sabato 20 dicembre 2008

Dennis Faedi racconta de "I Presepi per le strade" di Gatteo

Quest'anno, come l'anno scorso, si rinnova l'iniziativa dei presepi per le strade di Gatteo. Per Natale infatti il paese si colora di alberelli, presepi e angioletti, non solo quelli che esponiamo noi fuori dalle nostre case, ma anche di quelli che questa iniziativa provvede a installare sul territorio pubblico o nelle vetrine di alcuni negozi. Non dovete pensare che a contribuire sia solo una cerchia ristretta di persone: l'iniziativa è aperta a tutti, grandi e piccoli.
Vengono usati materiali di riciclo come barattoli, ritagli di stoffa, di legno o di carta, ed il resto è affidato alla creatività dei produttori. Li potete trovare in piazza castello, nelle vetrine di via Garibaldi, all'istituto don Ghinelli, in piazza Vesi, nella rotonda di via Giovanni XXIII, ma anche in altri luoghi del paese. I presepi possono essere grandi o piccoli, classici o originali, riutilizzati o di nuova creazione: ma sono tutti frutto dell'impegno di queste persone che lavorano per dare un aria festiva al nostro paese. Ognuno da liberamente quello che può. La loro speranza è che le famiglie possano trascorrere allegramente le feste anche nel loro paese e che magari questi piccoli ma importanti simboli, che ricordano la venuta di Gesù in mezzo a noi, possano essere un motivo di unione per le famiglie (magari organizzando una visita pomeridiana a tutti i presepi) e uno stimolo a vivere questa importante festa come una vera comunità. Questa iniziativa riscuote interesse e il numero dei partecipanti aumenta. E che dire: un applauso virtuale a tutti e un augurio che questa iniziativa possa felicemente continuare negli anni avvenire!

martedì 16 dicembre 2008

Banca BCC di Gatteo e Gabriele Galassi

Si è svolto venerdì 14 Dicembre al teatro Pagliughi di Gatteo il tradizionale appuntamento di fine anno che la BCC di Gatteo dedica ai propri Soci. Il Presidente della Banca, Dott.Gabriele Galassi /sulla foto/ e l’intero CdA hanno presentato ai numerosi Soci intervenuti, i risultati conseguiti nel corso del 2007, dati ancora provvisori ma che delineano già un brillante andamento. La raccolta cresce del 6,2%, gli impieghi del 9,6%, il risultato di gestione segna un +13,0% rispetto allo stesso periodo del 2006 e i Soci aumentano dell’11% raggiungendo a fine novembre il numero di 1.266....
Altro momento significativo della serata, il saluto a tutti i soci da parte del Direttore Generale della Banca, Rag. Secondo Grassi, che a fine dicembre lascia l’incarico dopo 40 anni di servizio di cui 33 da Direttore, “lascio una Banca che si è sviluppata in modo equilibrato e che quando ho iniziato contava solo 7 dipendenti mentre ora ne ha oltre 70”. Un passaggio di consegne con il nuovo Direttore Generale Rag. Rino Sarpieri che ha salutato i Soci presenti. La serata è proseguita con la consegna dei riconoscimenti ai soci con oltre 40 anni di appartenenza alla compagine sociale. I 19 Soci premiati sono: Abbondanza Alberto, Baiardi Lazzaro, Bigucci Mario, Brigliadori Don Giuseppe, Di Lorenzo Gino, Fabbri Bruno, Fabbri Fabio, Fabbri Giovanni, Guidi Emilio, Lucchi Pasquale, Manzi Primo, Mazzocchi Luigi, Morigi Gastone, Onofri Bruno, Paolucci Angelo, Pazzaglia Giovanni, Piras Fabio, Raggini Pierluigi, Toni Paolo...
Alla fine la simbolica cena da Zani.

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BANCA BCC

sabato 13 dicembre 2008

Fiera di Santa Lucia a Savignano sul Rubicone

Programma della Fiera di Santa Lucia
Sagra del Torrone



Questa sopra è la pubblicità dell'OPEN DAY al Liceo Scientifico - Technico Industriale
via Togliatti, 5

12 dicembre

ore18,30

Poi al Teatro Moderno alle ore 21
ADUTEMA UNA FIOLA?
Compagnia il teatro dialettale "Attori per caso" di Santa Giustina.

13 dicembre
ore 16
Oltre il museo la biblioteca
inaugurazione della biblioteca specializzata del Museo archeologico del Compito

ore 18
Colleggiata di Santa Lucia
liturgia solenne, presieduta dal Vescovo Monsignore Lambiasi
Esposizione del gonfalone di S.Lucia realizzato dal M.Ilario Fioravanti

ore19
Arena Gregorini
Ritrovo conviviale aperto a tutta la cittadinanza

ore21
TEATRO MODERNO
Cose che mi sono capitate di Gene Gnocchi

14 dicembre
dalle ore 9 alle 20
Mercato ambulante-giostre-mostre-appuntamenti culturali al centro storico

ore 10 - 19
Vecchia Pescheria
C'ERA UNA VOLTA "LE AZDORE"
Assagi a base di erbe nella tradizione romagnola
a cura dell'Associazione Culturale LA VERBENA

ORE 10-12 / 14-19
Vecchia Pescheria
CONVIVIO, IL BANCHETTO DEI FOTOGRAFI
a cura di Cristina Paglionico

ore9-13 / 14-19
Sala Allende
ANNO INTERNAZIONALE DELLA TERRA
"ECOLOGIA AMBIENTE"
29 MOSTRA FILATELISTICA

stessa sala, stesso orario
RITORNANO I MERLETTI, RICAMI...

dalle ore 8
35 MARATONINA DI SANTA LUCIA
gara competitiva di km 14,300
a cura dell Quartiere Valle Ferrovia

venerdì 12 dicembre 2008

Vu cumpra, poesia di Amos Piccini in dialetto romagnolo

VU CUMPRA'
T è slunghè la mèna
e a t'ho guardè un pò stòrt
perchè a s'era cunvint
che t vulés la carità.
Invece t zarchevte sna
un cincin d'amicizia,
una parola bòna
ch'l'an fòs ad cumpasioun.
T'avevte vsèina i pid
una ligaza pina ad cianfrusaj
e int i ècc'una gran disperazioun.
Alora ho zarchè ad capì
cus che patés un òm
- ch'l'ha ènca la pèla nera
­da lòng dè su paes:
è zcar un'èlta lèngua,
u n'ha da lavurè,
e quel ch'l'è ancora pèz
un sa cume campè.
Dal nosti pèrti ù
it cèma ''Vu cumprà"
e sa cal dò paroli
i t'ha zà liquidè.
Ma ades per nun cris-cènt
ci dvèint una gròsa quis-cioun:
perchè la nòsta fèda
l'as dis che t ci un fradèl.
1988
Uomini e animali di GF Zavalloni

VU CUMPRA'

Hai allungato la mano
e ti ho guardato con sospetto
perché ero convinto
che volessi l'elemosina.
Invece cercavi solo
un briciolo d'amicizia,
una parola buona
che non fosse di compassione.
A vevi vicino ai piedi
un fagotto pieno di cianffusaglie
e negli occhi
una gran disperazione.
Allora ho cercato di capire
cosa patisce un uomo
- che ha anche la pelle nera ­
lontano dal suo paese:
parla un'altra lingua,
non ha da lavorare
e quel che é ancora peggio
non sa come campare.
Dalle nostre parti
ti chiamano ''Vu cumprà"
e con quelle due parole
ti hanno già liquidato.
Ma adesso per noi cristiani
sei diventato un grosso problema:
perché la nostra fede
ci dice che sei un fratello.

martedì 9 dicembre 2008

La Befana di Giovanni Pascoli

La Befana

Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.

mercoledì 26 novembre 2008

A dicembre nel Gazzettino di Gatteo

Conosci la tua Parrocchia!
Terzo Numero: Altre raffigurazioni della Madonna



Statua dell'Immacolata: Questa statua ha valore devozionale; Ogni anno la prima domenica dopo Pasqua (in Albis) si celebra la processione in ricordo di un voto fatto alla Madonna Immacolata. Questo voto venne fatto nel 1569 dalle donne di Gatteo affinché il paese fosse liberato dalle calamità della guerra.




Madonna con bambino: Questo dipinto è in stile orientale e si pensa che sia stato introdotto nella parrocchia di Gatteo nel 1859. É però incerta la data della sua realizzazione: infatti l'iscrizione riportata su di essa potrebbe essere posteriore alla creazione del quadro. L'iscrizione è la seguente: “Conte Carlo Ghiselli dell'Ordine militare di S. Elena donò questa Santa Immagine al popolo di Gatteo 1859”.







dalla testimonianza di Don Giuseppe Brigliadori
(Foto Dennis Faedi)

domenica 16 novembre 2008

Festa d'autunno a Gatteo

Oggi,domenica del 16 novembre al centro di Gatteo, cioè piazza Vesi e dintorni, si è svolta la festa d'autunno offerta dalla banca BCC di Gatteo e l'associazione Castello e Dintorni.

