Governo di Berlusconi rafforzato, opposizione da capitolare.
Lo scrutinio delle elezioni europee è finito. Delusione per il Popolo della Libertà, che non solo manca lo sfondamento del 40% auspicato alla vigilia del voto dal presidente del Consiglio, ma perde rispetto alle precedenti Politiche dell'anno scorso e si ferma poco sopra il 35%. Il Partito Democratico cede consensi (meno 6% in quattordici mesi) ma resta vicino alla soglia psicologica del 27% indicata come livello minimo di sopravvivenza.
La Lega Nord avanza nettamente e guadagna più di due punti rispetto al 2008 attestandosi attorno al 10,5%. Il Carroccio perde per un pelo il derby in Veneto con il Pdl ma conquista consensi anche al Centro, dall'Emilia Romagna alla Toscana, dall'Umbria alle Marche fino al Lazio. Boom anche dell'Italia dei Valori. Il movimento di Antonio Di Pietro sfiora l'8% e quasi raddoppia i consensi rispetto alle Politiche. Avanza di quasi un punto l'Udc di Casini e supera nettamente il 6%.
Tutti gli altri partiti restano sotto lo sbarramento del 4%. L'alleanza comunista Rifondazione-Pdci e Sinistra e Libertà di Nichi Vendola sono appena sopra il 3%. I radicali di Bonino e Pannella si attestano attorno al 2,5%. Delusione per l'Autonomia di Mpa-Storace-Pionati-Pensionati, lontanissima dal 4% e ferma appena sopra il 2%. Tutti gli altri partiti sotto l'1%.
Dei 72 seggi al Parlamento europeo spettanti all'Italia, 29 vanno al Popolo delle Libertà, 22 al Partito Democratico, 9 alla Lega Nord, 7 all'Italia dei Valori e 5 all'Unione di Centro.
Dunque, vince ma non sfonda, Silvio Berlusconi. Che vede crescere il peso determinante della Lega.
Perde ma sicuramente non sprofonda, Dario Franceschini. Che vede crescere alla sua destra e alla sua sinistra il peso dell'Udc e soprattutto dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
E' questo il succo delle elezioni europee 2009.
"La miglior campagna elettorale l'ha fatta Noemi"
Al termine di una campagna elettorale lontana dai temi europei e concentrata sul caso Noemi e sulle paparazzate di villa Certosa, gli italiani confermano la fiducia al governo in carica e al premier Silvio Berlusconi (mentre in altri paesi d'Europa i governi in carica vanno sotto). In tandem con la Lega, che cresce non poco, soprattutto nelle sue roccaforti del Nord.
Viva la libertà!
BERLUSCONI AL SEGGIO
lunedì 8 giugno 2009
Impianto fotovoltaico alla scuola Giulio Cesare di Savignano sul Rubicone
La scuola media Giulio Cesare di Savignano sul Rubicone sarà il primo edificio pubblico a diventare ecocompatibile, almeno per quanto riguarda i consumi elettrici. Infatti a breve si darà inizio ai lavori per l'installazione di un impianto fotovoltaico da 20 KW che soddisferà integralmente le esigenze della scuola con un notevole risparmio sulla bolletta energetica sia in termini economici che ecologici.
L'impianto verrà realizzato a costo zero per l'Amministrazione Comunale grazie ad una convenzione che quest'ultima ha stipulato con il Consorzio Energia Veneto, fornitore dell'energia elettrica degli edifici comunali e che tramite la propria consociata Global Power ha lanciato la campagna per realizzare '1000 tetti fotovoltaici su 1000 scuole'.
Savignano sul Rubicone è quindi il primo in Romagna e fra i primi a livello nazionale, a dotarsi di un impianto realizzato gratuitamente dalla società che fornisce l'energia elettrica agli edifici pubblici che permetterà la produzione di energia gratuita e 'verde al 100% ' per gli usi scolastici e che, grazie agli ecoincentivi statali, permetterà inoltre di ammortizzare nel tempo il costo dell'impianto.
Già nel 2008 Savignano ha stipulato un contratto con il Consorzio Energia Veneto per la fornitura di Energia Verde al 100% prodotta da fonte rinnovabile e certificata RECS (Renwable Energy Certificate System).
L'impianto verrà realizzato a costo zero per l'Amministrazione Comunale grazie ad una convenzione che quest'ultima ha stipulato con il Consorzio Energia Veneto, fornitore dell'energia elettrica degli edifici comunali e che tramite la propria consociata Global Power ha lanciato la campagna per realizzare '1000 tetti fotovoltaici su 1000 scuole'.
Savignano sul Rubicone è quindi il primo in Romagna e fra i primi a livello nazionale, a dotarsi di un impianto realizzato gratuitamente dalla società che fornisce l'energia elettrica agli edifici pubblici che permetterà la produzione di energia gratuita e 'verde al 100% ' per gli usi scolastici e che, grazie agli ecoincentivi statali, permetterà inoltre di ammortizzare nel tempo il costo dell'impianto.
Già nel 2008 Savignano ha stipulato un contratto con il Consorzio Energia Veneto per la fornitura di Energia Verde al 100% prodotta da fonte rinnovabile e certificata RECS (Renwable Energy Certificate System).
domenica 7 giugno 2009
Tesina sull'infinito per gli esami di stato, da Leopardi a Nietzsche
SCHEMA
Italiano: Leopardi, "L'Infinito".
Latino: il concetto di infinito in Lucrezio e in Manilio.
Filosofia: l'Assoluto di Schelling, l'eterno ritorno di Nietzsche.
Inglese: la poetica del sublime e la percezione dell'illimitato fa preromanticismo e romanticismo.
Francese: l'idea di infinito in Baudelaire.
Arte: la rappresentazione del sublime, dell'immenso, dello smisurato in Friedrich e in Turner.
Area scientifica: la teoria inflazionistica dell'universo; il concetto fisico-matematico di limite tendente all'infinito.
In italiano, ovviamente, si dovrà partire dall'"Infinito" di Leopardi, e in particolare prendere in considerazione il modo in cui, in quell'idillio (in accordo con la "poetica del sensismo" che Leopardi ereditava dalla cultura del Settecento), il soggetto arriva alla percezione, o meglio alla vaga e indefinita intuizione, dell'oltre, dell'illimitato, dello sconfinato proprio a partire dall'immediatezza dei dati sensoriali (la siepe e il suo stormire).
Riccardo Bacchelli (l'autore del romanzo "Il Mulino del Po", che era anche un fine critico letterario), nel suo commento ai "Canti", richiama, a proposito del celebre verso conclusivo dell'"Infinito" ("e il naufragar m'è dolce in questo mare"), il "gran mar dell'essere" di cui parla Dante (Paradiso, I, 113): un'immagine, quella dantesca, che a sua volta rinvia al "pelagus substantiae infinitum", al "mare infinito della sostanza", di cui parlava la filosofia scolastica, la quale (ben prima della rivoluzione scientifica e di Giordano Bruno) aveva visto con chiarezza l'infinità di Dio, della inestinguibile sorgente di essere da cui tutte le creature scaturiscono, e a cui tutte, come insegnava il neoplatonismo, desiderano tornare.
Ma appare più plausibile e più consueto il richiamo alle poetiche preromantiche, ad esempio quella di Emund Burke, il celebre teorico del sublime, che annoverava proprio le idee di infinità ed eternità fra le più efficaci fonti della sensazione del sublime, che è piacere estetico derivante dalla percezione dell'immenso, dello sconfinato, dell'illimitato, e nel contempo dalla conseguente autocoscienza e consapevolezza della propria natura limitata di esseri umani, o quelle di Thomas Gray, di William Wordsworth, o di William Blake, di cui sono emblematici i versi iniziali di Auguries of Innocence:
"To see a world in a grain of sand,
And a heaven in a wild flower,
Hold infinity in the palm of your hand,
And eternity in an hour".
L'infinito, nello spazio e nel tempo, si raccoglie e si fonde nell'individualità del soggetto che contempla e rievoca.
Interessante notare come la metafora del "mare dell'infinito" si ritrovi in Baudelaire, ad esempio nella poesia L'homme et la mer:
"Homme libre, toujours tu chériras la mer!
La mer est ton miroir; tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n'est pas un gouffre moins amer".
Anche in Baudelaire, come in Leopardi, l'infinito si riflette nell'interiorità dell'uomo per venirne poi nuovamente proiettato sulla vitalità sconfinata, multiforme e inarrestabile della natura.
Di un'infinità legata non allo spazio, ma interamente alle sensazioni artifcialmente amplificate, straniate, esasperate, distorte, parla poi il celebre sonetto Correspondances:
".... l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens".
Analoga la percezione del sublime e dello smisurato nella pittura (basti pensare al Viaggiatore davanti al mare di nebbia di Johann Caspar Friedrich, che potrebbe costituire un coerente commento iconografico all'Infinito leopardiano, o alle visioni marine in Turner), che rappresenta la violazione o la dilatazione dei limiti attraverso una pennellata mossa e nebulosa, e un tortuoso e vorticante scompaginamento delle proporzioni e delle prospettive, ormai lontane dalla limpidezza e dalla misura (contenute, sorvegliate, saldamente vincolate alla finitudine) dell'estetica neoclassica. La dialettica tra finitezza ed infinito, prossimità e lontananza, esperienza e indefinito si traduce in tensione stilistica e formale.
