giovedì 22 maggio 2008

Casello autostradale a Gatteo si chiama Valle del Rubicone

UPDATE del 17 ottobre 2012:
 "Il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi comunica che, completati gli ultimi lavori, il casello autostradale “Valle del Rubicone” -situato tra le uscite "Cesena" e "Rimini Nord" all'altezza di Gatteo"- sarà inaugurato venerdì 26 ottobre (2012 )nella tarda mattinata.
Nella stessa data lo svincolo autostradale sarà aperto al traffico veicolare.

mappa casello autostradale rubiconetutta la cartina comprende il territorio del Comune di Gatteo

Il Maestro del quale la città di Gatteo va fiera, l'illustre concittadi­no Secondo Casadei, nato proprio a Sant'Angelo di Gatteo, nel 1954 ha scritto un valzerino che ha intitola­to . "Casetta mia". Poi è diventato un valzerone, "Romagna mia", che ha fatto il giro del mondo. Al suo rit­mo hanno ballato milioni di turisti in Riviera, è stata tradotta in tutte le lingue come la Divina Commedia, canticchiata anche dal Papa polacco.
Ma adesso non sarebbe male tornare all'antico, con una piccola variazione dello spartito: "Casello mio". L'evento degli eventi, l'opera inseguita da mez­zo secolo, si sta per materializzare e una colonna sonora se la meriterebbe tutta.
L'infrastruttura in questione è il nuovo casello autostradale che sorge­rà proprio qui, nella terra di Casadei, della mitica Lina Pagliughi, cantante lirica, del suo marito, tenore Montanari, del liutaio e archettista di fama europea Arturo Fracassi, della terra nativa di architetti Antonelli.
I caselli nascono con molte più difficoltà rispetto agli artisti, ma adesso atea iacta est, direbbe Giulio Cesare che passato il Rubicone da queste parti.
L'altro "passante"è Giu­seppe Garibaldi (1849 ). Ha sostato a Gatteo, seppure per poco, prima di prendere la strada per Sant'Angelo (portando con sè un volontario gatteese Biagio Biribanti) e poi delle "Due Bocche", cioè di Gatteo a Mare, diretto a Cesenatico da dove è salpa­to con tredici bragozzi verso Venezia. E forse qualcosa dello spirito di Ga­ribaldi è rimasto in questo comune, che ha conquistato l'autonomia nel 1860 e che nel casello vede anche l'or­gogliosa affermazione di una identità territoriale.
Il casello costerà circa 13 milioni di euro. Il cantiere aprirà con 15 mesi di ritardo, che sono stati necessari per integrare lo studio di valutazio­ne sull'impatto ambientale, e quindi anziché subito dopo l'estate, s'inizia i primi del 2010, ed entro 2012 dovrebbe essere aperto!
Sarà una struttura moderna e al­tamente informatizzata, con entrate e uscite modulabili in base ai flussi di traffico. Per dimensioni simile a quelli non molto distanti, ad esempio Cesena nord.
La storia del casello inizia negli anni '50. Poi un lungo letargo, e 40 anni dopo l'idea ha ripreso forza, quando è stato chiaro che una spinta per il rilancio dell'economia del territorio sarebbe passata anche da questo sno­do infrastrutturale.
Il rilan­cio è arrivato col progetto della città del Rubicone (l'Unione dei comuni del Rubicone), soprattutto quando dai documenti si è passati alla consapevolezza concreta. Partendo da una ritrovata "auto coscienza" territoriale, dall'aver focalizzato un compito e una identità da spendere. A cominciare dalle infra­strutture, la principale delle quali è sempre stata individuata nel casello autostradale. Il resto è venuto con la programmazione.
Il progetto è stato inserito nel master plan dei comuni di Gatteo, Savignano e San Mauro Pa­scoli, con la Provincia di Forll-Cesena in posizione di coordinamento. Agli inizi del 2000 la firma della conven­zione fra tutti i comuni coinvolti (ol­tre ai tre del Rubicone, anche Cese­na, Cesenatico, Gambettola, Sogliano, Borghi, Roncofreddo e Montiano) e la Provincia e l'attivazione delle proce­dure tecniche.
Non è un regalo dello Stato quest'opera che costerà una ci­fra da spavento. Il 75% della spesa è a carico degli enti locali, suddivisa a metà fra la Provincia e i comuni già ricordati. E il restante 25% esce dalle casse della società Autostrade.
Tanto denaro e tantissimo impe­gno, ma per quale obiettivo? Cosa porterà il nuovo casello all'economia di questa fetta di Romagna? "Parte del cambiamento è già iniziato perché prima dell'arrivo dell'opera il territo­rio ha cominciato a strutturarsi per accoglierla. Alcune imprese si sono spostate in questa zona anche in base al casello che sta per sorgere. Nomino solo la fabbrica di scarpe Pollini situata giusto uscendo dal "futuro" casello. Nelle vicinanze sta sorgendo pure un albergo e grandissimo centro commerciale nella ex zona "Chiricchi".
Avere una zona industriale come quella del Rubicone e del bas­so Rubicone, che conta quasi 4mila aziende, servita da un casello è un gran pregio.
Eppoi c'è il turismo, e non servono grandi strateghi per capire che raggiungere la Riviera è diventato un problema e un casello fra Rimini e Cesena è una manna del cielo.