La festa sponsorizzata dalla BCC di Gatteo
Con delle gran griglie per arrostire castagne

Tra tanti divertimenti offerti ai più piccoli
c'era anche il trampoliere!

domenica 9 novembre 2008

La notte dei morti, Pascoli nella rubrica del Gazzettino di Gatteo

Il Cimitero della Recoleta è il più famoso cimitero storico argentino e prende il nome dal quartiere di Buenos Aires nel quale si estende.


Tristezze

LA NOTTE DEI MORTI

La casa è serrata; ma desta:
ne fuma alla luna il camino.
Non filano o torcono: è festa.
Scoppietta il castagno, il paiolo
borbotta. Sul desco c'è il vino,
cui spilla il capoccio da solo.
In tanto essi pregano al lume
del fuoco: via via la corteccia
schizza arida... Mormora il fiume
con rotto fragore di breccia...
È forse (io non odo: non sento
che il fiume passare, portare
quel murmure al mare) d'un lento
vegliardo la tremula voce
che intuona il rosario, e che pare
che venga da sotto una croce,
da sotto un gran peso; da lunge
Quei poveri vecchi bisbigli
sonora una romba raggiunge
col trillo dei figli de'figli.
Oh! i morti! Pregarono anch'essi,
la notte dei morti, per quelli
che tacciono sotto i cipressi.
Passarono... O cupo tinnito
di squille dagli ermi castelli!
o fiume dall'inno infinito!
Passarono... Sopra la luna
che tacita sembra che chiami,
io vedo passare un velo, una
breve ombra, ma bianca, di sciami.

martedì 4 novembre 2008

Un anno di Gazzettino della Parrocchia di Gatteo

Il Gazzettino compie un an­no!!!
In questo interessante per­corso culturale abbiamo vissuto soddisfazioni e fatiche, ma ne valeva la pena! Grazie a voi lettori abbiamo donato 700 Euro(17 mt quadri)al Don Giuseppe per il nuo­vo cortile e divulgato notizie di cultura cristiana.
Un grande GRAZIE da:
Elisa,Dennis,Arianna,Silvia,Giorgio,Francesco,Simone,Michele,Daniele,Tommaso,Michael,Christian,Maria e Silvana.


Un grande applauso! io personalmente vorrei fare al pilastro del Gazzettino: DENNIS FAEDI , che non solo scrive degli articoli, ma organizza vendite, fa da stimolo al gruppo che se ne dovrebbe occupare e ogni tanto svuota il suo "porcellino" per acquistare diverse copie avanzate del giornalino!


Morte oscura di Marco Pantani-Pirata

CINQUE GIUGNO 1999.. Una data destinata a rima­nere bene impressa nella storia del ciclismo. Marco Pantani, fino a quel momento dominatore incontrastato del Giro d'Italia, viene trovato con un livello di ematocrito di due punti superiore alla norma. Siamo a Madonna di Campiglio. Arriva la squali­fica. Purtroppo però non solo sportiva: anche della vita. È infatti l'inizio del suo calvario. Che arriverà al triste epilogo del 14 febbraio del 2004 in un albergo a Rimini.
marco pantani fotoA raccontare gli ultimi giorni di Marco Pantani ci ha pensato un gior­nalista francese dell'Equipe, Philippe Brunel autore del discusso "Gli ultimi giorni di Marco Pantani" (Rizzoli, 2008, pp. 304, euro 16,00. Prefazione di Gianni Mura). Un'inchiesta giornalistica in piena regola. con una chiara tesi di fondo: Marco Pantani, pur conducendo una vita dissoluta, non ha scelto la sua morte. Troppi i punti oscuri nell'indagine sul decesso del campione di Cesenatico. Archiviata in fretta come morte accidentale per overdose. Le falle però sono rimaste. E tante, racconta il giornalista d'Oltralpe. Per citarne un paio: la camera d'albergo a Rimini era stata trovata deva­stata, con addirittura i vasi dei bagni divelti, le mani del ciclista però non portavano traccia di alcun tipo; Giuseppe Fortuni, quello che ese­gue l'autopsia, è un medico esperto e stimato ma non si fida del clima che circola intorno al caso, decide cosÌ di portarsi a casa il cuore del­l'atleta per il timore che potesse essere trafugato.casa di pantani foto villa
Insomma, non proprio l'ambiente ideale per approfondire le cause della morte del campione che aveva fatto appassionare migliaia di persone. Anche se lo stesso Pirata la sua profezia l'aveva fatta subito dopo i fatti di Madonna di Campiglio. A caldo aveva confessato:"Ho avuto molti incidenti, sono sempre ripartito, ma questa volta non mi rialzerò". È stato così, purtroppo.
Intorno alla sua casa a Cesenatico offerte al vento, tuttora si alternano le corone di fiori dei suoi fan.

Nelle foto: Marco e Villa Pantani

venerdì 31 ottobre 2008

Halloween video da Los Angeles

David Goldsboro va fuori di testa per decorare la sua casa "Ahgeleno Heights" per Halloween. Continua "trick-or-treaters" dagli anni'80, quando ha iniziato allestire la casa per Halloween con i propri figli/ J. Myung Chun-Los Angeles Times /

giovedì 30 ottobre 2008

Cosa manca al Marie Curie-Carmelo Sergi

foto liceo istituto m.curie savignano sul rubiconeNato nel 1999 e ampliato nel 2006, l'istituto di istruzione supe­riore Marie Curie di Savignano non è più sufficiente per ospitare i giovani che frequentaNo il Liceo scientifico, L'Iti e l'Istituto profes­sionale a indirizzo calzaturiero. Nell'anno scolastico 2008-2009 i ragazzi del Marie Curie sono 780 a fronte dei 760 dell'anno prece­dente. Gli studenti sono ospitati in 36 classi con un rapporto alunni-classe di 21.33 che è al disopra della media regionale e nazionale.
Oltre alle 36 classi il Marie Curie conta una biblioteca, un laborato­rio di informatica, uno lingui­stico multilmediale intitolato a Raffaello Gobbi,la­boratorio di fisica e uno di chimica, un' aula cad per il disegno e la progetta­zione meccanica, un la­boratorio di tecnologia meccanica, uno di si­stemi, due aule di disegno e l'aula magna per le riu­nioni, un bar interno, oltre ai vari uffici amministrativi. TI Marie Curie ha una superficie coperta utiliz­zabile di oltre 6.000 mq e un grande parcheggio esterno.
COSA MANCA AL MARIE CURIE?
"Attualmente mancano cinque aule - afferma il dirigente Carmelo Sergi- Abbiamo dovuto sacrificare un labo­ratorio per il professionale, ricavando due aule con un parete in cartongesso. In più attualmente tre classi, due del Pro­fessionale e una del Liceo /la IV B " Oh mio Dio!/ occupano tre ambienti che non è possibile identifi­care come aule scolastiche in quanto hanno una superficie ciascuna inferiore a 30 mq. In questo modo è necessario effettuare delle rotazioni continue fra le classi e fra gli stessi tre indirizzi scola­stici, creando malcontento fra ragazzi, docenti e genitori"- afferma il Preside dell'Istituto.

Io - Cosa non vera, che l'aula attuale la IV B quest'anno la soffre per la seconda volta. Un sgabuzzino, altroche!, non si respira ne ragiona dopo 2 ore in un aria viziatissima e surriscaldata!

"Ogni anno nella nostra scuola -continua sig.Sergi- il nu­mero dei ragazzi è in aumento in considerazione del fatto che nei tre co­muni dell'Unione del Rubicone c'è un 'aumento consistente della popolazione /visto impressionante sviluppo dell'area in congiunta col nuovo casello autostradale/e questo porta e poterà ad un continuo aumento degli stu­denti. Già nel febbraio scorso il consiglio di istituto aveva posto all'at­tenzione della provincia la situazione logistica e la carenza di spazi. Nei giorni scorsi ho inviato alla provincia un' altra nota in cui sottolineo la mancanza di aule per i prossimi anni scolastici e pertanto è necessaria una programmazione attenta da parte dei tecnici e dei politici".

Io - Mah, scusi Carmelo! che ca... c'entrano i politici se si potrebbe decidere ancora di sacrificare un laboratorio di scarso utilizzo per due aule decenti!!

Da anni si parla della costruzione della palestra in quanto i ragazzi sono costretti ad andare al Seven e a Fiumicino.
"L'installazione del cantiere di inizio lavori dovrebbe avvenire a giorni in quanto tutto è pronto per realizzare la palestra e visto che non dovrà ser­vire solo la scuola, ma anche la popolazione di Savignano con una aper­tura su viale della Resistenza, credo che serviranno due anni per costruirla e poterla utilizzare".