Più difficile il discorso per latino. Gli antichi, in genere, rifuggivano dall'idea di infinito, considerandolo sinonimo di imperfezione (l'infinito può, per definizione, contenere tutto, anche imperfezioni, impurità, contraddizioni di ogni sorta, mentre la finitezza, il limite rendono possibili e favoriscono l'equilibrio, la simmetria, l'armonia).
Fa eccezione, ad esempio, Lucrezio.
"L’idea di Lucrezio sull’universo era basata su due cardini fondamentali: l’infinità dello spazio e l’infinità della materia. La convinzione di Lucrezio di questi asserti deriva dalla considerazione che se lo spazio non fosse infinito, dopo tanti secoli, la vita sarebbe scomparsa, e che l’infinità della materia deriva dalla necessità che il numero degli atomi primordiali, che sono eterni, non sia limitato.
Ora poiché per certo già in mente t’ho messo che eterni
atomi nello spazio volteggian perenni, compatti, d’invisibile corpo,
che volger di tempi non spegne, a definir m’accingo
se un termine al numero d’essi debba, o meno, assegnarsi;
del pari di quel che si disse vuoto od inane o spazio, nel quale si muovono i corpi,
scruteremo se tutto in luogo concluso si serri,
o in desolati s’apra abissi infiniti profondi.
Tutto l’essere adunque, dovunque ti volga, s’estende infinito:
altrimenti dovresti assegnargli un estremo.
Ma imaginar l’estremo possibil non è, se non oltre
cosa vi sia che chiuda: un limite certo, che il senso
a sorpassar non valga, per quanto vi drizzi l’acume.
Per rendere chiara l’idea di infinità, Lucrezio fa l’esempio della freccia che, anche se lanciata dagli estremi confini dell’universo, deve sempre andare più in là, non potendosi concepire che venga fermata o rimbalzi indietro per la presenza di nuovi corpi".
Accanto a Lucrezio, si potrebbe citare il meno noto Marco Manilio, che, sulla scia degli Stoici (e distaccandosi quindi dall'epicureo Lucrezio) concepisce anch'egli l'universo come infinito, e pervaso da un universale spirito vitale, da una "certa ratio", da un sempiterno ed onniprensente"logos" che si traduce nell'ordine del cosmo.
Per questo "iuvat ... immenso spatiantem vivere caelo", vivere spaziando con lo sguardo (come poi farà Galileo) per l'immenso cielo, riconoscendovi le tracce di un ordine razionale di cui l'uomo stesso è compartecipe, oltre che conscio.
Da notare, poi, che il cosmo stesso è scandito e governato da un ritmo poetico, "vix soluta suis immittit verba figuris", "condifficoltà infonde nelle sue configurazioni parole che non siano scandite da un ritmo poetico".
Qui si potrebbe inserire un richiamo a Schelling, secondo il quale l'Assoluto stesso è il "poeta infinito",una infinita potenza creatrice la cui opera d'arte è l'universo medesimo, la Natura in cui l'Assoluto si aliena e si manifesta.
Prima dell'idealismo romantico, di cui Schelling è esponente, Kant distingueva il "sublime dinamico" (legato alla forza e all'intensità di un movimento vasto ed imponente, come quello di una cascata) e il "sublime matematico", legato alla quantità, alla mole, all'imponenza, evocatrici anch'esse di una possibile infinità, che nella sua totalità si sottrae però allo sguardo e alla concezione umani.
Sul concetto di Infinito è poi incentrata una delle "antinomie" analizzate nella "Critica della ragion pura": "Poiché il mondo è un tutto assoluto, fuori del quale non c'è oggetto d'intuizione, né, perciò, un correlato del mondo, con cui questo sia in relazione, la relazione del mondo con lo spazio vuoto sarebbe una relazione con nessun oggetto. Ma una simile relazione, e però anche la limitazione del mondo da parte dello spazio vuoto, non è niente. Dunque il mondo, rispetto allo spazio, non è punto limitato; cioè esso, quanto alla estensione, è infinito". Finito e infinito contrastano dialetticamente nella visione di Kant, diviso anche in questo fra razionalismo e romanticismo, fra la fiducia nella ragione e la suggestione del sentimento e del sublime.
Tanto quella stoica, quanto quella di Schelling (alla quale prima si accennava) sono concezioni, in senso lato, panteistiche; e non per nulla si è parlato di uno "spinozismo romantico", giacché l'idealismo ottocentesco, con le sue concezioni dell'Assoluto e dell'Infinito (dell'"idea vivente, calata nel reale", come dirà Francesco De Sanctis), rivisitava il "Deus sive Natura" di Spinoza.
Ecco i versi di Manilio:
Carmine divinas artes et conscia fati
sidera, diversos hominum variantia casus,
caelestis rationis opus, deducere mundo
aggredior primusque novis Helicona movere
cantibus et viridi nutantis vertice silvas,
hospita sacra ferens nulli memorata priorum.
Hunc mihi tu, Caesar, patriae princepsque paterque,
qui regis augustis parentem legibus orbem
concessumque patri mundum deus ipse mereris,
das animum viresque facis ad tanta canenda.
Iam propriusque favet mundus scrutantibus ipsum
et cupit aetherios per carmina pandere census.
Hoc sub pace vacat tantum; iuvat ire per ipsum
aera et immenso spatiantem vivere caelo
signaque et adversos stellarum nascere cursus.
Quod solum novisse parum est. Impensium ipsa
scire iuvat magni penitus praecordia mundi,
quaque regat generetque suis animalia signis,
cernere et in numerum Phoebo modulante referre.
Bina mihi positis lucent altaria flammis,
ad duo templa precor duplici circumdatus aestu
carminis et rerum; certa cum lege canentem
mundus et immenso vatem circumstrepit orbe
vixque soluta suis immittit verba figuris.
(Marco Manilio, Astronomica I, 1-24)
"Col carme le arti divine e gli astri
che, consci del fato, mutano le svariate sorti degli uomini
opera di una mente celeste, mi accingo a trarre giù dal Cielo
e per primo far risuonare di canti mai uditi l'Elicona
e le selve ondeggianti nelle loro verdi cime,
riferendo strani arcani, che nessuno prima di me ha ricordato.
Tu, o Cesare, principe e padre della patria,
che questo mondo governi sottomesso alle auguste tue leggi,
e tu stesso dio sei degno del cielo concesso al padre tuo,
mi dai ardire e forza per cantare un tanto soggetto.
Il cielo è più favorevole a quelli che lo scrutano più da vicino
e desidera manifestare, attraverso i carmi, il tesoro delle sue eteree ricchezze.
Questo può avvenire soltanto in tempo di pace: è bello levarsi nell'aeree vivere spaziando nell'infinito cieloe imparare a distinguere le costellazioni e gli opposti corsi dei pianeti.
Conoscere solo questo è poca cosa, ci vuole un maggiore impegno,
bisogna approfondire la conoscenza delle parti più recondite dell'Universo
e discernere in che modo esso governi e generi gli esseri animati
con le sue costellazioni e descrivere tutto questo in versi sotto l'ispirazione di Apollo.
Risplendono di fuochi da me accesi due altari,
dinanzi a due templi io prego, infiammato da un duplice ardore,
della poesia e dell'argomento: il vate canta secondo rigorose leggi,
il cielo risuona anche lui, secondo la sua infinita orbita, intorno a quello,
e a stento lascia che parole non metriche si adattino alle sue figure".
Nell'area scientifica, si potrà toccare, in àmbito cosmologico, la concezione dell'universo "finito ma illimitato", e in continua espansione, e destinato un giorno a raccogliersi nuovamente in una "singolarità", per dare adito, forse, ad un nuovo "big bang" (teoria, questa, sorprendentemente affine a quella stoica della ciclica conflagrazione, destinata a ripetersi una volta terminato il "Grande Anno" cosmico, nonché a quella nietzscheana dell'"eterno ritorno dell'uguale"), come pure la nozione di "limite", di valore "tendente all'infinito", nel campo fisico-matematico.
di Matteo Veronesi
Italiano: Leopardi, "L'Infinito".
Latino: il concetto di infinito in Lucrezio e in Manilio.
Filosofia: l'Assoluto di Schelling, l'eterno ritorno di Nietzsche.
Inglese: la poetica del sublime e la percezione dell'illimitato fa preromanticismo e romanticismo.
Francese: l'idea di infinito in Baudelaire.
Arte: la rappresentazione del sublime, dell'immenso, dello smisurato in Friedrich e in Turner.
Area scientifica: la teoria inflazionistica dell'universo; il concetto fisico-matematico di limite tendente all'infinito.
In italiano, ovviamente, si dovrà partire dall'"Infinito" di Leopardi, e in particolare prendere in considerazione il modo in cui, in quell'idillio (in accordo con la "poetica del sensismo" che Leopardi ereditava dalla cultura del Settecento), il soggetto arriva alla percezione, o meglio alla vaga e indefinita intuizione, dell'oltre, dell'illimitato, dello sconfinato proprio a partire dall'immediatezza dei dati sensoriali (la siepe e il suo stormire).
Riccardo Bacchelli (l'autore del romanzo "Il Mulino del Po", che era anche un fine critico letterario), nel suo commento ai "Canti", richiama, a proposito del celebre verso conclusivo dell'"Infinito" ("e il naufragar m'è dolce in questo mare"), il "gran mar dell'essere" di cui parla Dante (Paradiso, I, 113): un'immagine, quella dantesca, che a sua volta rinvia al "pelagus substantiae infinitum", al "mare infinito della sostanza", di cui parlava la filosofia scolastica, la quale (ben prima della rivoluzione scientifica e di Giordano Bruno) aveva visto con chiarezza l'infinità di Dio, della inestinguibile sorgente di essere da cui tutte le creature scaturiscono, e a cui tutte, come insegnava il neoplatonismo, desiderano tornare.
