi egizi, che conservando una persona nel suo aspetto fisico, essa risorgerà il giorno dei giudizio universale giovane com’era in vita. Ma è una vera assurdità. Oggi i morti vengono seppelliti in modo particolarmente antiecologico. La salma imputridisce in una cassa ermeticamente chiusa sotto quattro metri di terra. In questo modo le radici degli alberi non possono operare il processo di rigenerazione. Inoltre una lastra di cemento e fiori artificiali separano il morto dal cielo e alla terra. Un essere umano dovrebbe essere sepolto soltanto a mezzo metro dalla superficie. Poi sulla tomba si dovrebbe piantare un albero. La cassa dovrebbe potersi decomporre in modo che la sostanza organica dei defunto possa essere utile all’albero che vi cresce sopra. Esso accoglierà in sé qualcosa del morto, lo trasformerà in sostanza vegetale. Quando ci si recherà alla tomba, non si farà visita ad un morto, bensì ad un essere vivente che si è trasformato in albero, che continua a vivere nell’albero. Si potrà dire: «Questo è mio nonno, l’albero cresce bene, stupendamente». Si può piantare un bosco magnifico, più bello del solito bosco perché gli alberi avranno radici nei sepolcri. Il bosco potrà estendersi nel circondario e, poiché sicuramente non abbiamo abbastanza boschi, permetterà allo stesso tempo di mantenere, anzi di accrescere il patrimonio forestale. Sorgerà un parco, un luogo di cui ci si potrà rallegrare, in cui si potrà vivere e persino andare a caccia. Un luogo fantastico in cui si potrà restare in contatto ininterrotto con la vita e con la morte. Non credo che una qualsiasi autorità possa avere qualcosa in contrario. I morti dovrebbero essere sepolti dappertutto, anche nel proprio giardino. I luoghi dei morti saranno contemporaneamente anche le foreste della vita. Gli alberi segneranno le tombe. Le persone sceglieranno alberi diversi, per cui non ne risulterà una monocultura, ma un bosco incredibilmente variegato. Questo luogo si trasformerà in un paradiso, nel giardino dell’Eden.
domenica 19 agosto 2012
Addio Gianfranco Zavalloni
Oggi è morto Gianfranco Zavalloni: quel geniale preside, educatore, disegnatore, poeta, un uomo di pace e di rara bellezza.
Sono profondamente scossa dal dolore. Incredula.
Gianfranco da qualche mese era tornato a Cesena dal Brasile per sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. E' stato poi divorato da un male incurabile.
Gianfranco dal 2008 a marzo di quest'anno ha lavorato come responsabile dell'Ufficio Scuola del Consolato d'Italia di Belo Horizonte, in Brasile.
Ho sempre stimato Gianfranco poichè aveva un altissimo senso della solidarietà, della bellezza...era sensibile e giusto. Un vero artista. Uomo puro.
E' stato una splendida figura di educatore alla pace, un ecologista sfegatato.
Impensabile qui rendere conto delle tante iniziative animate in questi anni dal prolifero Zavalloni: da scrittore a pittore, da poeta a educatore. Burattinaio e politico (assessore dei verdi al Comune di Cesena).
Numerose le mostre dei suoi disegni tra Italia (Cesenatico) e Brasile.
Indimenticabile la sua grande passione per i burattini all'interno della compagnia “baracca e burattini”; Gianfranco è stato fra gli animatori dell'associazione ecologista di volontariato “Ecoistituto – Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate”.
Gianfranco amava il suo lavoro a scuola: ha svolto il ruolo di direttore didattico, dopo aver fatto, per diversi anni, il maestro di scuola materna: adorava una scuola creativa, aperta ai temi dell'ecologia, alle lingue locali, alla multiculturalità.Adorava bambini.
Dal 2002 a 2005 era Preside della Scuola Media di Gatteo (a quest'epoca la frequentava mio figlio).
Un splendido e geniale preside.
Ho conservato tuttora i suoi libricini prodotti con Fabio Molari, alcuni con la sua dedica....
...
I funerali di Gianfranco Zavalloni si terranno domani alle 16 presso la chiesa di San Paolo, nel quartiere di San Mauro in Valle, Cesena.
Invece sempre domani alle 10 il feretro di Zavalloni sarà esposto all' ecoistituto di Molino Cento per un raccoglimento di preghiera.
Così quest'anno se ne sono andati i tre amici di gran spessore :Ilario Fioravanti, Tonino Guerra e Gianfranco Zavalloni.
Sono profondamente scossa dal dolore. Incredula.
Gianfranco da qualche mese era tornato a Cesena dal Brasile per sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. E' stato poi divorato da un male incurabile.
Gianfranco dal 2008 a marzo di quest'anno ha lavorato come responsabile dell'Ufficio Scuola del Consolato d'Italia di Belo Horizonte, in Brasile.
Ho sempre stimato Gianfranco poichè aveva un altissimo senso della solidarietà, della bellezza...era sensibile e giusto. Un vero artista. Uomo puro.
E' stato una splendida figura di educatore alla pace, un ecologista sfegatato.
Impensabile qui rendere conto delle tante iniziative animate in questi anni dal prolifero Zavalloni: da scrittore a pittore, da poeta a educatore. Burattinaio e politico (assessore dei verdi al Comune di Cesena).
Numerose le mostre dei suoi disegni tra Italia (Cesenatico) e Brasile.
Indimenticabile la sua grande passione per i burattini all'interno della compagnia “baracca e burattini”; Gianfranco è stato fra gli animatori dell'associazione ecologista di volontariato “Ecoistituto – Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate”.
Gianfranco amava il suo lavoro a scuola: ha svolto il ruolo di direttore didattico, dopo aver fatto, per diversi anni, il maestro di scuola materna: adorava una scuola creativa, aperta ai temi dell'ecologia, alle lingue locali, alla multiculturalità.Adorava bambini.
Dal 2002 a 2005 era Preside della Scuola Media di Gatteo (a quest'epoca la frequentava mio figlio).
Un splendido e geniale preside.
Ho conservato tuttora i suoi libricini prodotti con Fabio Molari, alcuni con la sua dedica....
...
I funerali di Gianfranco Zavalloni si terranno domani alle 16 presso la chiesa di San Paolo, nel quartiere di San Mauro in Valle, Cesena.
Invece sempre domani alle 10 il feretro di Zavalloni sarà esposto all' ecoistituto di Molino Cento per un raccoglimento di preghiera.
Così quest'anno se ne sono andati i tre amici di gran spessore :Ilario Fioravanti, Tonino Guerra e Gianfranco Zavalloni.
domenica 5 agosto 2012
Gara delle sculture di sabbia a Cervia, foto
Dall'8 Agosto a 10 Agosto 2012 fino alle 23:00 a Cervia sul lungomare D'Annunzio e Deledda si terra' 15° World Master Sculture, la gara delle sculture di sabbia.
Saranno presenti scultori professionisti provenienti da ogni parte del mondo e studenti delle scuole d'arte.
Si confronteranno dieci coppie di scultori, che realizzeranno la loro opera lavorando tre giorni per otto ore al giorno; il regolamento vieta loro di aggiungere alla sabbia qualsiasi liquido che non sia acqua, così come è vietato utilizzare supporti rigidi.
