Domenica, 25 novembre dalle ore 8 alle ore 20 elezioni primarie del centrosinistra
A Gatteo si vota in via Roma 3B (palazzo del sign.Biribanti) poco dopo la chiesa, vis à vis Scuola Elementare.
Non occorre la tessera elettorale, basta solo il documento di identità e 2 euro come contributo spese organizzative.
Possono votare tutti; basta avere compiuto 18 anni, essere cittadini italiani oppure cittadini dell'Unione Europea residenti in Italia, o cittadini di altri paesi in possesso di regolare permesso di soggiorno.
sabato 24 novembre 2012
sabato 20 ottobre 2012
Gatteo, referendum per comune unico, assemblea al teatro Pagliughi
No di Gatteo spiegato dal sindaco Gianluca Vincenzi:
"Pochi risparmi, Unione ancora incompiuta, referendum ritardato"
GATTEO.
Il futuro Comune unico, che sia a due o a tre, ancora prima di nascere, non ha vita facile.
Esce malconcio dall’incontro pubblico che si è svolto giovedì sera, al teatro “Pagliughi” di Gatteo, durante cui non ha ricevuto molto sostegno. Da tempo l’amministrazione di Gatteo dice no alla fusione con San Mauro e Savignano, e per la prima volta il sindaco Gianluca Vincenzi ha voluto comunicare le motivazioni direttamente ai cittadini.
Si possono riassumere così: è troppo presto per fare una fusione, i servizi non sono abbastanza integrati e poi non è detto che sia così conveniente fondersi. Il succo è: come può un’Unione che non è ancora a regime, e non ce l'ha fatta in 7 anni, sfociare in un anno e mezzo in un Comune unico funzionante?
Il primo cittadino di Gatteo ha spiegato che diversi servizi ancora non sono stati trasferiti all’Unione, per esempio il Ced e l’ufficio tributi, e che l’Unione, sebbene esente da Patto di stabilità, non ha mai fatto investimenti in opere pubbliche.
«Chi ha gestito l’Unione fino ad ora ha perso tempo e adesso vuole risolvere tutte le mancanze in una fusione veloce. Io sono contrario alla fusione adesso e in questo modo».
Un altro tasto dolente è il referendum: «La legge regionale dice che il referendum è obbligatorio, entro la fine del percorso di fusione, se i Comuni non l’hanno già indetto per conto proprio nell’anno precedente alla delibera del consiglio. Quindi San Mauro e Savignano (che hanno deliberato il 9 ottobre scorso, ndr) potevano farlo in piena autonomia, consultando i cittadini prima di aprire l’iter presso la Regione. In caso di sì, i singoli Comuni sarebbero stati rimborsati per le spese referendarie. Io avrei voluto farlo prima di trovarsi in un percorso “obbligato”».Un altro versante del dibattito è il risparmio. Secondo i dati riportati, i costi della politica darebbero un risparmio annuale di 71 mila euro, passando da 296 mila a 225 mila. Per quanto riguarda però le indennità dei dirigenti, la cifra aumenterebbe di 69 mila euro, passando da 320 mila a 389 mila euro.
Insomma, tirando le somme, il risparmio dei costi di politica e dirigenti sarebbe di 1.396 euro annuali, cioè 0,03 euro per abitante.
Dunque, la questione che Vincenzi pone è se vale la pena fare questa fusione in fretta, o se non convenga allargare l’attuale Unione ai nove Comuni del Rubicone, considerando che Roncofreddo, Borghi e Sogliano hanno già fatto formale richiesta.
L’Unione è stato un altro argomento caldo: «Due settimane fa - ha detto Vincenzi - ho appreso che con il nuovo Comune l’Unione si scioglierà. A parte che questo dovrebbe dirlo la futura nuova amministrazione e non Savignano e San Mauro, mi chiedo se questi Comuni si prenderanno la responsabilità di creare una sorta di interruzione dei servizi. Ci è stato detto che per Gatteo non ci sarà nessun paracadute: io non l’ho mai chiesto, ma mi chiedo come si possa condividere una strada comune se si usano tali espressioni»."
di Miriam Fusconi
"Pochi risparmi, Unione ancora incompiuta, referendum ritardato"
GATTEO.
Il futuro Comune unico, che sia a due o a tre, ancora prima di nascere, non ha vita facile.
Esce malconcio dall’incontro pubblico che si è svolto giovedì sera, al teatro “Pagliughi” di Gatteo, durante cui non ha ricevuto molto sostegno. Da tempo l’amministrazione di Gatteo dice no alla fusione con San Mauro e Savignano, e per la prima volta il sindaco Gianluca Vincenzi ha voluto comunicare le motivazioni direttamente ai cittadini.
Si possono riassumere così: è troppo presto per fare una fusione, i servizi non sono abbastanza integrati e poi non è detto che sia così conveniente fondersi. Il succo è: come può un’Unione che non è ancora a regime, e non ce l'ha fatta in 7 anni, sfociare in un anno e mezzo in un Comune unico funzionante?
Il primo cittadino di Gatteo ha spiegato che diversi servizi ancora non sono stati trasferiti all’Unione, per esempio il Ced e l’ufficio tributi, e che l’Unione, sebbene esente da Patto di stabilità, non ha mai fatto investimenti in opere pubbliche.
«Chi ha gestito l’Unione fino ad ora ha perso tempo e adesso vuole risolvere tutte le mancanze in una fusione veloce. Io sono contrario alla fusione adesso e in questo modo».