Ma appare più plausibile e più consueto il richiamo alle poetiche preromantiche, ad esempio quella di Emund Burke, il celebre teorico del sublime, che annoverava proprio le idee di infinità ed eternità fra le più efficaci fonti della sensazione del sublime, che è piacere estetico derivante dalla percezione dell'immenso, dello sconfinato, dell'illimitato, e nel contempo dalla conseguente autocoscienza e consapevolezza della propria natura limitata di esseri umani, o quelle di Thomas Gray, di William Wordsworth, o di William Blake, di cui sono emblematici i versi iniziali di Auguries of Innocence:
"To see a world in a grain of sand,
And a heaven in a wild flower,
Hold infinity in the palm of your hand,
And eternity in an hour".
L'infinito, nello spazio e nel tempo, si raccoglie e si fonde nell'individualità del soggetto che contempla e rievoca.
Interessante notare come la metafora del "mare dell'infinito" si ritrovi in Baudelaire, ad esempio nella poesia L'homme et la mer:
"Homme libre, toujours tu chériras la mer!
La mer est ton miroir; tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n'est pas un gouffre moins amer".
Anche in Baudelaire, come in Leopardi, l'infinito si riflette nell'interiorità dell'uomo per venirne poi nuovamente proiettato sulla vitalità sconfinata, multiforme e inarrestabile della natura.
Di un'infinità legata non allo spazio, ma interamente alle sensazioni artifcialmente amplificate, straniate, esasperate, distorte, parla poi il celebre sonetto Correspondances:
".... l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens".
Analoga la percezione del sublime e dello smisurato nella pittura (basti pensare al Viaggiatore davanti al mare di nebbia di Johann Caspar Friedrich, che potrebbe costituire un coerente commento iconografico all'Infinito leopardiano, o alle visioni marine in Turner), che rappresenta la violazione o la dilatazione dei limiti attraverso una pennellata mossa e nebulosa, e un tortuoso e vorticante scompaginamento delle proporzioni e delle prospettive, ormai lontane dalla limpidezza e dalla misura (contenute, sorvegliate, saldamente vincolate alla finitudine) dell'estetica neoclassica. La dialettica tra finitezza ed infinito, prossimità e lontananza, esperienza e indefinito si traduce in tensione stilistica e formale.
Più difficile il discorso per latino. Gli antichi, in genere, rifuggivano dall'idea di infinito, considerandolo sinonimo di imperfezione (l'infinito può, per definizione, contenere tutto, anche imperfezioni, impurità, contraddizioni di ogni sorta, mentre la finitezza, il limite rendono possibili e favoriscono l'equilibrio, la simmetria, l'armonia).
Fa eccezione, ad esempio, Lucrezio.
"L’idea di Lucrezio sull’universo era basata su due cardini fondamentali: l’infinità dello spazio e l’infinità della materia. La convinzione di Lucrezio di questi asserti deriva dalla considerazione che se lo spazio non fosse infinito, dopo tanti secoli, la vita sarebbe scomparsa, e che l’infinità della materia deriva dalla necessità che il numero degli atomi primordiali, che sono eterni, non sia limitato.
Ora poiché per certo già in mente t’ho messo che eterni
atomi nello spazio volteggian perenni, compatti, d’invisibile corpo,
che volger di tempi non spegne, a definir m’accingo
se un termine al numero d’essi debba, o meno, assegnarsi;
del pari di quel che si disse vuoto od inane o spazio, nel quale si muovono i corpi,
scruteremo se tutto in luogo concluso si serri,
o in desolati s’apra abissi infiniti profondi.
Tutto l’essere adunque, dovunque ti volga, s’estende infinito:
altrimenti dovresti assegnargli un estremo.
Ma imaginar l’estremo possibil non è, se non oltre
cosa vi sia che chiuda: un limite certo, che il senso
a sorpassar non valga, per quanto vi drizzi l’acume.
Per rendere chiara l’idea di infinità, Lucrezio fa l’esempio della freccia che, anche se lanciata dagli estremi confini dell’universo, deve sempre andare più in là, non potendosi concepire che venga fermata o rimbalzi indietro per la presenza di nuovi corpi".
Accanto a Lucrezio, si potrebbe citare il meno noto Marco Manilio, che, sulla scia degli Stoici (e distaccandosi quindi dall'epicureo Lucrezio) concepisce anch'egli l'universo come infinito, e pervaso da un universale spirito vitale, da una "certa ratio", da un sempiterno ed onniprensente"logos" che si traduce nell'ordine del cosmo.
Per questo "iuvat ... immenso spatiantem vivere caelo", vivere spaziando con lo sguardo (come poi farà Galileo) per l'immenso cielo, riconoscendovi le tracce di un ordine razionale di cui l'uomo stesso è compartecipe, oltre che conscio.
Da notare, poi, che il cosmo stesso è scandito e governato da un ritmo poetico, "vix soluta suis immittit verba figuris", "condifficoltà infonde nelle sue configurazioni parole che non siano scandite da un ritmo poetico".
Qui si potrebbe inserire un richiamo a Schelling, secondo il quale l'Assoluto stesso è il "poeta infinito",una infinita potenza creatrice la cui opera d'arte è l'universo medesimo, la Natura in cui l'Assoluto si aliena e si manifesta.
Prima dell'idealismo romantico, di cui Schelling è esponente, Kant distingueva il "sublime dinamico" (legato alla forza e all'intensità di un movimento vasto ed imponente, come quello di una cascata) e il "sublime matematico", legato alla quantità, alla mole, all'imponenza, evocatrici anch'esse di una possibile infinità, che nella sua totalità si sottrae però allo sguardo e alla concezione umani.
Sul concetto di Infinito è poi incentrata una delle "antinomie" analizzate nella "Critica della ragion pura": "Poiché il mondo è un tutto assoluto, fuori del quale non c'è oggetto d'intuizione, né, perciò, un correlato del mondo, con cui questo sia in relazione, la relazione del mondo con lo spazio vuoto sarebbe una relazione con nessun oggetto. Ma una simile relazione, e però anche la limitazione del mondo da parte dello spazio vuoto, non è niente. Dunque il mondo, rispetto allo spazio, non è punto limitato; cioè esso, quanto alla estensione, è infinito". Finito e infinito contrastano dialetticamente nella visione di Kant, diviso anche in questo fra razionalismo e romanticismo, fra la fiducia nella ragione e la suggestione del sentimento e del sublime.
Tanto quella stoica, quanto quella di Schelling (alla quale prima si accennava) sono concezioni, in senso lato, panteistiche; e non per nulla si è parlato di uno "spinozismo romantico", giacché l'idealismo ottocentesco, con le sue concezioni dell'Assoluto e dell'Infinito (dell'"idea vivente, calata nel reale", come dirà Francesco De Sanctis), rivisitava il "Deus sive Natura" di Spinoza.
Ecco i versi di Manilio:
Carmine divinas artes et conscia fati
sidera, diversos hominum variantia casus,
caelestis rationis opus, deducere mundo
aggredior primusque novis Helicona movere
cantibus et viridi nutantis vertice silvas,
hospita sacra ferens nulli memorata priorum.
Hunc mihi tu, Caesar, patriae princepsque paterque,
qui regis augustis parentem legibus orbem
concessumque patri mundum deus ipse mereris,
das animum viresque facis ad tanta canenda.
Iam propriusque favet mundus scrutantibus ipsum
et cupit aetherios per carmina pandere census.
Hoc sub pace vacat tantum; iuvat ire per ipsum
aera et immenso spatiantem vivere caelo
signaque et adversos stellarum nascere cursus.
Quod solum novisse parum est. Impensium ipsa
scire iuvat magni penitus praecordia mundi,
quaque regat generetque suis animalia signis,
cernere et in numerum Phoebo modulante referre.
Bina mihi positis lucent altaria flammis,
ad duo templa precor duplici circumdatus aestu
carminis et rerum; certa cum lege canentem
mundus et immenso vatem circumstrepit orbe
vixque soluta suis immittit verba figuris.
(Marco Manilio, Astronomica I, 1-24)
"Col carme le arti divine e gli astri
che, consci del fato, mutano le svariate sorti degli uomini
opera di una mente celeste, mi accingo a trarre giù dal Cielo
e per primo far risuonare di canti mai uditi l'Elicona
e le selve ondeggianti nelle loro verdi cime,
riferendo strani arcani, che nessuno prima di me ha ricordato.
Tu, o Cesare, principe e padre della patria,
che questo mondo governi sottomesso alle auguste tue leggi,
e tu stesso dio sei degno del cielo concesso al padre tuo,
mi dai ardire e forza per cantare un tanto soggetto.
Il cielo è più favorevole a quelli che lo scrutano più da vicino
e desidera manifestare, attraverso i carmi, il tesoro delle sue eteree ricchezze.
Questo può avvenire soltanto in tempo di pace: è bello levarsi nell'aeree vivere spaziando nell'infinito cieloe imparare a distinguere le costellazioni e gli opposti corsi dei pianeti.