Anche se da solo un granello di sabbia non ha alcun valore intrinseco, una grande quantità di granelli di sabbia, plasmati dalle mani esperte di scultori specializzati, diventano in breve tempo una vera e propria opera d'arte.
Le opere saranno esposte sino al 15 ottobre e sarà possibile ammirare le sculture che creeranno un'atmosfera da fiaba, magica e sospesa.
Alcune sculture superano i quattro metri d'altezza; in totale vengono utilizzate 6 tonnellate di sabbia e 18 d'acqua. L'attuale Guinness World Record in altezza, per un castello di sabbia, è stato quello conseguito da Ed Jarrett, nel 2011, con una costruzione di circa 36 metri e una base di circa 33 metri.
simpson di sabbia |
Anche se da solo un granello di sabbia non ha alcun valore intrinseco, una grande quantità di granelli di sabbia, plasmati dalle mani esperte di scultori specializzati, diventano in breve tempo una vera e propria opera d'arte.
Le opere saranno esposte sino al 15 ottobre e sarà possibile ammirare le sculture che creeranno un'atmosfera da fiaba, magica e sospesa.
castello di sabbia |
giovedì 26 luglio 2012
Pronta la rotonda Antonelli a Gatteo
SABATO 4 AGOSTO
alle ORE 11,00
sarà innaugurato l'allestimento della rotatoria "gli Antonelli" di Gatteo.
All'interno è stata realizzata un'opera progettata dall'artista Gobbi Arch.Davide, anche valente pittore.
L'idea è stata quella di realizzare un'opera che potesse richiamare e ricordare persone e opere del passato per non dimenticare.
La storia racconta... degli Antonelli grandi architetti originari di Gatteo diventati famosi per essere stati gli architetti del re di Spagna da metà del 1500 alla metà del 1600.
La storia racconta... dell'esistenza nel centro storico di Gatteo di un castello malatestiano del XIII secolo.
L'arredo della rotatoria richiama la presenza di un manufatto fortilizio, in grado di suggerire allo spettatore un richiamo alle presenze storiche e artistiche del territorio. La realizzazione dell'opera è stata affidata alla Campedelli impianti di irrigazione di Savignano sul Rubicone.
La rotonda si trova sulla provinciale 33 (via Secondo Casadei) all'incrocio con la via Pascoli, vicino alla BCC di Gatteo (la filiale), prima della via fiumicino dove sta per iniziare il nuovo casello Rubicone
alle ORE 11,00
sarà innaugurato l'allestimento della rotatoria "gli Antonelli" di Gatteo.
All'interno è stata realizzata un'opera progettata dall'artista Gobbi Arch.Davide, anche valente pittore.
L'idea è stata quella di realizzare un'opera che potesse richiamare e ricordare persone e opere del passato per non dimenticare.
clicca sulla foto x ingrandirla |
La storia racconta... degli Antonelli grandi architetti originari di Gatteo diventati famosi per essere stati gli architetti del re di Spagna da metà del 1500 alla metà del 1600.
La storia racconta... dell'esistenza nel centro storico di Gatteo di un castello malatestiano del XIII secolo.
L'arredo della rotatoria richiama la presenza di un manufatto fortilizio, in grado di suggerire allo spettatore un richiamo alle presenze storiche e artistiche del territorio. La realizzazione dell'opera è stata affidata alla Campedelli impianti di irrigazione di Savignano sul Rubicone.
La rotonda si trova sulla provinciale 33 (via Secondo Casadei) all'incrocio con la via Pascoli, vicino alla BCC di Gatteo (la filiale), prima della via fiumicino dove sta per iniziare il nuovo casello Rubicone
venerdì 20 luglio 2012
Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini provincia unica-Romagna
Forlì capoluogo della Provincia Unica di Romagna, un'area geografica di 1 milione e 117mila abitanti e un'estensione di 5.092 kmq, vale a dire le tre province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna messe assieme.
Il Pd di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, infatti, hanno firmato un documento comune a favore della provincia unica - Romagna. Una rivoluzione storica, per ora però votata solo dal Consiglio comunale di Forlì con i voti favorevoli del Pd e una spaccatura in maggioranza, considerato il voto contrario dell'Idv.
Sia la provincia di Ravenna che quella di Forlì-Cesena stanno nel requisito demografico, avendo circa 400mila abitanti ciascuna a fronte del requisito minimo di 350mila. Rispetto alle indiscrezioni di una decina di giorni fa, il governo ha invece ridotto il requisito territoriale: da 3.000 a 2.500 kmq. E la provincia di Forlì-Cesena non vi è dentro per un soffio
La provincia di Ravenna è invece più piccola.
Rimini, non sta né nel requisito territoriale, né in quello demografico.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il presidente della Provincia Stefano Vitali hanno già preso carta e penna per dire che, provincia unica o no, le istituzioni locali si adegueranno ai provvedimenti governativi ma gli interessi riminesi saranno sempre al primo posto. La Provincia, a Rimini, controlla importanti partite strategiche per il territorio come aeroporto e fiera. Critiche fredde nei confronti del governo, con l'accusa che il provvedimento rischia di far saltare il patto sociale.
Il Pd di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, infatti, hanno firmato un documento comune a favore della provincia unica - Romagna. Una rivoluzione storica, per ora però votata solo dal Consiglio comunale di Forlì con i voti favorevoli del Pd e una spaccatura in maggioranza, considerato il voto contrario dell'Idv.
Sia la provincia di Ravenna che quella di Forlì-Cesena stanno nel requisito demografico, avendo circa 400mila abitanti ciascuna a fronte del requisito minimo di 350mila. Rispetto alle indiscrezioni di una decina di giorni fa, il governo ha invece ridotto il requisito territoriale: da 3.000 a 2.500 kmq. E la provincia di Forlì-Cesena non vi è dentro per un soffio
La provincia di Ravenna è invece più piccola.
Rimini, non sta né nel requisito territoriale, né in quello demografico.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il presidente della Provincia Stefano Vitali hanno già preso carta e penna per dire che, provincia unica o no, le istituzioni locali si adegueranno ai provvedimenti governativi ma gli interessi riminesi saranno sempre al primo posto. La Provincia, a Rimini, controlla importanti partite strategiche per il territorio come aeroporto e fiera. Critiche fredde nei confronti del governo, con l'accusa che il provvedimento rischia di far saltare il patto sociale.
giovedì 12 luglio 2012
Bimbobell a Gatteo, danza per la panza alla festa d'estate
Domenica, 15 luglio
"La festa dell'estate" a Gatteo,
dalle ore 18 a notte fonda.
La serata con "Bimbobell" offerta dall'associazione "Il Castello e Dintorni"
sponsorizzata dalla BCC, Comune di Gatteo
Ingresso libero.
Bimbobell canta la versione originale di "Danza per la panza", da molti chiamata anche "Cala la panza". Questo è il video live registrato a S.Mauro a Mare (FC). Il testo è di Elisa Mazzoli la musica di Giampiero Amadori.