Io - Bravo! e intanto i ragazzi sotto pioggia e maltempo, sudati e in fretta, sono obbligati a subire il "trasbordo", tra le palestre di Fiumicino e Seven!!! CHE DISGRAZIA!!!!

martedì 28 ottobre 2008

È l'ora di provare qualcosa di nuovo-Obamania


«Ciò che l'America ha perso in otto anni di presidenza Bush, è il senso di uno scopo comune e più elevato, ed è l'ora di metter fine a un'era di profonda irresponsabilità»-
Ha detto Obama in un'arringa finale che riassume 21 mesi di una campagna elettorale che, comunque vada, passerà alla storia. E per chiudere la partita torna ai temi con cui aveva lanciato la sfida. Tra una settimana, l'America «potrà finalmente voltare pagina e portare il cambiamento di cui c'è bisogno», ribadendo il tema che in 21 mesi ha trasformato una sfida politica nata tra lo scetticismo di molti in un movimento in apparenza inarrestabile: «È l'ora di provare qualcosa di nuovo». Ma Obama ha anche messo in guardia i propri sostenitori, perché non credano «neppure per un secondo che questa battaglia è finita fino all'ultimo giorno»...
La ricetta che Obama ripeterà nei prossimi giorni è quella di archiviare «l'era di profonda irresponsabilità» che secondo il candidato democratico ha unito Wall Street e la sua «cieca avidità»; Main Street e la corsa ad acquistare «case che la gente non poteva permettersi»; e Washington, dove «i politici hanno speso i soldi che non avevano e hanno permesso ai lobbisti di decidere l'agenda». Obama ha respinto l'accusa di voler aumentare il peso fiscale, ribadendo di aver pronti tagli «per il 95% degli americani», cancellando le tasse per gli anziani con entrate inferiori ai 50.000 dollari l'anno e aiutando i genitori che lavorano...
Viva Obama!

mercoledì 22 ottobre 2008

Sgabanaza, Pier Giuseppe Bertaccini assessore.

Nadia Masini, sindaco in carica di Forli dal 2004, deputata dal 1987 al 1996, è stata sottosegretario alla pubblica istruzione nel governo Prodi e nel governo D'Alema ha assegnato l’assessorato con deleghe a “Finanza di progetto e contratti gare e acquisti” , progetto di riordino delle forme associative tra enti locali” e “Coordinamento col terzo settore e col volontariato” a SGABANAZA.
L’ingresso di Bertaccini (che in passato è stato anche direttore della Banca di Forlì) nel centrosinistra viene giustificato con una “condivisione” del programma del sindaco e con un “mutato quadro politico”.

No, non è una barzelletta. Sgabanaza, il popolare comico dialettale romagnolo, è diventato un assessore comunale. Pier Giuseppe Bertaccini, questo il suo nome all’anagrafe, lo ha fatto nonostante nel 2004, ai tempi delle ultime elezioni comunali, si fosse presentato in alternativa all’attuale sindaco Nadia Masini.
Sgabanaza- gatteoTuttavia qui, al cinema-teatro Lina Pagliughi a Gatteo viene tuttora per la festa dei "Pasquaroli" a far sganassare dal ridere gli spettatori. Per 2000 euri a serata. Sgabanaza a Gatteo

lunedì 20 ottobre 2008

Apertura della biblioteca comunale Ceccarelli di Gatteo

Ieri alle 11 s'è tagliato il nastro d'apertura della nuova sede della biblioteca comunale di Gatteo in via Roma13. Ex casa del Fascio.


Orario d'apertura:
LUNEDì-GIOVEDì-VENERDì-SABATO
matt: 9.00-12.30 pom: 15.00-18.00
MERCOLEDì: 9.00 - 12.30
pomeriggio chiuso
GIORNO DI CHIUSURA: MARTEDì


L'ambiente e disposto su due piani aperti
collegati con una scaletta a chiocciola.
Salgo io.


I volumi sono ancora scarsi, circa 4 mila
ma ogni mese si dovrebbe acquistare circa 70 libri

Sala bimbi

Come tutte le cose nuove, suscita soggezione. Un ambiente odoroso di nuovo, spazioso,ordinato. Quasi lussuoso. Vorrei vedere come diventerà.
Io sono stata la prima lettrice che ha preso in prestito due volumi da leggere, dopo aver fotografato e annusato l'ambiente.
E' bellissimo, organizzato bene e con tanti propositi. Sala bimbi, angoli di lettura, della TV, per scompitare, per le ricerche, computers per navigare, informagiovani.....Speriamo che stavolta continui così, che l'altra biblioteca fu un aborto.
foto: Dennis Faedi

martedì 14 ottobre 2008

Agostino Venanzio Reali,artista,poeta, pittore e scultore


Agostino Venanzio Reali è nato il 27 agosto 1931 a Montetiffi (Forlì-Cesena) ed è morto a Bologna il 25 marzo 1994. Sacerdote cappuccino, artista e poeta, pittore e scultore, che solo post mortem si sta adeguatamente scoprendo, dal 1957 al 1962 si trasferisce a Roma per conseguire la licenza in teologia presso l’Università Gregoriana e quella in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Sono anni intensi anche per la frequentazione di personalità del mondo letterario e artistico: Cardarelli, Ungaretti, Pasolini, Betocchi, Guttuso, De Luca… Tra il 1961 e il 1964 alcuni suoi componimenti erano apparsi sulle riviste «Fiera Letteraria», «Belmondo», «Persona»; e il poeta Giorgio Caproni aveva letto alla radio la poesia

“Primaneve”

Hai tu la dolce memoria premente l’anima adulta di quando la neve la prima volta vedemmo sulle tettoie cadere?
C’erano i merli neri; girellava il cane di Egisto lungo la siepe, annusando; e una luna strana batteva al soffitto.

Le rame ovattate tramavano l’aria grigia, immobili corna di cervi imbalsamati; il gatto faceva le fusa presso la brace disfatta

e il breve canto dei passeri lontano sotto i petali freddi.
Dolce nescienza non sapere donde venisse la neve.


Accanto al lavoro esegetico e teologico, padre Venanzio – questo il nome da religioso – si dedica alla formazione all’interno dell’ordine, all’insegnamento e al servizio di assistenza ai malati in ospedale; per alcuni anni assume la direzione della rivista «Messaggero Cappuccino»; dal 1981 al 1987 è Ministro Provinciale: al lavoro poetico e artistico dedica presumibilmente le ore notturne.
Nel 1983 iniziano le pubblicazioni di poesia che in realtà coprono appena un decennio. Opera prima è la “trasposizione poetica” dall’originale ebraico del Cantico dei Cantici. Nel 1986 esce Musica, Anima, Silenzio. Velleità di un omaggio a Emily Dickinson; l’anno successivo Vetrate d’alabastro (confessioni e preghiere); del 1988 è Bozzetti per Creature (tre opere ristampate congiuntamente nel 2002 col titolo editoriale di Primaneve, Book editore). Postuma è l’antologia Nóstoi: il sentiero dei ritorni (Book editore 1995).
L’opera poetica ha registrato il consenso della critica ai livelli più alti. È stato presentato presso il Liceo Classico “Muratori” di Modena, il Liceo Scientifico “A. Volta” di Riccione”, l’Università di Lecce, e Graziella Corsinovi ha inserito l’artista tra i suoi corsi monografici presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Genova. Giovanni Pozzi conclude il suo saggio «Un’anomalia novecentesca: la lirica di Agostino Venanzio Reali» affermando che in lui «non solo l’esegeta e il poeta, ma anche il poeta e il cappuccino hanno trovato un anomalo accordo».
Voce significativa di questo nostro tempo, Agostino Venanzio Reali emerge come una delle figure più luminose della poesia e dell’arte italiana del Novecento.
Il museo, dedicatogli nel 2004 è situato nella canonica abbazia recentemente ristrutturata di Montetiffi dove si trova un'esposizione di ritratti, bozzetti, opere, terrecotte raffiguranti personaggi e scene della natività.
Per orari, prenotazioni e visite al Museo telefonare ai segunti numeri :
Comune di Sogliano al Rubicone - Uffico Cultura: 0541 817311

