In Italia il terzo caso di morte per la nuova influenza A (la febbre suina) tocca l'ospedale "Bufalini" di Cesena.
Stamattina, alle 3,40 è morta Franca, una donna di 57 anni dopo tre settimane di degenza in terapia intensiva nel reparto di rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena, dove era stata intubata e ventilata artificialmente fino alla morte.
La paziente era affetta da una patologia del sistema immunitario, soffriva di ipotiroidismo congenito ed era stata colpita da una polmonite nei mesi scorsi.
Franca, la donna, che viveva in un istituto per disabili "Renzo Navacchia" a Villa Chiaviche di Cesena, era stata ricoverata al Bufalini il 31 agosto in preda ad una sindrome respiratoria, i medici hanno rilevato il virus A7H1N1.
A quando si apprende l'assessore alla sanità regionale Bissoni ha già dato comunicazione al Governo.
Va ricordato che l’Ausl, dopo aver distribuito sessantamila depliant informativi, tende a sminuire la pericolosità dell’influenza A, che pure in Europa ha già fatto 159 morti, tre dei quali in Italia.
"Fa più male l’allarmismo dei mezzi di comunicazione che il virus" - ha detto il dottor Luigi Salizzato, responsabile dell’Igiene pubblica dell’Azienda Usl di Cesena.
mercoledì 23 settembre 2009
sabato 12 settembre 2009
IAD Internet addiction disorder, dipendenza e cura
UADI - Uso, Abuso e Dipendenza da Internet
È dimostrato come lo strumento web sia in grado di creare una sorta di dipendenza che, a livelli estremi, può rappresentare una forma patologica definita "Internet Addiction Disorder", una sorta di ricerca di gratificazione che degenera con una progressiva assuefazione.
Mai prima d'ora ad uno strumento mediatico era stata attribuita tanta importanza sul comportamento umano. La televisione, il telefono o la radio non hanno mai ricevuto tanta responsabilizzazione nella sfera privata. Anche da questi aspetti traspare la portata della rivoluzione in atto e la tendenziale paura che la comunità ripone in strumenti che minacciano gli ordini precostituiti.
Chiude con un equo appunto medico il primario dell'Istituto Psichiatrico Betulle di Appiano Gentile: «è molto facile cadere in stati depressivi quando si usa eccessivamente Internet che all'apparenza sembra essere uno stimolo gratificante ma che, in realtà, porta a scompensi psichici coloro che già sono deboli».
Internet Addiction: il termine ha preso il largo ormai da tempo divenendo una sorta di ombra sulla tecnologia del terzo millennio. La sensazione espressa da più parti è che, soprattutto i giovani delle nuovissime generazioni, rischino di vedere il proprio comportamento naturale deviato dall'interazione con le macchine, subendo una fascinazione che valica i limiti della norma spingendo ad un rapporto eccessivamente stretto con tutto quel che è tecnologia.
L'ultima conferma arriva dal prof. Daniele La Barbera dell'Università di Palermo: "un adolescente italiano su cinque soffre di comportamenti disfunzionali rispetto all'uso di cellulari, di Internet e delle nuove tecnologie". I dati rilevati dall'indagine su oltre 2200 studenti delle scuole superiori "identificano con chiarezza una forma di disagio che, in assenza di contromisure, rischia di innescare forme di dipendenza assimilabili al gioco d'azzardo".
Le conclusioni vengono affidate al prof. Vittorino Andreoli, psichiatra, il quale evidenzia il comportamento compulsivo ossessivo scatenato dai gadget tecnologici in generale: "il cellulare, lo schermo aperto sul mondo virtuale sono protesi che non servono a muovere i muscoli, ma la mente: si può parlare di protesi di sostituzione di regole di comportamento la cui introduzione avrebbe imposto una precisa rieducazione degli adolescenti. La fruizione eccessiva del web, insomma, è contraria alla socialità intesa come relazione - in Rete non si va in due, si sta bene da soli - conducendo ad una forma di "autismo digitale" dove alle persone si sostituisce la loro immagine virtuale.
Qui viene in soccorso il comunicato di Elton John (oggi in concerto gratuito a Napoli)
Internet è la causa di ogni male. Elton sostiene di essere totalmente tecnofobo e di stare alla larga da iPod e telefonini, ma le sue indicazioni tornano ancora una volta nell'ambito musicale: «all'inizio degli anni settanta, venivano lanciati almeno dieci nuovi album alla settimana, ed erano fantastici. Ora sei fortunato se trovi dieci album all'anno di quella qualità. Eppure, escono molti più dischi nuovi adesso».
Le parole di Elton John, al quale non manca evidentemente un certo coraggio nelle proprie idee, hanno attirato l'attenzione e hanno sollevato molti commenti a metà tra l'incredulità e l'opposizione totale. Elton John taglia corto: Internet va abbandonato, combattuto, osteggiato. Internet è un pericolo. Punto.
Le parole del cantante (rilasciate a The Sun) sono così tradotte da La Repubblica: "io dico alla gente: uscite, comunicate. Spero che il prossimo movimento musicale demolisca definitivamente Internet. Dobbiamo scendere in strada e protestare, anzichè stare a casa sui blog".
Secondo Elton John la rivoluzione deve partire dall'ambito musicale, per cui internet rappresenterebbe un grave pericolo piuttosto che una grande opportunità: "penso che sarebbe un grande esperimento spegnere Internet per cinque anni e vedere che sorta di arte viene prodotta in quel lasso di tempo. Il punto è che c'è troppa tecnologia disponibile: scommetto che se si riuscisse a fare questa prova, verrebbe fuori musica molto più interessante di quella che si ascolta al giorno d'oggi".
Bene.
Ma, mentre il problema rimane ancora da identificare con certezza, in tutto il mondo già c'è chi ne propone una cura, spesso basata su un periodo di isolamento dalla tecnologia più altre attività collaterali.
In Cina c'è chi ha provato con l'elettroshock, ma è stato fermato dopo che migliaia di giovani già avevano subito il trattamento e si dice che qualche d'uno ne sia morto..