Conoscere solo questo è poca cosa, ci vuole un maggiore impegno,
bisogna approfondire la conoscenza delle parti più recondite dell'Universo
e discernere in che modo esso governi e generi gli esseri animati
con le sue costellazioni e descrivere tutto questo in versi sotto l'ispirazione di Apollo.
Risplendono di fuochi da me accesi due altari,
dinanzi a due templi io prego, infiammato da un duplice ardore,
della poesia e dell'argomento: il vate canta secondo rigorose leggi,
il cielo risuona anche lui, secondo la sua infinita orbita, intorno a quello,
e a stento lascia che parole non metriche si adattino alle sue figure".
Nell'area scientifica, si potrà toccare, in àmbito cosmologico, la concezione dell'universo "finito ma illimitato", e in continua espansione, e destinato un giorno a raccogliersi nuovamente in una "singolarità", per dare adito, forse, ad un nuovo "big bang" (teoria, questa, sorprendentemente affine a quella stoica della ciclica conflagrazione, destinata a ripetersi una volta terminato il "Grande Anno" cosmico, nonché a quella nietzscheana dell'"eterno ritorno dell'uguale"), come pure la nozione di "limite", di valore "tendente all'infinito", nel campo fisico-matematico.
di Matteo Veronesi
sabato 6 giugno 2009
Gatteo Eventi, GATTEO MARE VILLAGE, Giugno 2009
dal 15 maggio al 15 settembre
Via A. Gramsci
daIIe 20.00 alle 24.00
Gatteo a Mare
MERCATO SERALE ogni martedì e venerdì.
Ingresso libero.
fino a martedì 2
Campo da calcio
mattino e pomeriggio
Gatteo a Mare
6° TROFEO "Calcio d'aMare"
Week end di calcio giovanile con la partecipazione delle categorie pulcini, esordienti e giovanissimi.
Ingresso libero.
fino a sabato 6
Piazza della Libertà - ore 21.15 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: LISCIO D'aMare
Due settimane completamente dedicate alla musica da ballo: non solo liscio e balli romagnoli, ma tutto ciò che fa muovere e danzare in allegria ed in compagnia. La serata conclusiva sarà in collaborazione con Radio Zeta. Ingresso libero.
1 Giugno-lunedì
Piazza della Libertà
- ore 21.30 . Gatteo a Mare
LA SUPER COPPIA ITALIANA
Concorso di bellezza e simpatia aperto a tutte le coppie senza limiti di
età (purché maggiorenni). Prove di abilità, sfilate in passerella e giochi: Ingresso libero.
da domenica 7 a venerdì 12
Piazza della Libertà
- ore 21.15 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE
Intera settimana di intrattenimento a cura del Gatteo Mare Village domenica: animazione
Lunedì, mercoledì e venerdì: gruppo musicale
Ingresso libero.
9 - martedì
Piazza della Libertà
- ore 21.30 Gatteo a Mare
GATTEO IN MUSICA: Folklore
Esibizione in abiti tipici e con strumenti tradizionali del gruppo folcloristico 'Romagna Mia'.Ingresso libero.
11 - giovedì
Piazza della Libertà - ore 21.30 Gatteo a Mare
MISSSUOCERA
Finale nazionale del concorso di bellezza aperto a tutte le suocere senza limiti di età. Prove di abilità, sfilate in passerella e giochi. 16° edizione. Ingresso libero.
12 - venerdì
Foce del Fiume Rubicone - ore 11.30 Viale G. Cesare - dalle ore 16.00 Gatteo a Mare
FESTA ROMANA
Per un'intera giornata Gatteo a Mare fa un tuffo nel passato e più precisamente nell'epoca romana. Scene di vita del tempo e combattimenti tra legionari romani e barbari galli coinvolgeranno i turisti. La sera cena romana. Ingresso libero ad eccezione della cena, che è riservata agli ospiti degli alberghi aderenti all'iniziativa
Sabato 13 e domenica 14
Centro Vitai.nsieme - ore 21.00 e 15.30 Sant'Angelo
SANT'ANGELO IN FESTA
Si rinnova l'appuntamento con la tradizione romagnola!
Programma:
- sabato ore 21.00: spettacolo del Gruppo Comico Dialettale 'Dé Bòsch'; - domenica ore 15.30 Gara di Piadina con ricchi premi; ore 21.00 musica dell'Orchestra 'Renzo e Luana'.
Ingresso libero ad eccezione degli stand gastronomici
16 - martedì
Teatro Bonci - ore 21.00 Cesena
GATTEO IN MUSICA: Siola d'Oro
Premio Internazionale per la Lirica 'La Siola d'Oro'. Quest'anno sarà premiato il Soprano Elena Mosuc, Romania. XIII edizione.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
22 -lunedì
Chiesa Parrocchiale - ore 21.30 Gatteo a Mare
GATTEO IN MUSICA: Siola d'Oro
'Dedicato a Bruno Cernaz'. Concerto per 'coro e banda nel 16° anniversario della sua morte. coro Ad Novas di Cesenatico, diretto da M. Poletti e Banda Municipale di Cervia. Ingresso libero.
30 - martedì
Piazza della Libertà - ore 21.30 Gatteo a Mare
GATTEO IN MUSICA: Folklore
Esibizione in abiti tipici e con strumenti tradizionali del gruppo folcloristico 'Romagna Mia'.Ingresso libero.
Dal 17 maggio al 19 settembre
Spiaggia - ore 9.00-12.00 e 16.00-18.00 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: ANIMAZIONE SPIAGGIA Attività ginniche, balli di gruppo ed animazione di vario genere. Ingresso libero
Dal 1 giugno al 30 agosto
Spiaggia - ore 9.30:12.00 e i5.30-18.00 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: TORNEI
Tornei: bocce, biliardino, ping-pong, beach volley.
Ingresso libero
Dal 6 giugno al 12 settembre
sabato Giardini pon Guanella - dalle 18.00
. Gatteo a Mare
IL GIARDINO DEI MESTIERI
Stand di prodotti di artigianato locale, presentazione di libri e momenti d'in trattenimento. Ingresso libero.
Dal 8 giugno al 6 settembre
Spiaggia - ore 10.00 - 12.00
G. Don Guanella-ore 16.00-18.00 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: MINI CLUB
Giochi e balli dedicati ai pii! piccoli.
Laboratori ludici dedicati ai più piccoli.
Ingresso libero
Dal 13 giugno al 4 settembre
GIARDINI DON GUANELLA - ore 21.00
Gatteo Mare
ANIMAZIONE A CURA DI GATTEO MARE VILLAGE
martedì ore 21, trucca-bimbo,
ore 22.00 serata latino,
mercoledì - baby-dance e fiabe magiche
sabato, baby vide dance
ingresso libero
Dal 14 giugno al 5 settembre
ore 21,15
Gatteo Mare, Piazza della Libertà
ANIMAZIONE SERALE A CURA DI GATTEO MARE VILLAGE
lunedì e venerdì gruppi anni '60 - '70
giovedì, liscio con Moreno Conficconi & Friends
domenica, animazione e spattacolo
ingresso libero
Via A. Gramsci
daIIe 20.00 alle 24.00
Gatteo a Mare
MERCATO SERALE ogni martedì e venerdì.
Ingresso libero.
fino a martedì 2
Campo da calcio
mattino e pomeriggio
Gatteo a Mare
6° TROFEO "Calcio d'aMare"
Week end di calcio giovanile con la partecipazione delle categorie pulcini, esordienti e giovanissimi.
Ingresso libero.
fino a sabato 6
Piazza della Libertà - ore 21.15 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: LISCIO D'aMare
Due settimane completamente dedicate alla musica da ballo: non solo liscio e balli romagnoli, ma tutto ciò che fa muovere e danzare in allegria ed in compagnia. La serata conclusiva sarà in collaborazione con Radio Zeta. Ingresso libero.
1 Giugno-lunedì
Piazza della Libertà
- ore 21.30 . Gatteo a Mare
LA SUPER COPPIA ITALIANA
Concorso di bellezza e simpatia aperto a tutte le coppie senza limiti di
età (purché maggiorenni). Prove di abilità, sfilate in passerella e giochi: Ingresso libero.
da domenica 7 a venerdì 12
Piazza della Libertà
- ore 21.15 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE
Intera settimana di intrattenimento a cura del Gatteo Mare Village domenica: animazione
Lunedì, mercoledì e venerdì: gruppo musicale
Ingresso libero.
9 - martedì
Piazza della Libertà
- ore 21.30 Gatteo a Mare
GATTEO IN MUSICA: Folklore
Esibizione in abiti tipici e con strumenti tradizionali del gruppo folcloristico 'Romagna Mia'.Ingresso libero.
11 - giovedì
Piazza della Libertà - ore 21.30 Gatteo a Mare
MISSSUOCERA
Finale nazionale del concorso di bellezza aperto a tutte le suocere senza limiti di età. Prove di abilità, sfilate in passerella e giochi. 16° edizione. Ingresso libero.
12 - venerdì
Foce del Fiume Rubicone - ore 11.30 Viale G. Cesare - dalle ore 16.00 Gatteo a Mare
FESTA ROMANA
Per un'intera giornata Gatteo a Mare fa un tuffo nel passato e più precisamente nell'epoca romana. Scene di vita del tempo e combattimenti tra legionari romani e barbari galli coinvolgeranno i turisti. La sera cena romana. Ingresso libero ad eccezione della cena, che è riservata agli ospiti degli alberghi aderenti all'iniziativa
Sabato 13 e domenica 14
Centro Vitai.nsieme - ore 21.00 e 15.30 Sant'Angelo
SANT'ANGELO IN FESTA
Si rinnova l'appuntamento con la tradizione romagnola!
