sabato 16 febbraio 2008

Gatteo, design famoso di scarpe, mobili e lussi vari

Gatteo e dintorni contiene un bel gruppo di persone famose in tutta la Italia se non addirittura al mondo.
Intendo parlare dei nomi come :fabbrica di pollini a gatteo
Pollini
Via Erbosa 2/B Gatteo -FC
Spaccio Calzature e Pelletteria
Pollini fa parte della Aeffe Fashion Group, società che controlla anche marchi come Alberta Ferretti, Moschino, Jean-Paul Gaultier e Philosophy.
I vestiti di Pollini disegna Ozbek/ giusto dietro a casa mia/
Baldinini
Via Rio Salto I, San Mauro Pascoli (FC)
Vendita diretta
Spaccio interno all’azienda, vendono calzature e una gran quantità di accessori, tra cui: borse, cartelle, valigie, agende, cinture, portafogli e occhiali.
Sergio Rossi
Via Emilia Ovest 86/90 Savignano sul Rubiconde (FC),
Vendita diretta
Ci troviamo più o meno sul Rubiconde, all’interno del bel spaccio, esclusivamente per donna, colmo delle modaiole scarpe Sergio Rossi.



Vicini
Spa,
oltre alle linee Vicini e Giuseppe Zanotti Design, produce e commercializza le calzature da donna dei marchi in licenza, Roberto Cavalli , Ferrè.

mobili gardini gatteo
GARDINI
per arredare s.r.l.
Gatteo (FC) - via Savignano, 54
Una vasta esposizione di mobili e complementi d'arredo: moderni, classici, etnici, rustici per l'arredo della casa, hotel, ufficio, negozio, comunità.



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Gardini e Projetto Arianna
Gardini e Orogel

martedì 12 febbraio 2008

Un Gatteese sulla copertina di People

dennis faedi

Si chiama Dennis Faedi quel bel ragazzo di Gatteo piantato in copertina de "People"
100 Most Beautiful!
Che shock!
Complimenti!

martedì 5 febbraio 2008

Teatro "L.Pagliughi" a Gatteo

teatro cinema Pagliughi
Intervista a Lorenzo Montevecchi tratta dal "Gazzettino di Gatteo"

Da metà ottobre, tutti i sabati in Parrocchia, dalle ore 17 alle ore 19, si svolge il "Lab-Oratorio" di teatro: condotto da Lorenzo Montevecchi. In questo numero del giomalino, abbiamo pensato di fomirvi una testi­monianza, da parte di una delle tante persone che si prodigano per la Parrocchia: l'ideatore, appunto, di questa iniziativa teatrale.
Com'è nata questa passione per il teatro?
All'inizio era solo mia moglie Simona a frequentare il corso di teatro diretto da Franco Mescolini. Poi, dopo qualche anno, ha iniziato ad invitarmi a questi incontri. lo all'inizio pensavo che non si addicesse alla mia per­sonalità, poi dopo tante "preghiere", mi sono detto: "Ma sì! Dai! Mettiamoci in gioco!". Così ho iniziato a frequentare queste serate e mi sono divertito tanto! Ho potuto scoprire, in più, grazie a questa forma di arte, quali sono i miei limiti!
Quali sono stati i motivi per cui hai voluto insegna­re a noi ragazzi?
Non mi considero un insegnante, anzi credo di avere ancora molto da imparare. Comunque per quanto ri­guarda la vera domanda, credo che il motivo principale sia che mi piace stare insieme a voi e giocare con il teatro.
Il teatro per te, è anche una scuola di vita?
Assolutamente sì! Penso che sia un modo perfetto per imparare a conoscere sé stessi e gli altri. Non superfi­cialmente, però: grazie al teatro credo che ci si possa arricchire delle qualità più interiori del nostro compa­gno, iniziando a "studiare" tanto il proprio profondo, quanto quello dell'altro.
C'è una figura da cui trai ispirazione?
Si, per quanto riguarda una figura concreta, adoro la positività e la serenità che trasmette Franco Mescolini; però credo sia fondamentale appartenere a qualcuno: Dio. La fede è una cosa indispensabile, almeno per quello che sento io!
Quali progetti hai per il futuro di questo la­boratorio?
Prima di tutto, il nostro obbiettivo dev' essere quello di compiere un cammino insieme. Poi, fra poco, durante la serata juniores del 25° Fe­stival Canoro di Gatteo, daremo al pubblico un assaggino dello spettacolo che poi insceneremo completo, alla fine dell'anno scolastico. IL titolo è: "Liberi, Liberi" e tratta il periodo più diffici­le della vita di un uomo: l'adolescenza! Poi, appena ci verrà fomito un video-proiettore, ho l'idea di organizzare tutti i' sabati un Cinefo­rum, per creare un momento di discussione costruttiva fra i giovani...
Auguriamo allora a Lorenzo, di poter vedere concretizzati i suoi sogni! E, vorrei fare un invi­to a tutti i ragazzi che frequentano una classe dalla quinta elementare alla terza media: di re­carsi, ogni sabato dalle 17 alle 19, in teatro, perché mettersi in gioco fa crescere una cogni­zione più profonda dei propri limiti e, una co­noscenza più interiore delle persone che ci stan­no vicino!