Un altro tasto dolente è il referendum: «La legge regionale dice che il referendum è obbligatorio, entro la fine del percorso di fusione, se i Comuni non l’hanno già indetto per conto proprio nell’anno precedente alla delibera del consiglio. Quindi San Mauro e Savignano (che hanno deliberato il 9 ottobre scorso, ndr) potevano farlo in piena autonomia, consultando i cittadini prima di aprire l’iter presso la Regione. In caso di sì, i singoli Comuni sarebbero stati rimborsati per le spese referendarie. Io avrei voluto farlo prima di trovarsi in un percorso “obbligato”».Un altro versante del dibattito è il risparmio. Secondo i dati riportati, i costi della politica darebbero un risparmio annuale di 71 mila euro, passando da 296 mila a 225 mila. Per quanto riguarda però le indennità dei dirigenti, la cifra aumenterebbe di 69 mila euro, passando da 320 mila a 389 mila euro.
Insomma, tirando le somme, il risparmio dei costi di politica e dirigenti sarebbe di 1.396 euro annuali, cioè 0,03 euro per abitante.
Dunque, la questione che Vincenzi pone è se vale la pena fare questa fusione in fretta, o se non convenga allargare l’attuale Unione ai nove Comuni del Rubicone, considerando che Roncofreddo, Borghi e Sogliano hanno già fatto formale richiesta.
L’Unione è stato un altro argomento caldo: «Due settimane fa - ha detto Vincenzi - ho appreso che con il nuovo Comune l’Unione si scioglierà. A parte che questo dovrebbe dirlo la futura nuova amministrazione e non Savignano e San Mauro, mi chiedo se questi Comuni si prenderanno la responsabilità di creare una sorta di interruzione dei servizi. Ci è stato detto che per Gatteo non ci sarà nessun paracadute: io non l’ho mai chiesto, ma mi chiedo come si possa condividere una strada comune se si usano tali espressioni»."
di Miriam Fusconi
venerdì 28 settembre 2012
Apertura Technogym Village a Cesena, Alessandri hanno fatto di strada
Cesena si prepara all'evento dell'anno.
Ecco il programma d'apertura del nuovo stabilimento technogym della Wellness Walley a Cesena:
Il presidente Napolitano, i ministri Passera, Balduzzi e l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton saranno presenti all'inaugurazione della Wellness Walley.
L'indicazione del nuovo, mastodontico stabilimento di Technogym spicca nei cartelli blu dell'A14 all'uscita di Cesena. Il complesso comprende un Centro di Ricerca e Innovazione, gli stabilimenti produttivi ed un grande wellness center dedicato all'attività fisica, alla formazione ed alla cultura del wellness che attrarrà operatori del settore, medici ed architetti da tutto il mondo. 17 ettari di terreno. Si tratta di un grande investimento per lo sviluppo dell'azienda e del territorio e costituirà uno dei più grandi centri di ricerca e produzione in Italia, sicuramente l'unico progetto di questa portata previsto per il 2012. Il tutto a poche centinaia di metri dall'Autostrada A14.
Per l'occasione arriveranno a Cesena, 1000 ospiti da oltre 60 paesi in rappresentanza di Istituzioni, mondo scientifico, culturale, sportivo ed imprenditoriale.
Nerio Alessandri, Presidente e Fondatore di Technogym dichiara: "Dopo oltre 25 anni di impegno per lo sviluppo di Technogym e per la divulgazione della filosofia del Wellness in tutto il mondo, il nostro sogno imprenditoriale continua, ed il Technogym Village rappresenta il punto di partenza per il futuro di Technogym" e aggiunge "assieme a mio fratello Pierluigi e a tutta la squadra Technogym, siamo orgogliosi che il Presidente della Repubblica abbia deciso di onorare la nostra azienda con la sua presenza all'inaugurazione del Technogym Village". Nel pomeriggio la 20a edizione del Wellness Congress traccerà gli scenari presenti e futuri dell'economia del benessere, con un panel di rinomati esperti, politici, economisti e opinion maker internazionali.
L'evento avrà inizio alle ore 11.00 all'interno della fabbrica, alla presenza del Presidente della Repubblica. Esordirà il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi con i saluti della città, seguirà l'intervento di Nerio Alessandri, Fondatore e Presidente di Technogym, del Vice Presidente Pierluigi Alessandri e di Antonio Citterio, progettista del complesso.
In chiusura interverrà in rappresentanza del governo il Ministro della Salute Renato Balduzzi.
Nel pomeriggio, alle 14.00 si apriranno i lavori del Wellness Congress con l'intervento di Nerio Alessandri sul tema "The Wellness Economy" in cui il Presidente Technogym e Wellness Foundation, con un'intervista condotta da Gianni Riotta, lancerà la propria visione del wellness come opportunità per un sostenibile sviluppo socio-economico basato sulla salute delle persone.
Al termine dell'intervento di Alessandri, entrerà in scena David Rowan, Direttore della rivista specializzata in tecnologia ed innovazione "Wired" per parlare di futuro e di wellness nell'era digitale. A seguire, la tavola rotonda medico-scientifica "La sfida alla globesità e alle malattie croniche" si porrà l'obiettivo di individuare l'impatto socio-economico delle malattie del secolo legate agli errati stili di vita: obesità, malattie cardiovascolari, tumori e depressione.
Benvenuti!
Ecco il programma d'apertura del nuovo stabilimento technogym della Wellness Walley a Cesena:
Il presidente Napolitano, i ministri Passera, Balduzzi e l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton saranno presenti all'inaugurazione della Wellness Walley.
L'indicazione del nuovo, mastodontico stabilimento di Technogym spicca nei cartelli blu dell'A14 all'uscita di Cesena. Il complesso comprende un Centro di Ricerca e Innovazione, gli stabilimenti produttivi ed un grande wellness center dedicato all'attività fisica, alla formazione ed alla cultura del wellness che attrarrà operatori del settore, medici ed architetti da tutto il mondo. 17 ettari di terreno. Si tratta di un grande investimento per lo sviluppo dell'azienda e del territorio e costituirà uno dei più grandi centri di ricerca e produzione in Italia, sicuramente l'unico progetto di questa portata previsto per il 2012. Il tutto a poche centinaia di metri dall'Autostrada A14.