domenica 12 ottobre 2008

I bisogni dei bambini e "Nati per comprare?" di Zavalloni Gianfranco

Noi ed i nostri bambini siamo attaccati da un’ incredibile, affascinante ed inarrestabile macchina mediatica messa in piedi al solo scopo di guadagnare dalla vendita di beni e di oggetti per lo più inutili e dannosi per l’ambiente. Per guadagnare dalla vendita di schifezze, persone senza scrupoli usano tutti mezzi a loro disposizione compresa la persuasione attraverso il mezzo più seducente che l’uomo abbia inventato: la televisione.
Dice Giovanni Bollea (gran decano della neuropsichiatria infantile). “La nostra società non è ancora riuscita a mettere in campo gli anticorpi che potrebbero alleviare il disagio sociale di una società troppo fortemente orientata al consumo, in cui le continue sollecitazioni all’acquisto provenienti dallo schermo interferiscono con le linee educative della famiglia, della scuola, della chiesa e di tutte le altre agenzie educative, costrette ad una corsa spasmodica…”
Per formare gli anticorpi e reagire allo scippo dell’infanzia che si sta consumando sotto i nostri occhi è necessario che le famiglie, le scuole, le chiese e tutte le agenzie educative a cui stanno a cuore i bambini e le infanzie dell’uomo tornino ad essere quelli che siamo: genitori responsabili ed affettuosi, insegnanti consapevoli e motivati, preti ispirati da Don Lorenzo Milani, Pastori protestanti, operatori di volontariato ecc… Parliamone, sosteniamoci, scambiandoci suggerimenti e consigli. Introduciamo nelle nostre case, nelle aule, nelle parrocchie le “buone pratiche”.
Ora bisogna distinguere fra i bisogni quelli veri e quelli indotti. Quello che dico è frutto di letture, conversazioni e personali opinioni.
I bisogni veri sono conosciuti da tutti : nutrirsi, coprirsi, avere un tetto sulla testa quando piove, andare a scuola, curarsi se ci si ammala….
Sembrano scontati, ma non lo sono affatto per milioni di bambini e di adulti e per i 471.000 bambini “clandestini” che vivono fra di noi. In Italia !! Oggi !!. Sono bisogni così poco scontati che le Istituzioni Internazionali devono trasformarli in diritti e metterli su una carta per firmare la quale, a volte, passano decenni di discussioni. Per fare un esempio : la Prima Carta dei Diritti dei bambini data 1924. Rispondeva al bisogno dei bambini di essere protetti e non sfruttati dal mondo degli adulti. Siamo ancora ben lontani dalla sua applicazione.
I bisogni fondamentali che dobbiamo ancora trasformare in diritti per tutti i bambini sono :
1.
Riconoscere e rispettare i diritti e le aspirazioni dei bambini senza alcuna discriminazione di sesso, razza, fede religiosa o cultura.
2.
Assicurare ai bambini il diritto alla vita, alla salute e all’educazione. Contrastare ogni forma di violenza, maltrattamento o sfruttamento.
Il vero nuovo bisogno dei bambini di oggi è il senso del limite. Viviamo in una società onnipotente che ha effetti negativi per il bambino che la vive come molto dispersiva e priva di veri punti di riferimento.
Quando i bambini sono piccoli l’adulto deve essere attento a tutti i suoi bisogni. Poi i figli crescono e lo stesso adulto deve riprendere la scomoda e impopolare posizione di autorità richiesta dal suo ruolo.
Un altro bisogno dei bambini pare essere quello di incontrare la competenza degli adulti sul piano sociale o sullo stare in relazione fra adulti stessi.
L’adulto di oggi tende a scappare, a fuggire la relazione, l’intimità, lasciando spesso alle maestre l’ingrato compito di richiamare il genitore alla relazione con il proprio figlio.
Invece dovrebbe riprendere l’autorevolezza, esercitare i limiti necessari per il bambino e per la sua crescita, nonostante la fatica che ne deriva. Dovremmo imparare e sopportare la ferita che un “no” dato ad un bambino procura . E’ da questo, che il nuovo adulto spesso fugge, lasciando il bambino solo nel sostenere l’intera relazione.
L’essere genitori fino a pochi anni fa era visto come evento naturale e quindi privo di responsabilità. I figli, il loro carattere, erano così per natura e poco potevano farci il padre e la madre. Ora il figlio è una procreazione responsabile, è frutto di una scelta di entrambi i genitori. Le maternità e paternità sono “pesanti” non solo dal punto di vista delle pratiche, ma anche delle incombenze che su di esse gravitano. L’intera società alza il tiro su come deve essere il genitore ideale.
Abbiamo una scuola faticosamente impegnata nel difficile passaggio dall’insegnamento all’apprendimento. Da molti anni. Troppi anni. Con una parte di insegnanti che si ostinano a stare in cattedra. Da cui travasare nozioni in vista di un futuro lavoro che per il 90% dei casi sarà faticoso, poco interessante, e dunque speriamo almeno ben retribuito. Ma c’è anche una parte di insegnanti attenta a dare spazi di progettualità ai ragazzi stessi, a dare diritto di cittadinanza ai loro bisogni emotivi, affettivi, relazionali.
Siamo di fronte ad una scuola oggi imbrigliata da regole che cambiano continuamente. Basterebbe che il ministro in carica mettesse in piedi una commissione con le maestre più esperte ed anziane in termini di anni di servizio per far giustizia di tutti gli annunci strillati e dei silenzi colpevoli, di SPEZZATINI, OSA, UDA, PECUP ed altre amenità. Oggi nelle prime superiori la dispersione scolastica e le bocciature sono altissime. Ci sono classi dei professionali dove il 30% degli iscritti sono bocciati e solo due/tre ragazzi sono promossi senza debiti.
Quali sono i bisogni veri dei ragazzi che passano a scuola 30, 35, 36 ore la settimana ?
La scuola dovrebbe ripensare i saperi, modificare le competenze di base per tutti, spostare in avanti il momento della scelta degli studi superiori.
E non si tratta di abbassare i livelli in una sorta di buonismo rassegnato che non avvantaggia nessuno, ma che si tratterebbe di cambiare il modello organizzativo, troppe ore settimanali, l’impianto culturale, arricchire la professionalità docente mettendo gli insegnanti in grado di affrontare i problemi di tutti e non solo di chi è adatto alla scuola. Si tratta di fare come cento anni fa per la scuola elementare e poco più di trenta anni fa per la media. Di avviare cioè una battaglia culturale di trasformazione della scuola verso i bisogni formativi delle nuove generazioni di questo paese.
Sono sempre stati gli svantaggiati a non voler andare a scuola (e la scuola a non volerli) : se la politica non avesse provveduto ad elevare l’obbligo scolastico ci sarebbero ancora bambini di otto anni semianalfabeti avviati al lavoro, come è purtroppo evidente per milioni di bambini nel terzo mondo.
La scuola, rafforzata dalla televisione, ha una sua responsabilità in merito per il rapporto troppo evanescente con la vita reale.
La TV ed il computer sono dei grandi inquinamenti culturali che ci fanno circondare da un ambiente virtuale, perdendo la passione per la realtà.
La pratica del tempo pieno si è sviluppata sulla base delle necessità dei genitori che oggi lavorano tutti per cui fa comodo che anche i bambini restino a scuola lo stesso tempo che i genitori passano al lavoro o che crescano per lo più davanti alla televisione o PC, e quello che manca a loro è proprio la vita vera, l’importanza della natura semplice, senza mediazioni intellettuali.

Dall'album di Gianfranco Zavalloni



Gianfranco Zavalloni, preside di scuola media, burattinaio, ambientalista e promotore degli orti scolastici ha scritto un lungo documento dal titolo : “La pedagogia della lumaca Riflessioni pedagogiche e strategie didattiche per rallentare a scuola “
Il documento intero è pubblicato in allegato sul sito www.nonsoloteatro.com cliccando sul tasto “Nati per comprare?”

TECNOLOGIE SEMPLICI AD USO DELLA SCUOLA secondo Gianfranco Zavalloni

LA VANGA
la zappa, il rastrello, la falce, le cesoie, il cavicchio… strumenti che ci servono per scavare, rastrellare, piantare, raccogliere, tagliare. Sono gli strumenti di lavoro della terra. Saperli usare bene significa produrre cibo.
L’AGO E IL FILO
le forbici, il metro, gli spilli, il ditale. Ci servono per cucire, tagliare, rammendare, puntare, attaccare bottoni, rattoppare. Sono gli strumenti di lavoro che servono al sarto o alla sarta., per i vestiti del nostro corpo.
LA PENTOLA
il mestolo, il coltello, il forchettone, lo scolapasta, il tegame, il matterello… oggetti d’uso quotidiano della cucina. Ci aiutano a preparare con cura i cibi del nostro nutrimento.
LA BICICLETTA
la pompa, il mastice e la gomma, i ferri da riparare la camera d’aria. La bicicletta è lo strumento più ecologico ed efficace per spostarsi consumando il minimo di energia. E’ importante saperla riparare e tenerla in efficienza.
LA SEGA
il martello, le pinze, la raspa, il cacciavite, il succhiello, le chiavi, la lima… sono gli strumenti del banco da lavoro delle botteghe artigiane: il falegname, il fabbro, l’elettricista, il carpentiere, l’idraulico. Ci aiutano a preparare con cura i cibi del nostro nutrimento.
LA CAZZUOLA
il badile, la coffa, lo sfratasso, la pennellessa, lo scalpello, il mazzuolo… sono gli strumenti indispensabili per costruire e riparare le case.
LA PENNA E LA MATITA
il quaderno, la cannetta col pennino, i pastelli, i pennelli, la gomma, i colori,… offrono a chi studia, crea o scrive, una infinità di opportunità. Ancora oggi sono gli strumenti più semplici e più efficaci del lavoro scolastico.
LA CORDA
lo spago, il filo di diverso materiale e lunghezza, sono oggetti d’uso che servono per legare, unire, agganciare, sollevare, appendere, sostenere,…facendo e disfacendo nodi
IL BINOCOLO
a lente di ingrandimento, il cannocchiale, il microscopio, la macchina fotografica… sono strumenti per l’esplorazione, e la scoperta. Aiutano i nostri occhi a vedere più lontano, più vicino e con maggiore intensità.
LA SCOPA
la pattumeria, la paletta, lo straccio, la ramazza, la pala, lo strofinaccio,… sono gli utensili per le pulizie e l’igiene dell’ambiente in cui viviamo
IL SAPONE
la spugna, lo spazzolino, l’asciugamano, il tagliaunghie, il pettine… oggetti e strumenti semplici ed essenziali per la pulizia e l’igiene quotidiana del nostro corpo.
LA TROTTOLA
l’aquilone, le bambole, gli elastici, la palla, il salterello, sono strumenti e giochi per il divertimento dei bambini e delle bambine. Sperimentiamo nel concreto e quindi impariamo regole, leggi scientifiche, trucchi, meccanismi altrimenti difficili da imparare.
IL COLTELLINO
E infine c’è il coltellino, con i suoi mille usi. E’ lo strumento per una vita avventurosa e all’aperto. Bisogna saperlo usare bene, con abilità e attenzione.

