martedì 9 giugno 2009

Forli' elezioni comunali e provinciali risultato

Comune di FORLI'

Comune superiore a 15.000 abitanti



Elettori 92.087
Votanti 71.807 77,97 %


Schede bianche 744 1,03 %
Schede nulle 1.151 1,60 %
Schede contestate e non assegnate 7 0,00 %


Sezioni scrutinate Sindaco 107 su 107
Consiglio comunale 107 su 107

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Candidati sindaco e liste Voti %

BALZANI ROBERTO
34.530 49,39

PARTITO DEMOCRATICO
25.795 38,25

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
3.083 4,57

RIFONDAZIONE COMUNISTA
1.076 1,59

SINISTRA - PER FORLI'
1.038 1,53

LISTA CIVICA - NUOVA ROMAGNA PER BALZANI
967 1,43

LISTA CIVICA - APRITI FORLI'
890 1,31

FED.VERDI-ALTRI
799 1,18


Totale
33.648 49,89

RONDONI ALESSANDRO
28.202 40,34

IL POPOLO DELLA LIBERTA'
17.006 25,21

LEGA NORD
6.341 9,40

UNIONE DI CENTRO
3.499 5,18


Totale
26.846 39,80

PIRINI RAFFAELLA
3.071 4,39

LISTA CIVICA - DESTINAZIONE FORLI'
2.932 4,34

BIONDI LAURO
1.631 2,33

PRI
1.631 2,41

VALENTI DENIS LORIS
1.022 1,46

COMUNISTI ITALIANI
969 1,43

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Provincia di FORLI'-CESENA


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Candidati presidente e gruppi Voti %

BULBI MASSIMO 34.782 50,70

PARTITO DEMOCRATICO 26.607 39,93

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 3.740 5,61

RIFONDAZIONE COMUNISTA 1.442 2,16

SINISTRA - PER FORLI'-CESENA 881 1,32

LISTA LOCALE - NUOVA ROMAGNA PER BULBI 635 0,95

COMUNISTI ITALIANI 582 0,87


Totale 33.887 50,86

GAGLIARDI O GAIARDI STEFANO 19.602 28,57

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 19.118 28,69

ZANONI GIAN LUCA 7.359 10,72

LEGA NORD 7.097 10,65

BARTOLOMEI MARIA GRAZIA 2.741 3,99

UNIONE DI CENTRO 2.652 3,98

TURRONI SAURO 1.575 2,29

FED.DEI VERDI 1.464 2,19

LUCCHI GIOVANNI 1.408 2,05

PRI 1.341 2,01

MORDENTI VINCENZO 606 0,88

LA DESTRA 565 0,84

CANFARINI ROSSANA 523 0,76

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 500 0,75

Totale voti ai candidati presidente 68.596
Totale voti ai gruppi 66.624

Cesena, elezioni comunali, risultato votazioni

Comune di CESENA

Comune superiore a 15.000 abitanti



Elettori 77.972
Votanti 60.246 77,26 %


Schede bianche 722 1,19 %
Schede nulle 1.171 1,94 %
Schede contestate e non assegnate 2 0,00 %