Per l'occasione arriveranno a Cesena, 1000 ospiti da oltre 60 paesi in rappresentanza di Istituzioni, mondo scientifico, culturale, sportivo ed imprenditoriale.
Nerio Alessandri, Presidente e Fondatore di Technogym dichiara: "Dopo oltre 25 anni di impegno per lo sviluppo di Technogym e per la divulgazione della filosofia del Wellness in tutto il mondo, il nostro sogno imprenditoriale continua, ed il Technogym Village rappresenta il punto di partenza per il futuro di Technogym" e aggiunge "assieme a mio fratello Pierluigi e a tutta la squadra Technogym, siamo orgogliosi che il Presidente della Repubblica abbia deciso di onorare la nostra azienda con la sua presenza all'inaugurazione del Technogym Village". Nel pomeriggio la 20a edizione del Wellness Congress traccerà gli scenari presenti e futuri dell'economia del benessere, con un panel di rinomati esperti, politici, economisti e opinion maker internazionali.
L'evento avrà inizio alle ore 11.00 all'interno della fabbrica, alla presenza del Presidente della Repubblica. Esordirà il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi con i saluti della città, seguirà l'intervento di Nerio Alessandri, Fondatore e Presidente di Technogym, del Vice Presidente Pierluigi Alessandri e di Antonio Citterio, progettista del complesso.
In chiusura interverrà in rappresentanza del governo il Ministro della Salute Renato Balduzzi.
Nel pomeriggio, alle 14.00 si apriranno i lavori del Wellness Congress con l'intervento di Nerio Alessandri sul tema "The Wellness Economy" in cui il Presidente Technogym e Wellness Foundation, con un'intervista condotta da Gianni Riotta, lancerà la propria visione del wellness come opportunità per un sostenibile sviluppo socio-economico basato sulla salute delle persone.
Al termine dell'intervento di Alessandri, entrerà in scena David Rowan, Direttore della rivista specializzata in tecnologia ed innovazione "Wired" per parlare di futuro e di wellness nell'era digitale. A seguire, la tavola rotonda medico-scientifica "La sfida alla globesità e alle malattie croniche" si porrà l'obiettivo di individuare l'impatto socio-economico delle malattie del secolo legate agli errati stili di vita: obesità, malattie cardiovascolari, tumori e depressione.
Benvenuti!
mercoledì 12 settembre 2012
calendario apertura scuole 2012
EMILIA-ROMAGNA
Inizio Lezioni: 17 settembre 2012
Termine Lezioni: 6 giugno 2013
Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013
Festività Pasquali: dal 28 marzo 2013 al 2 aprile 2013
Altre Festività: 2 novembre 2012
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
TOSCANA:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
LAZIO:
Inizio lezioni: 13 settembre 2012
Termine Lezioni: 12 giugno 2013
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013
UMBRIA:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
VENETO:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
Inizio Lezioni: 17 settembre 2012
Termine Lezioni: 6 giugno 2013
Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013
Festività Pasquali: dal 28 marzo 2013 al 2 aprile 2013
Altre Festività: 2 novembre 2012
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
TOSCANA:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
LAZIO:
Inizio lezioni: 13 settembre 2012
Termine Lezioni: 12 giugno 2013
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013
UMBRIA:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
VENETO:
Inizio Lezioni: 12 settembre 2012
Termine Lezioni: 8 giugno 2013
giovedì 23 agosto 2012
A Gatteo il babbo più bello d'Italia
GATTEO MARE
23 AGO - in Piazza della Libertà a Gatteo Mare davanti a quasi tremila persone, condotta da Paolo Teti e Cinzia Sguotti.si è conclusa 19-esima edizione del concorso "Babbo più bello d'Italia 2012" .
Francesco Perozzi, 29 anni, operaio di Verona, è stato scelto tra i 17 finalisti il babbo più sexy dello stivale..
I candidati si sono dati battaglia cimentandosi in varie prove di abilita', come cambiare il pannolino a un bambolotto, ballare con la suocera o cantare.
Francesco ha conquistato il titolo cantando ''Meraviglioso'', brano di Domenico Modugno riportato al successo dai Negramaro.
Alto 1.78 cm. (peso 71 kg) moro, abbronzato, con il fisico scolpito, è sposato da un anno con Maria ed è papà di Gloria, 9 mesi.
Altre le fasce assegnate:
"Babbo Eleganza" Vincenzo Funaro 39 anni, di Casalmaggiore (Cremona), massaggiatore sportivo, coniugato da 4 anni con Giulia e papà di Alessio e Diana di 9 e 3 anni e del piccolo Leonardo di 4 mesi;
"Babbo Simpatia" Stefano Marinucci 35 anni, operatore socio sanitario di Francavilla al Mare (Chieti), coniugato da 3 anni con Federica, papà di Martina di 3 anni, Federico di 10 mesi ed in attesa del 3 figlio; "Babbo Sorriso" Roberto Della
Santina 35 anni, web designer di Pesaro, coniugato da 2 anni con Laura, papà di Gaia di 7 mesi;
"Babbo Dolcezza" Marco Manco Catello 37 anni, allenatore di calcio di Rimini, papà di Riccardo e Gabriele di 7 e 2 anni;
"Babbo Solare" Danilo Porto 30 anni, bagnino di Ravenna, papà di Martina di 4 anni;
"Babbo Sprint" Livio Panico 30 anni, tecnico specializzato in materiali plastici di Modena, coniugato da 1 anno con Tania, papà di Gioia di 1 anno;
"Babbo Fashion" Salvatore Russo 39 anni, tecnico elettronico di Milano, coniugato da 7 anni con Simona, papà di Paolo di 5 anno.