Teatro Pagliughi

giovedì 3 gennaio 2008

Dediche- poesie di Hanna

Mi è arrivato oggi il libro stampato a San Remo dalla casa editrice Vitale Edizioni, redatto e con la prefazione della dott.Silvia Denti . A pagina 109 troviamo una mia poesia dedicata a mio figlio intitolata "Non piangere"



La cito qui intera:

NON PIANGERE

Un giorno
Seminerai il mio corpo
Nella terra
Umida di lacrime
Riscaldata dell' alito caldo di preghiere
Ad un Dio d'incongruo valore
Vi crescerà una verticale sorta d'amore
A sostenere i cieli per me.
Allora sarò laddove non sono mai stata
Nel tuo cuore crudo
Nelle promesse, nei rimpianti
Tanti "se" e tanti "ma"
Progenie di vita sospesa
Nella tua mente sarò più viva di prima
Tra di noi interprete la morte
Fidati di me
E non piangere
Germoglierò
Germoglierò

venerdì 28 dicembre 2007

Parole a dissenso

donne in afgahistanGhulam posa accanto a Faiz Mohammed e lo guarda.
Ghulam ha 11 anni, Ghulam è la moglie di Faiz Mohammed.
Che di anni ne ha 40.
La foto che l'Unicef ha premiato come la migliore del 2007
è stata scattata dalla statunitense Stephanie Sinclair e racconta,
da sola, una storia. Imponendo al mondo il dramma,
tragicamente diffuso,
delle spose bambine.

Meme in memoria di Tiziano Terzani

Ghulam posa...-«Chi ha influenza e chi crea opinione deve fare i conti con le conseguenze di quello che dice...»

l'Unicef ha premiato..-dobbiamo smettere di pensare, ma lo dobbiamo smettere nel fondo, che la nostra civiltà sia superiore o che noi abbiamo il monopolio di alcunché, della civiltà, della felicità, del benessere, della dignità delle donne, di tutto. Non abbiamo questo monopolio. Ci sono altre civiltà che la pensano diversamente e che vedono noi come “civiltà del male”, così come noi pensiamo di loro.

racconta da sola, una storia...-«La libertà ognuno se la deve conquistare per conto suo. È come scalare le montagne: se si vuol godere di arrivare in cima, non si può mandare un altro, non è che qualcuno ci può portare in cima con un elicottero… Se le donne afghane trovano che il burqa sia qualcosa che offende la loro dignità, non ci devono essere i paracadutisti americani che glielo vanno a togliere.»
Quanto ai problemi che ogni civiltà ha, devono essere visti all’interno di quella civiltà. Esempio: il burqa è un problema delle donne afghane. Le donne afghane sono meravigliose — non so se voi conoscete l’organizzazione RAWA (Revolutionary Association Women of Afghanistan) — si pongono i loro problemi e l’idea che noi, perché siamo i più forti, i più potenti, dobbiamo andare a liberare la gente altrui, è una cosa assurda, sacrilega.