Sezioni scrutinate Sindaco 98 su 98
Consiglio comunale 98 su 98


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Candidati sindaco e liste Voti % Seggi
LUCCHI PAOLO eletto 30.261 51,86
PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO 22.406 40,23 16
COMUNISTI IT-SINISTRA DEMOCRATICA COMUNISTI IT-SINISTRA DEMOCRATICA 2.552 4,58 1
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 2.341 4,20 1
RIFONDAZIONE COMUNISTA RIFONDAZIONE COMUNISTA 1.365 2,45 -
LISTA CIVICA - CESENA RIFORMISTA P.S.E. LISTA CIVICA - CESENA RIFORMISTA P.S.E. 270 0,48 -
Totale 28.934 51,96 18
MACORI ITALO 11.328 19,41
IL POPOLO DELLA LIBERTA' IL POPOLO DELLA LIBERTA' 11.094 19,92 5
DI PLACIDO LUIGI 8.661 14,84
LEGA NORD LEGA NORD 3.849 6,91 2
PRI PRI 2.986 5,36 1
LISTA CIVICA - CESENA DOMANI LISTA CIVICA - CESENA DOMANI 1.121 2,01 -
Totale 7.956 14,28 3
PRATI ANTONIO 3.162 5,41
UNIONE DI CENTRO UNIONE DI CENTRO 3.026 5,43 -
GUIDUZZI NATASCIA 2.393 4,10
LISTA CIVICA - BEPPEGRILLO.IT LISTA CIVICA - BEPPEGRILLO.IT 2.311 4,15 -
FABBRI DAVIDE 1.375 2,35
FED.DEI VERDI FED.DEI VERDI 1.272 2,28 -
ANGELI STEFANO 718 1,23
LISTA CIVICA - LIBERTA' E FUTURO LISTA CIVICA - LIBERTA' E FUTURO 656 1,17 -
ZANGOLI LUCIANO 453 0,77
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 432 0,77 -
Totale voti ai candidati sindaco 58.351
Totale alle liste 55.681 26
Seggi spettanti al consiglio 30

Chi vince a Savignano sul Rubicone elezioni amministrative,

Comune di SAVIGNANO SUL RUBICONE

Comune inferiore a 15.000 abitanti



Elettori 12.731
Votanti 9.990 78,46 %


Schede bianche 174 1,74 %
Schede nulle 220 2,20 %
Schede contestate e non assegnate 4 0,04 %


Sezioni scrutinate 15 su 15

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Candidati sindaco e liste Voti % Seggi
BATTISTINI ELENA eletto 4.201 43,79
CEN-SIN(LS.CIVICHE) - PER SAVIGNANO CEN-SIN(LS.CIVICHE) - PER SAVIGNANO 13
SILVAGNI ORFEO 3.460 36,07
LISTA CIVICA - SAVIGNANO CAMBIA CON SILVAGNI LISTA CIVICA - SAVIGNANO CAMBIA CON SILVAGNI 5
FALCONI SERENA 1.931 20,13
IL POPOLO DELLA LIBERTA' IL POPOLO DELLA LIBERTA' 2
Totale 9.592 20
Seggi spettanti al consiglio 20

San Mauro Pascoli, elezioni comunali, risultato

Comune di SAN MAURO PASCOLI

Comune inferiore a 15.000 abitanti



Elettori 8.024
Votanti 6.173 76,93 %


Schede bianche 132 2,13 %
Schede nulle 130 2,10 %
Schede contestate e non assegnate - -


Sezioni scrutinate 8 su 8


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Candidati sindaco e liste Voti % Seggi
GORI GIANFRANCO DETTO MIRO eletto 3.223 54,52
LISTA CIVICA - PER SAN MAURO LISTA CIVICA - PER SAN MAURO 11
MONTEMAGGI GILBERTO 1.860 31,46
IL POPOLO DELLA LIBERTA' IL POPOLO DELLA LIBERTA' 4
RAVAGLI NICOLA 828 14,00
LEGA NORD LEGA NORD 1
Totale 5.911 16

Seggi spettanti al consiglio 16

Gambettola, elezioni amministrative, risultato

Comune di GAMBETTOLA


Candidati sindaco e liste Voti  %  Seggi
GARAVINA IADER eletto  3.673 59,54
LISTA CIVICA - CITTADINI PER GAMBETTOLA LISTA CIVICA - CITTADINI PER GAMBETTOLA 11
BELLAGAMBA STEFANO 2.299 37,27
LISTA CIVICA - GAMBETTOLA VINCE LISTA CIVICA - GAMBETTOLA VINCE 5
SOLDATI CESARINO 196 3,17
LISTA CIVICA - LA NOSTRA GAMBETTOLA LISTA CIVICA - LA NOSTRA GAMBETTOLA -
Totale 6.168 16
Seggi spettanti al consiglio 16
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Comune di GAMBETTOLA

Comune inferiore a 15.000 abitanti



Elettori 8.068
Votanti 6.455 80,00 %


Schede bianche 159 2,46 %
Schede nulle 128 1,98 %
Schede contestate e non assegnate - -


Sezioni scrutinate 9 su 9

lunedì 8 giugno 2009

Elezioni Europee, risultato delle votazioni, Youtube Berlusconi al seggio

Governo di Berlusconi rafforzato, opposizione da capitolare.
Lo scrutinio delle elezioni europee è finito. Delusione per il Popolo della Libertà, che non solo manca lo sfondamento del 40% auspicato alla vigilia del voto dal presidente del Consiglio, ma perde rispetto alle precedenti Politiche dell'anno scorso e si ferma poco sopra il 35%. Il Partito Democratico cede consensi (meno 6% in quattordici mesi) ma resta vicino alla soglia psicologica del 27% indicata come livello minimo di sopravvivenza.

