martedì 30 settembre 2008

Fiera di San Crispino a San Mauro Pascoli

Calzolai e ciabattini: a loro ci pensa S. Crispino, il santo protettore che si festeggia il 25 ottobre. Anzi, i patroni degli artigiani della scarpa sono due: S. Crispino e S. Crispiniano, i fratelli 'crespi' di capelli, martiri cristiani che, abbandonate le ricchezze, si misero a predicare il vangelo di Gesù Cristo in terra di Francia. Scegliendo di guadagnarsi il pane risuolando scarpe. I due fratelli finirono i loro giorni in Francia, giustiziati durante la persecuzione di Riziovaro del 287, sotto l'imperatore Diocleziano. Ma, da allora, divennero i protettori dei calzolai e dei ciabattini, che ogni anno, per il 25 di ottobre, ricordano il sacrificio dei due fratelli. Qui va anche nominato, per non confondere, San Crispino che nacque a Viterbo il 13 novembre 1668 e vestì l’abito cappuccino il 22 luglio 1693 nel vicino convento di Palanzana. Fu infermiere, cuoco, ortolano e, per circa 40 anni, questuante nel convento di Orvieto...
Nella città di Pascoli, dal 22 al 25 di ottobre viene allestita la tradizio­nale Fiera di San Crispino, il protettore dei calzolai, patrono di San Mauro Pascoli che è sede di alcuni dei maggiori calzaturifici che rappresentano il made in Italy nel mondo, come Rossi, Pollini, Casadei, Vicini e Baldinini.
L'appuntamento è nelle principali vie e piazze del centro storico nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 ottobre. Di scena un ricco programma di iniziative tra momenti cultu­rali, giochi, spettacoli in piazza, stand gastronomici, mostre, musica, sport, ani­mazione e quant'altro. Il tutto con la presenza di oltre 200 stand dalle proposte più varie. E con la chiusura della tradizionale Supertombola Show domenica 26 alle 18,30 in piazza Mazzini.
Tra te numerose iniziative in programma segnaliamo l'an­ticipazione di venerdì 24 ot­tobre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale con la rassegna corale 'Canta Insieme' a cura dell' associazione Don Lorenzo Perosi di San Mauro. Durante la Fiera invece ci sarà la tradizionale mostra fotografica del Fotoclub ospitata nel­l'atrio del Palazzo comunale che ospiterà il 'Come eravamo', l Sempra Zovan ripropongono nel loro centro sociale la mostra degli Hobby. E an­cora: il Gruppo filatelico con la XXII edizione della mostra quest'anno 'Da Rossini a Puccini', per dare risalto alla lirica italiana nel momento migliore del melodramma; Italia Nostra propone una mostra fotografica presso la sala San Sebastiano; l' asso­ciazione Volo Insieme. il mercatino della solidarietà per finanziare i progetti in Burkina Faso e Cambogia; i Vigili del Fuoco propon­gono una loro. esposizione; il Centro Missionario una mo­stra sulle missioni nel mondo; il Vespa Club la mo­stra di vespe d'epoca, tante altre iniziative alcune delle quali promosse dalle scuole sammauresi.
La due giorni fieristica sarà anticipata domenica 19 otto­bre alla Sala Gramsci dalla presentazione di due volumi pascoliani: Andrea Batti­stini, presidente dell'Accademia, presenterà Il giovane Pascoli, catalogo a cura di Rosita Boschetti; lo studioso Giorgio Marcon presenterà inoltre Il Fanciullino, edizione critica a cura di Rossella Terreni. La mattinata è or­ganizzata dall'Accademia Pascoliana.