DANZA PER LA PANZA al primo posto nella classifica dei singoli più venduti in Italia.
Venite a vedere BIMBOBELL:
Bimbobell è un personaggio nato agli inizi degli anni ’90 ai microfoni di una radio privata romagnola, e che oggi anima feste private e di piazza in tutta Italia.
Nella sua carriera radiofonica ha duettato e conquistato vari personaggi, da Lucio Dalla a Max Pezzali, da Antonella Clerici a Gianni Morandi, passando per Carlo Conti, Ambra Angiolini, Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Samuele Bersani, Milly Carlucci, Renzo Arbore, Mietta… tanto per citarne alcuni....
NON MANCATE!!
"La festa dell'estate" a Gatteo,
dalle ore 18 a notte fonda.
La serata con "Bimbobell" offerta dall'associazione "Il Castello e Dintorni"
sponsorizzata dalla BCC, Comune di Gatteo
Ingresso libero.
Bimbobell canta la versione originale di "Danza per la panza", da molti chiamata anche "Cala la panza". Questo è il video live registrato a S.Mauro a Mare (FC). Il testo è di Elisa Mazzoli la musica di Giampiero Amadori.
DANZA PER LA PANZA al primo posto nella classifica dei singoli più venduti in Italia.
Venite a vedere BIMBOBELL:
Bimbobell è un personaggio nato agli inizi degli anni ’90 ai microfoni di una radio privata romagnola, e che oggi anima feste private e di piazza in tutta Italia.
Nella sua carriera radiofonica ha duettato e conquistato vari personaggi, da Lucio Dalla a Max Pezzali, da Antonella Clerici a Gianni Morandi, passando per Carlo Conti, Ambra Angiolini, Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Samuele Bersani, Milly Carlucci, Renzo Arbore, Mietta… tanto per citarne alcuni....
NON MANCATE!!
domenica 8 luglio 2012
programma notte rosa 2012
110 km di costa per la notte più lunga CAPOD'ANNO ESTIVO.
Dal 6 luglio, venerdì, all'8 luglio, tre giorni di festa per tutta la Riviera Adriatica, da Cattolica ai Lidi Ferraresi, passando anche per le tre cittadine del Rubicone: Gatteo Mare, San Mauro Mare e Savignano.
Quest'anno la Notte Rosa è dedicata al tema della luna, da sempre ispiratrice di poeti e artisti, nonché degli scienziati, testimone muta e romantica delle promesse degli innamorati.
Lungo le strade delle città, addobbi, decorazioni, piazze illuminate di rosa e luci pubbliche del medesimo colore.
Il colore rosa è la tinta che più si avvicina agli incontri magici, alle amicizie, al divertimento della Riviera Adriatica, quando si balla tutta la notte e poi ci si ferma in riva al mare ad aspettare l'alba. E l'alba rosata vi aspetta anche il mattino del sabato, dopo una lunga notte di musica e festa.
Come da tradizione, durante i giorni della festa tutta la Riviera si tinge di rosa: dalle spiagge ai negozi, dai musei aperti alle piazze, dai viali dello shopping ai ristoranti. Anche le luci dei lampioni in strada regalando magica luce rosa a tutta la città di Rimini. Si tingono di rosa anche le attrazioni allestite nelle piazze del lungomare, la darsena, le feste in barca, le luci che illuminano i monumenti del centro storico e la storica facciata del Grand Hotel.
Il rosa è il colore dominante anche nell'abbigliamento dei più giovani, negli accessori e nei simpatici copricapo indossati durante la serata. Il rosa è anche nei cibi e nei dolci speciali preparati per l'evento, come il Bomborosa e il RiminiOsa, un bombolone e un gelato speciale a base di pesche nettarine IGP. La serata inizia con l'aperitivo alle cantinette, nel centro storico, o nei locali del lungomare.
Al calar della sera prendono il via gli spettacoli e i grandi concerti che condurranno alla mezzanotte, quando tutta la Riviera brillerà sotto lo spettacolo mozzafiato dei fuochi d'artificio, in contemporanea su 110 km di costa.
Come nelle scorse edizioni, anche nel 2012 probabilmente tutto il lungomare sarà riservato ai pedoni, per l'intrattenimento e le passeggiate da un locale all'altro.
Non mancheranno inoltre mostre e incontri, a cura di Consorzio dei Saperi - Cartoon Club, dislocate in tutta la città, ispirate all'elaborazione che Pasolini fece di un film di De Laurentis, che diede vita a una storyboard a fumetti delle scene del film dal titolo La terra vista dalla Luna.
PROGRAMMA DELLA NOTTE ROSA 2012 A RIMINI
Grandi nomi e tanta buona musica, dal lungomare al centro storico della città. Come gli ultimi anni, la settima edizione della Notte Rosa durerà un intero weekend, dal 6 all'8 luglio, anche se ufficialmente il giorno della festa è il venerdì 6 luglio.
Eventi del venerdì 6 luglio: Concerto di Giorgia per la Notte Rosa di Rimini L'evento principale della prima serata sarà il concerto gratuito di Giorgia sul parlco di Piazzale Fellini; interpreterà le canzoni del suo nuovo album, Dietro le apparenze, ma anche i suoi grandi classici, come Di sole e d'azzurro e Come saprei.
Al termine della sua performance i fuochi d'artificio di mezzanotte illumineranno il cielo di tutta la costa. Grazie alla rinnovata partnership con Assalti al cuore e Percuotere la mente, anche in centro città non mancherà la buona musica: il 6 luglio, alle ore 23, al Teatro degli Atti, appuntamento con l'unica data italiana di Nils Frahm, sempre ad ingresso libero. Il giovane pianista tedesco, compositore e produttore di Berlino che ha collaborato con musicisti di grande fama, come Peter Broderick, Anne Muller e Olafur Arnalds. Aprirà la serata Inserire floppino, ossia Marco Migani, una serie di suoni e rumori ambient-noise accompagneranno una serie di fotografie proiettate.
Eventi del sabato 7 luglio: Il sabato inizia con un evento sulla spiaggia libera di piazzale Boscovich, alle 5 del mattino. Si tratta di Odiséa, lettura selvatica di Tonino Guerra: un unico attore interpreta, leggendo i versi in dialetto, tutti i personaggi che Ulisse incontra durante il viaggio, con sottofondo musicale Le Variazioni Goldberg di Bach, interpretate dalla fisarmonica di Stefan Hussong. Si tratta di un omaggio particolare per Tonino Guerra, sceneggiatore, poeta, artista e scrittore, collaborò a lungo con Fellini ed è scomparso all'età di 92 anni, a marzo 2012.
La sera, nella bella cornice della Corte degli Agostiniani, alle 21:15, si esibiranno Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni con il loro reading:
Un'amicizia in versi. Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini.
A seguire il concerto di July Skies, band inglese che suona un post rock dalle atmosfere romantiche e sognanti.
In piazzale Fellini, alle 21:30, saliranno sul palco i Soliti Idioti, duo comico di grande successo, che qui porteranno il loro Comico Psichedelico Tour, uno show che riesce ad unire tutti i loro personaggi in vecchi e nuovi episodi, rendendo esilarante la serata. Il tutto sarà accompagnato dalle canzoni comiche, eseguite dal vivo, assieme alla band Gli Gnomi.