La Lega Nord avanza nettamente e guadagna più di due punti rispetto al 2008 attestandosi attorno al 10,5%. Il Carroccio perde per un pelo il derby in Veneto con il Pdl ma conquista consensi anche al Centro, dall'Emilia Romagna alla Toscana, dall'Umbria alle Marche fino al Lazio. Boom anche dell'Italia dei Valori. Il movimento di Antonio Di Pietro sfiora l'8% e quasi raddoppia i consensi rispetto alle Politiche. Avanza di quasi un punto l'Udc di Casini e supera nettamente il 6%.

Tutti gli altri partiti restano sotto lo sbarramento del 4%. L'alleanza comunista Rifondazione-Pdci e Sinistra e Libertà di Nichi Vendola sono appena sopra il 3%. I radicali di Bonino e Pannella si attestano attorno al 2,5%. Delusione per l'Autonomia di Mpa-Storace-Pionati-Pensionati, lontanissima dal 4% e ferma appena sopra il 2%. Tutti gli altri partiti sotto l'1%.

Dei 72 seggi al Parlamento europeo spettanti all'Italia, 29 vanno al Popolo delle Libertà, 22 al Partito Democratico, 9 alla Lega Nord, 7 all'Italia dei Valori e 5 all'Unione di Centro.

Dunque, vince ma non sfonda, Silvio Berlusconi. Che vede crescere il peso determinante della Lega.
Perde ma sicuramente non sprofonda, Dario Franceschini. Che vede crescere alla sua destra e alla sua sinistra il peso dell'Udc e soprattutto dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
E' questo il succo delle elezioni europee 2009.


"La miglior campagna elettorale l'ha fatta Noemi"
Al termine di una campagna elettorale lontana dai temi europei e concentrata sul caso Noemi e sulle paparazzate di villa Certosa, gli italiani confermano la fiducia al governo in carica e al premier Silvio Berlusconi (mentre in altri paesi d'Europa i governi in carica vanno sotto). In tandem con la Lega, che cresce non poco, soprattutto nelle sue roccaforti del Nord.
Viva la libertà!
BERLUSCONI AL SEGGIO

Impianto fotovoltaico alla scuola Giulio Cesare di Savignano sul Rubicone

La scuola media Giulio Cesare di Savignano sul Rubicone sarà il primo edificio pubblico a diventare ecocompatibile, almeno per quanto riguarda i consumi elettrici. Infatti a breve si darà inizio ai lavori per l'installazione di un impianto fotovoltaico da 20 KW che soddisferà integralmente le esigenze della scuola con un notevole risparmio sulla bolletta energetica sia in ter­mini economici che ecologici.
L'impianto verrà realizzato a costo zero per l'Amministrazione Comunale grazie ad una convenzione che quest'ultima ha stipulato con il Consorzio Energia Veneto, fornitore dell'energia elettrica degli edifici comunali e che tramite la propria consociata Global Power ha lanciato la campagna per rea­lizzare '1000 tetti fotovoltaici su 1000 scuole'.
Savignano sul Rubicone è quindi il primo in Romagna e fra i primi a livello nazionale, a dotarsi di un impianto realizzato gratuitamente dalla società che fornisce l'energia elettrica agli edifici pubblici che permetterà la produzione di energia gratuita e 'verde al 100% ' per gli usi scolastici e che, grazie agli ecoincentivi statali, permetterà inoltre di ammortizzare nel tempo il costo dell'impianto.
Già nel 2008 Savignano ha stipulato un contratto con il Consorzio Energia Veneto per la fornitura di Energia Verde al 100% prodotta da fonte rinno­vabile e certificata RECS (Renwable Energy Certificate System).