lunedì 29 settembre 2008

Esposizione nel Museo Casa Pascoli

Anche quest'anno il Museo Casa Pascoli inaugurerà una mostra in occasione della Fiera di San Crispino, patrono del paese. Sabato 25 ot­tobre alle ore 16.00 Casa Pascoli aprirà al pubblico l'esposizione 'PASCOLI. Un cognome attraverso i secoli' dedicata all' antica casata patrizia dei Pascoli di origine ravennate. museo casa pascoliAll'inau­gurazione saranno presenti molti discendenti Pascoli provenienti da varie zone d'Italia. L'ini­ziativa è organizzata dal comune di San Mauro Pascoli col patrocinio della regione Emilia Ro­magna e la preziosa collaborazione della Lo­canda dei Fattori. Una lunga ed approfondita ricerca negli archivi parrocchiali, nelle bibliote­che e archivi del territorio ha consentito di indi­viduare alcuni dei personaggi più illustri della genealogia pascoliana, ricostruendo ed illumi­nando anche la storia di queste famiglie acco­munate dal cognomePascoli lungo i secoli, a partire dalla metà del Cinquecento sino all'Ottocento. Il recupero di docu­menti inediti ha riguardato in particolare quel ramo dei Pascoli trasferitosi da Ravenna a Sant' Alberto sin dai primi anni dell' Ottocento, ramo da cui par­tirà anche Giovanni Pascoli senior, zio di Ruggero, incaricato nel 1835 da Alessandro Torlonia in qualità di suo ministro alla Torre di San Mauro.
L'esposizione sarà distinta in due sezioni: l'una, al piano terra, destinata al periodo più antico della casata Pascoli tra Ravenna e Perugia, città quest'ultima dove un ramo della famiglia si tra­sferi sin dal Seicento; qui, ancora una volta il co­gnome Pascoli ricevette lustro da due celebri fratelli perugini, Lione ed Alessandro Pascoli,­ il primo noto scrittore e critico d'arte, il secondo vanto della città per essersi distinto come anato­mista e medico di Papi e Regine nella prima metà del Settecento. Al primo piano la mostra prose­guirà con il ramo genealogico più direttammuseo pascoliente legato al Poeta: a partire dal bisnonno Venanzio di Ravenna; fino a ripercorrere le fasi più salienti della vita dei suoi figli, tra cui i famosi contabili ed amministratori dei beni dei nobili ravennati,. Guiccioli e Fabbri. Ampio spazio sarà dedicato in questa sezione alla famiglia di Luigi Pascoli, fratello di Giovanni senior, punto di riferimento per molti anni anche della famiglia di Ruggero Pascoli, in particolare dopo i vari lutti e difficoltà economiche che la colpirono. Ad arricchire l'esposi­zione, oltre ad alcune lettere inedite di Ruggero Pascoli e degli zii paterni, gentilmente concesse per l'occasione dai discendenti del ramo santalbertese, alcuni oggetti originali appartenuti alla famiglia sin dal Settecento.

lunedì 22 settembre 2008

Alice Brugnaro di San Mauro Pascoli,vestiva Bardot,Brando,Fellini

Dice di non essere stata il grande amore di Marlon Brando, ma solo una sua grande amica del cuore. E' ospite della Casa protetta della fondazione Domus Pascoli di San Mauro Pascoli la sarta dei grandi attori di 50 anni di storia del cinema italiano. Ha vestito Al­berto Sordi, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, ha cucito abiti per Brigitte Bardot, ha lavorato per Federico Fellini. Ma uno solo è rimasto nel suo cuore: Marlon Brando. Lei è Alice Brugnaro nata a il 9 settembre 1914 a Zero Branco vicino Treviso. Suo babbo faceva il fattore per una contessa vene­ziana e lei abitava coi suoi nella villa. Dopo la 5a elementare i genitori la fanno smet­tere di andare a scuola perchè Treviso era lontana. Lei piange e si dispera, ma deve aspettare di avere 18 anni per andare ogni giorno in bicicletta a Treviso per fre­quentare una scuola di taglio e cucito. A 20 anni Alice con la famiglia si trasferisce a Roma e comincia a lavorare come sarta in via Margutta presso una sartoria teatrale.
Così cuce vestiti per i grandi del cinema. All'età di 30 anni va in Brasile in occasione del quarto centenario della città di San Paolo. In quel paese conosce l'amore della sua vita, suo marito Roberto Ca­mocardi, italiano di Mantova, deceduto tre mesi fa. Lui era già sposato con un figlio e sua moglie viveva in Austria. Rimasto ve­dovo, lei se lo sposa a Roma in Campidoglio. Poi per 20 anni hanno abitato a Gatteo Mare e infine lei nella casa pro­tetta di San Mauro dove a 94 anni e mezzo è lu­cidissima, racconta degli episodi d'una vita pas­sata a cucire abiti per at­tori e attrici, legge il Carlino tutti giorni, ma soprattutto i settimanali. Ama quello che lei chiama lo scoop, ­oggi gossip. La sua storia è stata anche raccolta da Andrea Turci un affezionato volontario degli ospiti della Casa Protetta.
Uno dei ricordi più belli?
"Ho viaggiato molto per lavoro - racconta Alice Brugnaro - ho prestato servzio in molti film, ho conosciuto decine di attori italiani, francesi e internaziomdl. Ho fatto la capo cucitrice per Federico Fellini nei film '8 e l/2" e 'Giulietta degli spiriti". Fel­lini è sempre stato molto gentile". .
Il suo incontro con Marlon Brando?
- ­"L'ho conosciuto quando io avevo 55 anni e lui 45 sul set del film Queimada. Una
sera in inglese mi ha raccontato tutta la sua vita. Per me aveva simpatia e gentilezza. Mi portava la sedia sul set e i profumi quando tornava dalle vacanze".
Fra voi due non è mai nata una love story?
"No, io sono sempre rimasta fedele a mio marito. Marlon Brando è stato un grande amico. Fra di noi c'era tanta amicizia, ma non ci siamo mai innamorati" .
E' vero che lei conserva gelosamente le foto di Marlon Brando?
"Sì. Soprattutto quella che lo ritrae quando lui piange dopo avere saputo che suo fi­glio si era macchiato di omicidio. Io guardo Marlon tutti i giorni e lo ricordo con un requiem".
Nessuno degli attori le ha mai fatto la corte?
"Sono sempre stati tutti molto gentili, mi hanno sempre trattata bene".
Poi ci saluta con una grande risata, segno che nel suo cuore di segreti dell'affasciname mondo della celluloide ne porta davvero tanti.