Aspettiamo il concorso a Nonno più bello d'Italia
23 AGO - in Piazza della Libertà a Gatteo Mare davanti a quasi tremila persone, condotta da Paolo Teti e Cinzia Sguotti.si è conclusa 19-esima edizione del concorso "Babbo più bello d'Italia 2012" .
Francesco Perozzi, 29 anni, operaio di Verona, è stato scelto tra i 17 finalisti il babbo più sexy dello stivale..
I candidati si sono dati battaglia cimentandosi in varie prove di abilita', come cambiare il pannolino a un bambolotto, ballare con la suocera o cantare.
Francesco ha conquistato il titolo cantando ''Meraviglioso'', brano di Domenico Modugno riportato al successo dai Negramaro.
Alto 1.78 cm. (peso 71 kg) moro, abbronzato, con il fisico scolpito, è sposato da un anno con Maria ed è papà di Gloria, 9 mesi.
Altre le fasce assegnate:
"Babbo Eleganza" Vincenzo Funaro 39 anni, di Casalmaggiore (Cremona), massaggiatore sportivo, coniugato da 4 anni con Giulia e papà di Alessio e Diana di 9 e 3 anni e del piccolo Leonardo di 4 mesi;
"Babbo Simpatia" Stefano Marinucci 35 anni, operatore socio sanitario di Francavilla al Mare (Chieti), coniugato da 3 anni con Federica, papà di Martina di 3 anni, Federico di 10 mesi ed in attesa del 3 figlio; "Babbo Sorriso" Roberto Della
Santina 35 anni, web designer di Pesaro, coniugato da 2 anni con Laura, papà di Gaia di 7 mesi;
"Babbo Dolcezza" Marco Manco Catello 37 anni, allenatore di calcio di Rimini, papà di Riccardo e Gabriele di 7 e 2 anni;
"Babbo Solare" Danilo Porto 30 anni, bagnino di Ravenna, papà di Martina di 4 anni;
"Babbo Sprint" Livio Panico 30 anni, tecnico specializzato in materiali plastici di Modena, coniugato da 1 anno con Tania, papà di Gioia di 1 anno;
"Babbo Fashion" Salvatore Russo 39 anni, tecnico elettronico di Milano, coniugato da 7 anni con Simona, papà di Paolo di 5 anno.
Aspettiamo il concorso a Nonno più bello d'Italia
martedì 21 agosto 2012
Gianfranco Zavalloni - cimiteri
I bambini i cimiteri e il boscosanto
Le civiltà e il culto dei morti. Una riflessione sui cimiteri… di Gianfranco Zavalloni
Cimitero vicino al lago Balaton
Uno dei temi più difficili che un insegnante prima o poi si trova ad affrontare con i propri allievi è quello della morte. Personalmente nella mia esperienza con i bimbi e le bimbe della scuola materna, l’ho affrontato in maniera molto semplice. Andavo spesso con loro al cimitero. Nel prato del piccolo cimitero di campagna, punteggiato dalle lapidi e dai residui di corone di fiori di recenti sepolture, si passeggiava, si correva (a volte qualcuno giocava) nel pieno rispetto di quel luogo e di quello che esso rappresenta per la comunità locale.
Nel passare in mezzo alle tombe, i bambini spesso riconoscevano anziani deceduti da poco o foto del nonno o del parente di famiglia. Il cimitero non è vissuto, in questo modo, come un luogo estraneo, un luogo tetro, un ambiente da temere o da rifuggire.
Questo approccio mi offre l’occasione per riflettere sull’idea che noi tutti abbiamo dei luoghi preposti ad accogliere “coloro che furono” e dell’idea che di questo luogo spesso noi adulti veicoliamo ai bambini.
Vorrei premettere che quando vado in un paese straniero mi attirano in particolare tre luoghi: le stazioni, le ferramenta e i cimiteri.
Condivido per questo il senso della scritta che ho recentemente letto e che è posta all’entrata dell’elegante cimitero dell’isola di Ustica, dove si afferma in maniera lapidare: “La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti”. Apprezzo così moltissimo i cimiteri-collina anglosassoni, i cimiteri di guerra dolomitici o dei piccoli paesi delle valli alpine, i cimiteri davanti al mare di molte località nordafricane. Uno dei più bei cimiteri l’ho trovato in Ungheria, esposto verso il Lago Balaton. Non dispone né di recinto né di cancello. Una semplice collinetta su cui sono posizionate in ordine sparso lapidi di pietra locale di varia forma. Le più sono fatte a forma di cuore. Sembra una distesa di cuori adolescenziali. Ecco: è qui che viene fuori l’idea del “camposanto”, di un luogo speciale e per questo “santo”, in cui i vivi pensano ai loro antenati, consapevoli di ciò i visitatori trovano scritto su un’altra lapide posta nel più grande fra i cimiteri romani: “quello che siete fummo, quello che siamo sarete”.
A proposito della cremazione
Pur rispettando la tradizione induista di bruciare i morti, la ritengo una operazione antiecologica. Tanto più nella versione moderna della cremazione. Chi ha assistito a tale rito sa che per circa due ore, dalla ciminiera del forno crematorio, escono fumi non certo naturali. Insieme al carburante usato in gran quantità, vengono bruciati, oltre al cadavere, plastiche, tessuti, metalli e legname. Nulla da invidiare alla follia dei campi di concentramento nazisti che, paradossalmente, nell’atto di far spogliare le vittime, sono risultati storicamente meno inquinanti dei moderni crematori. Per questo ho scritto all’amico capo-gruppo consigliare dei Verdi al Comune di Cesena, esprimendo il mio totale disappunto verso la sua proposta di favorire, come Amministrazione Comunale, la pratica della cremazione. Come è possibile essere contro gli inceneritori dei rifiuti e poi essere a favore della pratica di incenerimento dei cadaveri.