sabato 17 maggio 2008

Rubrica della Banca di Credito Cooperativo di Gatteo


ASSEGNI E LIBRETTI
DI DEPOSITO
COSA CAMBIA DAL 30 APRILE?


­Con l'entrata in vigore della nuova Normativa Antiriciclaggio, introdotta con il DL. 231/2007, dal 30 aprile 2008 cambiano le nostre abitudini sul­l'utilizzo degli Assegni e dei Libretti di Deposito al portatore per la gestione dei nostri risparmi. Una piccola rivoluzione che se da un lato induce ad una più corretta gestione degli incassi e pagamenti (ovvio l'intento di contrastare i pagamenti irregolari fino ad arrivare a combattere le attività cri­minali) dall' altro rappresenta un ulteriore vincolo alla nostra operatività quo­tidiana. Ma andiamo con ordine partendo dagli assegni; intanto il primo paletto è che dal 30 aprile tutti gli assegni emessi per un importo pari o su­periore a 5.000 euro devono essere non trasferibili. Per venire incontro ai clienti ed evitare che incorrano in errori sanzionabili, la BCC di Gatteo, ma un po' tutte le banche, rilascerà i carnet assegni con la clausola non trasferi­bile già stampata sull'assegno. I carnet di assegni già in possesso dei clienti, possono essere tranquillamente utilizzati fino ad esaurimento, ricordandosi però che se l'assegno viene emesso per un importo pari o superiore a 5.000 euro occorre scrivere, nell'apposito spazio, la dicitura non trasferibile. Fate ­attenzione, perché in caso di inosservanza di tale disposizione vi è una sanzione fino al 40% dell'importo dell'assegno. Se, sempre sui moduli già in possesso, l'assegno viene emesso per un importo inferiore ai 5.000 euro, questo può essere trasferito fra più persone, ma ogni girata sul retro dell'as­segno deve riportare il codice fiscale del girante; anche in questo caso fate attenzione perché se vi consegnano un assegno senza aggiungere alla girata il codice fiscale, l'assegno è nullo e non può essere incassato. Queste regole valgono anche per gli assegni circolari e postali. Abbiamo detto che la Banca dal 30 aprile consegna solo carnet assegni già muniti della dicitura non tra­sferibile; tuttavia, se il cliente lo desidera, può richiederli anche senza tale clausola e quindi liberi di circolare, ma pagando a titolo di imposta (intro­dotta dal decreto legge!) la somma di 1,50 euro; un blocchetto da 1O asse­gni costerà 15 euro che la banca dovrà versare all'Erario.
Per quanto riguarda il Libretto al portatore, dal 30 aprile non potranno più presentare un saldo superiore a 5.000 euro. Tutti i libretti già in essere e che hanno un saldo superiore, alla prima occasione utile, vale a dire alla prima operazione in banca, dovranno essere ricondotti al di sotto dei 5.000 euro, o essere estinti o, cosa più consigliabile, essere trasformati in Libretti di Deposito nominativi, senza più limiti di importo. Tutti i Libretti al portatore dovranno essere regolarizzati entro il 30 giugno 2009 (poco più di un anno), per chi non vi provvede la norma prevede una sanzione fino al 20% del saldo. Invitiamo tutti, soprattutto in questa fase di avvio, a prestare la massima attenzione e per ulteriori chiarimenti e informazioni, di rivol­gersi ai nostri sportelli.