-tratto dall'intervista di E.Pasolini

venerdì 19 settembre 2008

Gardini per arredare a Gatteo e Orogel

L'articolo apparso sulla "Gazzetta del Rubicone"
­"Innovazione, dinamismo, design e cura del cliente sono elementi co­muni alle visioni di due delle aziende più affermate del territorio. Questo il punto di partenza per un matrimonio d'eccellenza: un nuovissimo e segretissimo prodotto di casa Oro­gel e la qualità ed il gusto degli ­ ambienti di Gardini per arredare, che fanno da sfondo al set fotogra­fico per la campagna di lancio di questa squisita novità.
­­­­­­­ Il lancio, previsto per settembre 2008 sia per il mercato italiano che estero: Europa, Usa, Ca­, rivolta al consumatore finale, commercializzato nella grande distribuzione. Gardini per arredare ha messo a disposi­zione il suo show room a Marco Onofri, affermato fotografo profes­sionista, che ha realizzato le immagini che caratterizzano il lancio del nuovo prodotto top secret di casa Orogel, dalle spiccate proprietà funzionali e salutistiche.
Il lancio si concretizzerà in importanti attività pubblicitarie sulla stampa, su internet, in tivù e attraverso iniziative promozionali all'interno dei punti vendita (in store promotions, degustazioni, etc..).
Gli ambienti di design di Gardini per arre­dare si sono rivelati la location ideale per fare da sfondo a questa campagna di lancio, per valorizzare e sottolineare le no­vità ed il pregio di questo nuovo prodotto.La potenzialità dello show room di Gardini per arredare a Gatteo, che si estende su 5.000 mq di esposizione, sono state pienamente valorizzate: mo­derne camere da letto, tecnologiche cu­cine e sofisticate aree ufficio hanno fornito la giusta scena per gli scatti di Marco Onofri. Gardini per arredare, sul mercato dal 1966, offre una vastissima e curata scelta di pro­dotti per l'arredo casa, l'hotel, la comunità e gli uffici, proponendo al cliente un pacchetto completo dove il servizio è da sempre la componente che ha affermato negli anni il successo dell'azienda. E chissà che questo non possa essere il buonissimo auspicio anche per il successo della novità top secret di Orogel!"....