Sempre in zona mare, si terrà anche il Retropolis con Loredana Bertè, sul lungomare di Bellariva all'altezza del bagno 100: un evento per tutti, che ripercorre 50 anni di musica pop, dalle ore 22:30 alle 04:00, provocazioni post-retrò vintage anni '80 e '90 per ballare finché si può.
Un altro tipo di ballo quello che animerà la Darsena di San Giuliano: qui si terrà infatti la finalissima del Gran Premio di Ballo Liscio Provincia di Rimini, giunto alla sua quinta edizione. Suonerà Roberta Cappelletti e in pista, insieme alle coppie finaliste, l'intrattenimento del gruppo folk Le Sirene Danzanti di Sandra e Mirko Ermeti.
Eventi della domenica 8 luglio:
La domenica dell'8 luglio nasce sotto il tradizionale concerto sulla spiaggia di RiminiTerme: l'artista che si esibirà con il disco rovente del sole dietro di sé sarà Malika Ayane, voce portentosa ed emozionante.
La sera, al Teatro degli Atti, ore 18:15, andrà in scena La ragazza Carla, con Sonia Bergamasco, attrice affermata del teatro e del cinema nostrano, e Teho Teardo, musicista raffinato, premiato con il David di Donatello per la colonna sonora del film Il Divo: un omaggio a un grande poeta contemporaneo, Elio Pagliarani, scomparso da poco tempo, fondatore del Gruppo 63, autore del romanzo in versi
La stessa sera, alle 21:15, alla Corte degli Agostiniani, in collaborazione con Percuotere la mente, il concerto di Dente, protagonista della scena musicale cantautorale italiana degli ultimi anni. Melodie semplici e sognanti, testi agrodolci con giochi di parole e un'infinita sensibilità per scrivere della quotidianità dell'amore. Il suo ultimo album si intitola Io tra di noi ed è uscito nel 2011.
Apriranno il concerto gli Amycanbe. Aspettando la Notte Rosa: Come ogni anno non mancano gli eventi che preparano il pubblico alla Notte Rosa, organizzati anche grazie a Percuotere la mente: spettacoli teatrali, show multimediali, tra cui il concerto del 3 luglio, quando a Rimini arriverà una band storica come gli Incognito, pionieri inglesi dell'acid jazz, che nella loro lunga carriera hanno esplorato il soul, il funk, il rhythm and blues.
Il leader degli Incognito sarà anche il presidente della commissione artistica e music project manager dell' Inedited world music festival, di cui si svolgerà la finale a Rimini. Inoltre, imperdibile il concerto di Maria Gadù, che si terrà il 5 luglio presso la Corte degli Agostiniani. L'artista brasiliana si lascia accompagnare dalla sua chitarra e da un gruppo di talentuosi musicisti.
Chi ama il pesce fresco non dovrebbe perdersi la Molo Street Parade, il dj set che il 30 giugno animerà via Destra del Porto: dal tramonto fino a tarda sera si potranno gustare sardoncini al suono della musica proveniente dalle consolle galleggianti in cui saranno trasformati i pescherecci ormeggiati nel porto.
NOTTE ROSA A BELLARIA-IGEA MARINA
Venerdì 6 luglio – ore 01:00 Porto canale lato Igea Marina Francesco Renga
Dopo i fuochi di mezzanotte si esibirà l’ex leader dei Timoria da tempo solista di successo. Bresciano d’adozione, il cantante porterà ai nottambuli rosa di Bellaria Igea Marina la potenza della sua voce e i suoi successi più noti come Angelo, Tracce di Te e, l’ultimo successo sanremese, La tua Bellezza.
Sabato 7 luglio
Beky Bay, sulla spiaggia di Bellaria Igea Marina Gary Dourdan e Morgan – DJ set “Hot Pink Night”, da CSI Los Angeles ai mixer in spiaggia, Gary Durdan non sarà l’unico ospite della serata in cui ci si potrà scatenare in spiaggia mentre famosi dj ‘metteranno musica’ per tutta la notte. Insieme a lui, dj “d’occasione” per la serata sarà Morgan, cantante, volto noto della tv e giudice del più famoso talent show della televisione italiana, X Factor. Un appuntamento che si annuncia imperdibile!
Sabato 7 luglio – ore 20:30
Centro storico della città Notte Rosa dei Bambini I bambini si riprendono la città e la Notte Rosa 2012 diventa la Notte Rosa dei bambini! A partire dalle 19.00 con l’Isola Rosa e la mega battaglia di cuscini alle 21.00. Leggi il programma della Notte Rosa dei bambini 2012
Per tutti, i fuochi di mezzanotte che illumineranno di rosa il cielo dell’intera Riviera.
E la serata Milleluci 2012 con concerti dal vivo e l’esplorazione del mondo delle radio nel centro della città.
VENERDI' 1 LUGLIO GATTEO A MARE
Giardini Don Guanella ore 21 Gatteo Mare Village: Baby Pink Dance
Tutti i bambini e le bambine vestiti in rosa si scateneranno nelle danze con gli animatori del GMV.
Ingresso riservato agli ospiti muniti di braccialetto Gatteo Mare Village.
Piazza Romagna Mia ore 21
Genio & Pierrots
Tradizionale spettacolo sul grande palco allestito di fronte al mare in Piazza Romagna Mia, con tanti artisti del mondo della musica, del cabaret, della danza…
I protagonisti principali dell’evento saranno ‘Genio & Pierrots’, una delle orchestre più amate del panorama nazionale, che con la loro musica ed energia riscalderanno il pubblico di Gatteo a Mare.
Ospite d’onore: direttamente dal suo tour mondiale il grande illusionista, mangiafuoco e fachiro Federico Fontanili!
Ingresso libero
Piazza della Libertà ore 21,30 Circus Colombazzi
Tra i protagonisti del 2011 spicca la Compagnia “Fratelli di Taglia”, che ben interpreta il taglio onirico-felliniano che caratterizza l’edizione di quest’anno della Notte Rosa. In scena una famiglia di saltimbanchi, stravaganti giocolieri, spericolati acrobati, imbonitori, ciarlatani d’inizio secolo che racchiude nel proprio piccolo mondo, nella caratterizzazione dei suoi personaggi, la tradizione del teatro popolare, dalla Commedia dell'Arte al Clown, dal Clown al Buffone.
Giardini Don Guanella ore 22,30 Gatteo Mare Village:
Latin Pink La noche latina si tinge di rosa! Balli sudamericani con gli animatori del GMV. Ingresso riservato agli ospiti muniti di braccialetto Gatteo Mare Village.
Foce del Fiume Rubicone ore 24 Spettacolo pirotecnico in rosa
A Gatteo Mare la Notte Rosa è anche apertura serale degli stabilimenti balneari
Apertura prolungata degli esercizi commerciali oltre il consueto orario serale
Originali proposte in rosa presso le strutture ricettive, ristoranti ed attività commerciali: offerte promozionali, gadget, "piatti in rosa"...