Negli USA ha aperto i battenti la prima struttura dedicata alla disintossicazione da Internet: 45 giorni di cura per tornare a vivere una vita serena.
ReSTART è una casa di cura per il trattamento per l'eccessivo uso di Internet, videogiochi e chat. Il sito spiega con dovizia di dettagli come e perché tale dipendenza debba essere considerata alla stregua di una vera e propria malattia, proponendo infine un ciclo di cura in grado di ripristinare l'equilibrio psichico all'interno della persona preparando la stessa ad affrontare nuovamente la vita. L'Internet Addiction, infatti, non sarebbe tanto conseguenza di un eccessivo rapporto con la tecnologia, ma quest'ultimo sarebbe semplicemente la manifestazione di problemi più profondi quali depressione, mancato adattamento, difficoltà nei rapporti sociali. La chiusura sugli strumenti tecnologici, però, rischia di aggravare il tutto: il vizio sarebbe paragonabile all'alcolismo, generato da un ciclo senza fine che crea bisogno senza offrire soddisfazione. ReSTART identifica il tutto nel contesto dell'IAD (Internet Addiction Disorder) e, ovviamente, promette di avere una soluzione alla portata.
Il tutto al "modico" prezzo base di 14500 dollari - comprendente vitto, alloggio, sedute individuali di psicoterapia, attività nei weekend e pratiche quotidiane rieducative, come coltivare un orticello, mungere capre o raccogliere finghi.
Anzi, negli Stati Uniti viene utilizzata anche la psicoterapia online.
L'abuso di internet si cura in rete?! Come me lo spiegate?!
Credo, sia tutto volto al guadagno.
Mentre il campo dell'elettronica è sempre volto all'innovazione e a una maggiore produzione, e si giunge perfino a regalare internet ai paesi del terzo mondo per favorire il progresso, qui c'è già chi trova un tornaconto dall'abuso e overdose dei prodotti che questo business propone continuamente, abolendo ciò che quest'ultimo promuove.
Appunto, un circolo vizioso.
È dimostrato come lo strumento web sia in grado di creare una sorta di dipendenza che, a livelli estremi, può rappresentare una forma patologica definita "Internet Addiction Disorder", una sorta di ricerca di gratificazione che degenera con una progressiva assuefazione.
Mai prima d'ora ad uno strumento mediatico era stata attribuita tanta importanza sul comportamento umano. La televisione, il telefono o la radio non hanno mai ricevuto tanta responsabilizzazione nella sfera privata. Anche da questi aspetti traspare la portata della rivoluzione in atto e la tendenziale paura che la comunità ripone in strumenti che minacciano gli ordini precostituiti.
Chiude con un equo appunto medico il primario dell'Istituto Psichiatrico Betulle di Appiano Gentile: «è molto facile cadere in stati depressivi quando si usa eccessivamente Internet che all'apparenza sembra essere uno stimolo gratificante ma che, in realtà, porta a scompensi psichici coloro che già sono deboli».
Internet Addiction: il termine ha preso il largo ormai da tempo divenendo una sorta di ombra sulla tecnologia del terzo millennio. La sensazione espressa da più parti è che, soprattutto i giovani delle nuovissime generazioni, rischino di vedere il proprio comportamento naturale deviato dall'interazione con le macchine, subendo una fascinazione che valica i limiti della norma spingendo ad un rapporto eccessivamente stretto con tutto quel che è tecnologia.
L'ultima conferma arriva dal prof. Daniele La Barbera dell'Università di Palermo: "un adolescente italiano su cinque soffre di comportamenti disfunzionali rispetto all'uso di cellulari, di Internet e delle nuove tecnologie". I dati rilevati dall'indagine su oltre 2200 studenti delle scuole superiori "identificano con chiarezza una forma di disagio che, in assenza di contromisure, rischia di innescare forme di dipendenza assimilabili al gioco d'azzardo".
Le conclusioni vengono affidate al prof. Vittorino Andreoli, psichiatra, il quale evidenzia il comportamento compulsivo ossessivo scatenato dai gadget tecnologici in generale: "il cellulare, lo schermo aperto sul mondo virtuale sono protesi che non servono a muovere i muscoli, ma la mente: si può parlare di protesi di sostituzione di regole di comportamento la cui introduzione avrebbe imposto una precisa rieducazione degli adolescenti. La fruizione eccessiva del web, insomma, è contraria alla socialità intesa come relazione - in Rete non si va in due, si sta bene da soli - conducendo ad una forma di "autismo digitale" dove alle persone si sostituisce la loro immagine virtuale.
Qui viene in soccorso il comunicato di Elton John (oggi in concerto gratuito a Napoli)
Internet è la causa di ogni male. Elton sostiene di essere totalmente tecnofobo e di stare alla larga da iPod e telefonini, ma le sue indicazioni tornano ancora una volta nell'ambito musicale: «all'inizio degli anni settanta, venivano lanciati almeno dieci nuovi album alla settimana, ed erano fantastici. Ora sei fortunato se trovi dieci album all'anno di quella qualità. Eppure, escono molti più dischi nuovi adesso».
Le parole di Elton John, al quale non manca evidentemente un certo coraggio nelle proprie idee, hanno attirato l'attenzione e hanno sollevato molti commenti a metà tra l'incredulità e l'opposizione totale. Elton John taglia corto: Internet va abbandonato, combattuto, osteggiato. Internet è un pericolo. Punto.
Le parole del cantante (rilasciate a The Sun) sono così tradotte da La Repubblica: "io dico alla gente: uscite, comunicate. Spero che il prossimo movimento musicale demolisca definitivamente Internet. Dobbiamo scendere in strada e protestare, anzichè stare a casa sui blog".
Secondo Elton John la rivoluzione deve partire dall'ambito musicale, per cui internet rappresenterebbe un grave pericolo piuttosto che una grande opportunità: "penso che sarebbe un grande esperimento spegnere Internet per cinque anni e vedere che sorta di arte viene prodotta in quel lasso di tempo. Il punto è che c'è troppa tecnologia disponibile: scommetto che se si riuscisse a fare questa prova, verrebbe fuori musica molto più interessante di quella che si ascolta al giorno d'oggi".
Bene.