imponendo al mondo il dramma...-Allora dico: se le vere ragioni della guerra non sono fuori, ma dentro di noi, cominciamo a fare la rivoluzione dentro di noi, forse è quella meno violenta, che non fa massacri e forse, alla lunga, crea quelle condizioni in cui tutti ci troveremo meglio. Prendiamo coscienza di chi siamo e incominciamo a riflettere: non siamo solo corpi, non siamo solo materia. Dobbiamo ricominciare, chi sa, a pregare, chi non sa, a fare altro. L’unica rivoluzione oggi veramente possibile è quella dentro di noi, ma ci vorrà tempo, molto tempo.
nessuno può essere convinto e sicuro dei fatti dell’11 settembre, perché le prove non ci sono, non sono state date, nessuno può andare a controllare, nessuno ha accesso a quello che è successo. E la guerra è stata un continuo impacchettamento, infatti io lo dico in vari modi: questa non solo una guerra di bombe più o meno intelligenti, di missili, di computer... È una guerra soprattutto di bugie, che sono cominciate ancor prima della guerra...
tragicamente diffuso...-chi sa pregare, preghi, perché la dimensione del divino, che noi abbiamo eliminato eliminando, fra l’altro, la morte dalla nostra vita, è orripilante, orribile, perché toglie all’uomo questa bella dimensione dell’altro.

"Ci vuole uno con l’aria da pazzo, che non ha paura di essere preso per un grullo"
, cosi diceva girovago Terzani, l'uomo di cui le citazioni ho usato in questo post per contraddire le parole didascaliche di Stephanie Sinclair .
"And here I was thinking that we liberated Afghanistan. Silly me!"

Delete Stephanie!

domenica 9 dicembre 2007

La pagina dell'Unione dei Comuni del Rubicone


Accordo sindacale siglato, dal 2008
pianta organica al completo per i Vigili Urbani
GASPERONI: "ORA, PENSIAMO VERAMENTE AL CORPO UNICO"

E' a gennaio che è stata fissata la 'gestio­ne' a tempo pieno del servizio unificato del personale. Giusto allora fare il punto. A partire dai servizi che, per varie, ragioni, hanno registrato minore 'successo'; tra questi quello relativo alla vigilanza urbana.
Ragioni personali, sindacali e non da ultimo difficoltà a porre in sinto­nia tre comandi abituati, da sempre,a tempi e modalità di gestione diversi. Ragioni magari 'amplificate' da comportamenti non ancora in linea con le scelte politiche fatte dalle tre entità comunali del Rubicone. " Del resto- interviene Tiziano Gasperoni, presidente dell'Unione dei Comuni del Rubicone - quando si attua qualcosa di è nuovo non tutto facile e scontato. Certo è che ad un anno e mezzo circa dall'avvio, la fase di sperimentazione può considerarsi conclusa. E' già previsto infatti il bando apposito per il completamento, dal 2008, della pianta organica. Nello stesso tempo si è siglato l'accordo sindacale che non potrà che portare la richiesta efficienza e serenità. Nel nuovo accordo è stata inserita la verifica dei tempi e carichi di lavoro che, per ovvi motivi, non potranno risultare identici a quelli attuali. Dobbiamo, in buona sostan­za, arrivare alla realizzazione di un 'corpo unico', giustamente distribuito a presidio del territorio. E se, in quest'ultimo periodo, di vigili in giro non se ne sono visti tanti, d'ora in poi questo non dovrà più accadere. Abbiamo compiuto gli sforzi necessari ed eventuali ulteriori alibi non devono quindi sorgere più". ..

tratto dalla "gazzetta del Rubicone"

venerdì 7 dicembre 2007

Gatteo eventi di dicembre

DICEMBRE 2007




Sabato 8 - dalle ore 14.30
NATALE 2007 - PAESI IN FESTA

Spettacoli e animazione in costume corredati di suoni, musiche e luci natalizie per un pomeriggio di festa all'insegna del divertimento. Babbo Natale sulla sua bellissima slitta tutta rossa e dorata trainata da due 'sim­paticissime renne saluterà i bambini con le più belle poesie dedicate al natale offrendo caramelle.
Ma sarà 'anche un Natale all'insegna del...dono, quello vero. in collabora­zione con AVIS la giornata procederà con l'inaugurazione della nuova sede dell' Associazione, che per l'occasione offrirà un goloso buffet per tutti i presenti e ci farà omaggio di un divertente spettacolo di teatro-caba­ret per tutta la. famiglia: Romagna Solatìa con Giampiero PizzoI.
Sant' Angelo di Gatteo - Vie del paese e Piazza Fracassi
Ingresso libero