AVETE CAPITO BENE!!!?
Non PC, niente TV, ne MP3, lontano da Play Station, Nokia-superveloce, motorini, palestre superattrezzate....;P
Come si fa?

Infine una citazione di Ralph Waldo Emerson:
Respect the child. Be not too much his parent. Trespass not on his solitude.
Rispetta il bambino. Non essere troppo il suo genitore. Non invadere la sua solitudine.

domenica 5 ottobre 2008

Lab-Oratorio a Gatteo.

Una compagnia speciale nello studio, nell'arte, nel teatro, nello sport e nel cinema.



Lunedì 13 ottobre 2008 ore 14,30
Inizia STUDIOLANDIA un aiuto ai compiti per i bambini delle elementari presso la Sala Parrocchiale di Gatteo (ogni lunedì dalle 14,30 alle 16,30)

Giovedì 16 ottobre 2008
Inizia lo STUDIOINSIEME un aiuto allo studio per i ragazzi delle medie ogni giovedì dalle 14,30 alle 16,30 presso la canonica parrocchiale di Gatteo.
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Giovedì 16 ottobre 2008
Inizia alle ore 14,30 presso la sala parrocchiale di Gatteo DISEGNACONOI il corso di disegno e arte per bambini delle elementari condotto da Rita Pompili (ogni giovedì)

Sabato 18 ottobre 2008 ore 17,00
Inizia TEATROINSIEME per elementari e medie (con Lorenzo e Simona).
Ritrovo, iscrizione e pizzata insieme presso la sala parrocchiale di Gatteo (il corso si svolgerà ogni sabato dalle 1~OO al/e 19/00) al Cinema-Teatro di Lina Pagliughi.

Mercoledì 15 Ottobre 2008 ore 17,00
Inizia presso la palestra della scuola MEDIA di Gatteo l'attività di PALLAVOLO
per allievi delle elementari e medie (maschi e femmine) ogni MERCOLEDI e VENERDI
dalle 17,00 alle 19,00 (da Ottobre 2008 a Maggio 2009)

Ogni lunedì e giovedì dalle 15,30 alle 16,45 (a pertire dal 20 ottobre)
presso il cortile della Parrocchia di Gatteo inizia CALCETTO per i bambini
delle elementari + l'e 2' media (è obbligatoria l'assicurazione presso il CSI)

DOMENICA 19 ottobre 2008
Inizia il CINEMA per i bambini, i ragazzi e le famiglie presso il Teatro di Gatteo alle ore 15.00


Per informazioni telefonare a:
Silvana 338-5957104 - Lorenzo 0541-932891 - Rita 0541-930169 - Donatella 0541-933036

giovedì 2 ottobre 2008

San Francesco ed il suo Cantico tradotto

San Francesco ed il suo Cantico tradotto

La pagella di Pascoli al Ginnasio di Rimini

IL GENIO DI 'ZVANI' SBOCCIO' A RIMINI

Ritrovata la pagella di Giovanni Pascoli al Liceo Ginnasio Statale Giulio Cesare di Rimini nel 1871-1872

In liceo classico di Rimini è possibile vedere il Registro degli Esami di Stato di seconda ginnasio del luglio 1872, quando, davanti alla commissione si presentò un certo Pascoli Giovanni che fu promosso con la media di 9.2 decimi, riportando queste classificazioni: (il primo voto è relativo agli scritti): Italiano 10-9; Latino 10.9; Greco 10,8; Matematica 10.10; Filosofia 9; Storia e Geografia 7.
Pascoli era giunto a Rimini all'inizio di quell'anno scolastico 1871-1872, la­sciando l'Urbino ventoso, dove aveva compiuto la prima classe liceale. il giovane sammaurese non si trovò subito a suo agio, forse a causa di alcuni compagni che lo canzonavano di frequente e lo costringevano ad una vita solitaria. Fissò così la sua dimora presso il fratello Giacomo che esercitava la professione di perito agrimensore. La solitudine lo invitava, d'altra parte a studiare e ad approfondire la sua cultura che ben presto ebbe modo di rivelarsi quando il prof. di latino, Carlo Tonini, assegnò per compito la stesura di un poemetto. 'Zvani' ne redasse uno che mandò in meraviglia il suo insegnante, il quale volle onorarlo pubblicamente leggendo a tutta la classe l'opera ed elogiandolo "con parole veramente lusinghiere". Carlo Tonini aveva - per primo- intuito il genio dell'autore di Myricae, che con le poesie latine vinse tredici volte la medaglia d'oro al concorso di Amster­dam, dove per altre quindici volte ebbe pure la lode. Giovanni Pascoli sa­rebbe ritornato alla casa riminese anche in un momento successivo. Per un giorno brevissimo alla trattoria del­l'Unione, nella piazzetta delle poveracce, proprio dietro la vecchia pe­scheria.
Ancora oggi sul luogo è ben visibile una lapide con il seguente testo: "NEGLI ANNI 1871-1872 GIOVANNI PASCOLI ABITO STUDENTE QUESTA CASA, PREPARANDO L'ANIMO E LA MENTE ALLE CREAZIONI POLITICHE PER CUI E ONORATO ED AMATO NEL MONDO. LA CIVICA AMMINISTRAZIONE POSE QUESTO RICORDO NELL'ANNO CINQUANTENARIO DELLA MORTE DEL POETA. RI­MINI - MCMLXXII".


Questo è lo studio che il Pascoli aveva a Bologna, quando, succeduto al Carducci, era professore di Letteratura Italiana all'Università; qui sono conservati preziosi documenti d'epoca, come le prime edizioni delle sue opere che Pascoli puntualmente inviava in omaggio al Comune di San Mauro con affettuose dediche autografe.

mercoledì 1 ottobre 2008

Biblioteca a Gatteo.Open Day il 19 ottobre


Sono in fase di conclusione i lavori di ristrut­turazione dell'ex Casa del Fascio di Gatteo in via Roma /allungamento via Garibaldi/.
Nelle intenzioni dell' Amministrazione Comu­naie, l'immobile dovrà divenire un importante centro di iniziative culturali, destinato ad ospi­tare il Servizio lnformagiovani, la Biblioteca Comunale ed alcune sale riunioni polifunzio­nali. La Giunta Comunale ha assunto la deci­sione di intitolare tali spazi ad illustri rappresentanti della storia di Gatteo.
L'intero immobile, denominato 'Centro Culturale Gli Antonelli, architetti da Gatteo' sarà dedicato agli architetti mi­litari nativi di Gatteo, Giovanni Battista e Battista, che insieme ai loro nipoti e di­scendenti diretti, a partire dalla metà del XVI secolo e nelI' arco di quasi cen­t'anni, si distinsero per la progettazione e realizzazione di straordinarie opere di architettura militare ed ingegneria idrau­lica, riconosciute dall' Unesco Patrimo­nio dell'Umanità,
La Biblioteca Comunale sarà intitolata a Giuseppe 'Pino' Cecca­relli, recentemente scomparso. Poeta dialettale, vincitore di presti­giosi premi in concorsi locali e nazionali, fu anche bibliotecario di Gatteo, valorizzando personaggi locali quali i poeti Guido Antonelli e Alberto Andreucci, il liutaio Arturo Fracassi, per il quale ha colla­borato nella stesura della bibliografia, il celebre soprano Lina Pa­gliughi, ricordata tutt'oggi con l'assegnazione di un premio internazionale. E' considerato uno dei maggiori artefici della vita cul­turale di Gatteo.

Le due cerimonie di intitolazione avverranno contestualmente all'inaugu­razione dell'immobile, volutamente fissato in coincidenza con l'Open Day delle Biblioteche di Romagna, il 19 Ottobre 2008.
Sarà questa l'occasione per scoprire il nuovo volto della Biblioteca Comunale: una grande sala lettura moderna e confortevole, tavoli studio, arredi completamente rinnovati, una sezione dedicata all'emeroteca, postazioni Internet e connessione inte­net wifi in tutto l'immobile, la sezione per i piccoli ( 0-10 anni) attrezzata con pedane, tavolini e tanti nuovi libri specifici per la fascia d'età 0-6 anni. Per l'occasione stiamo organizzando un articolato calendario di appuntamenti: una cerimonia ufficiale al mattino, letture di poesie, momenti di intrattenimento culturale per adulti e bambini nel pomeriggio. Speriamo sia l'occasione per tutta la cittadinanza per scoprire le nuove dotazioni librarie ed servizi erogati alla riapertura della Biblioteca.