Ma, mentre il problema rimane ancora da identificare con certezza, in tutto il mondo già c'è chi ne propone una cura, spesso basata su un periodo di isolamento dalla tecnologia più altre attività collaterali.
In Cina c'è chi ha provato con l'elettroshock, ma è stato fermato dopo che migliaia di giovani già avevano subito il trattamento e si dice che qualche d'uno ne sia morto..
Negli USA ha aperto i battenti la prima struttura dedicata alla disintossicazione da Internet: 45 giorni di cura per tornare a vivere una vita serena.
ReSTART è una casa di cura per il trattamento per l'eccessivo uso di Internet, videogiochi e chat. Il sito spiega con dovizia di dettagli come e perché tale dipendenza debba essere considerata alla stregua di una vera e propria malattia, proponendo infine un ciclo di cura in grado di ripristinare l'equilibrio psichico all'interno della persona preparando la stessa ad affrontare nuovamente la vita. L'Internet Addiction, infatti, non sarebbe tanto conseguenza di un eccessivo rapporto con la tecnologia, ma quest'ultimo sarebbe semplicemente la manifestazione di problemi più profondi quali depressione, mancato adattamento, difficoltà nei rapporti sociali. La chiusura sugli strumenti tecnologici, però, rischia di aggravare il tutto: il vizio sarebbe paragonabile all'alcolismo, generato da un ciclo senza fine che crea bisogno senza offrire soddisfazione. ReSTART identifica il tutto nel contesto dell'IAD (Internet Addiction Disorder) e, ovviamente, promette di avere una soluzione alla portata.
Il tutto al "modico" prezzo base di 14500 dollari - comprendente vitto, alloggio, sedute individuali di psicoterapia, attività nei weekend e pratiche quotidiane rieducative, come coltivare un orticello, mungere capre o raccogliere finghi.
Anzi, negli Stati Uniti viene utilizzata anche la psicoterapia online.
L'abuso di internet si cura in rete?! Come me lo spiegate?!
Credo, sia tutto volto al guadagno.
Mentre il campo dell'elettronica è sempre volto all'innovazione e a una maggiore produzione, e si giunge perfino a regalare internet ai paesi del terzo mondo per favorire il progresso, qui c'è già chi trova un tornaconto dall'abuso e overdose dei prodotti che questo business propone continuamente, abolendo ciò che quest'ultimo promuove.
Appunto, un circolo vizioso.
lunedì 7 settembre 2009
Incendio sull'Adriatica di Gatteo Mare
ieri pomeriggio verso le ore 16 ho visto un spettacolare incendio all'altezza di Gatteo Mare-Villamarina nei pressi della Statale 16 Adriatica. Le fiamme prima di colore grigio poi nerissime hanno distrutto una piccolo capannone all'interno del quale vi erano alcune bombole di gas. Il fuoco alimentate dal forte vento, si è esteso in un terreno agricolo e lungo la Statale e il cavalcavia di viale Litorale Marina. minacciando la carreggiata nord e la torre dell'acquedotto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco ed i Volontari della Protezione Civile.
Per consentire le operazioni di spegnimento delle fiamme le forze dell'ordine hanno momentaneamente chiuso l'arteria in direzione Ravenna, con il flusso veicolare costretto a prendere l'uscita di Gatteo Mare.
Si sono rese necessarie circa tre ore per spegnere le fiamme. Sono attualmente in corso le indagini per risalire ai responsabili del rogo. Da sentito dire: ad innescare il fuoco sarebbero stati quattro bambini che avrebbero gettato dei petardi in un bidone dell'immondizia. Oltre a diretti interessati si è formata una carovana di curiosi, che mi ha costretto girare tra le stradine nei campi per completare il mio servizio presso l'istituto di Gatteo.
Per consentire le operazioni di spegnimento delle fiamme le forze dell'ordine hanno momentaneamente chiuso l'arteria in direzione Ravenna, con il flusso veicolare costretto a prendere l'uscita di Gatteo Mare.
Si sono rese necessarie circa tre ore per spegnere le fiamme. Sono attualmente in corso le indagini per risalire ai responsabili del rogo. Da sentito dire: ad innescare il fuoco sarebbero stati quattro bambini che avrebbero gettato dei petardi in un bidone dell'immondizia. Oltre a diretti interessati si è formata una carovana di curiosi, che mi ha costretto girare tra le stradine nei campi per completare il mio servizio presso l'istituto di Gatteo.
mercoledì 2 settembre 2009
Nudismo e trans, Lido di Dante e di Classe sulla riviera romagnola
Lido di Classe, rinomata località turistica sulla riviera romagnola, vicinissima alla movida di Milano Marittima, è sbarcata sulle colonne di uno dei più prestigiosi quotidiani del mondo. La realtà della prostituzione e dell'incredibile numero di trans nel Lido di Classe viene raccontata da un reportage sul "The Independent" di Londra.
Durante il suo viaggio nelle strade di Lido di Classe, il reporter Michael Day paragona il lido ravennate alla "raggelante Salem's Lot di Stephen King, la città dal medesimo nome che vede la sua popolazione sottoposta ad un gran cambiamento: uno ad uno i suoi cittadini diventano vampiri". Qui però, appena notte, i cittadini si armano dei tacchi vertiginosi e degli spacchi improbabili ed escono a imbroccare clienti.
Però i giornali italiani non ne parlano. Noi, romagnoli comunque ne siamo al corrente, che i residenti del Lido di Classe sono 250 contro 200 trans.
Secondo l'ultimo censimento ufficiale del Comune di Ravenna i viados, che in media sono due o tre per ogni appartamento, occupano 48 abitazioni, per 12 mesi l'anno. Il prezzo dell'affitto?
Si aggira sui 2000 euro al mese. I trans gudagnano il loro vitalizio nel modo più antico del mondo: la prostituzione. Non tutti, ovviamente. Alcuni sono regolarmente sposati.
I primi trans sono giunti 15 o 20 anni fa da Sudamerica, nonostante nessuno possa ricordare perché scelsero Lido di Classe, questa piacevole, ma anonima piccola cittadina sui Lidi Ravennati come loro base.