Sabato 23 - dalle ore 15.00
NATALE 2007 - PAESI IN FESTA

L'Accademia dei Remoti presenta:Strenna di Natale. Spettacolo con para­ta itinerante ed effetti pirici. La produzione vanta la combinazione di forme artistiche che vedono il trampolo, la danza, la musica, il teatro acrobatico fondersi in una combinazione di professionalità e inventiva nell'arte della festa e della meraviglia.
Gatteo - Vie del paese
Ingresso libero

Tutto il mese
CORSO DI HATHA VOGA

Prosegue il Corso di Hatha Yoga
organizzato dall' Associazione Circolo Chakra.
In programma: yoga per la colonna vertebrale, yoga per gli occhi, pranayama - la dinamica del respiro.
Per informazioni e iscrizionitei. 0541 819115 - 339 2322109 -
mail - circolochakra@libero.it
Palestra Scuola Media Statale - Gatteo -lunedì e giovedì ore 19.00-20.00 e 20.30-21.30
Ingresso € 40,00 al mese.

Tutto il mese
VISITE GUIDATE A GATTEO

Ogni. venerdì mattina sarà possibile effettuare visite guidate, previa pre­notazione .presso l'Ufficio Turistico di Gatteo a Mare: tei. 0547 86083.
Partecipazione interamente gratuita.
Enti organizzatori: Associazione Italia Nostra con il patrocinio del Comune di Gatteo in colIaborazione con l'Associazione Albergatori di Gatteo a Mare.


A cura dell'Ufficio Turistico Comunale di Gatteo
Piazza della Libertà, 10 - 47043 (FC)

martedì 4 dicembre 2007

Messaggio di Angelo

Nel mio blog su Gatteo trovo ogni tanto dei commenti, di cui un autore sembra essere costante, attento e abbastanza intelligente da capire il senso delle cose...
Qui copio uno dei suoi messaggi che mi piace troppo per lasciarlo sepolto.




- La Gazzetta - è un bel tentativo di far lavorare i ragazzi, comunicare notizie a chi esce dalla Chiesa, racimolare un po' di soldi per il piazzale . inoltre smuove le coscienze...sapessi quanti dicono no a quel foglietto e rispondono , ai ragazzi, "Che il Parroco , quel comunista, se lo paghi da solo".. non so se lo è , non credo, comunque avvilente per chi entra a pregare il Signore...meriterebbe che la Chiesa non ci fosse per capirne l'importanza!!

- Il Banco - è una grande prova di carità, si è quasi istituzionalizzata, come se molta gente aspettasse quel momento per donare qualcosa , o il tempo o gli alimenti. Chi non partecipa non capisce che il cuore dell'uomo è fatto per l'eternità e quel gesto ha valore solo se un Altro si rende presente, altrimenti sarebbe solo solidarietà fine a sè stessa che andrebbe persa nel vuoto di una vita senza speranza. Grazie

"Angelo"


P.S.
Angelo, il primo comunista fu Gesù, poi quel zozzone di Marx, per non risultare un plaggiatore, lo ha negato e bandito nei suoi ranghi.La dottrina del comunismo, lacerata poi da Marx e Stalin ha la sua base nel cristianesimo.

