mercoledì 20 maggio 2009

Giorgio Borghi e Werther Zauli di Corelli vs Comune di Cesena

CORELLI SCOPPIA UN NUOVO CASO
Due insegnanti fanno causa al Comune

Non c'è pace per il Corelli, l'istituto musicale cittadino per il quale l'amministrazione comunale ha annunciato a più riprese un piano di rilancio. Ma le condizioni ambientali in cui l'istituto sta versando, nonostante le parole di rassicurazione che a più riprese ha speso il Comune, non paiono veramente le migliori per favorire questo processo, stando almeno a quello che è emerso ieri a una conferenza stampa promossa dal sindacato Funzione pubblica della Cisl.
Al Corelli ci sono nove insegnanti in servizio - ha premesso Dino Pirini Casadei, segretario provinciale Fps della Cisl-: sei di questi sono precari, nonostante insegnino da molti anni e più volte hanno chiesto un miglioramento della loro condizione professionale. Ma anche i tre insegnanti a tempo indeterminato sono stati vessati da quello che noi riteniamo un iniquo provvedimento: dall'ottobre scorso a tutti e tre è stato commutato il contratto da 18 ore settimanali (in qualità di insegnanti di musica) a 36 (con la mansione di dipendenti comunali) ma tenendo lo stesso stipendio ed è stato loro chiesto di corrispondere a titolo di risarcimento quanto percepito in più dal Comune in tutti gli anni di precedente servizio per avere lavorato con un orario dimezzato rispetto a quello fatto entrare in vigore. Si tratta di somme molto consistenti. Un insegnante ha trovato l'accordo con la giunta, mentre gli altri due, Giorgio Borghi /uno dei sette uomini più ricchi della provincia FC, maestro del coro M.Callas ndr/e Werther Zauli, sono entrati in causa con l'amministrazione comunale, assistiti dall'avvocato Stefano Spinelli, pur continuando a insegnare con il nuovo orario di 36 ore.

«SI TRATTA di un ulteriore grave segnale di come il rilancio promesso al Corelli sia solo di nome e non di fatto - aggiunge Pirini Casadei -: l'istituto è costretto a risparmi forzosi, irrazionali, che poco hanno a che vedere con l'esistenza nella nostra città di un Conservatorio musicale di cui il Corelli dovrebbe essere a servizio e con l'effettiva domanda di cultura musicale tradizionalmente viva nei cesenati».
da "Il resto del Carlino"

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