FOTO: DENNIS FAEDI


martedì 30 settembre 2008

Fiera di San Crispino a San Mauro Pascoli

Calzolai e ciabattini: a loro ci pensa S. Crispino, il santo protettore che si festeggia il 25 ottobre. Anzi, i patroni degli artigiani della scarpa sono due: S. Crispino e S. Crispiniano, i fratelli 'crespi' di capelli, martiri cristiani che, abbandonate le ricchezze, si misero a predicare il vangelo di Gesù Cristo in terra di Francia. Scegliendo di guadagnarsi il pane risuolando scarpe. I due fratelli finirono i loro giorni in Francia, giustiziati durante la persecuzione di Riziovaro del 287, sotto l'imperatore Diocleziano. Ma, da allora, divennero i protettori dei calzolai e dei ciabattini, che ogni anno, per il 25 di ottobre, ricordano il sacrificio dei due fratelli. Qui va anche nominato, per non confondere, San Crispino che nacque a Viterbo il 13 novembre 1668 e vestì l’abito cappuccino il 22 luglio 1693 nel vicino convento di Palanzana. Fu infermiere, cuoco, ortolano e, per circa 40 anni, questuante nel convento di Orvieto...
Nella città di Pascoli, dal 22 al 25 di ottobre viene allestita la tradizio­nale Fiera di San Crispino, il protettore dei calzolai, patrono di San Mauro Pascoli che è sede di alcuni dei maggiori calzaturifici che rappresentano il made in Italy nel mondo, come Rossi, Pollini, Casadei, Vicini e Baldinini.
L'appuntamento è nelle principali vie e piazze del centro storico nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 ottobre. Di scena un ricco programma di iniziative tra momenti cultu­rali, giochi, spettacoli in piazza, stand gastronomici, mostre, musica, sport, ani­mazione e quant'altro. Il tutto con la presenza di oltre 200 stand dalle proposte più varie. E con la chiusura della tradizionale Supertombola Show domenica 26 alle 18,30 in piazza Mazzini.
Tra te numerose iniziative in programma segnaliamo l'an­ticipazione di venerdì 24 ot­tobre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale con la rassegna corale 'Canta Insieme' a cura dell' associazione Don Lorenzo Perosi di San Mauro. Durante la Fiera invece ci sarà la tradizionale mostra fotografica del Fotoclub ospitata nel­l'atrio del Palazzo comunale che ospiterà il 'Come eravamo', l Sempra Zovan ripropongono nel loro centro sociale la mostra degli Hobby. E an­cora: il Gruppo filatelico con la XXII edizione della mostra quest'anno 'Da Rossini a Puccini', per dare risalto alla lirica italiana nel momento migliore del melodramma; Italia Nostra propone una mostra fotografica presso la sala San Sebastiano; l' asso­ciazione Volo Insieme. il mercatino della solidarietà per finanziare i progetti in Burkina Faso e Cambogia; i Vigili del Fuoco propon­gono una loro. esposizione; il Centro Missionario una mo­stra sulle missioni nel mondo; il Vespa Club la mo­stra di vespe d'epoca, tante altre iniziative alcune delle quali promosse dalle scuole sammauresi.
La due giorni fieristica sarà anticipata domenica 19 otto­bre alla Sala Gramsci dalla presentazione di due volumi pascoliani: Andrea Batti­stini, presidente dell'Accademia, presenterà Il giovane Pascoli, catalogo a cura di Rosita Boschetti; lo studioso Giorgio Marcon presenterà inoltre Il Fanciullino, edizione critica a cura di Rossella Terreni. La mattinata è or­ganizzata dall'Accademia Pascoliana.

lunedì 29 settembre 2008

Esposizione nel Museo Casa Pascoli

Anche quest'anno il Museo Casa Pascoli inaugurerà una mostra in occasione della Fiera di San Crispino, patrono del paese. Sabato 25 ot­tobre alle ore 16.00 Casa Pascoli aprirà al pubblico l'esposizione 'PASCOLI. Un cognome attraverso i secoli' dedicata all' antica casata patrizia dei Pascoli di origine ravennate. museo casa pascoliAll'inau­gurazione saranno presenti molti discendenti Pascoli provenienti da varie zone d'Italia. L'ini­ziativa è organizzata dal comune di San Mauro Pascoli col patrocinio della regione Emilia Ro­magna e la preziosa collaborazione della Lo­canda dei Fattori. Una lunga ed approfondita ricerca negli archivi parrocchiali, nelle bibliote­che e archivi del territorio ha consentito di indi­viduare alcuni dei personaggi più illustri della genealogia pascoliana, ricostruendo ed illumi­nando anche la storia di queste famiglie acco­munate dal cognomePascoli lungo i secoli, a partire dalla metà del Cinquecento sino all'Ottocento. Il recupero di docu­menti inediti ha riguardato in particolare quel ramo dei Pascoli trasferitosi da Ravenna a Sant' Alberto sin dai primi anni dell' Ottocento, ramo da cui par­tirà anche Giovanni Pascoli senior, zio di Ruggero, incaricato nel 1835 da Alessandro Torlonia in qualità di suo ministro alla Torre di San Mauro.
L'esposizione sarà distinta in due sezioni: l'una, al piano terra, destinata al periodo più antico della casata Pascoli tra Ravenna e Perugia, città quest'ultima dove un ramo della famiglia si tra­sferi sin dal Seicento; qui, ancora una volta il co­gnome Pascoli ricevette lustro da due celebri fratelli perugini, Lione ed Alessandro Pascoli,­ il primo noto scrittore e critico d'arte, il secondo vanto della città per essersi distinto come anato­mista e medico di Papi e Regine nella prima metà del Settecento. Al primo piano la mostra prose­guirà con il ramo genealogico più direttammuseo pascoliente legato al Poeta: a partire dal bisnonno Venanzio di Ravenna; fino a ripercorrere le fasi più salienti della vita dei suoi figli, tra cui i famosi contabili ed amministratori dei beni dei nobili ravennati,. Guiccioli e Fabbri. Ampio spazio sarà dedicato in questa sezione alla famiglia di Luigi Pascoli, fratello di Giovanni senior, punto di riferimento per molti anni anche della famiglia di Ruggero Pascoli, in particolare dopo i vari lutti e difficoltà economiche che la colpirono. Ad arricchire l'esposi­zione, oltre ad alcune lettere inedite di Ruggero Pascoli e degli zii paterni, gentilmente concesse per l'occasione dai discendenti del ramo santalbertese, alcuni oggetti originali appartenuti alla famiglia sin dal Settecento.

lunedì 22 settembre 2008

Alice Brugnaro di San Mauro Pascoli,vestiva Bardot,Brando,Fellini

Dice di non essere stata il grande amore di Marlon Brando, ma solo una sua grande amica del cuore. E' ospite della Casa protetta della fondazione Domus Pascoli di San Mauro Pascoli la sarta dei grandi attori di 50 anni di storia del cinema italiano. Ha vestito Al­berto Sordi, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, ha cucito abiti per Brigitte Bardot, ha lavorato per Federico Fellini. Ma uno solo è rimasto nel suo cuore: Marlon Brando. Lei è Alice Brugnaro nata a il 9 settembre 1914 a Zero Branco vicino Treviso. Suo babbo faceva il fattore per una contessa vene­ziana e lei abitava coi suoi nella villa. Dopo la 5a elementare i genitori la fanno smet­tere di andare a scuola perchè Treviso era lontana. Lei piange e si dispera, ma deve aspettare di avere 18 anni per andare ogni giorno in bicicletta a Treviso per fre­quentare una scuola di taglio e cucito. A 20 anni Alice con la famiglia si trasferisce a Roma e comincia a lavorare come sarta in via Margutta presso una sartoria teatrale.
Così cuce vestiti per i grandi del cinema. All'età di 30 anni va in Brasile in occasione del quarto centenario della città di San Paolo. In quel paese conosce l'amore della sua vita, suo marito Roberto Ca­mocardi, italiano di Mantova, deceduto tre mesi fa. Lui era già sposato con un figlio e sua moglie viveva in Austria. Rimasto ve­dovo, lei se lo sposa a Roma in Campidoglio. Poi per 20 anni hanno abitato a Gatteo Mare e infine lei nella casa pro­tetta di San Mauro dove a 94 anni e mezzo è lu­cidissima, racconta degli episodi d'una vita pas­sata a cucire abiti per at­tori e attrici, legge il Carlino tutti giorni, ma soprattutto i settimanali. Ama quello che lei chiama lo scoop, ­oggi gossip. La sua storia è stata anche raccolta da Andrea Turci un affezionato volontario degli ospiti della Casa Protetta.
Uno dei ricordi più belli?
"Ho viaggiato molto per lavoro - racconta Alice Brugnaro - ho prestato servzio in molti film, ho conosciuto decine di attori italiani, francesi e internaziomdl. Ho fatto la capo cucitrice per Federico Fellini nei film '8 e l/2" e 'Giulietta degli spiriti". Fel­lini è sempre stato molto gentile". .
Il suo incontro con Marlon Brando?
- ­"L'ho conosciuto quando io avevo 55 anni e lui 45 sul set del film Queimada. Una
sera in inglese mi ha raccontato tutta la sua vita. Per me aveva simpatia e gentilezza. Mi portava la sedia sul set e i profumi quando tornava dalle vacanze".
Fra voi due non è mai nata una love story?
"No, io sono sempre rimasta fedele a mio marito. Marlon Brando è stato un grande amico. Fra di noi c'era tanta amicizia, ma non ci siamo mai innamorati" .
E' vero che lei conserva gelosamente le foto di Marlon Brando?
"Sì. Soprattutto quella che lo ritrae quando lui piange dopo avere saputo che suo fi­glio si era macchiato di omicidio. Io guardo Marlon tutti i giorni e lo ricordo con un requiem".
Nessuno degli attori le ha mai fatto la corte?
"Sono sempre stati tutti molto gentili, mi hanno sempre trattata bene".
Poi ci saluta con una grande risata, segno che nel suo cuore di segreti dell'affasciname mondo della celluloide ne porta davvero tanti.