lunedì 3 dicembre 2007

Le donne di Pascoli

Nella fotografia, una rara immagine del Pascoli degli anni universitari.giovanni pascoli
Giovanni Pascoli non si poteva definire un bell'uomo. Ma il poeta non aveva neppure un aspetto disprezzabile. Specialmente da giovane, quando era studente a Bologna. Le immagini di allora lo mostrano infatti con il volto un po' asciutto e dai lineamenti marcati, baffi e capelli scuri, sguardo acuto e profondo. Un uomo, insomma, che poteva piacere, come tanti altri. E , sempre come tanti altri, non ignorava le donne. Era però impacciato di fronte a loro. Lo bloccava una istintiva timidezza. Ma all'occorrenza, senza essere spavaldo, riusciva a vivere la sua storia sentimentale pur tra molti tormenti. A Pascoli non piacevano i brevi amori. Invece dell'avventura, desiderava, sognava di trovare la donna della sua vita. Cercava una moglie "giovane, alle­gra, canterina, volenterosa e volitiva". Un primo pensierino sulla sua donna Giovanni Pascoli l'aveva fin da giovanissi­mo; a dodici anni nel momento certamente più drammatico della sua vita, nel 1867, l'anno in cui il padre, Ruggero, amministratore dei Torlonia, era stato ucciso da ignoti il lO agosto. Una tragedia che di li a poco avrebbe portato alla tomba anche la sorella più grande e poi la madre: Caterina Allocatelli Vincenzi.
Ebbene, proprio allora quando "finì tutta una fiorente fami­glia", Pascoli conosce una ragazza. E' la figlia del falegname di San Mauro di Romagna che ospita in casa il futuro poeta con la madre, i fratelli e le sorelle dopo l'atroce delit­to. Ma bastano soltanto pochi giorni, perché Zvani' - così lo chiamano in famiglia- s'innamorò della giovanissima Erminia Tognacci. Lei è troppo graziosa, è troppo deli­ziosamente bionda perché non gli faccia battere il cuore. E' insieme con lei, immagina, che potrà costruire il suo avveni­re. Non si sa se il giovane Pascoli si fosse 'dichiarato'. Probabilmènte no: per timidezza o perché la ragazza era ancora poco più d'una bambina. Ma un'intesa fatta di sguar­di, di parole non dette doveva esserci stata. Comunque, non c'era fretta. Tutto sarebbe potuto avvenire qualche anno dopo, pensava il futuro poeta. E con questo sentimento nel cuore era andato a studiare a Urbino nel collegio Raffaello tenuto dagli Scolopi, poi a Roma, a Firenze e infine all'università di Bologna, allievo di Carducci,con una borsa di studio
Erminia Tognacci, che ormai faceva la tessitrice,continuava sempre ad essere l'amore segreto di Pascoli.Intorno a lei, il poeta costruiva sogni di vita familiare,tutto il suo mondo sentimentale.Fu dunque un tremendo colpo per lui l'atroce notizia che lo raggiunse a Bologna nel 1878: la bellissima bionda di San Mauro era improvvisamente morta a soli 17 anni. Un fatele incidente stradale mentre con il padre in calesse si recava a Rimini, le aveva stroncato la vita."Forse Giovannino non venne a conoscere subito la verità"osservò uno studioso dell'epoca,fino a quando seppe la verità dalla sua famiglia. Erano trascorsi cinque anni dalla scomparsa di Erminia, aveva appena cominciato a insegnare al liceo di Matera, quando il 14 novembre 1883 scriveva all'amico in Marcovigi "Spero d'avere un gruzzoletto per quando tornerò. Poi prenderò moglie.Fammi il piacere di trovarmela, tu che hai molto tempo e molte conoscenze". Però nei due anni che seguirono sembra che un po' più di tempo lo trovasse e che qualche conoscenza la facesse. Pascoli diven­ne sempre più reticente, segreto. E questo suo atteggiamento fece lievitare alcuni pettegolezzi. Si sussurrava che il suo cuore palpitasse per la vedova dell'eterno amico Severino Ferrari. C'era chi sosteneva che corteggiasse la giovanissi­ma cognata del fratello Raffaele. Altri parlavano di una fan­ciulla riminese che gli avrebbe fatto girare la testa. Ma resta­rono tutte voci, soltanto voci. Il poeta cominciò a tornare allo scoperto nel 1885 offrendo forse una nuova traccia dei suoi amori nei versi de La Tessitrice (@, L'amorosa giorna­ta. Non ci furono invece dubbi su quanto accadde al poeta nel 1890. Pascoli, allora trentacinquenne, si era trasferito a Livorno per insegnare nel liceo classico. E fu durante quel periodo che si trovò al centro di un amore appassionato, intenso, praticamente l'unico di cui si possa avere l'assoluta certezza. Galeotta fu la scuola. Proprio di fronte al liceo abi­tava una ragazza graziosa e giovanissima. Si chiamava Lia Bianchi. Figlia di un maestro di musica, aveva subito mostra­to di gradire le attenzioni di Pascoli, innamorato di lei fin dal primo momento che l'aveva vista. Ma quel sentimento sbocciato così improvviso non solo trasformava il poeta, ma anche tutti i suoi amici livornesi. E il perché era semplice: la differenza di età .Lia Bianchi aveva appena quindici anni. "Sono vecchio e lei è quasi una bimba. . .", confidava il poeta ad un collega del liceo livornese." Vent' anni tramezzo son molti; tutti me lo fan capire. Ma al cuore,tu sai, non si coman­da". E nel nome di questo amore sopportava i pettegolezzi della gente e anche le fastidiose beffe dei suoi studenti. Ormai per Giovanni Pascoli non sembrava che esserci Lia. E siccome lei dimostrava di gradire sempre pcasa di pascoli asilo nido le rondiniiù la sua corte il poeta cominciò a pensare al matrimonio. Doveva aver otte­nuto il consenso del padre della ragazza se a un certo punto andò a Firenze e si recò con un amico da un orefice per ordi­nar~ l'anello nuziale. Tutto pareva dunque pronto per le nozze, quando, all'improvviso, non se ne fece più nulla E l'amico fiorentino ricevette l'incarico di andare a disdire l'a­nello. Perchè questo colpo di scena? Che Cos'era accaduto? Lia si era rifiutata di sposarlo? Al poeta era mancato il coraggio? E' la contraddizione di Giovanni Pascoli. Mentre da una parte esiste in lui un grande bisogno d'amore (un giorno aveva confidato:- "Se non avessi amato non sarei quello che sono"), mentre è grande il desiderio della paternità, dall'altra non riesce mai a compiere il passo del matrimonio. Sui motivi sono circolate molte spiegazioni. Alcune, anche un po' pic­canti. Si è pure sussurrato che Pascoli fosse frigido, impotente, oppure che fosse mor­bosamente sensuale, ovvero che trovasse soltanto in ambigue manifestazioni lo sfogo della sua sessualità. C 'è poi chi ha sostenuto che si era votato alla castità per sod­disfare un' altra aspirazione spirituale chi o chi ha voluto vedere nelle sue improvvise fughe davanti al matrimonio l'atteggiamento di un uomo che non riusciva mai a trovare in una donna quella che giudicava la qualità principale: la
fedeltà.

