sabato 23 maggio 2009

Accademia Pascoliana a San Mauro Pascoli

Par conoscere sempre di più e meglio la figura di Giovanni Pascoli, sia nella comunità scientifica che tra la sua gen­te. L'Accademia Pascoliana rappresenta il punto di arrivo di una serie di attività promosse dalla comunità sammaurese a partire dal secondo dopoguerra per commemorare la straordinaria figura del concittadino poeta. Nata nel 1987 sotto la guida di Fermo Fellini (tra i membri di diritto anche l'allora Sin­daco Giorgio Campana) ha avuto sin dall'inizio l'intenzione di entrare in un dialogo culturale di livello scientifico. Oggi è presieduta da Andrea Battistini, professore ordinario di Letteratura ita­liana all'Università di Bologna.
Qual è il valore aggiunto di istituzioni come l'Accademia rispetto a quanto già fanno le Università?
Grazie alla presenza dell' Accademia Pascoliana, San Mauro è la sede ufficia­le del comitato per l'edizione nazionale delle opere di Giovanni Pascoli. Svolge quindi un'attività di altissimo livello culturale, non inferiore a quella delle Università, visibile anche nella presen­tazione di libri e inaccademia pascoli museo giornate di studio, Rispetto all'Università offre però an­che qualcosa in più, indirizzandosi non solo agli specialisti e agli addetti ai la­vori ma anche a tutti i romagnoli che vogliono conoscere più a fondo il loro grande conterraneo.
Ecco perché l'Accademia organizza anche iniziative per un più largo pub­blico, come gli spettacoli teatrali e le recite di poesie, estese fino allo scorso anno perfino alle opere latine di Pascoli realizzate con la consulenza del prof. Alfonso Traina, forse il massimo latinista vivente.
In che modo l'Accademia svolge una fun­zione culturale anche per il territorio?
In questi anni in cui si tende a di­menticare le proprie radici cultura­li, l'Accademia Pascoliana ritiene suo compito primario quello di fare cono­scere l'opera di Pascoli a tutti i cittadini del territorio, cominciando fin dagli anni della scuola. Per questo, da sem­pre, organizza annualmente, a proprie spese, cicli di conferenze centrate sulla figura di Pascoli da tenere in tutte le scuole medie superiori della Romagna che ne facciano richiesta. E a questa
offerta hanno risposto i licei e gli isti­tuti tecnici di Rimini, Forlì, Cesena, Santarcangelo, Viserba. La stessa poli­tica si è cominciata a fare con le scuole elementari e medie.
Giovanni Pascoli offre spunti di riflessio­ne all'uomo di oggi?
Pascoli, come tutti i grandi poeti, riesce a esprimere quello che tutti gli uomini e tutte le donne sentono anche se non lo riescono a dire. La sua poe­sia, come tutta la vera poesia, rimane attuale in ogni tempo, non conosce cri­si, non conosce recessioni. Nella borsa valori le sue azioni non conoscono ri­bassi o crolli, perché la sua voce arriva a toccare le corde più profonde della sensibilità e del cuore umano.
In una ipotetica top-ten fatta dagli stu­denti - e quindi dai giovani - a che posto starebbe il poeta?
Tra le tante attività dell'Accademia Pascoliana, c'è anche quella di un pre­mio periodicamente assegnato alle mi­gliori tesi di laurea e di dottorato di argomento pascoliano discusse nelle Università. Dal numero di tesi che ci pervengono si può dedurre che Pascoli sia uno degli scrittori più frequenta­ti e più amati dai giovani. Basti dire che proprio quest' anno l'Accademia ha bandito in aggiunta, grazie a un lascito della prof.ssa Matilde Dillon Wanke, un concorso per un assegno di studio biennale da attribuire a un giovane ri­cercatore su un progetto di ricerca sulla figura e sulle opere di Pascoli. Ebbene, ci sono state ben diciassette domande con progetti molto qualificati, prove­nienti non solo dall'Italia ma anche da una studiosa laureatasi alla Sorbona di Parigi. Evidentemente Pascoli conser­va tutto il suo fascino, ancora intatto nell'imminenza dei 150 anni della sua nascita.

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