La proposta ecologica di riciclare i morti: il boscosanto
Mi servo delle parole di Friedrich Stowasser, in arte Hundertwasser (1928-2000), pittore, architetto, ed ecologisa austriaco, che ben esprime in sintesi il mio pensiero. Con l’avvento di un’epoca ecologica, apparirà evidente che il rifiuto, gli scarti non esistono, nulla muore, tutto continua a vivere, assumendo però altre forme e questa non è una filosofia religiosa, è un dato di fatto. Forte di una concezione errata, quella del giudizio universale e della resurrezione, la gente crede ancora, come gli antichi egizi, che conservando una persona nel suo aspetto fisico, essa risorgerà il giorno dei giudizio universale giovane com’era in vita. Ma è una vera assurdità. Oggi i morti vengono seppelliti in modo particolarmente antiecologico. La salma imputridisce in una cassa ermeticamente chiusa sotto quattro metri di terra. In questo modo le radici degli alberi non possono operare il processo di rigenerazione. Inoltre una lastra di cemento e fiori artificiali separano il morto dal cielo e alla terra. Un essere umano dovrebbe essere sepolto soltanto a mezzo metro dalla superficie. Poi sulla tomba si dovrebbe piantare un albero. La cassa dovrebbe potersi decomporre in modo che la sostanza organica dei defunto possa essere utile all’albero che vi cresce sopra. Esso accoglierà in sé qualcosa del morto, lo trasformerà in sostanza vegetale. Quando ci si recherà alla tomba, non si farà visita ad un morto, bensì ad un essere vivente che si è trasformato in albero, che continua a vivere nell’albero. Si potrà dire: «Questo è mio nonno, l’albero cresce bene, stupendamente». Si può piantare un bosco magnifico, più bello del solito bosco perché gli alberi avranno radici nei sepolcri. Il bosco potrà estendersi nel circondario e, poiché sicuramente non abbiamo abbastanza boschi, permetterà allo stesso tempo di mantenere, anzi di accrescere il patrimonio forestale. Sorgerà un parco, un luogo di cui ci si potrà rallegrare, in cui si potrà vivere e persino andare a caccia. Un luogo fantastico in cui si potrà restare in contatto ininterrotto con la vita e con la morte. Non credo che una qualsiasi autorità possa avere qualcosa in contrario. I morti dovrebbero essere sepolti dappertutto, anche nel proprio giardino. I luoghi dei morti saranno contemporaneamente anche le foreste della vita. Gli alberi segneranno le tombe. Le persone sceglieranno alberi diversi, per cui non ne risulterà una monocultura, ma un bosco incredibilmente variegato. Questo luogo si trasformerà in un paradiso, nel giardino dell’Eden.
Le civiltà e il culto dei morti. Una riflessione sui cimiteri… di Gianfranco Zavalloni
Cimitero vicino al lago Balaton
Uno dei temi più difficili che un insegnante prima o poi si trova ad affrontare con i propri allievi è quello della morte. Personalmente nella mia esperienza con i bimbi e le bimbe della scuola materna, l’ho affrontato in maniera molto semplice. Andavo spesso con loro al cimitero. Nel prato del piccolo cimitero di campagna, punteggiato dalle lapidi e dai residui di corone di fiori di recenti sepolture, si passeggiava, si correva (a volte qualcuno giocava) nel pieno rispetto di quel luogo e di quello che esso rappresenta per la comunità locale.
Nel passare in mezzo alle tombe, i bambini spesso riconoscevano anziani deceduti da poco o foto del nonno o del parente di famiglia. Il cimitero non è vissuto, in questo modo, come un luogo estraneo, un luogo tetro, un ambiente da temere o da rifuggire.
Questo approccio mi offre l’occasione per riflettere sull’idea che noi tutti abbiamo dei luoghi preposti ad accogliere “coloro che furono” e dell’idea che di questo luogo spesso noi adulti veicoliamo ai bambini.
Vorrei premettere che quando vado in un paese straniero mi attirano in particolare tre luoghi: le stazioni, le ferramenta e i cimiteri.
Condivido per questo il senso della scritta che ho recentemente letto e che è posta all’entrata dell’elegante cimitero dell’isola di Ustica, dove si afferma in maniera lapidare: “La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti”. Apprezzo così moltissimo i cimiteri-collina anglosassoni, i cimiteri di guerra dolomitici o dei piccoli paesi delle valli alpine, i cimiteri davanti al mare di molte località nordafricane. Uno dei più bei cimiteri l’ho trovato in Ungheria, esposto verso il Lago Balaton. Non dispone né di recinto né di cancello. Una semplice collinetta su cui sono posizionate in ordine sparso lapidi di pietra locale di varia forma. Le più sono fatte a forma di cuore. Sembra una distesa di cuori adolescenziali. Ecco: è qui che viene fuori l’idea del “camposanto”, di un luogo speciale e per questo “santo”, in cui i vivi pensano ai loro antenati, consapevoli di ciò i visitatori trovano scritto su un’altra lapide posta nel più grande fra i cimiteri romani: “quello che siete fummo, quello che siamo sarete”.
