giovedì 18 marzo 2010

2012 la fine del mondo?, frammenti del libro di Roberto Giacobbo

Le ultime novità nella biblioteca comunale di Gatteo:
2012 la fine del mondo? di Roberto Giacobbo
Ecco qui qualche frammento saliente del volume letto in una notte:

.."Il calendario maya ci dà una prospettiva alla qua­le non siamo abituati: le nostre vite fanno parte di un qualcosa di più ampio.
La differenza maggiore fra il popolo maya e noi oc­cidentali risiede, infatti, in questo concetto: per loro il tempo, se anche esiste, è fatto di cicli; è come una fon­te da cui sgorgano passato e futuro, con eventi che si ripetono a intervalli regolari, sia pur se ampi, con un principio e una fine per ogni cosa, ma anche con un rinnovamento che segue ogni fine. Per noi occidentali, invece, il tempo è costituito da una linea retta che va sempre avanti, che a volte può rallentare, ma che co­munque fluisce e fluirà ineluttabilmente nella stessa direzione. Questa marcata differenza concettuale ine­vitabilmente indirizza le esistenze secondo prospetti­ve opposte.
Lo studio sul Sole, portato avanti dai sacerdoti maya, è giunto alla conclusione che l'intero sistema solare si sposti, percorra una ellisse che ha come centro il cen­tro della galassia, deducendone che il Sole e tutti i suoi pianeti si muovano in cicli, in relazione alla luce cen­trale della galassia. Esiste quindi una sorta di perio­dicità per ogni cosa e il calendario maya si fonda pro­prio sull'acquisizione di questo dato di fatto..."
/pag.22/
"Il New Age è una corrente di pensiero occidentale nata nel XX se­colo dalla controcultura che ha caratterizzato le scel­te ideologiche degli anni Sessanta: comprende molte realtà disomogenee e difficili da catalogare, accomu­nate fondamentalmente da un approccio personale e diretto all' esplorazione della spiritualità che si fondi sull' esperienza interiore di ogni singolo individuo.
Per quanto risulti impossibile tracciare un profilo de­finito, la principale convinzione che accomuna quasi tutti i new ager è che il nostro pianeta e l'intera umanità si trovino alla soglia di un progresso spirituale che, se raggiunto, consentirà l'accesso a una nuova consape­volezza: il 2012 è la data che, più o meno all'unisono, viene riconosciuta come termine indicativo di questa transizione, come il momento in cui tutte le scissioni che opprimono l'uomo contemporaneo, sia interiori che esteriori, potranno essere vinte grazie alla pratica della meditazione e alla ricerca dell' armonia con l'uni­verso; la data che viene indicata come il ponte che con­durrà finalmente all' età dell' Acquario, la nuova era di luce e di fratellanza universale.
Gli aderenti a questa corrente di pensiero sembrano pertanto perfettamente allineati con la profezia maya e sembrano assumere, o proporsi di assumere, l'atteggia­mento che i Maya ci hanno indicato come corretto.
In onore del 2012, negli ultimi anni il New Age sem­bra preferire per se stesso la definizione di "cultura acquariana" .../pag 103/
..."La cultura acquariana sostiene che esista una Fede­razione Galattica, fondata quasi cinque milioni di anni fa e costituita dagli abitanti di varie galassie, gli "Uo­mini delle Stelle", che ora, nell'imminenza del cambio dimensionale, starebbe per tornare sul nostro pianeta per indicarci il cammino.
Quello del ritorno e dell' attesa di tale ritorno è un tema che coinvolge tutto il mondo e negli ultimi anni la sua diffusione si sta intensificando a livello mon­diale; forse perché sono anni difficili, forse perché è davvero vicina l'epoca del grande cambiamento, del­la chiusura del ciclo.
Sulla chiusura di questo ciclo continueremo a in­terrogarci ed è per noi giunto il momento di scoprire quello che ha da dire la nostra scienza, la scienza oc­cidentale, sul 2012...." /pag.105/