Ed ecco che siamo giunti qualche passo più avanti sulla Riviera Romagnola Ravennate:
La spiaggia nudista di Lido di Dante
tipologia: spiaggia nudista presidiata
lunghezza: 1 Km
aspetto: sabbia fine
fondale: basso
accesso: libero, approvata regolarmente
La zona riservata ai nudisti è lunga circa 1 Km e si trova in prossimità del Camping Classe.
Nota: la spiaggia è presidiata dai soci dall'A.N.E.I. e dall'A.N.E.R.Durante l'estate Lido di Dante è meta di un migliaio, forse anche duemila nudisti, in gran parte stranieri: olandesi, tedeschi, francesi e qualche inglese.
LA SPIAGGIA DI LIDO DI DANTE E' LEGALMENTE NATURISTA
Durante il suo viaggio nelle strade di Lido di Classe, il reporter Michael Day paragona il lido ravennate alla "raggelante Salem's Lot di Stephen King, la città dal medesimo nome che vede la sua popolazione sottoposta ad un gran cambiamento: uno ad uno i suoi cittadini diventano vampiri". Qui però, appena notte, i cittadini si armano dei tacchi vertiginosi e degli spacchi improbabili ed escono a imbroccare clienti.
Però i giornali italiani non ne parlano. Noi, romagnoli comunque ne siamo al corrente, che i residenti del Lido di Classe sono 250 contro 200 trans.
Secondo l'ultimo censimento ufficiale del Comune di Ravenna i viados, che in media sono due o tre per ogni appartamento, occupano 48 abitazioni, per 12 mesi l'anno. Il prezzo dell'affitto?
Si aggira sui 2000 euro al mese. I trans gudagnano il loro vitalizio nel modo più antico del mondo: la prostituzione. Non tutti, ovviamente. Alcuni sono regolarmente sposati.
I primi trans sono giunti 15 o 20 anni fa da Sudamerica, nonostante nessuno possa ricordare perché scelsero Lido di Classe, questa piacevole, ma anonima piccola cittadina sui Lidi Ravennati come loro base.
Ed ecco che siamo giunti qualche passo più avanti sulla Riviera Romagnola Ravennate:
La spiaggia nudista di Lido di Dante
tipologia: spiaggia nudista presidiata
lunghezza: 1 Km
aspetto: sabbia fine
fondale: basso
accesso: libero, approvata regolarmente
La zona riservata ai nudisti è lunga circa 1 Km e si trova in prossimità del Camping Classe.
Nota: la spiaggia è presidiata dai soci dall'A.N.E.I. e dall'A.N.E.R.Durante l'estate Lido di Dante è meta di un migliaio, forse anche duemila nudisti, in gran parte stranieri: olandesi, tedeschi, francesi e qualche inglese.
LA SPIAGGIA DI LIDO DI DANTE E' LEGALMENTE NATURISTA
martedì 1 settembre 2009
Arredi della mia vita, poesia di Hanna
ARREDI DELLA MIA VITA
Vita! Vieni che t'arredo a modo mio
Tutti fiumi riempirò di piombo
Orizzonti indistinti macchierò di sguardi intrusi
Innalzerò un cielo convesso
A partecipare gli altri mondi
Illuminerò il rovescio di stelle
Al destino porgerò un ventaglio di carte dei cuori
In un separé bagordo amerò le nostre evasioni
Il futuro punirò con l'oggi superbo
E domani..
Domani
Sull'altare della mia vita
Poserò un Dio non sciupato dagli altri
Oh vita !
Aspetta!
Non sfuggirmi!
Non ho scritto ancora nulla di Pierpaolo
Vita! Vieni che t'arredo a modo mio
Tutti fiumi riempirò di piombo
Orizzonti indistinti macchierò di sguardi intrusi
Innalzerò un cielo convesso
A partecipare gli altri mondi
Illuminerò il rovescio di stelle
Al destino porgerò un ventaglio di carte dei cuori
In un separé bagordo amerò le nostre evasioni
Il futuro punirò con l'oggi superbo
E domani..
Domani
Sull'altare della mia vita
Poserò un Dio non sciupato dagli altri
Oh vita !
Aspetta!
Non sfuggirmi!
Non ho scritto ancora nulla di Pierpaolo
venerdì 28 agosto 2009
Programma Festa della Madonna del Popolo, Gatteo
PARROCCHIA DI S. LORENZO MARTIRE
FESTA DELLA MADONNA DEL POPOLO
"La Madre di Gesù, che è Madre della Chiesa e Madre nostra benedica la nostra parrocchia, perché diventi una comunità di amore"
Sta per arrivare un'altra festa parrocchiale a Gatteo dopo quella del patrono San Lorenzo; è la Festa della Madonna del Popolo.
Luogo: Parrocchia S.Lorenzo e dintorni.
Ecco il programma religioso e ricreativo:
PROGRAMMA RELIGIOSO.
Lunedì - 31 Agosto
Martedì - 1 Settembre
Mercoledì - 2 Settembre
Recita Rosario alle cellette e nelle borgate.
Settembre:3 Giovedì
4 Venerdì
5 Sabato
triduo in Chiesa con S.Messa - ore 20.00
Sabato 5 settembre: confessioni - mattino e pomeriggio
DOMENICA: 06 SETTEMBRE festa della Madonna del Popolo SS.Messe: ore 7,30 - 11,00 - 16,00 e al termine, processione con la statua della Madonna accompagnata dalla banda.
PROGRAMMA RICREATIVO.
Giovedì: 03 settembre: ore 21,00
serata dedicata ai bambini con partecipazione del "Mago Serenello".
Al termine: nutella party
Venerdì: 04 settembre: ore 21.00
serata dedicata ai giovani: esibizione " Rock- Band: Monroe"
Durante la serata, Pia-Dina e prosciutto a cura dell'AVIS
Sabato: 05 settembre
serata latina con animazione e spettacoli :
" SALSAPASSION2"
Durante la serata: distribuzione di polenta e vino.