A proposito della cremazione
Pur rispettando la tradizione induista di bruciare i morti, la ritengo una operazione antiecologica. Tanto più nella versione moderna della cremazione. Chi ha assistito a tale rito sa che per circa due ore, dalla ciminiera del forno crematorio, escono fumi non certo naturali. Insieme al carburante usato in gran quantità, vengono bruciati, oltre al cadavere, plastiche, tessuti, metalli e legname. Nulla da invidiare alla follia dei campi di concentramento nazisti che, paradossalmente, nell’atto di far spogliare le vittime, sono risultati storicamente meno inquinanti dei moderni crematori. Per questo ho scritto all’amico capo-gruppo consigliare dei Verdi al Comune di Cesena, esprimendo il mio totale disappunto verso la sua proposta di favorire, come Amministrazione Comunale, la pratica della cremazione. Come è possibile essere contro gli inceneritori dei rifiuti e poi essere a favore della pratica di incenerimento dei cadaveri.
La proposta ecologica di riciclare i morti: il boscosanto
Mi servo delle parole di Friedrich Stowasser, in arte Hundertwasser (1928-2000), pittore, architetto, ed ecologisa austriaco, che ben esprime in sintesi il mio pensiero. Con l’avvento di un’epoca ecologica, apparirà evidente che il rifiuto, gli scarti non esistono, nulla muore, tutto continua a vivere, assumendo però altre forme e questa non è una filosofia religiosa, è un dato di fatto. Forte di una concezione errata, quella del giudizio universale e della resurrezione, la gente crede ancora, come gli antichi egizi, che conservando una persona nel suo aspetto fisico, essa risorgerà il giorno dei giudizio universale giovane com’era in vita. Ma è una vera assurdità. Oggi i morti vengono seppelliti in modo particolarmente antiecologico. La salma imputridisce in una cassa ermeticamente chiusa sotto quattro metri di terra. In questo modo le radici degli alberi non possono operare il processo di rigenerazione. Inoltre una lastra di cemento e fiori artificiali separano il morto dal cielo e alla terra. Un essere umano dovrebbe essere sepolto soltanto a mezzo metro dalla superficie. Poi sulla tomba si dovrebbe piantare un albero. La cassa dovrebbe potersi decomporre in modo che la sostanza organica dei defunto possa essere utile all’albero che vi cresce sopra. Esso accoglierà in sé qualcosa del morto, lo trasformerà in sostanza vegetale. Quando ci si recherà alla tomba, non si farà visita ad un morto, bensì ad un essere vivente che si è trasformato in albero, che continua a vivere nell’albero. Si potrà dire: «Questo è mio nonno, l’albero cresce bene, stupendamente». Si può piantare un bosco magnifico, più bello del solito bosco perché gli alberi avranno radici nei sepolcri. Il bosco potrà estendersi nel circondario e, poiché sicuramente non abbiamo abbastanza boschi, permetterà allo stesso tempo di mantenere, anzi di accrescere il patrimonio forestale. Sorgerà un parco, un luogo di cui ci si potrà rallegrare, in cui si potrà vivere e persino andare a caccia. Un luogo fantastico in cui si potrà restare in contatto ininterrotto con la vita e con la morte. Non credo che una qualsiasi autorità possa avere qualcosa in contrario. I morti dovrebbero essere sepolti dappertutto, anche nel proprio giardino. I luoghi dei morti saranno contemporaneamente anche le foreste della vita. Gli alberi segneranno le tombe. Le persone sceglieranno alberi diversi, per cui non ne risulterà una monocultura, ma un bosco incredibilmente variegato. Questo luogo si trasformerà in un paradiso, nel giardino dell’Eden.
domenica 19 agosto 2012
Addio Gianfranco Zavalloni
Oggi è morto Gianfranco Zavalloni: quel geniale preside, educatore, disegnatore, poeta, un uomo di pace e di rara bellezza.
Sono profondamente scossa dal dolore. Incredula.
Gianfranco da qualche mese era tornato a Cesena dal Brasile per sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. E' stato poi divorato da un male incurabile.
Gianfranco dal 2008 a marzo di quest'anno ha lavorato come responsabile dell'Ufficio Scuola del Consolato d'Italia di Belo Horizonte, in Brasile.
Ho sempre stimato Gianfranco poichè aveva un altissimo senso della solidarietà, della bellezza...era sensibile e giusto. Un vero artista. Uomo puro.
E' stato una splendida figura di educatore alla pace, un ecologista sfegatato.
Impensabile qui rendere conto delle tante iniziative animate in questi anni dal prolifero Zavalloni: da scrittore a pittore, da poeta a educatore. Burattinaio e politico (assessore dei verdi al Comune di Cesena).
Numerose le mostre dei suoi disegni tra Italia (Cesenatico) e Brasile.
Indimenticabile la sua grande passione per i burattini all'interno della compagnia “baracca e burattini”; Gianfranco è stato fra gli animatori dell'associazione ecologista di volontariato “Ecoistituto – Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate”.
Gianfranco amava il suo lavoro a scuola: ha svolto il ruolo di direttore didattico, dopo aver fatto, per diversi anni, il maestro di scuola materna: adorava una scuola creativa, aperta ai temi dell'ecologia, alle lingue locali, alla multiculturalità.Adorava bambini.
Dal 2002 a 2005 era Preside della Scuola Media di Gatteo (a quest'epoca la frequentava mio figlio).
Un splendido e geniale preside.
Ho conservato tuttora i suoi libricini prodotti con Fabio Molari, alcuni con la sua dedica....
...
I funerali di Gianfranco Zavalloni si terranno domani alle 16 presso la chiesa di San Paolo, nel quartiere di San Mauro in Valle, Cesena.
Invece sempre domani alle 10 il feretro di Zavalloni sarà esposto all' ecoistituto di Molino Cento per un raccoglimento di preghiera.
Così quest'anno se ne sono andati i tre amici di gran spessore :Ilario Fioravanti, Tonino Guerra e Gianfranco Zavalloni.
Sono profondamente scossa dal dolore. Incredula.
Gianfranco da qualche mese era tornato a Cesena dal Brasile per sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. E' stato poi divorato da un male incurabile.