Programma:
- sabato ore 21.00: spettacolo del Gruppo Comico Dialettale 'Dé Bòsch'; - domenica ore 15.30 Gara di Piadina con ricchi premi; ore 21.00 musica dell'Orchestra 'Renzo e Luana'.
Ingresso libero ad eccezione degli stand gastronomici
16 - martedì
Teatro Bonci - ore 21.00 Cesena
GATTEO IN MUSICA: Siola d'Oro
Premio Internazionale per la Lirica 'La Siola d'Oro'. Quest'anno sarà premiato il Soprano Elena Mosuc, Romania. XIII edizione.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
22 -lunedì
Chiesa Parrocchiale - ore 21.30 Gatteo a Mare
GATTEO IN MUSICA: Siola d'Oro
'Dedicato a Bruno Cernaz'. Concerto per 'coro e banda nel 16° anniversario della sua morte. coro Ad Novas di Cesenatico, diretto da M. Poletti e Banda Municipale di Cervia. Ingresso libero.
30 - martedì
Piazza della Libertà - ore 21.30 Gatteo a Mare
GATTEO IN MUSICA: Folklore
Esibizione in abiti tipici e con strumenti tradizionali del gruppo folcloristico 'Romagna Mia'.Ingresso libero.
Dal 17 maggio al 19 settembre
Spiaggia - ore 9.00-12.00 e 16.00-18.00 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: ANIMAZIONE SPIAGGIA Attività ginniche, balli di gruppo ed animazione di vario genere. Ingresso libero
Dal 1 giugno al 30 agosto
Spiaggia - ore 9.30:12.00 e i5.30-18.00 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: TORNEI
Tornei: bocce, biliardino, ping-pong, beach volley.
Ingresso libero
Dal 6 giugno al 12 settembre
sabato Giardini pon Guanella - dalle 18.00
. Gatteo a Mare
IL GIARDINO DEI MESTIERI
Stand di prodotti di artigianato locale, presentazione di libri e momenti d'in trattenimento. Ingresso libero.
Dal 8 giugno al 6 settembre
Spiaggia - ore 10.00 - 12.00
G. Don Guanella-ore 16.00-18.00 Gatteo a Mare
GATTEO MARE VILLAGE: MINI CLUB
Giochi e balli dedicati ai pii! piccoli.
Laboratori ludici dedicati ai più piccoli.
Ingresso libero
Dal 13 giugno al 4 settembre
GIARDINI DON GUANELLA - ore 21.00
Gatteo Mare
ANIMAZIONE A CURA DI GATTEO MARE VILLAGE
martedì ore 21, trucca-bimbo,
ore 22.00 serata latino,
mercoledì - baby-dance e fiabe magiche
sabato, baby vide dance
ingresso libero
Dal 14 giugno al 5 settembre
ore 21,15
Gatteo Mare, Piazza della Libertà
ANIMAZIONE SERALE A CURA DI GATTEO MARE VILLAGE
lunedì e venerdì gruppi anni '60 - '70
giovedì, liscio con Moreno Conficconi & Friends
domenica, animazione e spattacolo
ingresso libero
sabato 30 maggio 2009
Girolamo Amati, relazione di Dennis Faedi alla manifestazione culturale di Savignano sul Rubicone
Il Comitato di gestione del Centro Sociale Ricreativo Culturale "M° Secondo Casadei" di Savignano sul Rubicone, nell'ambito delle attività promosse a favore della popolazione scolastica locale, indice una manifestazione culturale rivolta agli studenti del Liceo Scientifico "Marie Curie" avente come tema:
"SAVIGNANO CITTA' DI CULTURA: CONOSCIAMO I SUOI CITTADINI ILLUSTRI DEL PASSATO ANCHE A TTRA VERSO LE VIE E LE STRADE AD ESSI INTITOLATE".
Gli studenti interessati, nell' ambito della normale attività scolastica, svolgeranno studi e ricerche sul tema proposto, elaborati scritti ed eventuali disegni verranno esposti ed illustrati sabato 30 Maggio 2009 nel corso della manifestazione che si terrà alle ore 10,30 nell' arena Gregorini. Ci saranno presenti circa 250 studenti del Liceo.
Il Presidente del Centro Sociale, Roberto CAPANNI, nell' ambito dell' iniziativa, alla presenza delle Autorità scolastiche ed istituzionali, nonché delle famiglie degli studenti del Liceo Scientifico, porterà il saluto ai presenti, consegnerà una targa a ricordo della manifestazione alla scuola e lettori MP3 agli studenti che avranno realizzato studi ed elaborati sul tema proposto.
I ragazzi interessati hanno infatti realizzato degli elaborati a 11 personaggi cui sono intitolate altrettante vie di Savignano sul Rubicone: Borghesi, Perticari, Vendemini, Amati, Faberi, Gasperoni, padre De Lubelza, Rocchi, Nardi, Moroni, Barbaro.
Seguirà un piccolo rinfresco.
La Cittadinanza è invitata.
Girolamo Amati nacque a Savignano sul Rubicone il 13 giugno del 1768, figlio di Pasquale Amati, letterato e studioso di storia locale, potè giovarsi fin dalla più tenera età dell'incitamento del padre e di una cerchia intellettuale volta agli studi di antiquaria di altissimo livello, come il coltissimo abate di Santarcangelo Gaetano Marini che lo accolse all'Archivio Vaticano come esperto di lingua greca negli anni della prima Repubblica Romana (1798-1800).
A Ferrara dove visse dal 1786 al '96 Girolamo Amati frequentò le illustri biblioteche e accademie della città estense, respirandone l'atmosfera ricca di memorie rinascimentali e c1assiciste. A Roma, dal 1799 insegnò lingua greca (succedendo al concittadino Amaduzzi) all' Archiginnasio della Sapienza, fu bibliotecario alla Ghigiana e scrittore di greco alla Vaticana. Nel 1810 ritornò a Savignano; rinunciò a importanti cariche preferendo rimanere tra i preziosi tesori della biblioteca e degli archivi vaticani. Tra i molto eruditi progetti nel campo degli studi di Amati da ricordare anche che scoprì in Dionigi di Alicamasso l'autore del Sublime fino ad allora attribuito a Longino; vale la pena aggiungere qualche parola riguardo a questa importante opera e riguardo alla non meno importante scoperta compiuta da Girolamo Amati.
La critica è concorde a collocare l’opera nella prima età imperiale.L’autore scrive il trattato per un nobile romano, ed esamina cosa sia lo stile sublime: si tratta di un brano che "induce a sentimenti e riflessioni più alte di quanto in esso è stato detto"; L'autore riteneva che la letteratura potesse modellare un’anima e che un’anima potesse riversare se stessa in un’opera d’arte. In questo modo, il trattato, non diventa solo uno scritto di indagine letteraria, ma anche di discussione etica, in quanto il sublime diviene il prodotto di una grande anima. Ciò allarga di molto la dimensione dell'opera; nata per confutare le teorie di un opuscolo di critica letteraria, finisce per inaugurare un’idea che investe non solo la letteratura, ma tutta l’estetica nel suo complesso. Egli supera le rigide norme di critica letteraria dei suoi tempi, che vedono la perfezione nello stile uniforme, senza cadute, che egli chiama mediocrità. Infatti l'autore ammira l'audacia del genio, che rischia, anche a costo di cadute (perdonabili), e riesce ad attingere le vette.
/testo/
Tornando a Girolamo Amati, egli inoltre rinvenne in alcuni fogli palinsesti della Malatestiana di Cesena un frammento apocrifo del Vangelo; scoprì per primo sul codice Vaticano Greco 1809 (appartenuto al celebre monastero di Grottaferrata) il significato e il valore delle note tachigrafiche (una sorta di stenografia dell'antichità).
Nello studio delle antiche epigrafi greche e romane cercava di ricostruire le facies dei popoli antichi. Fu uno dei fondatori dell'etruscologia Si occupò anche dello studio dell'antica letteratura provenzale.
Insieme a Bartolomeo Borghesi e Giulio Perticari nel 1801 fu fondatore dell'Accademia Rubiconia dei Filopatridi. Un suo discorso il 3 aprile 1801 inaugurò l'Accademia per cui stese le Tavole delle Leggi in latino arcaico, secondo lo stile dei giureconsulti romani.
Fu socio ordinario e quasi sempre ottenne la censura della pontificia Accademia romana di archeologia.
Leone XII lo nominò dottore del collegio filologico.
Per i suoi meriti culturali i pontefici Pio VI e Pio VII lo nominarono custode dell'Archivio segreto vaticano e di quello di Castel Sant'Angelo.
Morì il 15 aprile 1834, all'età di 65 anni, a Roma.
Come ritiene il Ricoglitore Italiano e straniero ossia Rivista mensuale europea di Scienze, Lettere, Belle Arti, Bibliografia e Varietà del 1834 "A ragione può egli qualificarsi uomo di antica sapienza e di antica virtù; uno dei migliori ingegni che abbia avuto la nostra età".
"SAVIGNANO CITTA' DI CULTURA: CONOSCIAMO I SUOI CITTADINI ILLUSTRI DEL PASSATO ANCHE A TTRA VERSO LE VIE E LE STRADE AD ESSI INTITOLATE".