Domenica: 06 sett.: ore 20,30
"ORCHESTRA PATRIZIA CECCARELLI"
Durante la serata: distribuzione porchetta e vino; estrazione SUPER-PESCA.
mercoledì 26 agosto 2009
Meeting, Rimini 2009, programma della VAR
MEETING 2009
RIMINI FIERA 23 - 29 AGOSTO
La giornata 26 giugno dedicata alla società dell'Allegria.
Scuola di cristianesimo - VAR
PROGRAMMA:
ore 11: momento iniziale presso il podiglione A7/C7
ore 11,45: visita alle mostre e pranzo al sacco
ore 14 - 15: presentazione del CD "Inni di gioia" presso retropalco piscina ovest in prossimità del podiglione A5
ore 15,30 - 17: è stato prenotato il campo di pallavolo al podiglione A7/C7
Le mostre prenotate per la visita sono:
NAPOLI in B5
MOSACCIO in A5
DON BENZI in C5
ore 15,30: "l'avventura quotidiana nel Praguay C5
LO STAND DE"LA SOCIETA' DELL'ALLEGRIA - VAR E' IN C4
INFORMAZIONI:
"La Società dell'Allegria"
via San Carlo 474
47023 SAN CARLO DI CESENA
tel: 0547663043
Cellulare di Don Giovanni: 348/7228392
RIMINI FIERA 23 - 29 AGOSTO
La giornata 26 giugno dedicata alla società dell'Allegria.
Scuola di cristianesimo - VAR
PROGRAMMA:
ore 11: momento iniziale presso il podiglione A7/C7
ore 11,45: visita alle mostre e pranzo al sacco
ore 14 - 15: presentazione del CD "Inni di gioia" presso retropalco piscina ovest in prossimità del podiglione A5
ore 15,30 - 17: è stato prenotato il campo di pallavolo al podiglione A7/C7
Le mostre prenotate per la visita sono:
NAPOLI in B5
MOSACCIO in A5
DON BENZI in C5
ore 15,30: "l'avventura quotidiana nel Praguay C5
LO STAND DE"LA SOCIETA' DELL'ALLEGRIA - VAR E' IN C4
INFORMAZIONI:
"La Società dell'Allegria"
via San Carlo 474
47023 SAN CARLO DI CESENA
tel: 0547663043
Cellulare di Don Giovanni: 348/7228392
lunedì 10 agosto 2009
Antonio Cornacchione a Gatteo, Silvio c'è? 10 agosto al Castello Malatesta
DIAVOLO d'un Silvio
"è un pozzo senza fondo, non si esaurisce mai".
Ma allora è vero quello che sostiene Benigni, che il Cavaliere deve tornare in sella per salvare un'intera stirpe di comici...
- In verità è più un'impressione della gente quella che ci si fossilizzi sempre sullo stesso argomento che non la realtà. Guardiamo per esempio a "Che tempo che fa". Il mio giornalista si è aperto ad argomenti diversi però il pubblico fatica a immaginarmi in altre vesti, chi ascolta non si accorge che io i comunisti li prendevo e li prendo in giro tuttora".
L'attuale panorama politico italiano, allora, che genere di satira le ispira?
- Bene o male il protagonista è sempre Lui. Fa notizia perfino se si veste da John Travolta, dovrebbe interessare poco o niente e invece... Forse perché dalla sua parte non hanno trovato nessuno che possa sostituirlo e alla fine sarà lui a trovare il suo successore. Anzi ha già scovato il suo clone al femminile: la Brambilla è antipolitica com'era lui dieci anni fa, è in pratica un Silvio in giarrettiera.
Però si casca sempre lì. Ma non c'è proprio nulla che faccia ridere o rabbrividire a sinistra?
- Beh, gli spunti ci sono. Per esempio le tasse. Solo che quando chiedo al pubblico se Silvio le aveva abbassate, il coro dalla platea urla: "Nooo". Diciamo che Prodi sta mettendo a posto i conti ma non so a quale prezzo. Risultato: la gente non è contenta e, dopo la Quaresima, vorrò tornare presto agli anni di gozzoviglia. Non che adesso le tasse qualcuno le paghi, a parte qualche probo e i dipendenti. Bossi, in fondo non ha incitato a niente che già non succeda: lo sciopero è uno stato permanente e i crumiri si contano.
Che futuro ci aspetta allora?
- Non lo so proprio. Il mio è a teatro. ..
Così parla Cornacchione, che oggi, 10 agosto alle ore 21,30 alla Corte del Palazzo Malatestiano farà entusiasmare tutti che vorranno partecipare all'ultima giornata della Fiera di San Lorenzo a Gatteo
Dopo il meritato successo riscosso in tivù e durante le altre tappe della sua tournée, Antonio Cornacchione, con la musica di Carlo Fava, ci proporrà lo spettacolo: "Silvio e'è?"
Dopo anni di sodalizio a distanza, Silvio Berlusconi e Antonio Cornacchione si ritrovano insieme sullo stesso palcoscenico.
ll pretesto è "Silvio C'è?", il nuovo spettacolo del comico milanese, ancora alle prese con il suo grande amico Silvio.
"Altro che Apicella - commenta soddisfatto Cornacchione - il vero favorito di Arcore sono io".Berlusconi non è che uno uno degli ingredienti dello spettacolo.
Un'ora e mezza di confronto strabico con la realtà italiana, raccontata da Cornacchione e musicata da Carlo Fava, solida figura del teatro canzone, amabile chansonnier, campione italiano in carica degli imitatori di Joseph Ratzinger.
I due complici duettano su massimi e minimi sistemi, rileggendo con ironia i tempi curiosi che andiamo vivendo, la crisi impera, la violenza aumenta, la borsa crolla Fava esorcizza il tutto eseguendo "La mia banca suona il erac!".
"Silvio c'è" è una serata di fuga dall'attualità, semplicemente affrontandola. Ma di lato. Per chi sa che la flessibilità nel lavoro è la richiesta di mettersi a novanta gradi.
Che la posizione della chiesa sugli anticoncezionali è "l'uomo sul letto e la donna a duecento chilometri di distanza".
Che se la Carfagna fa il ministro, allora il pupazzo Five è la figura più discriminata del secolo. Per chi, in fondo, sa che nei periodi più bui è sempre confortante accendere la luce e scoprire il volto di un buffone. Magari con un pianista di fianco.