Roberto Cuppone
BCC GATTEO

P.S. Oggi, 17 maggio alle ore 15 presso il cinema-teatro L.Pagliughi di Gatteo c'è l'Assemblea della suddetta banca.

banca BCC

giovedì 15 maggio 2008

Unione dei Comuni/Prossime assunzioni del personale

L'Unione dei Comuni del Rubicone (Gatteo, San Mauro e Savignano) è ormai un fatto compiuto. Che richiede però ulteriori interventi per strutturarsi al meglio. Come l'adeguamento del numero dei dipendenti impiegati. Secondo quanto anticipato in precedenti articoli, l'Unione ha attualmente preso in carico dai tre Comuni del Rubicone questi strategici ser­vizi: Personale, Servizi sociali e scolastici, Ragioneria e Polizia Municipale. Servizi che, entrati ora nel pieno delle loro mansioni, necessitano di un completamento della pianta organica. I Servizi so­ciali, ad esempio, sui quali pesano anche le deleghe non più di perti­nenza dell'a Usl, sono venuti a trovarsi in situazioni di 'soffe­renza'; stesso discorso vale per la Ragioneria, chiamata a dar se­guito a numerosi atti e mandati di pagamento utilizzando un esiguo numero di dipendenti.
Siamo ora al punto,-spiega il Presidente dell'Unione Tiziano Gasperoni- in qui troviamo della necessità di assumere altro per­sonale. Ragion per cui daremo seguito, nei prossimi mesi, al trasferi­mento definitivo del personale comandato e ad ulteriori assun­zioni. Stiamo avviando le proce­dure necessario e contiamo di espletarle prima dell'inizio del­l'estate, per evitare di creare pro­blemi alla Cittadinanza" .La strutturazione definitiva degli or­ganici dell'Unione dei Comuni del Rubicone altro non è che un passaggio definitivo verso quello che è, oggi, a tutti gli effetti, l'ente sovracomunale di riferimento del nostro territorio. Non più una realtà auspi­cata e astratta, quindi, ma una presenza sempre meglio articolata ed in grado di ri­spondere alle molteplici esigenze della popolazione. Tra gli obiettivi sul tavolo anche quello di organizzare una rete informativa che dal cartaceo si allargherà, a breve, all'ambito informa­tico. Ormai prossima è infatti la registrazione di un sito web dell'Unione.
Per chi ancora non lo sapesse, queste sono l'or­ganizzazione e l'ubicazione dei servizi del­l'Unione dei Comuni del Rubicone: Servizi Sociali e Scuola, presso n comune di Savignano; Polizia Municipale, in due sedi separate ( e dun­que in sistemazione non ancora ottimale) a San Mauro Pascoli; Personale, presso il comune di Gatteo...
dalla "Gazzetta del Rubicone"