Gli studenti interessati, nell' ambito della normale attività scolastica, svolgeranno studi e ricerche sul tema proposto, elaborati scritti ed eventuali disegni verranno esposti ed illustrati sabato 30 Maggio 2009 nel corso della manifestazione che si terrà alle ore 10,30 nell' arena Gregorini. Ci saranno presenti circa 250 studenti del Liceo.
Il Presidente del Centro Sociale, Roberto CAPANNI, nell' ambito dell' iniziativa, alla presenza delle Autorità scolastiche ed istituzionali, nonché delle famiglie degli studenti del Liceo Scientifico, porterà il saluto ai presenti, consegnerà una targa a ricordo della manifestazione alla scuola e lettori MP3 agli studenti che avranno realizzato studi ed elaborati sul tema proposto.
I ragazzi interessati hanno infatti realizzato degli elaborati a 11 personaggi cui sono intitolate altrettante vie di Savignano sul Rubicone: Borghesi, Perticari, Vendemini, Amati, Faberi, Gasperoni, padre De Lubelza, Rocchi, Nardi, Moroni, Barbaro.
Seguirà un piccolo rinfresco.
La Cittadinanza è invitata.
GIROLAMO AMATI
RELAZIONE DI DENNIS FAEDI, LICEO M.CURIE, CLASSE IVB
RELAZIONE DI DENNIS FAEDI, LICEO M.CURIE, CLASSE IVB
Girolamo Amati nacque a Savignano sul Rubicone il 13 giugno del 1768, figlio di Pasquale Amati, letterato e studioso di storia locale, potè giovarsi fin dalla più tenera età dell'incitamento del padre e di una cerchia intellettuale volta agli studi di antiquaria di altissimo livello, come il coltissimo abate di Santarcangelo Gaetano Marini che lo accolse all'Archivio Vaticano come esperto di lingua greca negli anni della prima Repubblica Romana (1798-1800).
A Ferrara dove visse dal 1786 al '96 Girolamo Amati frequentò le illustri biblioteche e accademie della città estense, respirandone l'atmosfera ricca di memorie rinascimentali e c1assiciste. A Roma, dal 1799 insegnò lingua greca (succedendo al concittadino Amaduzzi) all' Archiginnasio della Sapienza, fu bibliotecario alla Ghigiana e scrittore di greco alla Vaticana. Nel 1810 ritornò a Savignano; rinunciò a importanti cariche preferendo rimanere tra i preziosi tesori della biblioteca e degli archivi vaticani. Tra i molto eruditi progetti nel campo degli studi di Amati da ricordare anche che scoprì in Dionigi di Alicamasso l'autore del Sublime fino ad allora attribuito a Longino; vale la pena aggiungere qualche parola riguardo a questa importante opera e riguardo alla non meno importante scoperta compiuta da Girolamo Amati.
La critica è concorde a collocare l’opera nella prima età imperiale.L’autore scrive il trattato per un nobile romano, ed esamina cosa sia lo stile sublime: si tratta di un brano che "induce a sentimenti e riflessioni più alte di quanto in esso è stato detto"; L'autore riteneva che la letteratura potesse modellare un’anima e che un’anima potesse riversare se stessa in un’opera d’arte. In questo modo, il trattato, non diventa solo uno scritto di indagine letteraria, ma anche di discussione etica, in quanto il sublime diviene il prodotto di una grande anima. Ciò allarga di molto la dimensione dell'opera; nata per confutare le teorie di un opuscolo di critica letteraria, finisce per inaugurare un’idea che investe non solo la letteratura, ma tutta l’estetica nel suo complesso. Egli supera le rigide norme di critica letteraria dei suoi tempi, che vedono la perfezione nello stile uniforme, senza cadute, che egli chiama mediocrità. Infatti l'autore ammira l'audacia del genio, che rischia, anche a costo di cadute (perdonabili), e riesce ad attingere le vette.
/testo/
Tornando a Girolamo Amati, egli inoltre rinvenne in alcuni fogli palinsesti della Malatestiana di Cesena un frammento apocrifo del Vangelo; scoprì per primo sul codice Vaticano Greco 1809 (appartenuto al celebre monastero di Grottaferrata) il significato e il valore delle note tachigrafiche (una sorta di stenografia dell'antichità).
Nello studio delle antiche epigrafi greche e romane cercava di ricostruire le facies dei popoli antichi. Fu uno dei fondatori dell'etruscologia Si occupò anche dello studio dell'antica letteratura provenzale.
Insieme a Bartolomeo Borghesi e Giulio Perticari nel 1801 fu fondatore dell'Accademia Rubiconia dei Filopatridi. Un suo discorso il 3 aprile 1801 inaugurò l'Accademia per cui stese le Tavole delle Leggi in latino arcaico, secondo lo stile dei giureconsulti romani.
Fu socio ordinario e quasi sempre ottenne la censura della pontificia Accademia romana di archeologia.
Leone XII lo nominò dottore del collegio filologico.
Per i suoi meriti culturali i pontefici Pio VI e Pio VII lo nominarono custode dell'Archivio segreto vaticano e di quello di Castel Sant'Angelo.
Morì il 15 aprile 1834, all'età di 65 anni, a Roma.
Come ritiene il Ricoglitore Italiano e straniero ossia Rivista mensuale europea di Scienze, Lettere, Belle Arti, Bibliografia e Varietà del 1834 "A ragione può egli qualificarsi uomo di antica sapienza e di antica virtù; uno dei migliori ingegni che abbia avuto la nostra età".
martedì 26 maggio 2009
Proposta di Berlusconi sulla riduzione dei parlamentari
Il ministro Brunetta, ieri a Milano, ha commentato con entusiasmo la proposta avanzata dal Presidente Berlusconi di ridurre il numero dei parlamentari. “Adesso facciamo un disegno di legge su iniziativa popolare per la riduzione del numero di deputati e senatori -ha spiegato Brunetta- che poi, con milioni di firme, porteremo in Parlamento. Questo è un fatto simbolico con cui daremo inizio alla nuova Italia”. Anche Ignazio La Russa si è detto disposto a far partire la raccolta delle firme al più presto, forse anche in campagna elettorale.”
Esulta la Lega Nord che attraverso Calderoli commenta così: “Dopo averci dato ragione sui respingimenti dei clandestini, ora fa sua anche la riduzione dei parlamentari, da noi già votata quattro volte.” La riduzione del numero dei parlamentari aggiunge poi Brunetta “e’ il nuovo inizio costituente del nostro Paese. Poi vedremo chi ci sta -ha concluso- se ci sta la sinistra, Casini e questo sindacato”.
L’opposizione invece è divisa. Proprio Casini ha detto che l’Udc è disponibile a ridurre il numero dei parlamentari, purché Berlusconi non si smentisca, come ha fatto per l’abolizione delle province, mentre il leader del Pd Dario Franceschini insiste e rivolgendosi a Casini e Di Pietro li invita di nuovo ad una iniziativa comune delle opposizioni perché questo ”non è il momento delle opposizioni”.
da Brunetta.it
Esulta la Lega Nord che attraverso Calderoli commenta così: “Dopo averci dato ragione sui respingimenti dei clandestini, ora fa sua anche la riduzione dei parlamentari, da noi già votata quattro volte.” La riduzione del numero dei parlamentari aggiunge poi Brunetta “e’ il nuovo inizio costituente del nostro Paese. Poi vedremo chi ci sta -ha concluso- se ci sta la sinistra, Casini e questo sindacato”.
L’opposizione invece è divisa. Proprio Casini ha detto che l’Udc è disponibile a ridurre il numero dei parlamentari, purché Berlusconi non si smentisca, come ha fatto per l’abolizione delle province, mentre il leader del Pd Dario Franceschini insiste e rivolgendosi a Casini e Di Pietro li invita di nuovo ad una iniziativa comune delle opposizioni perché questo ”non è il momento delle opposizioni”.
da Brunetta.it
lunedì 25 maggio 2009
Intervista a Gino Flaminio l'ex di Noemi Letizia in Youtube
Lui si chiama Gino Flaminio e con la sua cresta, i basettoni, l'accento napoletano sembra un misto tra un neomelodico, Antonio Cassano e quel pirla di Dj Francesco, col quale ha una vaga somiglianza.
Si definisce un ragazzo semplice, un ragazzo del popolo, pulito e lavoratore.
Un tipo comune, se non fosse per il fatto che Gino Flaminio è l'ex fidanzato di Noemi Letizia, la donna più chiacchierata d'Italia, grazie al suo rapporto, ancora irrisolto, con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
In questa intervista, Gino Flaminio racconta della sua storia d'amore con Noemi Letizia, una storia importante secondo le parole del giovane.
Gino Flaminio parla di Noemi Letizia come di una ragazza pulita, semplice, solare, stupenda. Racconta di quella volta che si sono conosciuti a Scalea.Poi...
"Un giorno Noemi mi ha chiamato e mi ha detto amo' indovina chi mi ha chiamato!? E io ho fatto e chi ti ha chiamato? E lei ha detto il presidente del consiglio, una cosa inaspettata non ci credevo neanche io".Berlusconi le dice che ha visto le foto; le dice che è stato colpito dal suo "viso angelico", dalla sua "purezza"; le dice che deve conservarsi così com'è, "pura".
E anche per Berlusconi Flaminio ha parole lusinghiere: "io sono una persona del popolo, vedendo una persona così grande non credevo che potevo sentire solo la sua voce. Chiunque vorrebbe avere l'onore di parlare con un presidente". Eh già, conosco tanta gente che non desidererebbe altro che parlare al telefono con Berlusconi per dirgli due paroline...