"Silvio c'è?": notizie, sesso, canzoni, fannulloni, religione, telegiornali, fotografie, cazzate.
Non necessariamente in quest'ordine. Perché Silvio c'è, come Dio. Però anche ci fa.
«Sì - risponde il cabarettista - abbiamo scoperto di dire le stesse cose con linguaggi diversi e allora è stato fatale mettere insieme i miei testi e le sue musiche divertendoci a discettare sui soliti temi che stanno a cuore a tutti: la politica, l'informazione, le donne, il mondo animale e vegetale».
La serata si concluderà con lo spettacolo dei fuochi artificiali verso mezzanotte al campo sportivo adiacente il Castello Malatestiano.
Nelle foto:
Silvio? santo subito
Antonio Cornacchione, 50 anni
"è un pozzo senza fondo, non si esaurisce mai".
Ma allora è vero quello che sostiene Benigni, che il Cavaliere deve tornare in sella per salvare un'intera stirpe di comici...
- In verità è più un'impressione della gente quella che ci si fossilizzi sempre sullo stesso argomento che non la realtà. Guardiamo per esempio a "Che tempo che fa". Il mio giornalista si è aperto ad argomenti diversi però il pubblico fatica a immaginarmi in altre vesti, chi ascolta non si accorge che io i comunisti li prendevo e li prendo in giro tuttora".
L'attuale panorama politico italiano, allora, che genere di satira le ispira?
- Bene o male il protagonista è sempre Lui. Fa notizia perfino se si veste da John Travolta, dovrebbe interessare poco o niente e invece... Forse perché dalla sua parte non hanno trovato nessuno che possa sostituirlo e alla fine sarà lui a trovare il suo successore. Anzi ha già scovato il suo clone al femminile: la Brambilla è antipolitica com'era lui dieci anni fa, è in pratica un Silvio in giarrettiera.
Però si casca sempre lì. Ma non c'è proprio nulla che faccia ridere o rabbrividire a sinistra?
- Beh, gli spunti ci sono. Per esempio le tasse. Solo che quando chiedo al pubblico se Silvio le aveva abbassate, il coro dalla platea urla: "Nooo". Diciamo che Prodi sta mettendo a posto i conti ma non so a quale prezzo. Risultato: la gente non è contenta e, dopo la Quaresima, vorrò tornare presto agli anni di gozzoviglia. Non che adesso le tasse qualcuno le paghi, a parte qualche probo e i dipendenti. Bossi, in fondo non ha incitato a niente che già non succeda: lo sciopero è uno stato permanente e i crumiri si contano.
Che futuro ci aspetta allora?
- Non lo so proprio. Il mio è a teatro. ..
Così parla Cornacchione, che oggi, 10 agosto alle ore 21,30 alla Corte del Palazzo Malatestiano farà entusiasmare tutti che vorranno partecipare all'ultima giornata della Fiera di San Lorenzo a Gatteo
Dopo il meritato successo riscosso in tivù e durante le altre tappe della sua tournée, Antonio Cornacchione, con la musica di Carlo Fava, ci proporrà lo spettacolo: "Silvio e'è?"
Dopo anni di sodalizio a distanza, Silvio Berlusconi e Antonio Cornacchione si ritrovano insieme sullo stesso palcoscenico.
ll pretesto è "Silvio C'è?", il nuovo spettacolo del comico milanese, ancora alle prese con il suo grande amico Silvio.
"Altro che Apicella - commenta soddisfatto Cornacchione - il vero favorito di Arcore sono io".Berlusconi non è che uno uno degli ingredienti dello spettacolo.
Un'ora e mezza di confronto strabico con la realtà italiana, raccontata da Cornacchione e musicata da Carlo Fava, solida figura del teatro canzone, amabile chansonnier, campione italiano in carica degli imitatori di Joseph Ratzinger.
I due complici duettano su massimi e minimi sistemi, rileggendo con ironia i tempi curiosi che andiamo vivendo, la crisi impera, la violenza aumenta, la borsa crolla Fava esorcizza il tutto eseguendo "La mia banca suona il erac!".
"Silvio c'è" è una serata di fuga dall'attualità, semplicemente affrontandola. Ma di lato. Per chi sa che la flessibilità nel lavoro è la richiesta di mettersi a novanta gradi.
Che la posizione della chiesa sugli anticoncezionali è "l'uomo sul letto e la donna a duecento chilometri di distanza".
Che se la Carfagna fa il ministro, allora il pupazzo Five è la figura più discriminata del secolo. Per chi, in fondo, sa che nei periodi più bui è sempre confortante accendere la luce e scoprire il volto di un buffone. Magari con un pianista di fianco.
"Silvio c'è?": notizie, sesso, canzoni, fannulloni, religione, telegiornali, fotografie, cazzate.
Non necessariamente in quest'ordine. Perché Silvio c'è, come Dio. Però anche ci fa.
«Sì - risponde il cabarettista - abbiamo scoperto di dire le stesse cose con linguaggi diversi e allora è stato fatale mettere insieme i miei testi e le sue musiche divertendoci a discettare sui soliti temi che stanno a cuore a tutti: la politica, l'informazione, le donne, il mondo animale e vegetale».
La serata si concluderà con lo spettacolo dei fuochi artificiali verso mezzanotte al campo sportivo adiacente il Castello Malatestiano.
Nelle foto:
Silvio? santo subito
Antonio Cornacchione, 50 anni
domenica 9 agosto 2009
Nuovo codice stradale, regole in vigore da 8 agosto
Sono in vigore da oggi le nuove norme del codice stradale, inserite nel decreto sicurezza approvato il 15 luglio. Ci saranno sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza e verranno tolti i punti della patente anche ai ciclomotori e ciclisti. Un'altra novità riguarda la guida notturna. Le multe vengono aumentate di un terzo se le infrazioni sono commesse tra le 22 e le 7.
In particolare se non si rispettano i limiti di velocità, la precedenza, la distanza di sicurezza, la segnaletica orizzontale, i semafori e se si circola contromano.