..."Il"Living Planet Report 2008" dichiara che, andando avanti di questo passo, la Terra si consumerà. Le risor­se ambientali stanno finendo, sfruttate molto al di so­pra dei limiti sostenibili da un uomo sempre più onni­voro. La domanda supera del 30 per cento la capacità rigenerativa del pianeta: è un dato impressionante.
Più di un quinto della Foresta Amazzonica è stato distrutto e il disboscamento avanza a ritmi serrati no­nostante i limiti imposti.
Molte specie animali e vegetali sono a serio rischio estinzione; altrettante si sono già estinte.
L'ecosistema ha perso il suo equilibrio.
Oggi produciamo più cibo di quanto non ne sia mai stato prodotto nella storia dell'umanità, eppure la per­centuale degli affamati non fa che crescere nei paesi poveri. Paradossalmente, nei paesi ricchi è in forte au­mento la percentuale degli obesi, così come in forte au­mento sono tutte le malattie connesse con l'obesità.
Il petrolio sta finendo; nonostante ciò, la richiesta è sempre più pressante, soprattutto per il prepotente ingresso nel mercato internazionale di Cina e India.
L'affermarsi di queste due nuove potenze mondia­li sta accelerando e accelererà ulteriormente il collas­so della Terra.
Gli stati occidentali registrano livelli di natività mol­to bassi: stanno finendo i giovani.
Non sappiamo più come smaltire i nostri rifiuti.
Attualmente il pianeta è più caldo che in tutti gli ul­timi 10.000 anni della sua storia: manca ancora un gra­do centigrado per far registrare la temperatura massi­ma dell'ultimo milione di anni.
I ghiacciai dell'Himalaya si stanno sciogliendo a ve­locità maggiore di quelli di qualunque altra parte del mondo e, se il loro ritmo di scioglimento continuerà invariato, nel 2035 non esisteranno più. Molti paesi di­pendono dall' acqua prodotta dai ghiacciai e se essi spa­riranno per quei paesi sarà un problema molto serio...
Il divario fra i ricchi e i poveri sta raggiungendo li­velli sempre più marcati e di pari passo aumentano le guerre.
Dalla metà del XX secolo l'uomo, per la prima vol­ta nella sua storia, è in possesso di armi che hanno il potere di porre per sempre fine all'esistenza.
Il mercato economico mondiale è al collasso.
La famiglia, il nucleo base della convivenza sociale, è in forte crisi: aumentano le separazioni e i delitti all'in­terno della famiglia stessa. Anche l'individuo è in crisi; aumentano i casi di depressione, le malattie legate alla tensione e sta crescendo il consumo di psicofarmaci.
Molte regioni della Terra sono senza acqua.
Il modello su cui il mondo occidentale ha fondato il proprio sviluppo, incentrato sul pensiero razionale, ha portato a un dualismo, a una separazione fra men­te e spirito che sta intaccando profondamente l'equi­librio dell' essere umano.
La religione e lo Stato non riescono più a essere so­lidi punti di riferimento e non sono stati sostituiti da altre ideologie capaci di colmare il vuoto da essi la­sciato. Si parla sempre più spesso di "fine delle gran­di ideologie".
L'inquinamento ha raggiunto livelli allarmanti, nei mari, in terra e nell' aria.
Questi preoccupanti dati ci mostrano in maniera ine­quivocabile come il periodo storico che stiamo viven­do ci stia inducendo a una marcata familiarità con il concetto di fine, una familiarità che è sempre più inci­dente nella nostra quotidianità. Ci mostrano in manie­ra inequivocabile come molte delle risorse sulle quali abbiamo sempre contato stanno esaurendosi in coinci­denza con il periodo indicato dalla profezia maya per il chiudersi della quinta era.
Gran parte di ciò in cui credevamo è già finito. Gran parte di ciò che presumevamo di conoscere di noi stes­si ci sta tradendo. Sempre più diffusa è la consapevo­lezza che, per andare avanti, è necessario cambiare. E cambiare di molto.
Ma nell' età contemporanea non è solo la nostra or­ganizzazione sociale, politica ed economica a essere giunta a un punto talmente critico da portarci alla de­terminazione che un rinnovamento sia irrimandabile: anche la Terra sta cambiando e lo spazio in cui lei e noi ci muoviamo. È come se la personale storia dell'uma­nità e la storia dell'universo si siano dati appuntamen­to per arrivare insieme a una frattura.
E quest'appuntamento, al quale tutto pare accorre­re puntuale, sembra essere stato fissato proprio per il 2012...."/pag.107,108,109/

.."È necessario fare un breve riepilogo: il moto di rotazio­ne della Terra sta rallentando, il suo campo magneti­co si sta indebolendo, lo strato di ozono si sta assotti­gliando, i fenomeni sismici si stanno incrementando, moltissimi sono gli squilibri climatici, le tempeste sola­ri potrebbero raggiungere un picco massimo nel 2012, tutto il sistema solare si sta surriscaldando.
Il geofisico russo Alexei Dmitriev ha trovato per tut­to questo una spiegazione molto convincente: il siste­ma solare sta entrando in un' area di plasma magne­tizzato, un'area che lui chiama la Cintura Fotonica. La prova definitiva di ciò è il riscontrato accrescimento di 10 volte del plasma interstellare nella eliosfera.
Per comprendere la teoria della Cintura Fotonica di Dmitriev è necessario fare per un attimo un pas­so indietro.
La Terra, oltre a compiere quotidianamente un giro completo intorno al proprio asse e annualmente un giro completo intorno al Sole, si muove anche, insieme al sistema solare, attraverso la Via Lattea che, a sua vol­ta, si sposta nell'universo. L'ipotesi di poter entrare in una regione caratterizzata da condizioni diverse, con un contenuto di energia più elevato, con requisiti for­se ostili, non solo quindi non è scartabile, ma è addi­rittura molto plausibile. In fondo perché lo spazio in­terstellare dovrebbe essere omogeneo?
Di fatto, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta del XX secolo, nell' atmosfera terrestre ha improvvisamente fatto la sua comparsa una presenza inedita: un numero sempre crescente di particelle di luce dette" fotoni".
Particelle che assomigliano molto alla luce che, se­condo la profezia maya interpretata da José Argiielles, dovrebbe investire il nostro pianeta quando i Maya Ga­lattici giungeraru.o ancora una volta sulla Terra per aiu­tare l'uomo a realizzare il suo salto evoluzionistico".../pag.126/

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