E poi conclude: "una telefonata come tra un papi e una figlia"...
Un accenno ad una telefonata fatta da Berlusconi a Noemi Letizia insieme ad Emilio Fede, per dei casting a Roma....
Quindi il racconto dell'invito a trascorrere il capodanno in Sardegna. Sì, per il capodanno il presidente del consiglio ha telefonato a Noemi Letizia, una ragazza di Casoria, per invitarla in Sardegna...
Un'intervista che piomba in una domenica afosa della politica italiana come un'occasione per la sinistra di puntare il dito contro il presidente del Consiglio e chiedere «la verità»; come un assist per la maggioranza che replica all'opposizione: «Vi aggrappate ai pettegolezzi».
E adesso spunta l'ex fidanzato. Dopo i genitori, i vicini di casa, i parenti, i partecipanti alla festa di compleanno a Casoria, le amiche e i compagni di scuola, l'ultima puntata (solo per ordine cronologico) della soap opera "Noemi" vede come protagonista Gino Flaminio. Un ragazzo di 22 anni di Portici, operaio in una fabbrica, ma soprattutto fidanzato per sedici mesi (dal 28 agosto 2007 al 10 gennaio 2009) di Noemi Letizia. In una lunga intervista al quotidiano Repubblica, Gino decide di raccontare «tutta la verità» sul rapporto tra la sua ex e Silvio Berlusconi. Due intere pagine di racconto, di ricordi, di telefonate, persino di lettere tra ex fidanzatini. In sostanza, il ragazzo spiega che nel rapporto tra il premier e Noemi «i genitori di lei non c'entrano niente»: il legame «era proprio con lei...il rapporto comincia più o meno intorno all'ottobre 2008».
frammento da "Il Tempo"
Si definisce un ragazzo semplice, un ragazzo del popolo, pulito e lavoratore.
Un tipo comune, se non fosse per il fatto che Gino Flaminio è l'ex fidanzato di Noemi Letizia, la donna più chiacchierata d'Italia, grazie al suo rapporto, ancora irrisolto, con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
In questa intervista, Gino Flaminio racconta della sua storia d'amore con Noemi Letizia, una storia importante secondo le parole del giovane.
Gino Flaminio parla di Noemi Letizia come di una ragazza pulita, semplice, solare, stupenda. Racconta di quella volta che si sono conosciuti a Scalea.Poi...
"Un giorno Noemi mi ha chiamato e mi ha detto amo' indovina chi mi ha chiamato!? E io ho fatto e chi ti ha chiamato? E lei ha detto il presidente del consiglio, una cosa inaspettata non ci credevo neanche io".Berlusconi le dice che ha visto le foto; le dice che è stato colpito dal suo "viso angelico", dalla sua "purezza"; le dice che deve conservarsi così com'è, "pura".
E anche per Berlusconi Flaminio ha parole lusinghiere: "io sono una persona del popolo, vedendo una persona così grande non credevo che potevo sentire solo la sua voce. Chiunque vorrebbe avere l'onore di parlare con un presidente". Eh già, conosco tanta gente che non desidererebbe altro che parlare al telefono con Berlusconi per dirgli due paroline...
E poi conclude: "una telefonata come tra un papi e una figlia"...
Un accenno ad una telefonata fatta da Berlusconi a Noemi Letizia insieme ad Emilio Fede, per dei casting a Roma....
Quindi il racconto dell'invito a trascorrere il capodanno in Sardegna. Sì, per il capodanno il presidente del consiglio ha telefonato a Noemi Letizia, una ragazza di Casoria, per invitarla in Sardegna...
Un'intervista che piomba in una domenica afosa della politica italiana come un'occasione per la sinistra di puntare il dito contro il presidente del Consiglio e chiedere «la verità»; come un assist per la maggioranza che replica all'opposizione: «Vi aggrappate ai pettegolezzi».
E adesso spunta l'ex fidanzato. Dopo i genitori, i vicini di casa, i parenti, i partecipanti alla festa di compleanno a Casoria, le amiche e i compagni di scuola, l'ultima puntata (solo per ordine cronologico) della soap opera "Noemi" vede come protagonista Gino Flaminio. Un ragazzo di 22 anni di Portici, operaio in una fabbrica, ma soprattutto fidanzato per sedici mesi (dal 28 agosto 2007 al 10 gennaio 2009) di Noemi Letizia. In una lunga intervista al quotidiano Repubblica, Gino decide di raccontare «tutta la verità» sul rapporto tra la sua ex e Silvio Berlusconi. Due intere pagine di racconto, di ricordi, di telefonate, persino di lettere tra ex fidanzatini. In sostanza, il ragazzo spiega che nel rapporto tra il premier e Noemi «i genitori di lei non c'entrano niente»: il legame «era proprio con lei...il rapporto comincia più o meno intorno all'ottobre 2008».
frammento da "Il Tempo"
domenica 24 maggio 2009
Apertura nuova sede della BCC di Gatteo
Questa settimana un programma fittissimo e molto impegnativo per BCC, la più famosa e lucrosa banca di Gatteo. Le altre banche locali non si fanno notare, nemmeno i ladri ne sono attratti. Figuriamoci la Banca di Credito Cooperativo che è stata oggetto di rapine, negli ultimi anni, 7 o 8 volte, da come mi ricordo . L'ultimo assalto risale alla mattinata del 21 maggio. Tutti presi!
Tornando al programma della BCC per la settimana ventura:
Giovedì 28 maggio
ore 21 Castello Malatestiano
incontro intitolato:"Situazione locale e globale. Stiamo uscendo dalla crisi?"
Relatori: Massimo Marzo interviene il Presidente della Banca BCC di Gatteo Dott.Gabriele Galassi.
Sabato 30 maggio
ore 14,30 Cinema-Teatro L.Pagliughi
Assemblea dei Soci della BCC con intervento di G.Galassi, seguita dalla famosissima cena da Zani
Domenica 31 maggio
Inaugurazione Nuova Sede Sociale della BCC di Gatteo:
ore 10,30 - Santa Messa celebrata da Mons.Piero Altieri nella piazza della nuova sede in via della Cooperazione10 (parallela a via Secondo Casadei, nei dintorni del nuovo casello autostradale di Gatteo)
ore 11,30 - Saluto del Presidente Dott.Gabriele Galassi, con intervento di Presidente della Provincia M.Bulbi e Sindaco di Gatteo Tiziano Gasperoni
Taglio del nastro.
ore 12 - buffet e visita nella banca
foto
massimo vincenzi
"la nuova sede della banca"
Tornando al programma della BCC per la settimana ventura:
Giovedì 28 maggio
ore 21 Castello Malatestiano
incontro intitolato:"Situazione locale e globale. Stiamo uscendo dalla crisi?"
Relatori: Massimo Marzo interviene il Presidente della Banca BCC di Gatteo Dott.Gabriele Galassi.
Sabato 30 maggio
ore 14,30 Cinema-Teatro L.Pagliughi
Assemblea dei Soci della BCC con intervento di G.Galassi, seguita dalla famosissima cena da Zani
Domenica 31 maggio
Inaugurazione Nuova Sede Sociale della BCC di Gatteo:
ore 10,30 - Santa Messa celebrata da Mons.Piero Altieri nella piazza della nuova sede in via della Cooperazione10 (parallela a via Secondo Casadei, nei dintorni del nuovo casello autostradale di Gatteo)
ore 11,30 - Saluto del Presidente Dott.Gabriele Galassi, con intervento di Presidente della Provincia M.Bulbi e Sindaco di Gatteo Tiziano Gasperoni
Taglio del nastro.
ore 12 - buffet e visita nella banca
foto
massimo vincenzi
"la nuova sede della banca"
sabato 23 maggio 2009
Accademia Pascoliana a San Mauro Pascoli
Par conoscere sempre di più e meglio la figura di Giovanni Pascoli, sia nella comunità scientifica che tra la sua gente. L'Accademia Pascoliana rappresenta il punto di arrivo di una serie di attività promosse dalla comunità sammaurese a partire dal secondo dopoguerra per commemorare la straordinaria figura del concittadino poeta. Nata nel 1987 sotto la guida di Fermo Fellini (tra i membri di diritto anche l'allora Sindaco Giorgio Campana) ha avuto sin dall'inizio l'intenzione di entrare in un dialogo culturale di livello scientifico. Oggi è presieduta da Andrea Battistini, professore ordinario di Letteratura italiana all'Università di Bologna.
Qual è il valore aggiunto di istituzioni come l'Accademia rispetto a quanto già fanno le Università?
Grazie alla presenza dell' Accademia Pascoliana, San Mauro è la sede ufficiale del comitato per l'edizione nazionale delle opere di Giovanni Pascoli. Svolge quindi un'attività di altissimo livello culturale, non inferiore a quella delle Università, visibile anche nella presentazione di libri e in giornate di studio, Rispetto all'Università offre però anche qualcosa in più, indirizzandosi non solo agli specialisti e agli addetti ai lavori ma anche a tutti i romagnoli che vogliono conoscere più a fondo il loro grande conterraneo.
Ecco perché l'Accademia organizza anche iniziative per un più largo pubblico, come gli spettacoli teatrali e le recite di poesie, estese fino allo scorso anno perfino alle opere latine di Pascoli realizzate con la consulenza del prof. Alfonso Traina, forse il massimo latinista vivente.