domenica 2 dicembre 2007

Copia numero due della gazzetta

E' uscita oggi la seconda copia del giornalino della parrocchia.
Una pagina tutto stile,capiente e più bella della prima.
Qui copio un articolo e delle poesie che mi paiono molto belle.
Specialmente "TI voglio bene" ha una certa idea che adotterei verso i ragazzi che redigono il Giornalino e lo vendono per una causa,ed anche se fosse un'utopia ma li fa belli dentro.Secondo me spataccare una mattinata di domenica a rincorrere gente o suonare campanelli per 80 euri è roba da idioti/senza dire delle ore perse a redigere la pagina/,confrontando centinaia di euro della chiesa buttati via in cause perse. Solo che, come ho notato, i ragazzini di 12,15 anni non ancora corrotti si sentono grandi. Plauso a loro!
Stamane Dennis e Giorgio hanno venduto 77 copie per altrettanti euro,aggiunti altri 8 euro raccolti dagli altri fanno 85 in totale,cioè 2 m quadri di lastrico della cortilizia e....niente pizza!


Il resoconto della colletta alimentare. . GRAZIE!

Grazie a tutti i volontari e a tutte le persone che, donando la loro spesa, hanno partecipato alla colletta alimentare. Sono stati raccolti oltre 4 quintali di alimenti a Gatteo che sono stati inscatolati e inviati insieme alle tantissime scatole riempite nei supermercati della zona, al centro di raccolta permanente di Imola. Qui verranno distribuite ad associazioni ed enti che provvederanno poi a raggiungere tutti coloro che hanno bisogno di aiuto.
E' stato un gesto molto bello che ha ricevuto quest'anno anche la benedizione del Papa.
La cosa che mi ha colpito di più è stato che quasi tutti i clienti del supermercato hanno donato qualcosa e lo hanno fatto volentieri, esprimendo spesso la contentezza di partecipare, anche se con un piccolo contributo,a questa grande iniziativa. Davvero sorprendente se consideriamo che la reazione più comune quando ti viene chiesto di mettere mano in portafoglio è indifferenza o addirittura fastidio!
Tommaso




A me ha colpito di più l'ipocrisia di farla grande. Non è segreto a nessuno che imbroccare la gente che vuole spassarsela in un week-and è assai fastidioso.Capita che le facce girano altrove scocciate o rispondono male ,escono da un'altra porta,gettano via la lista consegnata o danno il loro contributo in malo modo.
Sono solamente queste cose scritte ufficialmente,sto benedetto appello che deve suonare positivo.
Alla faccia dell'informazione!



Ti voglio bene
Ti voglio bene non solo per quello che sei, ma per quello che sono io quando sto con te.
Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso, ma per ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perché tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi miglio­re, e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
L'hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
L'hai fatto essendo te stesso.
Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amico.
Anonimo


A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...