Festa di origine celtica /2700 aC/che si celebra alla fine di ottobre per accogliere l’arrivo dell’inverno. Era chiamata “All Hallow Even”, ossia la vigilia di tutti i Santi. In questa occasione la gente accendeva fuochi attorno ai quali tutti danzavano, indossando maschere per spaventare le streghe. Per ricordare quell’antica festa, ancora oggi si festeggia Halloween la notte del 31 ottobre. I ragazzi si mascherano e bussano alle porte di case,bar,negozi ancora aperti, pronunciando la famosa frase: Trick or treat”, ossia “dolcetto o scherzetto”. Di solito si offrono biscotti e caramelle, qualche insulto o denaro.
Simbolo di Halloween sono le zucche illuminate con dentro una candela. Si dice che la loro luce serva a tenere lontani gli spiriti della notte.
Supportata anche da un gran battage pubblicitario da parte dei media, questa festa di origine anglosassone piace sempre di più anche ai nostri bambini, forse anche a causa del duplice aspetto macabro e gioioso che essa contiene e anche perché di solito ci si maschera come se fosse carnevale.
Questo per la cronaca, dicendoci chiaro, qui a Gatteo c'è da impazzire quella sera per il bussare e lo suonare, petardi sparati sotto i piedi, la schiuma o vernice colante da portoni e auto. Qualche palo rotto o i cassettoni d'immondizia rovesciati.
I ragazzi si formano in gruppi e a fine della serata dividono il denaro raccolto. Bisness is bisness.
Cosa ne dice Wikipedia
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La notte delle zucche (siamo ormai tutti teste di zucca!)
RispondiEliminaDa qualche anno, ormai, alla fine di ottobre siamo invasi da immagini di zucche, pipistrelli, e altre amenità! in stile horror. E’ la festa di "Halloween", entrata anche nel mondo della scuola (non pochi sono gli istituti scolastici, dalla scuola primaria a quella superiore, dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini, tra giochi e disegni).
E' vero, anche a Gatteo si scherza , e fin qui va bene, ma è ben più grave che, non solo tra i bambini e i giovani ma anche tra gli adulti, Halloheen va soppiantando una festa crisiana ben più importante !!! E tutto scorre , nel segno del qualunquismo e della farneticazione, seppellendo le nostre migliori tradizioni.
Angelo
http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=6832
RispondiEliminaciao angelo!
RispondiEliminavuoi fermare il tempo?
non puoi opporti,
si può essere un po' appartati, ma avendo dei figli bisogna ballare come la massa ed il commercio ci comanda...
fossi da sola, fuggirei
Cara Hanna, ballare con la massa non è proprio ciò che il cuore desidera. Siamo talmente pieni di desiderio di felicità, bellezza e giustizia che l'omologazione non ci rende liberi, ma schiavi del potere prevalente. L'uomo è libero quando si rende consapevole che non è lui che si fa , ma c'è Altro, ed il potere dominante, il relativismo, ci inducono a questa massificazione, come tu dici, alla quale dobbiamo opporci! E' per questo che i nostri bambini possono andare a fare dolcetto scherzetto, ma i nostri figli devono venire con noi ,perchè Halloween non significa altro che “vigilia d’Ognissanti”, in cui dunque ricordare i Santi, magari proprio con qualche bella gigantografia di questi nostri campioni, amici e modelli, da esporre alla finestra o in luoghi ben visibili. Un invito alla festa vera, e alla gioia luminosa che ci viene da questi grandi, che brillano come stelle nel firmamento della storia e ora nel cielo del paradiso.
RispondiEliminaTanti Santi, tutti i Santi, noti o ignoti, figure lontane o vicine nel tempo e nello spazio; Santi anche viventi, che può capitarci d’incontrare ogni giorno, non sempre apprezzandoli; Santi che dovremmo essere (o almeno cercare di diventare) ciascuno di noi.
E poi i Defunti, tutti i defunti: i nostri morti, che teniamo cari nella memoria e nel cuore, e quelli degli altri; quelli di cui nessuno più si ricorda e quelli dei quali nessuno s’è mai ricordato; quelli spentisi in silenzio o invece quelli che hanno suscitato scalpore; quelli consumati dalla malattia o solo dal cumulo di anni; quelli falciati anzitempo dai troppi incidenti o addirittura stroncati dal crepitio delle armi...
come a dirci che c’è un destino buono che attende ciascuno. Una prospettiva d’altro mondo, in questo mondo, dal quale è giusto, almeno in questi giorni, guardare oltre.
Angelo