Gianfranco dal 2008 a marzo di quest'anno ha lavorato come responsabile dell'Ufficio Scuola del Consolato d'Italia di Belo Horizonte, in Brasile.
Ho sempre stimato Gianfranco poichè aveva un altissimo senso della solidarietà, della bellezza...era sensibile e giusto. Un vero artista. Uomo puro.
E' stato una splendida figura di educatore alla pace, un ecologista sfegatato.
Impensabile qui rendere conto delle tante iniziative animate in questi anni dal prolifero Zavalloni: da scrittore a pittore, da poeta a educatore. Burattinaio e politico (assessore dei verdi al Comune di Cesena).
Numerose le mostre dei suoi disegni tra Italia (Cesenatico) e Brasile.
Indimenticabile la sua grande passione per i burattini all'interno della compagnia “baracca e burattini”; Gianfranco è stato fra gli animatori dell'associazione ecologista di volontariato “Ecoistituto – Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate”.
Gianfranco amava il suo lavoro a scuola: ha svolto il ruolo di direttore didattico, dopo aver fatto, per diversi anni, il maestro di scuola materna: adorava una scuola creativa, aperta ai temi dell'ecologia, alle lingue locali, alla multiculturalità.Adorava bambini.
Dal 2002 a 2005 era Preside della Scuola Media di Gatteo (a quest'epoca la frequentava mio figlio).
Un splendido e geniale preside.
Ho conservato tuttora i suoi libricini prodotti con Fabio Molari, alcuni con la sua dedica....
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I funerali di Gianfranco Zavalloni si terranno domani alle 16 presso la chiesa di San Paolo, nel quartiere di San Mauro in Valle, Cesena.
Invece sempre domani alle 10 il feretro di Zavalloni sarà esposto all' ecoistituto di Molino Cento per un raccoglimento di preghiera.
Così quest'anno se ne sono andati i tre amici di gran spessore :Ilario Fioravanti, Tonino Guerra e Gianfranco Zavalloni.
domenica 5 agosto 2012
Gara delle sculture di sabbia a Cervia, foto
Dall'8 Agosto a 10 Agosto 2012 fino alle 23:00 a Cervia sul lungomare D'Annunzio e Deledda si terra' 15° World Master Sculture, la gara delle sculture di sabbia.
Saranno presenti scultori professionisti provenienti da ogni parte del mondo e studenti delle scuole d'arte.
Si confronteranno dieci coppie di scultori, che realizzeranno la loro opera lavorando tre giorni per otto ore al giorno; il regolamento vieta loro di aggiungere alla sabbia qualsiasi liquido che non sia acqua, così come è vietato utilizzare supporti rigidi.
Anche se da solo un granello di sabbia non ha alcun valore intrinseco, una grande quantità di granelli di sabbia, plasmati dalle mani esperte di scultori specializzati, diventano in breve tempo una vera e propria opera d'arte.
Le opere saranno esposte sino al 15 ottobre e sarà possibile ammirare le sculture che creeranno un'atmosfera da fiaba, magica e sospesa.
Alcune sculture superano i quattro metri d'altezza; in totale vengono utilizzate 6 tonnellate di sabbia e 18 d'acqua. L'attuale Guinness World Record in altezza, per un castello di sabbia, è stato quello conseguito da Ed Jarrett, nel 2011, con una costruzione di circa 36 metri e una base di circa 33 metri.
simpson di sabbia |
Anche se da solo un granello di sabbia non ha alcun valore intrinseco, una grande quantità di granelli di sabbia, plasmati dalle mani esperte di scultori specializzati, diventano in breve tempo una vera e propria opera d'arte.
Le opere saranno esposte sino al 15 ottobre e sarà possibile ammirare le sculture che creeranno un'atmosfera da fiaba, magica e sospesa.
castello di sabbia |
giovedì 26 luglio 2012
Pronta la rotonda Antonelli a Gatteo
SABATO 4 AGOSTO
alle ORE 11,00
sarà innaugurato l'allestimento della rotatoria "gli Antonelli" di Gatteo.
All'interno è stata realizzata un'opera progettata dall'artista Gobbi Arch.Davide, anche valente pittore.
L'idea è stata quella di realizzare un'opera che potesse richiamare e ricordare persone e opere del passato per non dimenticare.
La storia racconta... degli Antonelli grandi architetti originari di Gatteo diventati famosi per essere stati gli architetti del re di Spagna da metà del 1500 alla metà del 1600.
La storia racconta... dell'esistenza nel centro storico di Gatteo di un castello malatestiano del XIII secolo.
L'arredo della rotatoria richiama la presenza di un manufatto fortilizio, in grado di suggerire allo spettatore un richiamo alle presenze storiche e artistiche del territorio. La realizzazione dell'opera è stata affidata alla Campedelli impianti di irrigazione di Savignano sul Rubicone.
La rotonda si trova sulla provinciale 33 (via Secondo Casadei) all'incrocio con la via Pascoli, vicino alla BCC di Gatteo (la filiale), prima della via fiumicino dove sta per iniziare il nuovo casello Rubicone
alle ORE 11,00
sarà innaugurato l'allestimento della rotatoria "gli Antonelli" di Gatteo.
All'interno è stata realizzata un'opera progettata dall'artista Gobbi Arch.Davide, anche valente pittore.
L'idea è stata quella di realizzare un'opera che potesse richiamare e ricordare persone e opere del passato per non dimenticare.
clicca sulla foto x ingrandirla |
La storia racconta... degli Antonelli grandi architetti originari di Gatteo diventati famosi per essere stati gli architetti del re di Spagna da metà del 1500 alla metà del 1600.
La storia racconta... dell'esistenza nel centro storico di Gatteo di un castello malatestiano del XIII secolo.