domenica 7 giugno 2009

Tesina sull'infinito per gli esami di stato, da Leopardi a Nietzsche

SCHEMA

Italiano: Leopardi, "L'Infinito".
Latino: il concetto di infinito in Lucrezio e in Manilio.
Filosofia: l'Assoluto di Schelling, l'eterno ritorno di Nietzsche.
Inglese: la poetica del sublime e la percezione dell'illimitato fa preromanticismo e romanticismo.
Francese: l'idea di infinito in Baudelaire.
Arte: la rappresentazione del sublime, dell'immenso, dello smisurato in Friedrich e in Turner.
Area scientifica: la teoria inflazionistica dell'universo; il concetto fisico-matematico di limite tendente all'infinito.


In italiano, ovviamente, si dovrà partire dall'"Infinito" di Leopardi, e in particolare prendere in considerazione il modo in cui, in quell'idillio (in accordo con la "poetica del sensismo" che Leopardi ereditava dalla cultura del Settecento), il soggetto arriva alla percezione, o meglio alla vaga e indefinita intuizione, dell'oltre, dell'illimitato, dello sconfinato proprio a partire dall'immediatezza dei dati sensoriali (la siepe e il suo stormire).

Riccardo Bacchelli (l'autore del romanzo "Il Mulino del Po", che era anche un fine critico letterario), nel suo commento ai "Canti", richiama, a proposito del celebre verso conclusivo dell'"Infinito" ("e il naufragar m'è dolce in questo mare"), il "gran mar dell'essere" di cui parla Dante (Paradiso, I, 113): un'immagine, quella dantesca, che a sua volta rinvia al "pelagus substantiae infinitum", al "mare infinito della sostanza", di cui parlava la filosofia scolastica, la quale (ben prima della rivoluzione scientifica e di Giordano Bruno) aveva visto con chiarezza l'infinità di Dio, della inestinguibile sorgente di essere da cui tutte le creature scaturiscono, e a cui tutte, come insegnava il neoplatonismo, desiderano tornare.

Ma appare più plausibile e più consueto il richiamo alle poetiche preromantiche, ad esempio quella di Emund Burke, il celebre teorico del sublime, che annoverava proprio le idee di infinità ed eternità fra le più efficaci fonti della sensazione del sublime, che è piacere estetico derivante dalla percezione dell'immenso, dello sconfinato, dell'illimitato, e nel contempo dalla conseguente autocoscienza e consapevolezza della propria natura limitata di esseri umani, o quelle di Thomas Gray, di William Wordsworth, o di William Blake, di cui sono emblematici i versi iniziali di Auguries of Innocence:
"To see a world in a grain of sand,
And a heaven in a wild flower,
Hold infinity in the palm of your hand,
And eternity in an hour".
L'infinito, nello spazio e nel tempo, si raccoglie e si fonde nell'individualità del soggetto che contempla e rievoca.

Interessante notare come la metafora del "mare dell'infinito" si ritrovi in Baudelaire, ad esempio nella poesia L'homme et la mer:
"Homme libre, toujours tu chériras la mer!
La mer est ton miroir; tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n'est pas un gouffre moins amer".
Anche in Baudelaire, come in Leopardi, l'infinito si riflette nell'interiorità dell'uomo per venirne poi nuovamente proiettato sulla vitalità sconfinata, multiforme e inarrestabile della natura.

Di un'infinità legata non allo spazio, ma interamente alle sensazioni artifcialmente amplificate, straniate, esasperate, distorte, parla poi il celebre sonetto Correspondances:
".... l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens".

Analoga la percezione del sublime e dello smisurato nella pittura (basti pensare al Viaggiatore davanti al mare di nebbia di Johann Caspar Friedrich, che potrebbe costituire un coerente commento iconografico all'Infinito leopardiano, o alle visioni marine in Turner), che rappresenta la violazione o la dilatazione dei limiti attraverso una pennellata mossa e nebulosa, e un tortuoso e vorticante scompaginamento delle proporzioni e delle prospettive, ormai lontane dalla limpidezza e dalla misura (contenute, sorvegliate, saldamente vincolate alla finitudine) dell'estetica neoclassica. La dialettica tra finitezza ed infinito, prossimità e lontananza, esperienza e indefinito si traduce in tensione stilistica e formale.