giovedì 8 maggio 2008

Dennis Faedi-essere o non essere


Ritratto a carboncino fatto da Hanna

Essere ragazzi oggigiorno è quasi un'impresa!
Mentre la preadolescenza è la fase nella quale l'individuo comincia a subire le modifiche somatiche e psicologiche e a perdere le caratteristiche dell'infanzia, nell'adolescenza le fondamentali trasformazioni sono già avvenute. La sessualità ha raggiunto la forma alloerotica (cioè, bisogno del partner); il pensiero ha maturato le forme logiche, l'egocentrismo infantile è superato. Queste nuove strutture sono però appena abbozzate; ora hanno bisogno di essere consolidate. Ciò avviene nell'arco di tempo che va, approssimativamente, dai 15 ai 18 anni ma recentissimi studi americani dimostrano che l'età dello sviluppo del corpo avviene nella femmina non oltre gli 8350 giorni dalla nascita, nel maschio invece non oltre i 9700. La fragilità somatica e psicologia del soggetto, in questa fase, è evidente e facilmente spiegabile se si tiene conto del lavoro per il consolidamento delle sue strutture fisico-psichiche che in lui si va compiendo.

Altro aspetto dell'adolescenza è dato dall'esperienza che ora il soggetto va facendo degli schemi mentali di tipo logico-formale. Il tipo operatorio-concreto del pensiero del fanciullo (7/10 anni) non consente al soggetto di immaginare il possibile fuori degli schemi della realtà, cosi com'egli la vive e la sperimenta. Per il fanciullo il possibile è solo ciò che non è ancora avvenuto ma può avvenire. Il pensiero logico-formale consente invece di concepire il possibile come ciò che non è contraddittorio. Mentre il fanciullo lavora di fantasia, ma il suo mondo fantastico è legato alla realtà delle cose concrete, si tratti pure di eroi spaziali o di mostri metà animali e metà uomini, il mondo fantastico dell'adolescente è costituito da ipotesi sociali, etiche, politiche, ecc., non reali, ma logicamente realizzabili.

Vi è un egocentrismo tipico dell'adolescente dato dalla tendenza a rinchiudersi in questo mondo fantastico, che lo può portare a grandi mete, ma anche ad aspre delusioni. Cronologicamente questa fase si colloca nella tarda adolescenza e nella prima giovinezza, tra i 16/17 anni e i 22/23 anni per la femmina e tra i 17/18 e i 25/26 per il maschio. Connesso con lo sviluppo del pensiero logico-formale vi è pure la maturazione degli schemi sociali.



fonte Wikipedia

mercoledì 7 maggio 2008

L'anno della secca a Gatteo

De Historia Sancti Lorenti
Atto VI: L'anno della secca


Nell'anno 1893, detto “L'anno della secca” a causa di una lunga siccità che preannunciava un inverno durissimo, il paese fece ricorso alla Madonna del Popolo per ottenere la grazia della pioggia. E il popolo riuscì ad ottenerla: difatti alla fine di aprile cominciò a scendere una lieve ma continua pioggia che irrorò le aride campagne gatteesi. Come ringraziamento non furono solo fatte preghiere, processione e spari di mortaretti ma venne addirittura eretta appena fuori Gatteo, verso Sant'Angelo, non molto lontano dalla strada che un tempo conduceva a Fiumicino, una celletta a perenne ricordo della grazia ricevuta. Venne innaugurata l'11 agosto 1894.