-tratto dall'intervista di E.Pasolini

venerdì 19 settembre 2008

Gardini per arredare a Gatteo e Orogel

L'articolo apparso sulla "Gazzetta del Rubicone"
­"Innovazione, dinamismo, design e cura del cliente sono elementi co­muni alle visioni di due delle aziende più affermate del territorio. Questo il punto di partenza per un matrimonio d'eccellenza: un nuovissimo e segretissimo prodotto di casa Oro­gel e la qualità ed il gusto degli ­ ambienti di Gardini per arredare, che fanno da sfondo al set fotogra­fico per la campagna di lancio di questa squisita novità.
­­­­­­­ Il lancio, previsto per settembre 2008 sia per il mercato italiano che estero: Europa, Usa, Ca­, rivolta al consumatore finale, commercializzato nella grande distribuzione. Gardini per arredare ha messo a disposi­zione il suo show room a Marco Onofri, affermato fotografo profes­sionista, che ha realizzato le immagini che caratterizzano il lancio del nuovo prodotto top secret di casa Orogel, dalle spiccate proprietà funzionali e salutistiche.
Il lancio si concretizzerà in importanti attività pubblicitarie sulla stampa, su internet, in tivù e attraverso iniziative promozionali all'interno dei punti vendita (in store promotions, degustazioni, etc..).
Gli ambienti di design di Gardini per arre­dare si sono rivelati la location ideale per fare da sfondo a questa campagna di lancio, per valorizzare e sottolineare le no­vità ed il pregio di questo nuovo prodotto.La potenzialità dello show room di Gardini per arredare a Gatteo, che si estende su 5.000 mq di esposizione, sono state pienamente valorizzate: mo­derne camere da letto, tecnologiche cu­cine e sofisticate aree ufficio hanno fornito la giusta scena per gli scatti di Marco Onofri. Gardini per arredare, sul mercato dal 1966, offre una vastissima e curata scelta di pro­dotti per l'arredo casa, l'hotel, la comunità e gli uffici, proponendo al cliente un pacchetto completo dove il servizio è da sempre la componente che ha affermato negli anni il successo dell'azienda. E chissà che questo non possa essere il buonissimo auspicio anche per il successo della novità top secret di Orogel!"....


martedì 26 agosto 2008

Gianfranco Zavalloni,il preside geniale

"Gianfranco Zavalloni, Preside dell'Istituto Comprensivo di Sogliano al Rubicone, ha annunciato, non senza emozione, che lascerà il suo attuale incarico per accettare una proposta giunta­gli da oltreoceano. Lavorerà infatti per alcuni anni in Brasile, in qualità di dirigente scolastico all'Estero, presso il consolato ita­liano di Belo Horinzonte.
Ringrazio sinceramente, anche a nome dei cittadini soglianesi, il nostro amato preside per l'impegno e la passione dimostrati in questi anni per la scuola. Sotto la guida di Zavalloni le scuole so­glianesi hanno realizzato vari progetti, tra cui ricordiamo quello delle capanne viventi (strutture in salice vivo) nelle scuole di
Bivio M. e Rontagnano. Gianfranco ha anche collaborato con il Comune, prestando le sue note capacità artistiche per la rea­lizzazione del disegno di un mosaico in pietra nel parco Le Greppe.
Noi tutti gli auguriamo di raggiungere in Brasile gli obiettivi che si è prefissato, e di vivere un' esperienza bella e arricchente, sia dal punto di vista professionale che umano. Considerato che il progetto lavorativo ha un tempo prefissato, aspettiamo il suo ri­torno alla direzione dell'Istituto Comprensivo.
Arrivederci, Gianfranco"

Il sindaco Enzo Baldazzi

FOTO GIANFRANCO ZAVALLONI
Il "burattinaio" Zavalloni

Questa è una lettera aperta, pubblicata nella Gazzetta del Rubicone.
Vorrei aggiungere, che Gianfranco Zavalloni prima di Sogliano, era un ottimo preside delle Scuole Medie di Gatteo, in tempi nei quali Dennis Faedi la frequentava con un ottimo esito.
Io allora facevo la rappresentante della sua classe e avevo spessissimo incontrato Zavalloni in diverse occasioni. Già come collaboratrice del teatro, già per le mie personali edizioni di miei scritti. Era proprio Gianfranco a censurare le mie poesie e incoraggiarmi a scrivere, scrivere...
Lui, burattinaio,scrittore,saggista ed eccezionale disegnatore. Personaggio di diverse sfaccettature, con un gran carisma ma abbastanza complesso.
Ora torna in Brasile /in Perù ha conseguito la laurea / dove sono tradotti diversi suoi libri...


ARRIVEDERCI GIANFRANCO!!!
AUGURI!!!

domenica 24 agosto 2008

Gatteo,spazio di dibattito

Pubblicato nella Gazzetta del Rubicone:

"I lavori di rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi di Sant' Angelo sono divenuti ormai insostenibili. I negozianti sono esasperati. Ho già scritto una lettera al sindaco e si stanno raccogliendo le firme. Il problema dei lavori a Sant' Angelo va avanti, in maniera più o meno continua, da oltre quattro anni ed i disagi non sono pochi. Gli ultimi interventi però, a differenza dei precedenti che hanno creato un po' di disagi, comunque ben sopportati, hanno paralizzato il paese, pochi giorni fa anche l'unica strada che garantiva un rapido collegamento con Sala è stata chiusa. Ora chi deve dirigersi. a Sant' Angelo; per raggiungere il centro, deve fare un viaggio lungo, e questo non invoglia certo i viandanti e le persone che devono fare acquisti negli esercizi commerciali. Inoltre questi lavori sarebbero dovuti finire due o tre mesi fa, ma dato lo stato dell' opera si pensa ci vorrà ancora molto. Ragione di questa lentezza è anche lo scarso impiego di operai, i quali non sono mai più di tre o quattro. Bisogna ricordare che i lavori sono in un punto centrale di Sant' Angelo. Gli interventi erano certamente necessari, ma è sbagliato il metodo attuato. Prima si spaccano strada e marciapiedi, poi si chiude tutto e ci si dimentica del lavoro, per iniziarne un altro nuovo da qualche altra parte. Sarebbe bastato attuare il principio secondo cui si finisce ciò che è stato cominciato senza il bisogno di bloccare tutto, poiché, come è ovvio, il sostentamento dei negozianti è la gente che frequenta le loro attività ed oggi molti preferiscono, per comodità, individuare altrove il luogo dei loro acquisti.
E' dovere del comune e del Sindaco favorire le condizioni paesaggistiche e di viabilità del territorio, per invogliare le persone a venire, anche durante i lavori. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: non è che si voglia fare morire definitivamente Sant' Angelo, che ancora resiste anche se malamente, grazie alla tenacia di commercianti e cittadini, come è accaduto a Gatteo? Perché questo è accaduto a Gatteo, i lavori, i quali non hanno nessuno stralcio di funzionalità, hanno depotenziato il centro, il bar rimane chiuso nelle ore serali e voci attendibili annunciano o la chiusura o la riduzione di apertura di edicola e panificio. Tutta colpa del fatto che la strada passante per il centro è un senso unico e della conformazione data alla piazza, né una panchina né un albero, vi sono-solo quattro buchi zampillanti acqua ed una fontana, che sembra una vasca troppo grande, sempre sporca.
Nelle ore più calde della giornata la piazza è invivibile e per questo diviene la terra di nessuno. Ciò che più fa montare la rabbia però è il comportamento tenuto dal sindaco Gasperoni e da alcuni assessori, un atteggiamento di grande menefreghismo molto poco educato, riscontrato nelle risposte alle domande poste dalla gente comune, prova di questo atteggiamento è stata anche la riunione-farsa tenutasi a Gatteo pochi giorni fa, la quale non ha fatto che aumentare la rabbia di tutti. Come se non bastasse il sindaco fa orecchie da mercante alle segnalazioni avanzategli, in quanto io più volte ho chiesto che nel parco di Sant' Angelo, dove sono siti il campo da bocce e quello da tennis, venisse aumenta la potenza luminosa dei lampioni e ne fossero aggiunti di nuovi, dato che ora senza un qualche altro apporto luminoso è quasi al buio. Inoltre spesso ho chiesto che fosse quantomeno, anche se non è molto, istaurato un presidio fisso di polizia municipale, per vigilare sul corretto rispetto delle norme stradali e delle leggi e per ridurre lo spaccio di droga delle ore serali. Chiedo al Sindaco di incontrare la popolazione e di sentire i loro pareri prima di fare i lavori, così con l'instaurazione del dialogo la convivenza sarà quantomeno più serena. Deniel Casadei, Forza Italia Giovani Forlì-Cesena".