Più difficile il discorso per latino. Gli antichi, in genere, rifuggivano dall'idea di infinito, considerandolo sinonimo di imperfezione (l'infinito può, per definizione, contenere tutto, anche imperfezioni, impurità, contraddizioni di ogni sorta, mentre la finitezza, il limite rendono possibili e favoriscono l'equilibrio, la simmetria, l'armonia).

Fa eccezione, ad esempio, Lucrezio.

"L’idea di Lucrezio sull’universo era basata su due cardini fondamentali: l’infinità dello spazio e l’infinità della materia. La convinzione di Lucrezio di questi asserti deriva dalla considerazione che se lo spazio non fosse infinito, dopo tanti secoli, la vita sarebbe scomparsa, e che l’infinità della materia deriva dalla necessità che il numero degli atomi primordiali, che sono eterni, non sia limitato.

Ora poiché per certo già in mente t’ho messo che eterni
atomi nello spazio volteggian perenni, compatti, d’invisibile corpo,
che volger di tempi non spegne, a definir m’accingo
se un termine al numero d’essi debba, o meno, assegnarsi;
del pari di quel che si disse vuoto od inane o spazio, nel quale si muovono i corpi,
scruteremo se tutto in luogo concluso si serri,
o in desolati s’apra abissi infiniti profondi.
Tutto l’essere adunque, dovunque ti volga, s’estende infinito:
altrimenti dovresti assegnargli un estremo.
Ma imaginar l’estremo possibil non è, se non oltre
cosa vi sia che chiuda: un limite certo, che il senso
a sorpassar non valga, per quanto vi drizzi l’acume.

Per rendere chiara l’idea di infinità, Lucrezio fa l’esempio della freccia che, anche se lanciata dagli estremi confini dell’universo, deve sempre andare più in là, non potendosi concepire che venga fermata o rimbalzi indietro per la presenza di nuovi corpi".

Accanto a Lucrezio, si potrebbe citare il meno noto Marco Manilio, che, sulla scia degli Stoici (e distaccandosi quindi dall'epicureo Lucrezio) concepisce anch'egli l'universo come infinito, e pervaso da un universale spirito vitale, da una "certa ratio", da un sempiterno ed onniprensente"logos" che si traduce nell'ordine del cosmo.

Per questo "iuvat ... immenso spatiantem vivere caelo", vivere spaziando con lo sguardo (come poi farà Galileo) per l'immenso cielo, riconoscendovi le tracce di un ordine razionale di cui l'uomo stesso è compartecipe, oltre che conscio.

Da notare, poi, che il cosmo stesso è scandito e governato da un ritmo poetico, "vix soluta suis immittit verba figuris", "condifficoltà infonde nelle sue configurazioni parole che non siano scandite da un ritmo poetico".

Qui si potrebbe inserire un richiamo a Schelling, secondo il quale l'Assoluto stesso è il "poeta infinito",una infinita potenza creatrice la cui opera d'arte è l'universo medesimo, la Natura in cui l'Assoluto si aliena e si manifesta.

Prima dell'idealismo romantico, di cui Schelling è esponente, Kant distingueva il "sublime dinamico" (legato alla forza e all'intensità di un movimento vasto ed imponente, come quello di una cascata) e il "sublime matematico", legato alla quantità, alla mole, all'imponenza, evocatrici anch'esse di una possibile infinità, che nella sua totalità si sottrae però allo sguardo e alla concezione umani.

Sul concetto di Infinito è poi incentrata una delle "antinomie" analizzate nella "Critica della ragion pura": "Poiché il mondo è un tutto assoluto, fuori del quale non c'è oggetto d'intuizione, né, perciò, un correlato del mondo, con cui questo sia in relazione, la relazione del mondo con lo spazio vuoto sarebbe una relazione con nessun oggetto. Ma una simile relazione, e però anche la limitazione del mondo da parte dello spazio vuoto, non è niente. Dunque il mondo, rispetto allo spazio, non è punto limitato; cioè esso, quanto alla estensione, è infinito". Finito e infinito contrastano dialetticamente nella visione di Kant, diviso anche in questo fra razionalismo e romanticismo, fra la fiducia nella ragione e la suggestione del sentimento e del sublime.