Dennis Faedi

lunedì 5 maggio 2008

Corrado Ricci


"Novantanove volte su cento (i bambini) tentano d'esprimere un uomo con un quadrato o un circolo malfatto e due linee verticali... Diamine, quanto basterebbe per vedere, mangiare e andare a spasso..." - disse Corrado Ricci.
Nato a Ravenna il 18 aprile 1858, Corrado Ricci è probabilmente il primo roma­gnolo a consegnare alle stampe i risultati degli studi da lui condotti su disegni e 'saggi plastici' eseguiti da circa 1500 bambini; disegni donati dallo stesso studioso ad un museo pedagogico londinese, "tanto nessuno, in Italia, in vent'anni, me li aveva chiesti!".'La cura del bello.Musei,sto­rie, paesaggi per Corrado Ricci' è il titolo delle mostre allestite a Ravenna per comme­morare il 150° anniversario della nascita di quest'uomo grande per la sua attività di ricer­catore, promotore di eventi culturali e conser­vatore di beni artistici.
Le origini della famiglia Ricci si devono cer­care sui nostri monti, a Carpegna, dove il bi­snonno Antonio era pastore di un piccolo gregge, prima d'esser costretto a fuggire a Ce­sena per aver denunciato la banda del brigante Mason dla Bona, che lo aveva derubato delle pecore. Come camerieri di caffè, Antonio e il figlio Nicola trovarono poi lavoro a Ra­venna e lì, dal matrimonio di Nicola con Bet­tina, nacque Luigi (il pittore che nel 1855 'decorerà il teatro di S. Agata Feltria), futuro padre di Corrado: poeta, umanista, direttore di Brera, degli Uffizi, delle Regie Gallerie di Parma e Modena.
Corrado Ricci, affascinato dal racconto paterno sulle origini feltresche della fa­miglia, condusse approfondite ricerche per conoscere i particolari della propria sto­ria e così seppe che, nella seconda metà del Settecénto, due bande di malviventi si contendevano il territorio del Montefeltro. Una del già citato Mason ( Tommaso Rinaldini di Montemaggiore), l'altra capeggiata da Sebastiano Zolini di Montetiffi che, una volta ridotta a sette componenti, trovò più redditizio dedicarsi al tranquillo lavoro delle campagne. I briganti di Mason dla Bona continuarono le loro scorribande, finchè riuscirono ad impadronirsi di Montebello. A questo punto Zolini fu incaricato dal cardinal Va­lenti Gonzaga di riprendere temporaneamente la sua precedente attività di bandito, con l'ordine segreto di penetrare nel forte di Montebello e cacciare il Rinaldini; in cambio avrebbe ottenuto la grazia per sé e'per sette dei suoi. La domenica del 2 aprile 1786 la rocca di Montebello era quasi deserta: Mason e la mo­glie assistevano alla messa nella chiesa del borgo protetti dal loro seguito. Zolini, impadronitosi con l'inganno del forte, venne accla­mato dal popolo come liberatore. Rinaldini riuscì momentaneamente a fuggire; solo un suo nipote fu arrestato a Montigello da un piazzaro e da una donna. Pochi mesi dopo, però, il 21 ottobre 1786, i ravennati accorsero sulla pubblica piazza ad assistere all'impicca­gione della banda di Mason dla Bona. Dopo questi fatti Antonio Ricci non tornò comun­que al suo vecchio mestiere di pastore in Carpegna e preferì restare a Ravenna. Risalì invece più volte le colline feltresche il pronipote Corrado, per contemplare dal vero la bellezza offerta dalla natura e dall'uomo, quella bellezza poi ricreata nelle opere d'arte di cui si prese cura per tutta la vita. Mori a Roma nel 1934.

venerdì 18 aprile 2008

CERCASI UN SENSO

CERCASI UN SENSO...APPASSIONATAMENTE!
Ovvero lo studio come occasione di felicità

Sabato 5 aprile 2008 un piccolo gruppo di studenti (prevalentemente delle medie), tra cui anche alcuni di noi gatteesi su invito della Silvana, si è riunito nella sala Einaudi di Cesena per discutere con due docenti e uno studente universitario su un tema apparentemente scontato ma che in realtà ha colpito un po tutti noi presenti. Chi di noi infondo non cerca il senso della propria esistenza?Chi di noi non tenta di capire qual'è il suo posto nell'immenso mosaico che è la storia del mondo? Ognuno di noi ha un “talento” che influenza le proprie scelte di vita e che non è fine a se stesso ma può essere uno strumento per una sola o per altre migliaia di persone. Il problema è che molti di noi non sanno come cercarlo e si perdono nei piccoli piaceri temporanei senza dare una direzione al proprio cammino e senza impegnarsi fino in fondo in ciò che fanno. Solo con l'impegno e con una ricerca continua è possibile capire per cosa siamo fatti veramente e spesso l'aiuto di persone che hanno trovato ciò può incentivare la nostra ricerca che deve essere fatta di molteplici esperienze vissute con pienezza e con dedizione, poiché solo provando fino in fondo possiamo avere un giudizio completo e scegliere con maggiore consapevolezza la via da seguire. La scuola deve essere il primo luogo in cui questo deve avvenire e perciò viverla nella sua pienezza è importante, poiché le vie che essa apre sono innumerevoli ma sta a noi percorrerle e scegliere quella che ci porta all'apice delle nostre possibilità. Inoltre è indispensabile l'aiuto dei nostri compagni poiché anche essi possono comunicarci le loro esperienze con una sensibilità simile alla nostra.
Troviamo un riscontro della nostra esperienza anche nelle parole di Margaret Cho “Because we are all what we choose” (Noi siamo tutto ciò che scegliamo) ovvero la nostra vita è determinata quasi del tutto dalle nostre scelte.