martedì 26 agosto 2008

Gianfranco Zavalloni,il preside geniale

"Gianfranco Zavalloni, Preside dell'Istituto Comprensivo di Sogliano al Rubicone, ha annunciato, non senza emozione, che lascerà il suo attuale incarico per accettare una proposta giunta­gli da oltreoceano. Lavorerà infatti per alcuni anni in Brasile, in qualità di dirigente scolastico all'Estero, presso il consolato ita­liano di Belo Horinzonte.
Ringrazio sinceramente, anche a nome dei cittadini soglianesi, il nostro amato preside per l'impegno e la passione dimostrati in questi anni per la scuola. Sotto la guida di Zavalloni le scuole so­glianesi hanno realizzato vari progetti, tra cui ricordiamo quello delle capanne viventi (strutture in salice vivo) nelle scuole di
Bivio M. e Rontagnano. Gianfranco ha anche collaborato con il Comune, prestando le sue note capacità artistiche per la rea­lizzazione del disegno di un mosaico in pietra nel parco Le Greppe.
Noi tutti gli auguriamo di raggiungere in Brasile gli obiettivi che si è prefissato, e di vivere un' esperienza bella e arricchente, sia dal punto di vista professionale che umano. Considerato che il progetto lavorativo ha un tempo prefissato, aspettiamo il suo ri­torno alla direzione dell'Istituto Comprensivo.
Arrivederci, Gianfranco"

Il sindaco Enzo Baldazzi

FOTO GIANFRANCO ZAVALLONI
Il "burattinaio" Zavalloni

Questa è una lettera aperta, pubblicata nella Gazzetta del Rubicone.
Vorrei aggiungere, che Gianfranco Zavalloni prima di Sogliano, era un ottimo preside delle Scuole Medie di Gatteo, in tempi nei quali Dennis Faedi la frequentava con un ottimo esito.
Io allora facevo la rappresentante della sua classe e avevo spessissimo incontrato Zavalloni in diverse occasioni. Già come collaboratrice del teatro, già per le mie personali edizioni di miei scritti. Era proprio Gianfranco a censurare le mie poesie e incoraggiarmi a scrivere, scrivere...
Lui, burattinaio,scrittore,saggista ed eccezionale disegnatore. Personaggio di diverse sfaccettature, con un gran carisma ma abbastanza complesso.
Ora torna in Brasile /in Perù ha conseguito la laurea / dove sono tradotti diversi suoi libri...


ARRIVEDERCI GIANFRANCO!!!
AUGURI!!!

domenica 24 agosto 2008

Gatteo,spazio di dibattito

Pubblicato nella Gazzetta del Rubicone:

"I lavori di rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi di Sant' Angelo sono divenuti ormai insostenibili. I negozianti sono esasperati. Ho già scritto una lettera al sindaco e si stanno raccogliendo le firme. Il problema dei lavori a Sant' Angelo va avanti, in maniera più o meno continua, da oltre quattro anni ed i disagi non sono pochi. Gli ultimi interventi però, a differenza dei precedenti che hanno creato un po' di disagi, comunque ben sopportati, hanno paralizzato il paese, pochi giorni fa anche l'unica strada che garantiva un rapido collegamento con Sala è stata chiusa. Ora chi deve dirigersi. a Sant' Angelo; per raggiungere il centro, deve fare un viaggio lungo, e questo non invoglia certo i viandanti e le persone che devono fare acquisti negli esercizi commerciali. Inoltre questi lavori sarebbero dovuti finire due o tre mesi fa, ma dato lo stato dell' opera si pensa ci vorrà ancora molto. Ragione di questa lentezza è anche lo scarso impiego di operai, i quali non sono mai più di tre o quattro. Bisogna ricordare che i lavori sono in un punto centrale di Sant' Angelo. Gli interventi erano certamente necessari, ma è sbagliato il metodo attuato. Prima si spaccano strada e marciapiedi, poi si chiude tutto e ci si dimentica del lavoro, per iniziarne un altro nuovo da qualche altra parte. Sarebbe bastato attuare il principio secondo cui si finisce ciò che è stato cominciato senza il bisogno di bloccare tutto, poiché, come è ovvio, il sostentamento dei negozianti è la gente che frequenta le loro attività ed oggi molti preferiscono, per comodità, individuare altrove il luogo dei loro acquisti.
E' dovere del comune e del Sindaco favorire le condizioni paesaggistiche e di viabilità del territorio, per invogliare le persone a venire, anche durante i lavori. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: non è che si voglia fare morire definitivamente Sant' Angelo, che ancora resiste anche se malamente, grazie alla tenacia di commercianti e cittadini, come è accaduto a Gatteo? Perché questo è accaduto a Gatteo, i lavori, i quali non hanno nessuno stralcio di funzionalità, hanno depotenziato il centro, il bar rimane chiuso nelle ore serali e voci attendibili annunciano o la chiusura o la riduzione di apertura di edicola e panificio. Tutta colpa del fatto che la strada passante per il centro è un senso unico e della conformazione data alla piazza, né una panchina né un albero, vi sono-solo quattro buchi zampillanti acqua ed una fontana, che sembra una vasca troppo grande, sempre sporca.
Nelle ore più calde della giornata la piazza è invivibile e per questo diviene la terra di nessuno. Ciò che più fa montare la rabbia però è il comportamento tenuto dal sindaco Gasperoni e da alcuni assessori, un atteggiamento di grande menefreghismo molto poco educato, riscontrato nelle risposte alle domande poste dalla gente comune, prova di questo atteggiamento è stata anche la riunione-farsa tenutasi a Gatteo pochi giorni fa, la quale non ha fatto che aumentare la rabbia di tutti. Come se non bastasse il sindaco fa orecchie da mercante alle segnalazioni avanzategli, in quanto io più volte ho chiesto che nel parco di Sant' Angelo, dove sono siti il campo da bocce e quello da tennis, venisse aumenta la potenza luminosa dei lampioni e ne fossero aggiunti di nuovi, dato che ora senza un qualche altro apporto luminoso è quasi al buio. Inoltre spesso ho chiesto che fosse quantomeno, anche se non è molto, istaurato un presidio fisso di polizia municipale, per vigilare sul corretto rispetto delle norme stradali e delle leggi e per ridurre lo spaccio di droga delle ore serali. Chiedo al Sindaco di incontrare la popolazione e di sentire i loro pareri prima di fare i lavori, così con l'instaurazione del dialogo la convivenza sarà quantomeno più serena. Deniel Casadei, Forza Italia Giovani Forlì-Cesena".