L'arredo della rotatoria richiama la presenza di un manufatto fortilizio, in grado di suggerire allo spettatore un richiamo alle presenze storiche e artistiche del territorio. La realizzazione dell'opera è stata affidata alla Campedelli impianti di irrigazione di Savignano sul Rubicone.
La rotonda si trova sulla provinciale 33 (via Secondo Casadei) all'incrocio con la via Pascoli, vicino alla BCC di Gatteo (la filiale), prima della via fiumicino dove sta per iniziare il nuovo casello Rubicone
venerdì 20 luglio 2012
Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini provincia unica-Romagna
Forlì capoluogo della Provincia Unica di Romagna, un'area geografica di 1 milione e 117mila abitanti e un'estensione di 5.092 kmq, vale a dire le tre province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna messe assieme.
Il Pd di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, infatti, hanno firmato un documento comune a favore della provincia unica - Romagna. Una rivoluzione storica, per ora però votata solo dal Consiglio comunale di Forlì con i voti favorevoli del Pd e una spaccatura in maggioranza, considerato il voto contrario dell'Idv.
Sia la provincia di Ravenna che quella di Forlì-Cesena stanno nel requisito demografico, avendo circa 400mila abitanti ciascuna a fronte del requisito minimo di 350mila. Rispetto alle indiscrezioni di una decina di giorni fa, il governo ha invece ridotto il requisito territoriale: da 3.000 a 2.500 kmq. E la provincia di Forlì-Cesena non vi è dentro per un soffio
La provincia di Ravenna è invece più piccola.
Rimini, non sta né nel requisito territoriale, né in quello demografico.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il presidente della Provincia Stefano Vitali hanno già preso carta e penna per dire che, provincia unica o no, le istituzioni locali si adegueranno ai provvedimenti governativi ma gli interessi riminesi saranno sempre al primo posto. La Provincia, a Rimini, controlla importanti partite strategiche per il territorio come aeroporto e fiera. Critiche fredde nei confronti del governo, con l'accusa che il provvedimento rischia di far saltare il patto sociale.
Il Pd di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, infatti, hanno firmato un documento comune a favore della provincia unica - Romagna. Una rivoluzione storica, per ora però votata solo dal Consiglio comunale di Forlì con i voti favorevoli del Pd e una spaccatura in maggioranza, considerato il voto contrario dell'Idv.
Sia la provincia di Ravenna che quella di Forlì-Cesena stanno nel requisito demografico, avendo circa 400mila abitanti ciascuna a fronte del requisito minimo di 350mila. Rispetto alle indiscrezioni di una decina di giorni fa, il governo ha invece ridotto il requisito territoriale: da 3.000 a 2.500 kmq. E la provincia di Forlì-Cesena non vi è dentro per un soffio
La provincia di Ravenna è invece più piccola.
Rimini, non sta né nel requisito territoriale, né in quello demografico.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il presidente della Provincia Stefano Vitali hanno già preso carta e penna per dire che, provincia unica o no, le istituzioni locali si adegueranno ai provvedimenti governativi ma gli interessi riminesi saranno sempre al primo posto. La Provincia, a Rimini, controlla importanti partite strategiche per il territorio come aeroporto e fiera. Critiche fredde nei confronti del governo, con l'accusa che il provvedimento rischia di far saltare il patto sociale.
giovedì 12 luglio 2012
Bimbobell a Gatteo, danza per la panza alla festa d'estate
Domenica, 15 luglio
"La festa dell'estate" a Gatteo,
dalle ore 18 a notte fonda.
La serata con "Bimbobell" offerta dall'associazione "Il Castello e Dintorni"
sponsorizzata dalla BCC, Comune di Gatteo
Ingresso libero.
Bimbobell canta la versione originale di "Danza per la panza", da molti chiamata anche "Cala la panza". Questo è il video live registrato a S.Mauro a Mare (FC). Il testo è di Elisa Mazzoli la musica di Giampiero Amadori.
DANZA PER LA PANZA al primo posto nella classifica dei singoli più venduti in Italia.
Venite a vedere BIMBOBELL:
Bimbobell è un personaggio nato agli inizi degli anni ’90 ai microfoni di una radio privata romagnola, e che oggi anima feste private e di piazza in tutta Italia.
Nella sua carriera radiofonica ha duettato e conquistato vari personaggi, da Lucio Dalla a Max Pezzali, da Antonella Clerici a Gianni Morandi, passando per Carlo Conti, Ambra Angiolini, Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Samuele Bersani, Milly Carlucci, Renzo Arbore, Mietta… tanto per citarne alcuni....
NON MANCATE!!
"La festa dell'estate" a Gatteo,
dalle ore 18 a notte fonda.
La serata con "Bimbobell" offerta dall'associazione "Il Castello e Dintorni"
sponsorizzata dalla BCC, Comune di Gatteo
Ingresso libero.
Bimbobell canta la versione originale di "Danza per la panza", da molti chiamata anche "Cala la panza". Questo è il video live registrato a S.Mauro a Mare (FC). Il testo è di Elisa Mazzoli la musica di Giampiero Amadori.
DANZA PER LA PANZA al primo posto nella classifica dei singoli più venduti in Italia.
Venite a vedere BIMBOBELL:
Bimbobell è un personaggio nato agli inizi degli anni ’90 ai microfoni di una radio privata romagnola, e che oggi anima feste private e di piazza in tutta Italia.
Nella sua carriera radiofonica ha duettato e conquistato vari personaggi, da Lucio Dalla a Max Pezzali, da Antonella Clerici a Gianni Morandi, passando per Carlo Conti, Ambra Angiolini, Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Samuele Bersani, Milly Carlucci, Renzo Arbore, Mietta… tanto per citarne alcuni....
NON MANCATE!!
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