Viene poi raddoppiato il periodo di sospensione della patente per il conducente trovato in stato di ebbrezza, con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, o per chi guida sotto l'effetto di droghe.
Inoltre, è previsto il sequestro immediato del veicolo per chi ha l'assicurazione falsa o contraffatta.
Il ritiro, la sospensione e la revoca del documento vengono estesi anche al patentino per i ciclomotori.
In particolare se non si rispettano i limiti di velocità, la precedenza, la distanza di sicurezza, la segnaletica orizzontale, i semafori e se si circola contromano.
Viene poi raddoppiato il periodo di sospensione della patente per il conducente trovato in stato di ebbrezza, con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, o per chi guida sotto l'effetto di droghe.
Inoltre, è previsto il sequestro immediato del veicolo per chi ha l'assicurazione falsa o contraffatta.
Il ritiro, la sospensione e la revoca del documento vengono estesi anche al patentino per i ciclomotori.
Il punto più discusso,però è l'articolo 219-bis, comma secondo, del Codice della strada, introdotto dalla legge sul pacchetto-sicurezza (n.94 del 2009)entrata in vigore oggi, che prevede le nuove, pesantissime sanzioni anche quando "le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida" , cioè riguarda i ciclisti titolari di patente. Questi vedranno decurtati i loro punti dalla patente se hanno violato il codice stradale mentre sono in bicicletta. ASSURDO!!!
E quelli che non la poseggono come vengono puniti?!
E quelli che non la poseggono come vengono puniti?!
Cristo, che logica di m....Io che giro in bici per rinsanare l'ambiente vengo perseguitata?
Se la prendono con auto attraverso le biciclette?
mercoledì 5 agosto 2009
10 migliori hotel eco secondo Legambiente
I dieci migliori alberghi ecologici secondo Legambiente sono:
- HOTEL VITICCIO DELL'ISOLA D'ELBA:
ha migliorato molti punti rispetto al 2008. Ottima, in particolare, la ristorazione e la comunicazione sul risparmio idrico e il cambio biancheria
- HOTEL DORY DI RICCIONE:
ottima la comunicazione per la promozione del menù a Km zero con descrizione dei prodotti utilizzati, della loro provenienza e composizione (il tutto fai da sè)
- HOTEL UNIVERSAL DI SENIGALLIA:
fautore della mobilità leggera ha realizzato gli itinerari ciclistici nella zona di Senigallia, con mappe plastificate portatili per uso dei cicloturisti
- AGRITURISMO ISCAIRIA DI ASCEA MARINA NEL CILENTO:
piccola struttura ricettiva con una gestione meritevole di plauso
- CASA VACANZA “PIAZZA NUOVA GUEST” DI FERRARA:
si distingue per l'ottima gestione di tutte le attività
- AGRITURISMO CORTE PAPADOPOLI DI CÀ MELLO NEL DELTA DEL PO VENETO:
una delle strutture più confortevoli nel suo genere e con una grande attenzione all'ambiente
- BED AND BREAKFAST “IL DOSSO” DI NIGOLINE DEL GRUPPO SEBINO/FRANCIACORTA (BRESCIA):
vanta un'ottima gestione ambientale di tutte le attività della struttura
- RISTORANTE DON CLAUDIO DI JESOLO LIDO (VENEZIA):
ha uno dei migliori menù. Utilizza frutta e verdura locale, uso diffuso del biologico (farine e paste di grando duro, uova, burro e latte). Distinzione nel menù fra i piatti della tradizione e quelli dell'innovazione
- GRUPPO STRUTTURE RICETTIVE DI FINALE LIGURE (SAVONA):
quattro hotel e un agriturismo che si distinguono per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, dei beni culturali e naturali. Difensori della spiaggia privata; promotori del weilwaching nel santuario dei cetacei; degli itinerari ciclabili e del trekking
- MAX BARRO (NUOVO GRUPPO LOVERE NELL'ALTO SEBINO IN PROVINCIA DI BERGAMO):
è opera sua la realizzazione del primo progetto di Legambiente che vede una interazione concreta fra ricettività e attività turistiche e del tempo libero.
Legambiente Turismo ha inoltre istituito un nuovo premio dedicato alle strutture 'Amiche del clima', rivolto a chi ha investito in risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili. Vincitori, in questa categoria, la casa vacanza 'Cares' di Reggello (Firenze), l'agriturismo Fiorano di Cossignano (Ascoli Piceno), l'hotel 'Alberi del Paradiso' di Cefalù (Palermo) e gli hotel 'Mocambo' e 'Magic' di Riccione (Rimini).
Legambiente Turismo, oltre a distribuire premi e riconoscimenti, ha anche richiamato alcune imprese che si sono limitate a strappare la sufficienza.
- HOTEL VITICCIO DELL'ISOLA D'ELBA:
ha migliorato molti punti rispetto al 2008. Ottima, in particolare, la ristorazione e la comunicazione sul risparmio idrico e il cambio biancheria
- HOTEL DORY DI RICCIONE:
ottima la comunicazione per la promozione del menù a Km zero con descrizione dei prodotti utilizzati, della loro provenienza e composizione (il tutto fai da sè)
- HOTEL UNIVERSAL DI SENIGALLIA:
fautore della mobilità leggera ha realizzato gli itinerari ciclistici nella zona di Senigallia, con mappe plastificate portatili per uso dei cicloturisti
- AGRITURISMO ISCAIRIA DI ASCEA MARINA NEL CILENTO:
piccola struttura ricettiva con una gestione meritevole di plauso
- CASA VACANZA “PIAZZA NUOVA GUEST” DI FERRARA:
si distingue per l'ottima gestione di tutte le attività
- AGRITURISMO CORTE PAPADOPOLI DI CÀ MELLO NEL DELTA DEL PO VENETO:
una delle strutture più confortevoli nel suo genere e con una grande attenzione all'ambiente
- BED AND BREAKFAST “IL DOSSO” DI NIGOLINE DEL GRUPPO SEBINO/FRANCIACORTA (BRESCIA):
vanta un'ottima gestione ambientale di tutte le attività della struttura
- RISTORANTE DON CLAUDIO DI JESOLO LIDO (VENEZIA):
ha uno dei migliori menù. Utilizza frutta e verdura locale, uso diffuso del biologico (farine e paste di grando duro, uova, burro e latte). Distinzione nel menù fra i piatti della tradizione e quelli dell'innovazione
- GRUPPO STRUTTURE RICETTIVE DI FINALE LIGURE (SAVONA):
quattro hotel e un agriturismo che si distinguono per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, dei beni culturali e naturali. Difensori della spiaggia privata; promotori del weilwaching nel santuario dei cetacei; degli itinerari ciclabili e del trekking
- MAX BARRO (NUOVO GRUPPO LOVERE NELL'ALTO SEBINO IN PROVINCIA DI BERGAMO):
è opera sua la realizzazione del primo progetto di Legambiente che vede una interazione concreta fra ricettività e attività turistiche e del tempo libero.