LA RISPOSTA DEL SINDACO.
Signor Ca­sadei Deniel, proverò a rispondere in maniera sintetica alle Sue comunicazioni attenendomi il più possibile ai contenuti sorvolando sul fatto che a mio avviso le Sue non sono comunicazioni, ma di fatto sono dei comizi... e come ben Lei saprà è difficile rispondere ad ~n comizio! Veniamo ai fatti: l) Non mi risulta che Lei sia stato individuato e/o delegato come portavoce dei commercianti di S.Angelo e a quanto apprendo anche di Gatteo!; 2) Per ciò che attiene l'esecu­zione dei lavori a Lei come ad altri sfugge il fatto che la s~ada dovrebbe e sot­tolineo dovrebbe essere completamente chiusa trattandosi di un cantiere, cosìçome prevede la legge a tutela della incolumità di chi lavora e di chi vi accede. A seguito di alcuni incontri con i commercianti si è convenuto con la Direzione Lavori e con l'Impresa esecutrice di pemìettere un traffico limitato consapevoli che questo inevitabilmente avrebbe portato ad un allungamento dei lavori; 3) Non è mia abitudine tenere comportamenti maleducati nei confronti di nessuno e non mi risulta che ciò sia avvenuto da parte dei miei collaboratori e/o tecnici comunali, ma visto che Lei afferma il contrario sarei lieto di sapere com~ dove e chi e quando; altrimenti la Sua comunicazione fatta anche alla stampa rischia di essere una calunnia; 4) Per ciò che concerne la cosiddetta 'riunione farsa' di Gatteo. Le ricordo che la serata è stata organizzata non dal Comune ma dalla locale sezione di Italia Nostra e che l'Amministrazione comunale ha parteci­pato perché invitata .Spero mi permetterà di girare copia della Sua lettera ad Italia Nostra! Le ricordo che il coinvolgimento della Comunità di S.Angelo sulle scelte riguardanti la Comunità è sempre stata ampia, e la collaborazione piena e fattiva e ha permesso alla località di crescere e migliorare. Solo Lei sembra non essersene accorto, ma forse dipende dalla Sua giovane età.
Distinti saluti, il sindaco Tiziano Gasperoni".

sabato 23 agosto 2008

Gatteesi molto rammaricati dell'amministrazione Gasperoni

Questo post è tratto dei commenti al mio articolo:
"Inaugurazione del rinnovato centro storico di Gatteo"

"Gatteesi molto rammaricati dell'amministrazione gaspfox" ha detto...
18 agosto 2008 18.52

E’ stato più volte detto che se un visitatore qualsiasi entra nel centro di Gatteo paese si trova di fronte allo spettacolo desolante di una piazza con un manto costosissimo arricchito da una fontana che l’arte moderna gasperoniana vorrebbe definire forse…… bella o nuova o pratica o maestosa e che invece , a parere di maggior parte dei Gatteesi, è veramente di difficile definizione !!