LA RISPOSTA DEL SINDACO.
Signor Ca­sadei Deniel, proverò a rispondere in maniera sintetica alle Sue comunicazioni attenendomi il più possibile ai contenuti sorvolando sul fatto che a mio avviso le Sue non sono comunicazioni, ma di fatto sono dei comizi... e come ben Lei saprà è difficile rispondere ad ~n comizio! Veniamo ai fatti: l) Non mi risulta che Lei sia stato individuato e/o delegato come portavoce dei commercianti di S.Angelo e a quanto apprendo anche di Gatteo!; 2) Per ciò che attiene l'esecu­zione dei lavori a Lei come ad altri sfugge il fatto che la s~ada dovrebbe e sot­tolineo dovrebbe essere completamente chiusa trattandosi di un cantiere, cosìçome prevede la legge a tutela della incolumità di chi lavora e di chi vi accede. A seguito di alcuni incontri con i commercianti si è convenuto con la Direzione Lavori e con l'Impresa esecutrice di pemìettere un traffico limitato consapevoli che questo inevitabilmente avrebbe portato ad un allungamento dei lavori; 3) Non è mia abitudine tenere comportamenti maleducati nei confronti di nessuno e non mi risulta che ciò sia avvenuto da parte dei miei collaboratori e/o tecnici comunali, ma visto che Lei afferma il contrario sarei lieto di sapere com~ dove e chi e quando; altrimenti la Sua comunicazione fatta anche alla stampa rischia di essere una calunnia; 4) Per ciò che concerne la cosiddetta 'riunione farsa' di Gatteo. Le ricordo che la serata è stata organizzata non dal Comune ma dalla locale sezione di Italia Nostra e che l'Amministrazione comunale ha parteci­pato perché invitata .Spero mi permetterà di girare copia della Sua lettera ad Italia Nostra! Le ricordo che il coinvolgimento della Comunità di S.Angelo sulle scelte riguardanti la Comunità è sempre stata ampia, e la collaborazione piena e fattiva e ha permesso alla località di crescere e migliorare. Solo Lei sembra non essersene accorto, ma forse dipende dalla Sua giovane età.
Distinti saluti, il sindaco Tiziano Gasperoni".

sabato 23 agosto 2008

Gatteesi molto rammaricati dell'amministrazione Gasperoni

Questo post è tratto dei commenti al mio articolo:
"Inaugurazione del rinnovato centro storico di Gatteo"

"Gatteesi molto rammaricati dell'amministrazione gaspfox" ha detto...
18 agosto 2008 18.52

E’ stato più volte detto che se un visitatore qualsiasi entra nel centro di Gatteo paese si trova di fronte allo spettacolo desolante di una piazza con un manto costosissimo arricchito da una fontana che l’arte moderna gasperoniana vorrebbe definire forse…… bella o nuova o pratica o maestosa e che invece , a parere di maggior parte dei Gatteesi, è veramente di difficile definizione !!

Per chi non ha ancora avuto occasione di vedere, è composta da quattro buchi per terra che spruzzano altrettanti getti di acqua , che a volte arrivano all’altezza di un metro , a volte di 2 , quattro getti rumorosi che sembrano l’esito di una rottura di un grosso tubo piuttosto che la posa artistica degli architetti che ci hanno lavorato.

In più , il lavatoio di cemento che voleva ricordare le antiche usanze dei nostri nonni , ci sembra un prodotto veramente brutto uscito dalla fantasia moderna dei costruttori, sicuramente molto costoso, un opera che non servirà mai e che nessuno oserà mai definire “opera d’arte” e speriamo che venga rispettata l'ordinanza comunale che intima di tenerla pulita dalla Zanzara Tigre con trattamenti o pesci rossi!
Ma alla sola visione del colore dell'acqua sembra quest'ultima non essere rispettata!!!!!!!
E cosa dire della “pumpeina”? che forse andava lasciata in pace sotto terra , anziché riesumarla per poi lasciarla sotto quella misera copertura di legno che oltre ad essere esteticamente brutta è pericolo di inciampo o scivolamento per tutti , cosa ne dicono la Sovrintendenza alle Belle Arti e cosa pensa di farne il Comune ?
Sicuramente in una piazza non destinata alla circolazione degli autoveicoli, sarebbe stato più efficace porre un certo numero di piante a fronda larga , con qualche panchina qui e là, allo scopo di creare un ristoro “verde” alle calure estive, un luogo per riposarsi o parlare, durante la spesa, o il ristoro nel bar o la sosta alla Banca : niente di tutto ciò , anzi a qualcuno è stato intimato persino di spostare le aiuole e al Bar di togliere il tendone parasole che proteggeva le persone durante la partita di briscola : si passa a piedi da una parte all’altra in un deserto di pietra ; provare per credere, alle 15.00 del pomeriggio domenicale , vi assicuriamo che l’effetto è DEVASTANTE!

Le fontane di Gatteo

"Anonimo Anonimo" ha detto...
21 agosto 2008 14.56

Passeggiando per il centro di Gatteo sembra di tornare indietro nel tempo o meglio, sembra di essere in quei paesi dell'ex URSS, dove solo noia e desolazione appaiono vicini alla gente.
Spero vivamente che a breve sia smantellato quello pseudo lavatoio e soprattutto che vengano eliminati quei quattro inutili spruzzi che servono solo ad abbruttire ancor di più quella squallida piazza.
Personalmente vedrei una fontana tonda posta al centro della piazza contornata da aiuole e panchine, ove la gente possa ritrovarsi.


"pseudo lavatoio"



"Anonimo" ha detto...
21 agosto 2008 21.26

Ciao gatteesi, ciao anonimo, ciao fiha sono anch'io un ex cittadino di Gatteo che ora abita all'estero non tanto lontano dalla romagna; venendo spesso a Gatteo dove ho i miei cari, non posso far altro che associarmi alle vostre giuste obbiezzioni riguardanti i lavori di riqualificazione, ad esempio oggi dovevo prendere le sigarette ma quando mi sono trovato davanti al negozio di tabacchi posto in centro, non ho trovato modo di parcheggiare alchè ho chiesto con un signore dove potevo trovare parcheggio; il mio stupore è stato quando mi ha indirizzato dietro al palazzo comunale che per accedervi dovevo andare addirittura fuori dal paese, così ho fatto, ma le siga le ho prese a san marino; mio personale pensiero: classica piazza rossa dove la gente non si deve fermare per parlare e scambiarsi idee. (qualche pianticella in più anche a mio parere non stonava, anzi...........).
Scusate se non mi firmo ma è una decisione che adotto da quando
scrivo sui blog.
CITTADINI GATTEESI.......SVEGLIATEVI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI


“pumpeina”

"Anonimo Anonimo" ha detto...
23 agosto 2008 12.11

Conoscevo una signora che soffriva di una forte depressione.
Il suo medico, oltre a curarla con la classica farmacologia, le consigliò di effettuare delle lunghe, lente e rilassanti passeggiate che avrebbero sicuramente giovato alla sua malferma salute.
Un giorno, alla poverina saltò in mente di visitare il centro di Gatteo e tutto ad un tratto, lungo il suo cammino, ad un certo punto, un rumore funesto di acqua scrosciante, come se provenisse da uno scarico rotto d'acquedotto, partirono in tutta la loro trionfale bruttezza quattro spruzzi dal centro della "piazza".
La disgraziata, ebbe un sussulto, voltò la sua testa verso il luogo molesto e intravide un'altra opera brutale: IL LAVATOIO!!! Qui la tapina ebbe un colpo tremendo e, mentre cercava un luogo ove potersi riparare dal sole cocente che non trovò, cercò miseramente una panchina, dove si sarebbe adagiata in cerca di sollievo.
Non trovò neanche quella!!! Quindi si accasciò sul marciapiede e miseramente morì.
Questa è la triste storia di una donna che volle visitare il centro di Gatteo.
Cittadino deluso.



Hanna scrive:

Io personalmente sono affascinata da questi quattro "tubi rotti"!
Sembrano delle spose danzanti . Femmine-femmine.
Mi capita diverse volte di passarci in mezzo in bicicletta per rinfrescarmi.
Sono assolutamente d'accordo sulla mancanza di verde!!!
Eppoi devo dire che non c'è bisogno di lagnarsi della amministrazione gasperoniana
Tiziano /personalmente non lo sopporto/ ha fatto tantissimo per Gatteo anche se il bilancio economico del Comune suona fortemente in rosso!
Capita prima o poi un'altra giunta è sarà anche diverso e peggio!!!

A caccia di profitti

Considerando che il "buono" se lo prende la SAMSO, l'appaltatore cerca di rifilarci il bonus facciate, e via....alle votazioni...