Dal 6 luglio, venerdì, all'8 luglio, tre giorni di festa per tutta la Riviera Adriatica, da Cattolica ai Lidi Ferraresi, passando anche per le tre cittadine del Rubicone: Gatteo Mare, San Mauro Mare e Savignano.
Quest'anno la Notte Rosa è dedicata al tema della luna, da sempre ispiratrice di poeti e artisti, nonché degli scienziati, testimone muta e romantica delle promesse degli innamorati.
Lungo le strade delle città, addobbi, decorazioni, piazze illuminate di rosa e luci pubbliche del medesimo colore.
Il colore rosa è la tinta che più si avvicina agli incontri magici, alle amicizie, al divertimento della Riviera Adriatica, quando si balla tutta la notte e poi ci si ferma in riva al mare ad aspettare l'alba. E l'alba rosata vi aspetta anche il mattino del sabato, dopo una lunga notte di musica e festa.
Come da tradizione, durante i giorni della festa tutta la Riviera si tinge di rosa: dalle spiagge ai negozi, dai musei aperti alle piazze, dai viali dello shopping ai ristoranti. Anche le luci dei lampioni in strada regalando magica luce rosa a tutta la città di Rimini. Si tingono di rosa anche le attrazioni allestite nelle piazze del lungomare, la darsena, le feste in barca, le luci che illuminano i monumenti del centro storico e la storica facciata del Grand Hotel.
Il rosa è il colore dominante anche nell'abbigliamento dei più giovani, negli accessori e nei simpatici copricapo indossati durante la serata. Il rosa è anche nei cibi e nei dolci speciali preparati per l'evento, come il Bomborosa e il RiminiOsa, un bombolone e un gelato speciale a base di pesche nettarine IGP. La serata inizia con l'aperitivo alle cantinette, nel centro storico, o nei locali del lungomare.
Al calar della sera prendono il via gli spettacoli e i grandi concerti che condurranno alla mezzanotte, quando tutta la Riviera brillerà sotto lo spettacolo mozzafiato dei fuochi d'artificio, in contemporanea su 110 km di costa.
Come nelle scorse edizioni, anche nel 2012 probabilmente tutto il lungomare sarà riservato ai pedoni, per l'intrattenimento e le passeggiate da un locale all'altro.
Non mancheranno inoltre mostre e incontri, a cura di Consorzio dei Saperi - Cartoon Club, dislocate in tutta la città, ispirate all'elaborazione che Pasolini fece di un film di De Laurentis, che diede vita a una storyboard a fumetti delle scene del film dal titolo La terra vista dalla Luna.
PROGRAMMA DELLA NOTTE ROSA 2012 A RIMINI
Grandi nomi e tanta buona musica, dal lungomare al centro storico della città. Come gli ultimi anni, la settima edizione della Notte Rosa durerà un intero weekend, dal 6 all'8 luglio, anche se ufficialmente il giorno della festa è il venerdì 6 luglio.
Eventi del venerdì 6 luglio: Concerto di Giorgia per la Notte Rosa di Rimini L'evento principale della prima serata sarà il concerto gratuito di Giorgia sul parlco di Piazzale Fellini; interpreterà le canzoni del suo nuovo album, Dietro le apparenze, ma anche i suoi grandi classici, come Di sole e d'azzurro e Come saprei.
Al termine della sua performance i fuochi d'artificio di mezzanotte illumineranno il cielo di tutta la costa. Grazie alla rinnovata partnership con Assalti al cuore e Percuotere la mente, anche in centro città non mancherà la buona musica: il 6 luglio, alle ore 23, al Teatro degli Atti, appuntamento con l'unica data italiana di Nils Frahm, sempre ad ingresso libero. Il giovane pianista tedesco, compositore e produttore di Berlino che ha collaborato con musicisti di grande fama, come Peter Broderick, Anne Muller e Olafur Arnalds. Aprirà la serata Inserire floppino, ossia Marco Migani, una serie di suoni e rumori ambient-noise accompagneranno una serie di fotografie proiettate.
Eventi del sabato 7 luglio: Il sabato inizia con un evento sulla spiaggia libera di piazzale Boscovich, alle 5 del mattino. Si tratta di Odiséa, lettura selvatica di Tonino Guerra: un unico attore interpreta, leggendo i versi in dialetto, tutti i personaggi che Ulisse incontra durante il viaggio, con sottofondo musicale Le Variazioni Goldberg di Bach, interpretate dalla fisarmonica di Stefan Hussong. Si tratta di un omaggio particolare per Tonino Guerra, sceneggiatore, poeta, artista e scrittore, collaborò a lungo con Fellini ed è scomparso all'età di 92 anni, a marzo 2012.
La sera, nella bella cornice della Corte degli Agostiniani, alle 21:15, si esibiranno Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni con il loro reading:
Un'amicizia in versi. Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini.
A seguire il concerto di July Skies, band inglese che suona un post rock dalle atmosfere romantiche e sognanti.
In piazzale Fellini, alle 21:30, saliranno sul palco i Soliti Idioti, duo comico di grande successo, che qui porteranno il loro Comico Psichedelico Tour, uno show che riesce ad unire tutti i loro personaggi in vecchi e nuovi episodi, rendendo esilarante la serata. Il tutto sarà accompagnato dalle canzoni comiche, eseguite dal vivo, assieme alla band Gli Gnomi.
Sempre in zona mare, si terrà anche il Retropolis con Loredana Bertè, sul lungomare di Bellariva all'altezza del bagno 100: un evento per tutti, che ripercorre 50 anni di musica pop, dalle ore 22:30 alle 04:00, provocazioni post-retrò vintage anni '80 e '90 per ballare finché si può.
Un altro tipo di ballo quello che animerà la Darsena di San Giuliano: qui si terrà infatti la finalissima del Gran Premio di Ballo Liscio Provincia di Rimini, giunto alla sua quinta edizione. Suonerà Roberta Cappelletti e in pista, insieme alle coppie finaliste, l'intrattenimento del gruppo folk Le Sirene Danzanti di Sandra e Mirko Ermeti.
Eventi della domenica 8 luglio:
La domenica dell'8 luglio nasce sotto il tradizionale concerto sulla spiaggia di RiminiTerme: l'artista che si esibirà con il disco rovente del sole dietro di sé sarà Malika Ayane, voce portentosa ed emozionante.
La sera, al Teatro degli Atti, ore 18:15, andrà in scena La ragazza Carla, con Sonia Bergamasco, attrice affermata del teatro e del cinema nostrano, e Teho Teardo, musicista raffinato, premiato con il David di Donatello per la colonna sonora del film Il Divo: un omaggio a un grande poeta contemporaneo, Elio Pagliarani, scomparso da poco tempo, fondatore del Gruppo 63, autore del romanzo in versi
La stessa sera, alle 21:15, alla Corte degli Agostiniani, in collaborazione con Percuotere la mente, il concerto di Dente, protagonista della scena musicale cantautorale italiana degli ultimi anni. Melodie semplici e sognanti, testi agrodolci con giochi di parole e un'infinita sensibilità per scrivere della quotidianità dell'amore. Il suo ultimo album si intitola Io tra di noi ed è uscito nel 2011.