Dennis Faedi

venerdì 11 aprile 2008

Biblioteche zona Cesena

Provincia di Forlì-Cesena, orari apertura delle biblioteche

MONTIANO
47020 - Piazza Maggiore, 3
Biblioteca comunale Tel. 0547/51032 - 51151- Fax 0547/51160
mail - scuola-cultura@comune.montiano.fc.il

LUNEDì, MERCOLEDì:
9.00-12.00
14.30-17.00

MARTEDì, GIOVEDì, VENERDì, SABATO:
9.00-12.00


PREMILCUORE
47020 - Via Roma, 32
Biblioteca comunale Tel. 0543/956945 Fax 0543/956557
mail comune - lombini.m@comune.premilcuore.fo.it
MERCOLEDì:
15.00 - 17.00
SABATO:
10.00 - 12.00


RONCOFREDDO
47020 - Via Romolo Comandini, 12
Fratelli Camacini TeI.0541/949355
SBN biblioteca@comune.roncofreddo.fc.it
LUNEDì:
17.00 -19.00
GIOVEDì:
20.30 - 22.00

SAN MAURO PASCOLI
47030 - Piazza Giuseppe Mazzini, 7
Giovanni Pascoli Tel. e Fax 0541/933656
SBN biblioteca@comune.sanmauropascoli.fc.it
patrono 25/10
LUNEDì, MERCOLEDì, VENERDì:
15.00-18.30
MARTEDì, GIOVEDì:
10.00-12.00
15.00-18.30
SABATO:
10.00-12.00

SANTA SOFIA
47018 - Piazza Giacomo Matleotti, 4
Biblioteca comunale c/o Ostello T el. 0543/974526 - Fax 0543/970345
SBN (I) fabbri.c@comune.santa-sofia.fo.it
patrono 13/12
LUNEDì, MERCOLEDì, VENERDì, SABATO:
9.00-13.00
MARTEDì, GIOVEDì:
9.00-13.00
14.30-17.30

SARSINA
47027 - Via Roma, 24
Biblioteca Tito Maccio Plauto Tel. e Fax 0547/698164
CHIUSURA INVERNALE: dal 21/12/07 al 6/1108
info@comune.sarsina.fo.it

LUNEDì:
14.00-18.30
MARTEDì, MERCOLEDì, GIOVEDì, VENERDì:
9.00-18.30
SABATO:
9.00-14.00

SAVIGNANO SUL RUBICONE
patrono 13/12
1 -
47039 - Piazza Bartolomeo Borghesi, Il
Biblioteca Rubiconia Accademia Filopatridi
Tei. 0541/945107 - Fax 0541/937738
SBN (2) accademia@accademia-rubiconia-filop.org
DA LUNEDì A VENERDI ORE :
14.30 - 17.30


2 -
47039 - Corso Gino Vendemini, 67
Palazzo Vendemini Tel. 0541/944017 - Fax 0541/942194
SBN biblioteca@comune.savignano-sul-rubicone.fo.i
LUNEDI, MARTEDì, GIOVEDì e VENERDì:
9.00 - 13.00
14.30 - 19.30
MERCOLEDì:
14.30 - 19.30
SABATO:
9.00 - 13.00

3 -
47039 - Corso Gino Vendemini. 67
Palazzo Vendemini sezione Multimedale Tel. 0541/944017 - Fax 0541/942194
SBN (3)


