“Ecco il Duca che s’ingaglioffa tra le puttane della Valdoca!” sussurra Leonardo a Diego mentre camminano nell’intricato gomitolo delle viuzze di quel piccolo borgo tra il Duomo e le mura orientali della città.
Tra quelle case che sembrano stare in piedi solo perché appoggiate le une alle altre, con portici stretti e bui in cui non è insolito incontrare la lama di un coltello assassino, in quelle stradine ingombre di cani, gatti e oche che starnazzano al passare dei carri, Leonardo e Diego osservano l’alta ombra nera che avanza a grandi passi proprio davanti a loro, preceduta dai due mastini che guaiscono minacciosi, pronti ad azzannare chiunque sbarri il passo al padrone. Il Duca è avvolto da un ampio mantello nero, come il pelo dei suoi grossi cani. Sembrano apparizioni infernali, diavoli venuti a rapire le anime dei peccatori che abitano quelle misere case.,,"
Titolo:
"La coda dello scorpione" (giallo storico recentemente edito da S.B.C. edizioni di Ravenna 16 Euro)
9 aprile 2011 – ore 16.30 l’autore Franco Spazzoli presenta il suo nuovo libro al Centro Culturale "Gli Antonelli" di Gatteo, Sala Video - Biblioteca Comunale "Ceccarelli", che è tutto situato nella ex Casa di Fascio, sempre di Gatteo (capito no?)
Chi è Franco Spazzoli?
Franco Spazzoli è nato a Cesena dove ha fatto ritorno al termine di una vita professionale dedicata alla scuola, prima come insegnante poi come dirigente scolastico, in varie città. Attualmente si dedica al volontariato e alla passione per la scrittura.
Come il romanzo d’esordio “Non domandare alla luna” anche questo secondo noir è ambientato prevalentemente in terra di Romagna, descritta nei suoi aspetti ora solari ora inquietanti. Il protagonista è ancora Davide Drago, insegnante e giornalista, single dalla vita sentimentale tormentata, destinato a essere coinvolto in avventure pericolose. Epicentro dell’azione è Cesena, la “città in forma di scorpione” come venne definita un tempo per la strana forma del perimetro delle antiche mura malatestiane che suggerisce l’immagine del velenoso animale. Rispetto al romanzo precedente, in questo troviamo una maggiore introspezione, un’atmosfera più gotica e un’intrigante ricostruzione della Cesena del Cinquecento, in cui si stagliano le figure di Cesare Borgia, uomo di potere per eccellenza e di Leonardo da Vinci, genio della scienza e dell’arte. Leonardo si trova a Cesena perché chiamato dal Valentino a progettare il rafforzamento delle difese della città e della straordinaria Rocca, possente “macchina da guerra” e insieme luogo di grande fascino.
Al termine della missione, il Maestro dona ad un suo affezionato discepolo lo splendido ed enigmatico disegno che lui nasconde nella parte della città che corrisponde alla coda dell’immaginario scorpione. Intorno a quel disegno ruota la trama del romanzo in cui lo scorpione è metafora della violenza che attraversa la società di ieri e di oggi. La vicenda si snoda da Milano, in cui è la sede degli affari illeciti di un moderno Principe, al litorale romagnolo e al mare. In questo scenario viene ambientato lo scontro tragico tra il bene, l’amore, il senso di giustizia da una parte e il male, il potere, la violenza, il denaro dall’altra.
Siete tutti invitati a partecipare alla presentazione.
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