Legambiente Turismo ha inoltre istituito un nuovo premio dedicato alle strutture 'Amiche del clima', rivolto a chi ha investito in risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili. Vincitori, in questa categoria, la casa vacanza 'Cares' di Reggello (Firenze), l'agriturismo Fiorano di Cossignano (Ascoli Piceno), l'hotel 'Alberi del Paradiso' di Cefalù (Palermo) e gli hotel 'Mocambo' e 'Magic' di Riccione (Rimini).
Legambiente Turismo, oltre a distribuire premi e riconoscimenti, ha anche richiamato alcune imprese che si sono limitate a strappare la sufficienza.
lunedì 3 agosto 2009
Test di dialetto per i prof a scuola, emendamento della Lega per la riforma scolastica
Emendamento della Lega
Il testo integrale
Dopo l'articolo 12 aggiungere il seguente: "Articolo 12 bis"
1. L'iscrizione all'Albo di cui all'articolo 12 prevede il superamento di un test d'ingresso a carattere culturale e professionale.
2. Il Ministro del'istruzione, università e ricerca affida al Comitato di valutazione regionale, di cui all'art.12 ter la somministrazione di cinque moduli a risposta aperta finalizzati all'accertamento della conoscenza e consapevolezza dei valori, degli scopi, degli obiettivi e dei requisiti generali dell'insegnamento.
3. Il Comitato di valutazione regionale valuta in particolare:
a) le aspettative e gli obiettivi che i docenti si pongono, al fine di garantire il raggiungimento degli standard previsti e il possesso delle qualità personali e intellettuali adatte per diventare insegnanti;
b) la conoscenza delle proprie responsabilità future all'interno del sistema d'istruzione e sui metodi da attuare riguardo i bisogni educativi speciali meno diffusi, relativi agli alunni portatori di handicap;
c) la conoscenza di una vasta gamma di strategie per promuovere l'educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla salute e il rispetto delle proprie radici culturali;
d) l'influenza che il sistema valoriale può avere sull'apprendimento degli studenti, influenzando il loro sviluppo fisico, intellettuale, linguistico, culturale ed emotivo;
e) la buona conoscenza delle tecnologie didattiche, sia nell'insegnamento della loro materia sia come supporto del ruolo professionale.
4. Il test d'ingresso si valuta in centesimi e si intende superata se il candidato consegue un
punteggio non inferiore a 80/100.
5.L'esito del test concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito, ai sensi del comma 3 dell'articolo 12 octies.
6.La prova si svolge nelle sedi individuate dagli uffici scolastici regionali. ...
I professori dovranno superare un "test dal quale emerga la loro conoscenza della storia, delle tradizioni e del dialetto della regione in cui intendono insegnare".
Stop dunque alla selezione basata sui titoli di studio. È quanto la Lega chiede che venga inserito nella riforma della scuola ora all'esame della commissione Cultura della Camera.
Ma il presidente della commissione, Valentina Aprea (Pdl), dice no.
La Lega però si oppone. E la riforma, per il momento si blocca.
Il testo integrale
Dopo l'articolo 12 aggiungere il seguente: "Articolo 12 bis"
1. L'iscrizione all'Albo di cui all'articolo 12 prevede il superamento di un test d'ingresso a carattere culturale e professionale.
2. Il Ministro del'istruzione, università e ricerca affida al Comitato di valutazione regionale, di cui all'art.12 ter la somministrazione di cinque moduli a risposta aperta finalizzati all'accertamento della conoscenza e consapevolezza dei valori, degli scopi, degli obiettivi e dei requisiti generali dell'insegnamento.
3. Il Comitato di valutazione regionale valuta in particolare:
a) le aspettative e gli obiettivi che i docenti si pongono, al fine di garantire il raggiungimento degli standard previsti e il possesso delle qualità personali e intellettuali adatte per diventare insegnanti;
b) la conoscenza delle proprie responsabilità future all'interno del sistema d'istruzione e sui metodi da attuare riguardo i bisogni educativi speciali meno diffusi, relativi agli alunni portatori di handicap;
c) la conoscenza di una vasta gamma di strategie per promuovere l'educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla salute e il rispetto delle proprie radici culturali;
d) l'influenza che il sistema valoriale può avere sull'apprendimento degli studenti, influenzando il loro sviluppo fisico, intellettuale, linguistico, culturale ed emotivo;
e) la buona conoscenza delle tecnologie didattiche, sia nell'insegnamento della loro materia sia come supporto del ruolo professionale.
4. Il test d'ingresso si valuta in centesimi e si intende superata se il candidato consegue un
punteggio non inferiore a 80/100.
5.L'esito del test concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito, ai sensi del comma 3 dell'articolo 12 octies.
6.La prova si svolge nelle sedi individuate dagli uffici scolastici regionali. ...
I professori dovranno superare un "test dal quale emerga la loro conoscenza della storia, delle tradizioni e del dialetto della regione in cui intendono insegnare".
Stop dunque alla selezione basata sui titoli di studio. È quanto la Lega chiede che venga inserito nella riforma della scuola ora all'esame della commissione Cultura della Camera.
Ma il presidente della commissione, Valentina Aprea (Pdl), dice no.
La Lega però si oppone. E la riforma, per il momento si blocca.
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