4 -
47039 - Via Palmiro Togliatti, 5
Istituto d'Istruzione Superiore Marie Curie Tel. 0541/944602 - Fax 0541/941481
SBN info@mcurie.com
Aperta tutti i giorni al mattino

SOGLIANO AL RUBICONE
47030 - Piazza Giuseppe Garibaldi, 17
Biblioteca Padre Agostino Venanzio Reali
Tel. 0541/817350 - Fax 0541/948540
biblioteca@comune.sogliano.fc.it
LUNEDì e MERCOLEDì
15.00 - 18.30
SABATO:
9.30 - 12.00

giovedì 10 aprile 2008

Liceo M.Curie Savignano sul Rubicone, Gita scolastica, Lucca, Cinque Terre, Genova

PROGRAMMA DI VIAGGIO PER LA GITA: LUCCA - CINQUE TERRE - GENOVA CLASSI 2A 3B 3C - ANNO SCOLASTICO 07/08

Giovedì lO aprile:
Ritrovo davanti al piazzale della scuola ore 6.15;
Partenza in pullman ore 6.30 per la città di Lucca,
arrivo previsto 10.00 - 10.30
Ore Il.00 ritiro biciclette a noleggio (durata 1h)
12.00 - 14.30 pranzo libero al sacco (si consiglia di organizzarsi da casa);
Ore 14.30 incontro con le guide in P.1e Verdi per la visita guidata di mezza giornata (un'ora e mezza o al massimo due ore) della città.
Ore 17.00 partenza da Lucca per Lavagna e relativa sistemazione in albergo, arrivo previsto 19.00 circa;
sistemazione bagagli e cena in hotel;
Albergo: Hotel Bristol, corso Mazzini 23, Lavagna Divisione camere:
32 maschi in 8 camere da quattro persone;
33 femmine in 7 camere da quattro persone;
1 camera da 3 persone;
1 camera da 2 persone;
L'hotel potrebbe chiedere una cauzione di € 10.00 a studente che verrà trattenuta in caso di danni, o restituita al termine del soggiorno.

Venerdì 1l aprile
Prima colazione in hotel.
Trasferimento in pullman a La Spezia. .
Ore 10.00 imbarco sul battello da La Spezia; arrivo a Riomaggiore ore 11.25
Percorso a piedi per la via dell'amore (ingresso da pagare in loco: €2,50 a studente) fino a Menarola (mezz'ora circa)
Si riparte in battello alle ore 12.40 per arrivare a Monterosso alle 13.10
Pranzo libero
Partenza ore 15.00 da Monterosso per Vernazza: arrivo alle 15.1 O
Si riparte alle 16.10 per Portovenere: arrivo ore 17.10 e sosta di un'ora.
Partenza ore 18.10 e arrivo a La Spezia per le ore 18.30
Trasferimento in pullman in hotel
Cena e pernottamento in hotel.

Sabato 12 aprile
Prima colazione in hotel
Trasferimento a Genova
Ore 10.3 O ingresso prenotato all'Acquario di Genova
Pranzo libero.
Dopo la visita si riparte per Savignano.
Arrivo previsto intorno alle 22.30 ma una stima più precisa si potrà fare al momento della partenza da Genova.

lunedì 7 aprile 2008

X Agosto, poesia di Pascoli, youtube


Il 10 agosto, S.Lorenzo è la festa patronale di Gatteo.CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA DELLA FESTA 8 - 10 AGOSTO 2009

NOTTE DI SAN LORENZO

10 agosto 1867 uccisero il padre di G.Pascoli, Ruggero, e per ricordare l'evento Zvani scrisse questa poesia struggente:

X AGOSTO

San Lorenzo , io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

Beh, oggi a Gatteo, nella notte di San Lorenzo fanno il pianto di fuochi artificiali.