Apriranno il concerto gli Amycanbe. Aspettando la Notte Rosa: Come ogni anno non mancano gli eventi che preparano il pubblico alla Notte Rosa, organizzati anche grazie a Percuotere la mente: spettacoli teatrali, show multimediali, tra cui il concerto del 3 luglio, quando a Rimini arriverà una band storica come gli Incognito, pionieri inglesi dell'acid jazz, che nella loro lunga carriera hanno esplorato il soul, il funk, il rhythm and blues.
Il leader degli Incognito sarà anche il presidente della commissione artistica e music project manager dell' Inedited world music festival, di cui si svolgerà la finale a Rimini. Inoltre, imperdibile il concerto di Maria Gadù, che si terrà il 5 luglio presso la Corte degli Agostiniani. L'artista brasiliana si lascia accompagnare dalla sua chitarra e da un gruppo di talentuosi musicisti.
Chi ama il pesce fresco non dovrebbe perdersi la Molo Street Parade, il dj set che il 30 giugno animerà via Destra del Porto: dal tramonto fino a tarda sera si potranno gustare sardoncini al suono della musica proveniente dalle consolle galleggianti in cui saranno trasformati i pescherecci ormeggiati nel porto.
NOTTE ROSA A BELLARIA-IGEA MARINA
Venerdì 6 luglio – ore 01:00 Porto canale lato Igea Marina Francesco Renga
Dopo i fuochi di mezzanotte si esibirà l’ex leader dei Timoria da tempo solista di successo. Bresciano d’adozione, il cantante porterà ai nottambuli rosa di Bellaria Igea Marina la potenza della sua voce e i suoi successi più noti come Angelo, Tracce di Te e, l’ultimo successo sanremese, La tua Bellezza.
Sabato 7 luglio
Beky Bay, sulla spiaggia di Bellaria Igea Marina Gary Dourdan e Morgan – DJ set “Hot Pink Night”, da CSI Los Angeles ai mixer in spiaggia, Gary Durdan non sarà l’unico ospite della serata in cui ci si potrà scatenare in spiaggia mentre famosi dj ‘metteranno musica’ per tutta la notte. Insieme a lui, dj “d’occasione” per la serata sarà Morgan, cantante, volto noto della tv e giudice del più famoso talent show della televisione italiana, X Factor. Un appuntamento che si annuncia imperdibile!
Sabato 7 luglio – ore 20:30
Centro storico della città Notte Rosa dei Bambini I bambini si riprendono la città e la Notte Rosa 2012 diventa la Notte Rosa dei bambini! A partire dalle 19.00 con l’Isola Rosa e la mega battaglia di cuscini alle 21.00. Leggi il programma della Notte Rosa dei bambini 2012
Per tutti, i fuochi di mezzanotte che illumineranno di rosa il cielo dell’intera Riviera.
E la serata Milleluci 2012 con concerti dal vivo e l’esplorazione del mondo delle radio nel centro della città.
VENERDI' 1 LUGLIO GATTEO A MARE
Giardini Don Guanella ore 21 Gatteo Mare Village: Baby Pink Dance
Tutti i bambini e le bambine vestiti in rosa si scateneranno nelle danze con gli animatori del GMV.
Ingresso riservato agli ospiti muniti di braccialetto Gatteo Mare Village.
Piazza Romagna Mia ore 21
Genio & Pierrots
Tradizionale spettacolo sul grande palco allestito di fronte al mare in Piazza Romagna Mia, con tanti artisti del mondo della musica, del cabaret, della danza…
I protagonisti principali dell’evento saranno ‘Genio & Pierrots’, una delle orchestre più amate del panorama nazionale, che con la loro musica ed energia riscalderanno il pubblico di Gatteo a Mare.
Ospite d’onore: direttamente dal suo tour mondiale il grande illusionista, mangiafuoco e fachiro Federico Fontanili!
Ingresso libero
Piazza della Libertà ore 21,30 Circus Colombazzi
Tra i protagonisti del 2011 spicca la Compagnia “Fratelli di Taglia”, che ben interpreta il taglio onirico-felliniano che caratterizza l’edizione di quest’anno della Notte Rosa. In scena una famiglia di saltimbanchi, stravaganti giocolieri, spericolati acrobati, imbonitori, ciarlatani d’inizio secolo che racchiude nel proprio piccolo mondo, nella caratterizzazione dei suoi personaggi, la tradizione del teatro popolare, dalla Commedia dell'Arte al Clown, dal Clown al Buffone.
Giardini Don Guanella ore 22,30 Gatteo Mare Village:
Latin Pink La noche latina si tinge di rosa! Balli sudamericani con gli animatori del GMV. Ingresso riservato agli ospiti muniti di braccialetto Gatteo Mare Village.
Foce del Fiume Rubicone ore 24 Spettacolo pirotecnico in rosa
A Gatteo Mare la Notte Rosa è anche apertura serale degli stabilimenti balneari
Apertura prolungata degli esercizi commerciali oltre il consueto orario serale
Originali proposte in rosa presso le strutture ricettive, ristoranti ed attività commerciali: offerte promozionali, gadget, "piatti in rosa"...
mercoledì 4 luglio 2012
Parolo lascia Cesena per Parma
Calciomercato, Parolo al Parma
„Manca ancora l'ufficialità da parte delle due società, ma Marco Parolo vestirà la maglia del Parma nella prossima stagione. Il Cavalluccio e i Ducali, infatti, hanno trovato l'accordo per il prestito del giocatore (27 anni) per un milione di euro, con obbligo di riscatto al termine della stagione che sta per iniziare fissato a 3 milioni di euro. In pratica un'operazione da 4 milioni di euro totali. Al Cesena andrà un giovane più Brandao in prestito, che a quanto pare ha già sostenuto le visite mediche.
Marco Parolo, 27 anni, forse il miglior giocatore dei bianconeri negli ultimi 3 anni come rendimento, lascia così Cesena dopo 104 presenze e 11 gol.
P.S. Campedelli a Sky: "Livaja potrebbe arrivare"
Il presidente del Cesena, Igor Campedelli,(di Gatteo) ha incontrato i dirigenti dell'Inter per parlare di calciomercato, in particolare riguardo i giovani, alcuni dei quali in comproprietà tra la società bianconera e quella di Moratti.“
martedì 3 luglio 2012
Treno tra Rimini e San Marino
"Tra Rimini e la Repubblica di San Marino è assolutamente prioritario progettare il ripristino della funzione assicurata in passato dalla ferrovia". Ne è convinto il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, intervenuto sul Titano, al convegno "Il treno come moltiplicatore di relazioni e opportunita".
;Ecco cosa ne dice:
"Il vecchio tracciato della ferrovia Rimini - San Marino risulta oggi compromesso a causa sia dall’espansione urbanistica sia dal riutilizzo in parte della stessa a seguito della costruzione della superstrada Rimini-San Marino e di alcuni percorsi ciclopedonali. La proposta di riattivazione di tale collegamento si indirizza verso un prevalente utilizzo della rete stradale attuale con un recupero del vecchio tracciato inferiore al 30% sul totale della lunghezza prevista. Ad una prima ipotesi che si sviluppa prevalentemente lungo l’attuale sede stradale (con arrivo a Borgo Maggiore ed interscambio con la funivia), si affianca anche una seconda soluzione in grado recuperare l’ultimo tratto del vecchio tracciato (circa 3,4 km) sino a giungere presso l’ex stazione di San Marino.