Tanto quella stoica, quanto quella di Schelling (alla quale prima si accennava) sono concezioni, in senso lato, panteistiche; e non per nulla si è parlato di uno "spinozismo romantico", giacché l'idealismo ottocentesco, con le sue concezioni dell'Assoluto e dell'Infinito (dell'"idea vivente, calata nel reale", come dirà Francesco De Sanctis), rivisitava il "Deus sive Natura" di Spinoza.

Ecco i versi di Manilio:

Carmine divinas artes et conscia fati
sidera, diversos hominum variantia casus,
caelestis rationis opus, deducere mundo
aggredior primusque novis Helicona movere
cantibus et viridi nutantis vertice silvas,
hospita sacra ferens nulli memorata priorum.
Hunc mihi tu, Caesar, patriae princepsque paterque,
qui regis augustis parentem legibus orbem
concessumque patri mundum deus ipse mereris,
das animum viresque facis ad tanta canenda.
Iam propriusque favet mundus scrutantibus ipsum
et cupit aetherios per carmina pandere census.
Hoc sub pace vacat tantum; iuvat ire per ipsum
aera et immenso spatiantem vivere caelo
signaque et adversos stellarum nascere cursus.
Quod solum novisse parum est. Impensium ipsa
scire iuvat magni penitus praecordia mundi,
quaque regat generetque suis animalia signis,
cernere et in numerum Phoebo modulante referre.
Bina mihi positis lucent altaria flammis,
ad duo templa precor duplici circumdatus aestu
carminis et rerum; certa cum lege canentem
mundus et immenso vatem circumstrepit orbe
vixque soluta suis immittit verba figuris.

(Marco Manilio, Astronomica I, 1-24)

"Col carme le arti divine e gli astri
che, consci del fato, mutano le svariate sorti degli uomini
opera di una mente celeste, mi accingo a trarre giù dal Cielo
e per primo far risuonare di canti mai uditi l'Elicona
e le selve ondeggianti nelle loro verdi cime,
riferendo strani arcani, che nessuno prima di me ha ricordato.
Tu, o Cesare, principe e padre della patria,
che questo mondo governi sottomesso alle auguste tue leggi,
e tu stesso dio sei degno del cielo concesso al padre tuo,
mi dai ardire e forza per cantare un tanto soggetto.
Il cielo è più favorevole a quelli che lo scrutano più da vicino
e desidera manifestare, attraverso i carmi, il tesoro delle sue eteree ricchezze.
Questo può avvenire soltanto in tempo di pace: è bello levarsi nell'aeree vivere spaziando nell'infinito cieloe imparare a distinguere le costellazioni e gli opposti corsi dei pianeti.
Conoscere solo questo è poca cosa, ci vuole un maggiore impegno,
bisogna approfondire la conoscenza delle parti più recondite dell'Universo
e discernere in che modo esso governi e generi gli esseri animati
con le sue costellazioni e descrivere tutto questo in versi sotto l'ispirazione di Apollo.
Risplendono di fuochi da me accesi due altari,
dinanzi a due templi io prego, infiammato da un duplice ardore,
della poesia e dell'argomento: il vate canta secondo rigorose leggi,
il cielo risuona anche lui, secondo la sua infinita orbita, intorno a quello,
e a stento lascia che parole non metriche si adattino alle sue figure".

Nell'area scientifica, si potrà toccare, in àmbito cosmologico, la concezione dell'universo "finito ma illimitato", e in continua espansione, e destinato un giorno a raccogliersi nuovamente in una "singolarità", per dare adito, forse, ad un nuovo "big bang" (teoria, questa, sorprendentemente affine a quella stoica della ciclica conflagrazione, destinata a ripetersi una volta terminato il "Grande Anno" cosmico, nonché a quella nietzscheana dell'"eterno ritorno dell'uguale"), come pure la nozione di "limite", di valore "tendente all'infinito", nel campo fisico-matematico.

di Matteo Veronesi

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...