Per chi non ha ancora avuto occasione di vedere, è composta da quattro buchi per terra che spruzzano altrettanti getti di acqua , che a volte arrivano all’altezza di un metro , a volte di 2 , quattro getti rumorosi che sembrano l’esito di una rottura di un grosso tubo piuttosto che la posa artistica degli architetti che ci hanno lavorato.

In più , il lavatoio di cemento che voleva ricordare le antiche usanze dei nostri nonni , ci sembra un prodotto veramente brutto uscito dalla fantasia moderna dei costruttori, sicuramente molto costoso, un opera che non servirà mai e che nessuno oserà mai definire “opera d’arte” e speriamo che venga rispettata l'ordinanza comunale che intima di tenerla pulita dalla Zanzara Tigre con trattamenti o pesci rossi!
Ma alla sola visione del colore dell'acqua sembra quest'ultima non essere rispettata!!!!!!!
E cosa dire della “pumpeina”? che forse andava lasciata in pace sotto terra , anziché riesumarla per poi lasciarla sotto quella misera copertura di legno che oltre ad essere esteticamente brutta è pericolo di inciampo o scivolamento per tutti , cosa ne dicono la Sovrintendenza alle Belle Arti e cosa pensa di farne il Comune ?
Sicuramente in una piazza non destinata alla circolazione degli autoveicoli, sarebbe stato più efficace porre un certo numero di piante a fronda larga , con qualche panchina qui e là, allo scopo di creare un ristoro “verde” alle calure estive, un luogo per riposarsi o parlare, durante la spesa, o il ristoro nel bar o la sosta alla Banca : niente di tutto ciò , anzi a qualcuno è stato intimato persino di spostare le aiuole e al Bar di togliere il tendone parasole che proteggeva le persone durante la partita di briscola : si passa a piedi da una parte all’altra in un deserto di pietra ; provare per credere, alle 15.00 del pomeriggio domenicale , vi assicuriamo che l’effetto è DEVASTANTE!

Le fontane di Gatteo

"Anonimo Anonimo" ha detto...
21 agosto 2008 14.56

Passeggiando per il centro di Gatteo sembra di tornare indietro nel tempo o meglio, sembra di essere in quei paesi dell'ex URSS, dove solo noia e desolazione appaiono vicini alla gente.
Spero vivamente che a breve sia smantellato quello pseudo lavatoio e soprattutto che vengano eliminati quei quattro inutili spruzzi che servono solo ad abbruttire ancor di più quella squallida piazza.
Personalmente vedrei una fontana tonda posta al centro della piazza contornata da aiuole e panchine, ove la gente possa ritrovarsi.


"pseudo lavatoio"



"Anonimo" ha detto...
21 agosto 2008 21.26

Ciao gatteesi, ciao anonimo, ciao fiha sono anch'io un ex cittadino di Gatteo che ora abita all'estero non tanto lontano dalla romagna; venendo spesso a Gatteo dove ho i miei cari, non posso far altro che associarmi alle vostre giuste obbiezzioni riguardanti i lavori di riqualificazione, ad esempio oggi dovevo prendere le sigarette ma quando mi sono trovato davanti al negozio di tabacchi posto in centro, non ho trovato modo di parcheggiare alchè ho chiesto con un signore dove potevo trovare parcheggio; il mio stupore è stato quando mi ha indirizzato dietro al palazzo comunale che per accedervi dovevo andare addirittura fuori dal paese, così ho fatto, ma le siga le ho prese a san marino; mio personale pensiero: classica piazza rossa dove la gente non si deve fermare per parlare e scambiarsi idee. (qualche pianticella in più anche a mio parere non stonava, anzi...........).
Scusate se non mi firmo ma è una decisione che adotto da quando
scrivo sui blog.
CITTADINI GATTEESI.......SVEGLIATEVI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI


“pumpeina”

"Anonimo Anonimo" ha detto...
23 agosto 2008 12.11

Conoscevo una signora che soffriva di una forte depressione.
Il suo medico, oltre a curarla con la classica farmacologia, le consigliò di effettuare delle lunghe, lente e rilassanti passeggiate che avrebbero sicuramente giovato alla sua malferma salute.
Un giorno, alla poverina saltò in mente di visitare il centro di Gatteo e tutto ad un tratto, lungo il suo cammino, ad un certo punto, un rumore funesto di acqua scrosciante, come se provenisse da uno scarico rotto d'acquedotto, partirono in tutta la loro trionfale bruttezza quattro spruzzi dal centro della "piazza".
La disgraziata, ebbe un sussulto, voltò la sua testa verso il luogo molesto e intravide un'altra opera brutale: IL LAVATOIO!!! Qui la tapina ebbe un colpo tremendo e, mentre cercava un luogo ove potersi riparare dal sole cocente che non trovò, cercò miseramente una panchina, dove si sarebbe adagiata in cerca di sollievo.
Non trovò neanche quella!!! Quindi si accasciò sul marciapiede e miseramente morì.
Questa è la triste storia di una donna che volle visitare il centro di Gatteo.
Cittadino deluso.



Hanna scrive:

Io personalmente sono affascinata da questi quattro "tubi rotti"!
Sembrano delle spose danzanti . Femmine-femmine.
Mi capita diverse volte di passarci in mezzo in bicicletta per rinfrescarmi.
Sono assolutamente d'accordo sulla mancanza di verde!!!
Eppoi devo dire che non c'è bisogno di lagnarsi della amministrazione gasperoniana
Tiziano /personalmente non lo sopporto/ ha fatto tantissimo per Gatteo anche se il bilancio economico del Comune suona fortemente in rosso!
Capita prima o poi un'altra giunta è sarà anche diverso e peggio!!!

giovedì 24 luglio 2008

Villaggio turistico a Gatteo

Villaggio turistico a Gatteo


vita a gatteoQui ho messo un palazzo costruito poco fa a Gatteo che mi risulta uno dei migliori tra tutti i quartieri che si sta costruendo. L'ho fatto apposta anche se scrivo del villaggio a Gatteo Mare.
IL grandioso progetto é stato aperto il 16 maggio,il più grande villaggio della Riviera Adriatica e uno dei più grandi nel mondo (?) Il costo dell'opera é di 780 mila euro sganciati tra tutti i commercianti,albergatori,bagnini e chi ne ha più ne metta (quanti ne guadagneranno?) Tutti giorni sulla piazza a Gatteo Mare alla pazza gioia di spettacoli,concerti,gare,discoteche,giochi e premi.Il tizio che ne ha ideato il progetto ha detto che qui non c'é spazio per individualismo e solitudine.Beh! Io ci vado solo per afermare il mio figuro distinto,poi per il resto...vedete voi,finita la vacanza.

lunedì 16 giugno 2008

Testimonianza dell'apertura di museo vinciano

Le osservazioni che Leonardo da Vinci svolse durante i suoi viaggi in Romagna agli inizi del '500, giunte sino a noi attraverso i manoscritti, aprono una straordinaria finestra sulla storia di questo territorio, in grado di mostrare gli aspetti architettonici delle città, di rievocare le tradizioni e gli usi popolari smarriti nel corso del tempo.
Dai fogli manoscritti riemerge la rara testimonianza etnologica di una cultura a noi remota, dalle inclinazioni semplici e a volte geniali per l'unicità delle soluzioni che sorpresero lo stesso Leonardo. Questo piccolo museo, grazie alla presentazione di documenti, di ricerche, di disegni e di modelli tratti dagli appunti di Leonardo, può stimolare la nostra curiosità ed indurci a guardare, riattivando la relazione col passato, come ha auspicato con lungimiranza il prof. Carlo Pedretti:
Col tempo si arriverà forse - c'è da augurarselo - a un concetto nuovo di museo vinciano, dove i modelli di macchine, presentati con l'accuratezza scientifica imposta dal disegno che li ispira, serviranno a mettere a fuoco, storicamente, il contributo di Leonardo alla tecnologia e, al tempo stesso serviranno a illuminare i vari aspetti di una capacità inventiva che è costantemelnte rapportata a una visione scenica e dinamica del mondo.