La domanda di mobilità, nella sua componente sistematica e turistica, assume grandezze tali da giustificare l’impiego di soluzioni che vanno dai bus tradizionali ai tram su ferro. Considerato il contesto territoriale (extraurbano), i parametri tecnici, i costi di investimento e di esercizio e anche gli aspetti ambientali, la soluzione tecnica ottimale risulta essere quella del tram su gomma. Con una frequenza di 30 min nelle ore di punta e di un’ora nel resto della giornata, il nuovo servizio andrebbe a sviluppare dalle 310.000 (hp 1) alle 340.000 (hp 1) vett*km anno.
In base ad una prima stima di massima dei costi di infrastrutturali e per l’acquisto dei veicoli, risulta una forbice compresa tra i 25 e 40 milioni di euro.
E’ possibile istituire un collegamento diretto con un percorso separato ed autonomo rispetto all’attuale sede stradale della SS72, una strada statale internazionale, molto trafficata, dove transitano nel periodo estivo 13.000 autoveicoli, di cui più del 10% è costituito da mezzi pesanti. D’inverno il traffico scende a circa 10.000 auto, ma i mezzi pesanti salgono al 15% del totale. I livelli di incidentalità sono alti, tanto chela SS72 è stabilmente inserita, secondo le statistiche dell’ACI, tra le prime cinque strade più pericolose d’Italia. L’idea di un intervento del genere è di grande suggestione, ed avrebbe ricadute importantissime per il turismo, favorendo le relazioni tra la Provincia di Rimini e uno Stato dall’antica storia, famoso nel mondo. Verrebbe potenziata l’offerta turistica della riviera romagnola e la Repubblica ne avrebbe un sicuro beneficio. E non è da sottovalutare il vantaggio che ne ricaverebbero i circa 6.000 pendolari che quotidianamente si muovono in entrambe le direzioni. La sicurezza ne guadagnerebbe, diminuirebbero gli incidenti e la qualità della vita di molte persone aumenterebbe. Lo stesso Aeroporto Internazionale Federico Fellini ne trarrebbe effetti positivi. Questo aspetto dovrà essere verificato e approfondito in uno specifico studio di fattibilità che dovrà analizzare sia gli aspetti economici che quelli trasportistici. La tecnologia da usare potrebbe essere simile al sistema adottato per il TRC lungo la costa. E’ evidente che non è più possibile pensare a un semplice ripristino della linea inaugurata dal Conte Costanzo Ciano Ministro delle Comunicazioni nel 1932, dopo poco più di quattro anni di lavori, e chiusa appena dodici anni dopo a seguito dei danni subiti dai bombardamenti durante la guerra. Allora Rimini era collegata con San Marino in maniera ottimale: si partiva dalla stazione, da sempre localizzata dov’è ora, e si arrivava nella parte più alta della Repubblica, dove ancora oggi c’è la piazza dedicata alla stazione, in cui però i treni non si vedono da oltre cinquant’anni. Il problema è che la città di Rimini che vanta primati europei per arrivi e presenze non è stata in grado di mantenere e realizzare una mobilità adeguata agli standard europei. Non è un caso, del resto. Basti pensare al destino che ha avuto l’avveniristica proposta della monorotaia inserita da Giancarlo De Carlo nel Piano Regolatore Generale degli anni ’60, che avrebbe potuto risolvere i problemi di collegamento tra la città storica e il lungomare. Sappiamo tutti come è andata a finire, e ancora oggi ci dividiamo sul TRC. Permettiamo, però, alle auto di circolare più o meno indisturbate ovunque. Insomma, treno e mezzi simili non hanno mai avuto molto successo. Così la ferrovia distrutta dai bombardamenti si prestò ad una singolare considerazione: invece di ristrutturare le parti danneggiate si preferì, come per la linea gemella della Marecchiese, rimuovere i binari e le infrastrutture per far posto alla nuova strada. Neppure si volle ipotizzare la coesistenza delle due modalità di trasporto. La scelta fu chiara e molta parte del sedime della Rimini - Novafeltria è stata occupata, e oggi ne rimane ben poca cosa. A mio avviso, dopo tanti anni, sono sempre di più le persone convinte dell’opportunità di ripristinare la linea ferroviaria dismessa. Un’opera che certamente farebbe fare al nostro territorio un salto di qualità di notevole valore, proiettandoci davvero in Europa per il livello di servizio e per la tipologia di un’opera che soddisfa le esigenze locali e non risponde a quel gigantismo delle infrastrutture che invece andrebbe attentamente ripensato. Dei piccoli passi avanti si stanno compiendo.Il gruppo di lavoro che si è insediato su mandato del Governo sammarinese, della Provincia e del Comune di Rimi e di Coriano, sta lavorando per presentare a breve precise proposte di messa in sicurezza della strada statale 72 e per verificare il tipo di collegamento stabile da ripristinare tra Rimini e San Marino. Sappiamo che il recupero della ferrovia è difficile, sia perché nel corso del tempo molto del sedime è stato occupato, sia per i costi, sicuramente alti. Però ciò non vuol dire che non sia possibile sviluppare altre forme di collegamento diretto, magari attraverso l’utilizzo di corsie preferenziali protette pensando ad un sistema analogo a quello del TRC. Questo evidentemente consentirebbe un risparmio in termini di gestione dei mezzi, di utilizzo della stessa tecnologia e un diretto collegamento tra l’asse della costa e la direttrice da Rimini verso Coriano e San Marino. E’ evidente che questa proposta si deve inserire in un più ampio processo di ridefinizione dell’assetto del trasporto pubblico locale e della mobilità di tutta la Provincia ma forse di tutta l’area della Romagna. Dopo i lavori della terza corsia ci aspettiamo l’avvio dei lavori per la SS16 almeno con due primi significativi stralci tra Misano e Riccione e a Rimini nella zona di Covignano tra la Marecchiese e proprio la SS72. Ma abbiamo anche bisogno di una E45 ripensata che sia più sicura ed efficiente e di avere una viabilità seria con Ravenna , non come quella di oggi, che arrivi fino a Venezia. Un’asse adriatico che è uno scandalo tenere in queste condizioni. Anche in relazione ai collegamenti ferroviari che debbono essere ripensati e migliorati se davvero vogliamo essere il primo distretto turistico d’Europa. Spero che qualche novità sull’asse ferroviario Milano Ancona possa arrivare già quest’estate, che qualche treno in più l’ha già conquistato e ora anche Montezemolo dice che sta studiano qualcosa per la linea adriatica".