Analisi della poesia 10 agosto

Questa poesia rievoca uno degli eventi più dolorosi della vita di Pascoli. Attraverso essa il poeta, infatti, vuole comunicare al lettore la sua tristezza per la scomparsa del padre assassinato e la accentua mettendo a confronto una rondine abbattuta col cibo nel becco per i suoi rondinini comee il padre che ritornava a casa portando due bambole alle figlie, in modo tale da sottolineare l’ingiustizia e il male che prevalgono su questa terra .
Il nido e la casa, per di più svolgono il ruolo di metafora degli unici rapporti d'amore possibili in un mondo d'insidie e di contrasti.
A partecipare a questa tragica situazione vi è, non solo Pascoli in persona, ma anche il Cielo che con, appunto, la notte di San Lorenzo famosa per il fenomeno delle stelle cadenti, raffigura il pianto.
Successivamente la figura del cielo si contrappone a quella della terra. Il cielo è infinito, immortale, immenso, mentre la terra non è altro che un piccolo atomo di dolore.
In conclusione, secondo Pascoli, il cielo di fronte a questo fatto triste invade la terra con un pianto di stelle.
Il nido che intendeva Pascoli era il nucleo familiare, la protezione dei conoscenti più stretti dove ogni uomo può rifugiarsi. Nella poesia il nido è evidenziato bene perché, oltre al padre che tornava alla propria casa, c’è un paragone con una rondine che torna al suo “nido” ; ma entrambi sono aspettati invano dai familiari: questi versi sono, secondo me molto autobiografici perché descrivono una sensazione che lui ha provato veramente. Subentra in questo tema, anche l’amore familiare, la tenerezza e la gioia di un padre che torna a casa con doni, ma per Pascoli, quella sera, c'è stata una mancanza, una delusione, che si riflette sul suo senso di giustizia e nel mistero del male.

martedì 1 aprile 2008

Il lampo / Pascoli Giovanni

Il lampo

E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tragico tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che, largo esterefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.


ANALISI E COMMENTO
In questa poesia Pascoli parla di un lampo che rompe il silenzio e la notte con una luce violenta tale che mette a nudo la vera realtà del mondo: la sua tragicità e il caos che la contraddistingue.
La sua stessa casa è scossa dalla forza del lampo e, agli occhi del Pascoli, perde almeno in parte la sicurezza e il senso di protezione che aveva fino ad un momento prima anche se rimane connotata positivamente dal colore bianco in antitesi con il nero circostante.
Ed in questa situazione d’angoscia e paura Pascoli sente la sua vita in bilico tra il voler restare in un “nido” ormai distrutto e l’affrontare una vita piena d’inganni.

In questa poesia viene descritta la casa attraverso il colore bianco, per segnarne l'aspetto positivo come rifugio di fronte al temporale. Alla casa e al colore bianco che la differenzia, si contrappone il nero della notte con sensazioni opposte di paura e angoscia. La descrizione della casa accerchiata dal nero della notte durante un temporale con le sensazioni di paura e di terrore che gli vanno dietro, si trova anche nel "Temporale” sempre dello stesso autore.
La natura confusa dal temporale, il lampo illumina la notte, scoprendo cielo e terra, mostrando d'un tratto una casa nel buio. Viene messo in evidenza l'effetto visivo del lampo, come un'improvvisa apparizione della percezione illusoria e dell'angoscia e la percezione del dolore.
All'inizio della poesia, cielo e terra compaiono legati, ma nel secondo verso, tra di loro si avverte una rottura.
La casa è un posto sicuro, racchiuso in un momento di stabilità nello sconvolgimento della natura e del paesaggio. Esso è breve, in quanto dura solo per un istante e poi sparisce nell'oscurità. Essa viene paragonata ad un occhio che si apre e si chiude per ricevere una tragica realtà, e mostra lo stupore ed il timore per la natura
I tre aggettivi, presenti nei versi due e tre, sono la proiezione dello stato d'animo dell'autore. Questi aggettivi danno vita ad un climax ascendente che conferisce alla realtà un clima più umano e sconvolto: tormentato, triste.
In questa poesia domina il senso visivo; le altre immagini sono utilizzate per dare una rappresentazione umana e psicologica della natura.

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...