Affreschi sul soffitto del museo a Sogliano sul Rubicone
L'aula della relazione prima dell'apertura di museo

Dennis Faedi aspetta con il nastro da tagliare

Il Sindaco Baldazzi sta tagliando il nastro,
prima di varcare la soglia del museo vinciano

Le concavità del Parco San Donato

Il tempietto San Donato

L'altare del tempietto

sabato 14 giugno 2008

Il museo Leonardo da Vinci e la Romagna


Il palazzo Ripa-Marcosanti di Sogliano al Rubicone è divenuto ormai da alcuni anni meta degli appassionati di arte e cultura, che sanno di trovarvi tre interessanti mo­stre permanenti: la Raccolta Antonio Veggiani (dedicata a mineralogia ed archeologia), la Collezione d'Arte Povera (antichi volumi ed opere arti­stiche realizzate con la carta) ed il Museo Linea Christa (sulla Seconda Guerra Mon­diale). Fra pochi giorni lo stesso palazzo ospiterà un'al­tra importante collezione, de­dicata al grande artista e scienziato Leonardo da Vinci (1452-1519). Il Museo sarà inaugurato ufficialmente sabato 14 giugno 2008 alle ore 17,00 e prenderà il nome di "Leonardo da Vinci e la Romagna". All'inaugura­zione, oltre al sindaco Enzo Baldazzi e all'assessore alla Cultura Luciana Berretti, interverranno il progettista e direttore dei lavori arch. Pino Montalti e Carlo Pe­dretti, professore dell'Uni­versity of Califomia di Los Angelès (UCLA), massimo esperto mondiale di Leonardo. Quest'ultimo presenterà un'interes­santissima relazione riguardante, principalmente, i rapporti del grande artista-scienziato con la gente ed i luoghi di Romagna. Dopo l'inau­gurazione i partecipanti si sposteranno presso il vicino parco San Do­nato, dove saranno accolti da un piacevole buffet e da un momento musicale.Il Museo è dedicato al 'periodo romagnolo' di Leonardo da Vinci ed è suddiviso in due sezioni principali: sezione scientifica e se­zione etnografica. La sezione scientifica raccoglierà copie anastatiche di manoscritti, studi e disegni inerenti aspetti di fisica, di meccanica e di idraulica; documenti realizzati da Leonardo durante il suo sog­giorno in Romagna (1502).

Nella sezione etnografica saranno raccolti studi sugli usi e costumi della tradizione romagnola del XVI secolo con particolare riferimento al tema dell'acqua, del suono, della natura. In detta sezione trove­ranno collocazione anche i modelli e le immagini delle 'concavità' realizzate nel parco San Donato. Per spie­gare cosa siano queste conca­vità, citiamo le parole dello stesso Leonardo: ".. fanno li pastori, in quel di Romagna, nella radice dell'Appennino, certe gran concavità nel monte a uso di corno, e da parte commettono un corno e quello piccol corno diventa un medesimo con la già fatta concavità, onde fa grandis­simo sono" .
Il museo "Leonardo da Vinci e la Romagna" vuole pro­porsi come originale contri­buto alla conoscenza del nostro territorio e delle sue tradizioni, attraverso le osser­vazioni, le esplorazioni e le analisi del più grande genio del Rinascimento. Sarà com­pletato da un sistema infor­matico e multimediale tramite il quale l'utente avrà accesso interattivo a diverso materiale divulgativo (immagini, video, animazioiii tridi­mensionali di alcuni modelli esposti al museo). Nelle due sale del museo troveranno posto anche la mappa con le tappe dell'vìaggìo di Leonardo in Romagna e alcuni modelli, tra cui la finestra di Cesena, il meccanismo della fiera di San Lorenzo, il carro di Ce­sena e l'ingegnoso sistema per appendere l'uva, ulteriori testimo­nianze dell'indole curiosa ed attenta di Leonardo verso tutto ciò che scoprivano i suoi occhi. "Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira et fu valentissimo in tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma sempre con l'ingegno fabricava cose. nuove". (Anonimo Gaddiano, 1542)

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...