;Ecco cosa ne dice:
"Il vecchio tracciato della ferrovia Rimini - San Marino risulta oggi compromesso a causa sia dall’espansione urbanistica sia dal riutilizzo in parte della stessa a seguito della costruzione della superstrada Rimini-San Marino e di alcuni percorsi ciclopedonali. La proposta di riattivazione di tale collegamento si indirizza verso un prevalente utilizzo della rete stradale attuale con un recupero del vecchio tracciato inferiore al 30% sul totale della lunghezza prevista. Ad una prima ipotesi che si sviluppa prevalentemente lungo l’attuale sede stradale (con arrivo a Borgo Maggiore ed interscambio con la funivia), si affianca anche una seconda soluzione in grado recuperare l’ultimo tratto del vecchio tracciato (circa 3,4 km) sino a giungere presso l’ex stazione di San Marino.
La domanda di mobilità, nella sua componente sistematica e turistica, assume grandezze tali da giustificare l’impiego di soluzioni che vanno dai bus tradizionali ai tram su ferro. Considerato il contesto territoriale (extraurbano), i parametri tecnici, i costi di investimento e di esercizio e anche gli aspetti ambientali, la soluzione tecnica ottimale risulta essere quella del tram su gomma. Con una frequenza di 30 min nelle ore di punta e di un’ora nel resto della giornata, il nuovo servizio andrebbe a sviluppare dalle 310.000 (hp 1) alle 340.000 (hp 1) vett*km anno.
In base ad una prima stima di massima dei costi di infrastrutturali e per l’acquisto dei veicoli, risulta una forbice compresa tra i 25 e 40 milioni di euro.
E’ possibile istituire un collegamento diretto con un percorso separato ed autonomo rispetto all’attuale sede stradale della SS72, una strada statale internazionale, molto trafficata, dove transitano nel periodo estivo 13.000 autoveicoli, di cui più del 10% è costituito da mezzi pesanti. D’inverno il traffico scende a circa 10.000 auto, ma i mezzi pesanti salgono al 15% del totale. I livelli di incidentalità sono alti, tanto chela SS72 è stabilmente inserita, secondo le statistiche dell’ACI, tra le prime cinque strade più pericolose d’Italia. L’idea di un intervento del genere è di grande suggestione, ed avrebbe ricadute importantissime per il turismo, favorendo le relazioni tra la Provincia di Rimini e uno Stato dall’antica storia, famoso nel mondo. Verrebbe potenziata l’offerta turistica della riviera romagnola e la Repubblica ne avrebbe un sicuro beneficio. E non è da sottovalutare il vantaggio che ne ricaverebbero i circa 6.000 pendolari che quotidianamente si muovono in entrambe le direzioni. La sicurezza ne guadagnerebbe, diminuirebbero gli incidenti e la qualità della vita di molte persone aumenterebbe. Lo stesso Aeroporto Internazionale Federico Fellini ne trarrebbe effetti positivi. Questo aspetto dovrà essere verificato e approfondito in uno specifico studio di fattibilità che dovrà analizzare sia gli aspetti economici che quelli trasportistici. La tecnologia da usare potrebbe essere simile al sistema adottato per il TRC lungo la costa. E’ evidente che non è più possibile pensare a un semplice ripristino della linea inaugurata dal Conte Costanzo Ciano Ministro delle Comunicazioni nel 1932, dopo poco più di quattro anni di lavori, e chiusa appena dodici anni dopo a seguito dei danni subiti dai bombardamenti durante la guerra. Allora Rimini era collegata con San Marino in maniera ottimale: si partiva dalla stazione, da sempre localizzata dov’è ora, e si arrivava nella parte più alta della Repubblica, dove ancora oggi c’è la piazza dedicata alla stazione, in cui però i treni non si vedono da oltre cinquant’anni. Il problema è che la città di Rimini che vanta primati europei per arrivi e presenze non è stata in grado di mantenere e realizzare una mobilità adeguata agli standard europei. Non è un caso, del resto. Basti pensare al destino che ha avuto l’avveniristica proposta della monorotaia inserita da Giancarlo De Carlo nel Piano Regolatore Generale degli anni ’60, che avrebbe potuto risolvere i problemi di collegamento tra la città storica e il lungomare. Sappiamo tutti come è andata a finire, e ancora oggi ci dividiamo sul TRC. Permettiamo, però, alle auto di circolare più o meno indisturbate ovunque. Insomma, treno e mezzi simili non hanno mai avuto molto successo. Così la ferrovia distrutta dai bombardamenti si prestò ad una singolare considerazione: invece di ristrutturare le parti danneggiate si preferì, come per la linea gemella della Marecchiese, rimuovere i binari e le infrastrutture per far posto alla nuova strada. Neppure si volle ipotizzare la coesistenza delle due modalità di trasporto. La scelta fu chiara e molta parte del sedime della Rimini - Novafeltria è stata occupata, e oggi ne rimane ben poca cosa. A mio avviso, dopo tanti anni, sono sempre di più le persone convinte dell’opportunità di ripristinare la linea ferroviaria dismessa. Un’opera che certamente farebbe fare al nostro territorio un salto di qualità di notevole valore, proiettandoci davvero in Europa per il livello di servizio e per la tipologia di un’opera che soddisfa le esigenze locali e non risponde a quel gigantismo delle infrastrutture che invece andrebbe attentamente ripensato. Dei piccoli passi avanti si stanno compiendo.Il gruppo di lavoro che si è insediato su mandato del Governo sammarinese, della Provincia e del Comune di Rimi e di Coriano, sta lavorando per presentare a breve precise proposte di messa in sicurezza della strada statale 72 e per verificare il tipo di collegamento stabile da ripristinare tra Rimini e San Marino. Sappiamo che il recupero della ferrovia è difficile, sia perché nel corso del tempo molto del sedime è stato occupato, sia per i costi, sicuramente alti. Però ciò non vuol dire che non sia possibile sviluppare altre forme di collegamento diretto, magari attraverso l’utilizzo di corsie preferenziali protette pensando ad un sistema analogo a quello del TRC. Questo evidentemente consentirebbe un risparmio in termini di gestione dei mezzi, di utilizzo della stessa tecnologia e un diretto collegamento tra l’asse della costa e la direttrice da Rimini verso Coriano e San Marino. E’ evidente che questa proposta si deve inserire in un più ampio processo di ridefinizione dell’assetto del trasporto pubblico locale e della mobilità di tutta la Provincia ma forse di tutta l’area della Romagna. Dopo i lavori della terza corsia ci aspettiamo l’avvio dei lavori per la SS16 almeno con due primi significativi stralci tra Misano e Riccione e a Rimini nella zona di Covignano tra la Marecchiese e proprio la SS72. Ma abbiamo anche bisogno di una E45 ripensata che sia più sicura ed efficiente e di avere una viabilità seria con Ravenna , non come quella di oggi, che arrivi fino a Venezia. Un’asse adriatico che è uno scandalo tenere in queste condizioni. Anche in relazione ai collegamenti ferroviari che debbono essere ripensati e migliorati se davvero vogliamo essere il primo distretto turistico d’Europa. Spero che qualche novità sull’asse ferroviario Milano Ancona possa arrivare già quest’estate, che qualche treno in più l’ha già conquistato e ora anche Montezemolo dice che sta studiano qualcosa per la linea adriatica".
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