In che modo l'Accademia svolge una funzione culturale anche per il territorio?
In questi anni in cui si tende a dimenticare le proprie radici culturali, l'Accademia Pascoliana ritiene suo compito primario quello di fare conoscere l'opera di Pascoli a tutti i cittadini del territorio, cominciando fin dagli anni della scuola. Per questo, da sempre, organizza annualmente, a proprie spese, cicli di conferenze centrate sulla figura di Pascoli da tenere in tutte le scuole medie superiori della Romagna che ne facciano richiesta. E a questa
offerta hanno risposto i licei e gli istituti tecnici di Rimini, Forlì, Cesena, Santarcangelo, Viserba. La stessa politica si è cominciata a fare con le scuole elementari e medie.
Giovanni Pascoli offre spunti di riflessione all'uomo di oggi?
Pascoli, come tutti i grandi poeti, riesce a esprimere quello che tutti gli uomini e tutte le donne sentono anche se non lo riescono a dire. La sua poesia, come tutta la vera poesia, rimane attuale in ogni tempo, non conosce crisi, non conosce recessioni. Nella borsa valori le sue azioni non conoscono ribassi o crolli, perché la sua voce arriva a toccare le corde più profonde della sensibilità e del cuore umano.
In una ipotetica top-ten fatta dagli studenti - e quindi dai giovani - a che posto starebbe il poeta?
Tra le tante attività dell'Accademia Pascoliana, c'è anche quella di un premio periodicamente assegnato alle migliori tesi di laurea e di dottorato di argomento pascoliano discusse nelle Università. Dal numero di tesi che ci pervengono si può dedurre che Pascoli sia uno degli scrittori più frequentati e più amati dai giovani. Basti dire che proprio quest' anno l'Accademia ha bandito in aggiunta, grazie a un lascito della prof.ssa Matilde Dillon Wanke, un concorso per un assegno di studio biennale da attribuire a un giovane ricercatore su un progetto di ricerca sulla figura e sulle opere di Pascoli. Ebbene, ci sono state ben diciassette domande con progetti molto qualificati, provenienti non solo dall'Italia ma anche da una studiosa laureatasi alla Sorbona di Parigi. Evidentemente Pascoli conserva tutto il suo fascino, ancora intatto nell'imminenza dei 150 anni della sua nascita.
Qual è il valore aggiunto di istituzioni come l'Accademia rispetto a quanto già fanno le Università?
Grazie alla presenza dell' Accademia Pascoliana, San Mauro è la sede ufficiale del comitato per l'edizione nazionale delle opere di Giovanni Pascoli. Svolge quindi un'attività di altissimo livello culturale, non inferiore a quella delle Università, visibile anche nella presentazione di libri e in giornate di studio, Rispetto all'Università offre però anche qualcosa in più, indirizzandosi non solo agli specialisti e agli addetti ai lavori ma anche a tutti i romagnoli che vogliono conoscere più a fondo il loro grande conterraneo.
Ecco perché l'Accademia organizza anche iniziative per un più largo pubblico, come gli spettacoli teatrali e le recite di poesie, estese fino allo scorso anno perfino alle opere latine di Pascoli realizzate con la consulenza del prof. Alfonso Traina, forse il massimo latinista vivente.
In che modo l'Accademia svolge una funzione culturale anche per il territorio?
In questi anni in cui si tende a dimenticare le proprie radici culturali, l'Accademia Pascoliana ritiene suo compito primario quello di fare conoscere l'opera di Pascoli a tutti i cittadini del territorio, cominciando fin dagli anni della scuola. Per questo, da sempre, organizza annualmente, a proprie spese, cicli di conferenze centrate sulla figura di Pascoli da tenere in tutte le scuole medie superiori della Romagna che ne facciano richiesta. E a questa
offerta hanno risposto i licei e gli istituti tecnici di Rimini, Forlì, Cesena, Santarcangelo, Viserba. La stessa politica si è cominciata a fare con le scuole elementari e medie.
Giovanni Pascoli offre spunti di riflessione all'uomo di oggi?
Pascoli, come tutti i grandi poeti, riesce a esprimere quello che tutti gli uomini e tutte le donne sentono anche se non lo riescono a dire. La sua poesia, come tutta la vera poesia, rimane attuale in ogni tempo, non conosce crisi, non conosce recessioni. Nella borsa valori le sue azioni non conoscono ribassi o crolli, perché la sua voce arriva a toccare le corde più profonde della sensibilità e del cuore umano.
In una ipotetica top-ten fatta dagli studenti - e quindi dai giovani - a che posto starebbe il poeta?
Tra le tante attività dell'Accademia Pascoliana, c'è anche quella di un premio periodicamente assegnato alle migliori tesi di laurea e di dottorato di argomento pascoliano discusse nelle Università. Dal numero di tesi che ci pervengono si può dedurre che Pascoli sia uno degli scrittori più frequentati e più amati dai giovani. Basti dire che proprio quest' anno l'Accademia ha bandito in aggiunta, grazie a un lascito della prof.ssa Matilde Dillon Wanke, un concorso per un assegno di studio biennale da attribuire a un giovane ricercatore su un progetto di ricerca sulla figura e sulle opere di Pascoli. Ebbene, ci sono state ben diciassette domande con progetti molto qualificati, provenienti non solo dall'Italia ma anche da una studiosa laureatasi alla Sorbona di Parigi. Evidentemente Pascoli conserva tutto il suo fascino, ancora intatto nell'imminenza dei 150 anni della sua nascita.
venerdì 22 maggio 2009
Elezioni 6 e 7 giugno, come votare, video Youtube
ELEZIONI
Alle urne il 6 e 7 giugno
Per le elezioni comunali e provinciali 2009, le operazioni di voto si svolgeranno nel primo turno sabato 6 e domenica 7 giugno.
I seggi resteranno aperti sabato dalle ore 15 alle ore 22 e domenica dalle ore 7 alle ore 22. L'elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identita' e con la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita puo' richiederla all'ufficio elettorale del comune di residenza.
Come si vota
Per l'elezione dei comuni fino a 15.000 abitanti si vota con una scheda di colore azzurro con un unico segno si esprime il voto sia per il candidato sindaco che per la lista a lui collegata. Si puo' anche dare una sola preferenza ad un candidato consigliere della lista votata.
Per l'elezione dei comuni con piu' di 15.000 abitanti si vota con una scheda di colore azzurro, i puo' votare un candidato sindaco e una lista a lui collegata o una lista diversa. Se l'elettore vota solo la lista, il suo voto si estende anche al candidato sindaco ad essa collegato. Si puo' anche esprimere una preferenza indicando il cognome del candidato consigliere della lista votata.
Se si vota solo per il candidato sindaco, il voto non si estende alla lista o alle liste che lo sostengono.
E' eletto sindaco il candidato che riporta almeno la metà più uno dei voti. In caso contrario, dopo 14 giorni, gli elettori saranno chiamati al ballottaggio per scegliere tra i due candidati più votati al primo turno e sarà eletto sindaco il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti.
Per l'elezione delle province si vota con una scheda di colore giallo. Si può votare tracciando un segno sul simbolo e il voto sarà valido sia per il candidato presidente sia per il candidato consigliere. Il voto è valido anche se espresso sul nome e cognome del candidato consigliere ed in questo caso è valido anche per il candidato presidente collegato.
Se si vota solo per il candidato presidente, il voto non si estende al gruppo o ai gruppi che lo sostengono. E' eletto presidente della provincia il candidato che riporta almeno la metà più uno dei voti. In caso contrario, dopo 14 giorni, gli elettori saranno chiamati al ballottaggio per scegliere tra i due candidati piu' votati al primo turno e sara' eletto presidente della provincia il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti.
Regioni a statuto speciale
Sabato 6 e domenica 7 giugno le elezioni amministrative si terranno anche in alcune regioni a statuto speciale.
In queste regioni le modalità di espressione del voto sono regolamentate da leggi regionali.
Gli elettori in condizione di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali, tale da impedirne l'allontanamento dall'abitazione, possono votare presso il proprio domicilio se dimorano nel comune o nella provincia per cui sono elettori.
La domanda, corredata da un certificato medico della asl e dalla copia della tessera elettorale, deve pervenire entro il 23 maggio al comune di iscrizione elettorale.
Per ulteriori informazioni si consiglia di rivolgersi tempestivamente agli uffici comunali.
da MTV
giovedì 21 maggio 2009
Villa Torlonia per Giovanni Pascoli, Lawrence Morris in concerto
In coro a Villa Torlonia per Pascoli
E' una drammaturgia che mischia poesia, voce e musica senza soluzione di continuità. Lawrence D. "Butch" Morris sarà protagonista nei prossimi giorni di un progetto speciale della Regione che parte il 30 maggio al teatro Rossini di Lugo ma è anche uno degli ospiti del prossimo festival di Santarcangelo. Il musicista terrà tre gioni di woorkshop sui testi di Giovanni Pascoli con un coro formato da un nutritissimo gruppo di attori (tra cui Valentina Carnelutti e Silvia Pasello) che confluirà in un concerto il 9 luglio a Villa Torlonia, San Mauro Pascoli, ovvero proprio nel luogo di residenza della famiglia del poeta che ha fatto da sfondo alla celebre immagine della "cavallina storna".
La curiosità dell'operazione sta anche nel fatto che Morris non conosce l'italiano.
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